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WOMEN FROM MARS (WFM)
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pillola musicale: LUNA - Gianni Togni
1:21
28 дней назад
passeggiate marziane: Mario Compiani
29:43
4 месяца назад
Комментарии
@torpedodavolpenera
@torpedodavolpenera 13 дней назад
Giada Trebeschi e Giorgio Rizzo sono sempre una forza! Da soli sono semplicemente eccezionali, insieme... chi li ferma più?! Grandi, grandiosi.. oserei un "granderrimi" nell'intelligente irriverenza di demolire lo stereotipo e il genere, e nell'innovazione del linguaggio che usano a tutti i livelli: dal disegno alla pittura alla musica, dalla spiegazione enciclopedica alla messinscena teatrale alla scrittura di libri, sfruttando svariati canali di divulgazione e piattaforme e tecnologie oggi a disposizione (ma dove trovano il tempo...?!??). Per non parlare della loro capacità di improvvisazione. Mitici! 🙂
@Annanirchio
@Annanirchio 27 дней назад
Che ricordi bellissimo❤
@torpedodavolpenera
@torpedodavolpenera 22 дня назад
Ricordi memorabili di una (bella) gioventù passata! 😀
@tizianovecelliomancini8565
@tizianovecelliomancini8565 Месяц назад
Viene in mente il destino di un altro povero randagio, seppur frutto di invenzione letteraria: il Poligraf Poligrafovic di Bulgakov: non era un paese per cani, la Russia.
@donnechevengonodamarte
@donnechevengonodamarte Месяц назад
Già, povero "Pallinov"
@user-jz5lx4pn5d
@user-jz5lx4pn5d 2 месяца назад
Davvero affascinanti queste passeggiate profumate!
@torpedodavolpenera
@torpedodavolpenera 2 месяца назад
Bellissima! Toccante, schietta, vera, ironica, dolce, sensibile, potente! Mostra la durezza di certe esistenze umane e di scelte che vengono fatte non tanto perché si è fatti in un certo modo, ma per il contesto di sopravvivenza in cui scivolano queste vite. Anche chiedendo aiuto, l'aiuto non è detto che arrivi. E allora che fare? Lasciarsi morire? Ma la vita continua, ogni giorno, e ogni giorni riprende la battaglia con il mondo e con sé stessi, anche se ogni sera, prima di addormentarsi, stanchi nelle membra e nel cuore, si spera di chiudere gli occhi e non svegliarsi più. Spesso l'aiuto è falso, sottoforma di sfruttamento, ammaliato da paroloni e proposto in modo ingannevole. Per uomini forti può voler dire lavoro nero nei campi, sottopagato, malgestito, senza tutele; per le donne sfruttamento sessuale. E allora la domanda sorge spontanea: " Che ci faccio qua?". "Chi mi ci ha messo?", "Io di certo, in questo girone dell'inferno, non mi ci sarei mai cacciato/a da solo/a!". E la risposta è sempre la stessa, unica ed inequivocabile: non dipende dai singoli, ma da una mentalità generale che deve instillarsi nella maggioranza del genere umano, nella stragrande maggioranza, e coltivare altri valori e costruire società diverse. La vita è un dono - conclude la poesia - lo diciamo sempre tutti, ma siamo ipocriti a vedere come permettiamo si svolgano certe vite. Bambini picchiati, maltrattati, sfruttati sin dalla giovane età, e tutto questo in casa, tra le quattro mura domestiche, in mezzo a una famiglia o in orfanotrofi, all'interno di società che non sanno guardare, indagare e snidare le persona malate che fanno questo e che anche loro hanno bisogno di aiuto.
@francescocastaldi544
@francescocastaldi544 2 месяца назад
Bello
@danieladomenici9247
@danieladomenici9247 2 месяца назад
grazie di vero <3 Simonetta
@marinamalfa2876
@marinamalfa2876 3 месяца назад
Meravigliosa ❤❤❤❤❤
@claudiaferretti1900
@claudiaferretti1900 3 месяца назад
Cara Alessandra é sempre sorprendente viaggiare su Marte con te. A presto!
@angelagenovese822
@angelagenovese822 3 месяца назад
28:58 magistrale
@rubencosta5176
@rubencosta5176 3 месяца назад
Bedda Matre😅 Mi Che pauuuuuuura😂
@torpedodavolpenera
@torpedodavolpenera 5 месяцев назад
Un libro denso di informazioni e rimandi. Un vero libro di culto per gli interessati all’argomento - argomento peraltro davvero intrigante e originale. Link ai file gratuiti in rete per la lettura in lingua originale di molti dei testi citati. Un must!
@torpedodavolpenera
@torpedodavolpenera 5 месяцев назад
Emotivamente intensa e profondamente significativa questa testimonianza di Alessandra, autrice che ho già apprezzato per altri volumi, totalmente diversi per corpo e contenuti. Davvero sciolto e amicale il linguaggio dell’intervista, e la rivelazione del legame di amicizia alla fine è stato toccante e vibrante. “Passeggiata marziana” di grande interesse e coinvolgimento!
@valerio.malimpensa
@valerio.malimpensa 5 месяцев назад
Complimenti, si percepisce grande entusiasmo per il libro e significativamente se ne intuisce il valore. Traspare senza dubbio alcuno anche il bellissimo rapporto di amicizia che intercorre tra voi. Lo ordino immediatamente!
@user-gb3rk8vc6j
@user-gb3rk8vc6j 5 месяцев назад
Grazie,tutto molto interessante. D'accordo su"prudenza" ed i suoi contenuti giustamente eco-etici,speriamo in un futuro amministrato con coscienza🌈
@PaolaCristalli
@PaolaCristalli 6 месяцев назад
che bella presentazione. e che bella copertina (una rarità, oggi, tra i libri di saggistica). bellissima definizione di utopia. ha tutta l’aria di un recupero culturale importante. non vedo l’ora di leggerlo, e per quel che si può di scoprire gli autori in questione. bravissima!
@FreeLancerTanzina-wp7ev
@FreeLancerTanzina-wp7ev 7 месяцев назад
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@olgaspiga9694
@olgaspiga9694 7 месяцев назад
Grazie Francesca! Sei sempre ,la migliore insegnate,brillante in tutto. Il futuro è già ora ... Verissimo,la donna è sempre in secondo piano. Leggero questo libro.
@donnechevengonodamarte
@donnechevengonodamarte 7 месяцев назад
Francesca è davvero una donna incredibile. Lo dimostra nella vita, coi discorsi in queste "passeggiate marziane" e negli insegnamenti che è capace di dare come insegnante. "Il futuro è ora...", dice bene Olga, ma il quesito aperto è: "Che tipo di futuro?" Se guardiamo alla civiltà occidentale possiamo dire che nonostante tanti fallimenti e crepe del sistema, siamo andati avanti dai tempi, ad esempio, del medioevo (e comunque restano diseguaglianze e ingiustizie che per i tempi moderni che viviamo hanno dell'assurdo. Ci approcciamo a voler colonizzare Marte ma non sappiamo metterci d'accordo neanche sull'importanza di salvare il nostro pianeta), ma se allarghiamo il quadro al mondo intero, a milioni di persone che vivono, soffrono e muoiono in condizioni ingiustificabili per una umanità che si vuole ritenere "progredita", quale risposta diamo al quesito: "Che tipo di futuro?". Il dibattito è aperto ...
@torpedodavolpenera
@torpedodavolpenera 7 месяцев назад
Interessantissimo interrogativo. Si può essere positivi nel ritenere che alla fine prevarrà il buon senso (e comunque tra quanti milioni/miliardi di vittime ci arriveremo? Nel medioevo avevamo la scusa di non vedere il quadro complessivo, oggi sappiamo cosa succede a chi, e cosa stiamo facendo al pianeta) o siamo più propensi a voler esser pessimisti e riteniamo di aver capito che il capitalismo è una piramide e ha bisogno di vittime da sacrificare alla base del sistema per mantenere sé stesso e perpetuare il guadagno sperequamente così diverso tra un dipendente di manovalanza (indispensabile e alla base della piramide) - senza considerare lo sfruttamento! -, e i tanti persecutori del guadagno a tutti i costi? Si può davvero vedere il bicchiere mezzo pieno sapendo che l'un percento della popolazione mondiale (sono dati pubblici) detiene il 50% della ricchezza mondiale complessiva (mondiale!)? E neanche l'altro 50% è suddiviso in modo equanime, e ci sono milioni di persone che vivono in condizioni ancora sostanzialmente incivili. Siamo divisi oggi come allora (il medioevo era il paragone), anche se siamo diventati più bravi a gestire certe controversie, o più abili a nascondere gli intrighi. Siamo capaci di torturare miliardi di animali ogni giorno (ogni giorno! Miliardi!) per il profitto, con la scusa di alimentare l’umanità o procurargli diletto. Sono persone - non marziani -, sono esseri umani che studiano sempre nuovi mezzi per incentivare nell'’“umanità” la voglia e il finto bisogno di consumare ciò che qualcuno vuole, usando contro di noi le nostre stesse caratteristiche innate, usando gli studi sul comportamento umano (usiamo su noi stessi i meccanismi che scopriamo comandare la nostra esistenza per portare profitto a pochi). Usiamo disinformazione su scala globale appositamente per creare nebbie e confusioni, sollevare dubbi, per far meglio arrivare all'obiettivo chi sa speculare in questo marasma. La disinformazione l’abbiamo inventata noi uomini prima di farla creare e propagandare alle AI di oggi. Disboschiamo la foresta amazzonica a ritmi mai accaduti prima e ci priviamo del maggior polmone del pianeta. Osserviamo la desertificazione in atto e lo scioglimento dei ghiacciai, eppure continuiamo a contribuire alla crisi climatica. E chi si preoccupa delle vite rovinate dalle anomalie atmosferiche che devastano interi paesi, città, facendo perdere tutto a chi con fatica aveva costruito qualcosa? Ci facciamo guerre che causano non solo danni ambientali, ma sono fonte di indicibili sofferenze, inimmaginabili per chi non vive quell’esperienza. Rovinano la vita delle persone per intere generazioni perché non è che una guerra si ferma il giorno in cui finisce, ci sono bambini che hanno visto morire i propri genitori o familiari, hanno subìto abusi o visto abusare le femmine di famiglia, amici mutilati e ingiustizie che sono di una barbarie che davvero non si può concepire. Orrori che segnerebbero chiunque, ma che nei bambini creano traumi, e quei bambini sono gli adulti di domani. Si può cancellare la rabbia e la disperazione nel cuore di questa gente? Quanti di coloro che sfuggono da una guerra poi si pretende che diventino cittadini morigerati, pacati e giudiziosi, affiliati a un sistema sociale e rispettosi delle regole? Se non per indole, per odio malcelato che sfugge al controllo, anche solo per le ripercussioni psicologiche, milioni di persone porteranno le cicatrici di una persecuzione o dell’ingiustizia per il resto della vita. Potrebbero poi essere essi stessi a causarne perpetuando la catena, perché sappiamo che è così che funziona, purtroppo! E dunque mi è davvero difficile pensare al bicchiere mezzo pieno, anche se resta vero che di tutte le notizie che circolano, passano sotto traccia quelle di una umanità positiva, capace di risollevarsi, di agitarsi e di riconciliarsi per un bene più grande, per un futuro migliore per i nostri figli, per principi di esistenza sani e giusti. Come si suol dire… ai posteri l’ardua sentenza.
@martinasimonazzi
@martinasimonazzi 8 месяцев назад
Bellissima intervista, complimenti!
@torpedodavolpenera
@torpedodavolpenera 9 месяцев назад
Mi sono interessato alle presentazioni del libro dopo aver visto l'originale e simpatica promozione creata intorno ad esso. I temi sono molto attuali e la voglia di leggere questo volume ha raggiunto il suo culmine: lo comprerò.
@atcgm.storia
@atcgm.storia 9 месяцев назад
Video molto interessante, non molti conoscono l'influenza di Anita nella vita di Garibaldi
@claudiocumani5336
@claudiocumani5336 9 месяцев назад
Chissà che profumo indossava john wayne…
@PaolaCristalli
@PaolaCristalli 9 месяцев назад
Sangue, sudore e polvere da sparo? Onestamente non ne ho idea. Procedendo per stereotipi, direi Old Spice. Che è un po’ come dire il nostro Tabacco d’Harar. Ma forse no (in fondo quando il gioco si faceva duro vestiva Brioni), e se qualcuno mi smentisse e rivelasse che portava Pour un homme di Caron, non per questo amerei di meno il Duke (che amo moltissimo), anzi. A proposito di smentite, approfitto per un ‘edit’ della mia risposta precedente: Il commento di user-Jz mi ha messo il tarlo, ho rivisto Colazione da Tiffany con fermo immagine, e in realtà nella scena della scala (Holly ubriaca, Paul se la carica sulla spalla) l’etichetta del profumo si vede per qualche frazione di secondo, nera, scritta non leggibile. Ma il colore nero e la forma smussata del flacone sono indizi che fanno pensare proprio a L’Interdit, prima versione commerciale. Un po’ private joke un po’ final touch di un guardaroba tutto Givenchy. Doppiamente grazie dei commenti!
@mariangelapitturru2675
@mariangelapitturru2675 9 месяцев назад
Paola Cristalli racconta con mirabile arte oratoria il mondo dei profumi collegandolo al cinema e l’esperienza è sensoriale oltrechè culturale: è leggere la storia aprendo una preziosa boccetta dietro l’altra…
@PaolaCristalli
@PaolaCristalli 9 месяцев назад
Sensoriale-culturale, proprio quello sarebbe il progetto… grazie del generoso commento!
@PaolaCristalli
@PaolaCristalli 9 месяцев назад
Un’opera davvero interessante, una bellissima impresa di traduzione, complimenti
@alessandracalanchi3726
@alessandracalanchi3726 9 месяцев назад
GRANDE LUCIANA !!!
@donnechevengonodamarte
@donnechevengonodamarte 9 месяцев назад
Verissimo!
@user-jz5lx4pn5d
@user-jz5lx4pn5d 9 месяцев назад
Sbaglio o in "Colazione da Tiffany" Audrey Hepburn si sistema il trucco e si profuma con una bottiglia nascosta nella cassetta delle lettere?
@donnechevengonodamarte
@donnechevengonodamarte 9 месяцев назад
Certo che sì! Purtroppo però non sapremo mai di che profumo si tratti, poiché quel che vediamo è solo un anonimo flacone a pompetta; come d’altra parte l’intero schieramento sulla toilette di Holly Golightly è fatto di flaconi non identificabili, frutto probabilmente di fantasiose rielaborazioni o trouvailles del grande scenografo che fu Hal Pereira (a me pare di vedere tappi che si ispirano ai famosi ‘cuori rovesciati’ Guerlain, ma chissà). Il profumo ‘ufficiale’ di Audrey Hepburn era L’Interdit, che Hubert de Givenchy ideò esclusivamente per lei affidandosi alla sapienza creativa di Francis Fabron, e che in un secondo tempo decise di commercializzare, provocando secondo leggenda il broncio della sua musa (‘je vous l’interdis!’, ve lo proibisco, da cui il nome). È un profumo perduto: L’Interdit oggi disponibile non ha nulla a che fare con la fragranza che Audrey amava. Amava anche, si racconta, la colonia Acqua di Parma, Joy di Jean Patou e il meraviglioso chypre fruttato che è Femme, creato da Edmond Roudnitska per Rochas. Grazie del commento!
@claudiaferretti1900
@claudiaferretti1900 9 месяцев назад
Grazie Alessandra è un piacere passeggiare su Marte con te!
@valerio.malimpensa
@valerio.malimpensa Год назад
Scopro Paolo Rumiz. Nel senso che è la prima volta che mi capita di vederlo di persona e non soltanto come firma di un articolo. Resto affascinato. Quasi ipnotizzato. L’inquadratura è fissa, monotona, neppure troppo definita, eppure non riesco a distogliere lo sguardo, non provo e non riesco a distrarmi, la mia attenzione è tutta lì. E ci resta per tutto il tempo del video (non poco!). Guardo quel volto vissuto, cangiante di colori accesi (il riflesso del fuoco di un camino? - allora sarebbe il caso di dire “calori” accesi -), sento le sue parole, avverto il peso del loro significato, percepisco il suo sforzo nel cercare le parole giuste. Mi dico, tra me e me, “quest’uomo è un gigante”. Ridefinisco i confini della mia personalissima concezione del termine “saggezza”. Imparo (come morso da improvvisa illuminazione) cosa voglia dire avere la volontà di trasmettere il proprio pensiero nel modo migliore che si sappia esprimere. Si vede che ci tiene, che per Paolo è importante. Ci sono giovani oltre lo schermo ad ascoltarlo. E ci saranno decine, centinaia di persone che guarderanno questo video (sarebbe utile fossero migliaia… quante più possibili!). Paolo sembra voler dirci qualcosa che va oltre il mero significato dei termini che esprime. Ha una urgenza, tutta sua (solo sua?), di far passare una priorità che va oltre le parole, un bisogno di far capire la necessità di adoperarsi per la vita, per il cambiamento. La necessità di comprendere la realtà, superando la mala informazione e gli stereotipi, le fake news e il cattivo giornalismo. Vuole arrivare al cuore di quei giovani, di tutti noi che vediamo questo video. Vuole farci attivare il cervello, aprirci gli occhi, pensare in modo autonomo, considerare concetti che più basici non ce ne possono essere: cosa vuol dire essere uomini? Cosa ci vuole per evitare la deriva (umana e ambientale)? Cosa è importante per tutti? Realmente importante? Io ho trovato questo video semplicemente … illuminante. Grazie Paolo, Grazie Federico, grazie Alessandra. Di cuore!
@caterinamarrone9024
@caterinamarrone9024 Год назад
@tizianaelsaprina4795
@tizianaelsaprina4795 Год назад
Vorrei allora che la distanza tra porta e tazza fosse ragionevole per evitare di strusciare gli abiti contro la tazza stessa o fare contorsioni per uscire senza toccarla. D'accordo sul wc unico se i maschi alzano la tavoletta.
@caterinamarrone9024
@caterinamarrone9024 Год назад
👏👏👏👏👏👏👏👏👏
@LesVagaMondes
@LesVagaMondes Год назад
Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente il professor Marco Ciardi, persona intelligentissima ed eccezionale dal punto di vista umano e professionale. Adoro il suo romanzo "L'uomo tra le nuvole". Oggi scopro anche il suo grande cuore romantico. Lui e sua moglie sono una coppia che farebbe una grande differenza su Marte per costruire una società più equilibrata e giusta. Sulla Terra ci provano i suoi interessantissimi libri. Complimenti!
@torpedodavolpenera
@torpedodavolpenera Год назад
Video grandioso! Intervento pieno di sottigliezze e grande ironia. Interessantissimo dibattito che mette in discussione la Cancel Culture e il cosiddetto revisionismo storico. Personalmente mi trovo d'accordo su tutta la linea. Ho già avuto modo di verificare la competenza e la preparazione della bravissima Giada Trebeschi che, al solito suo, esprime il proprio pensiero con tutta l'energia che le ribolle nel sangue (in quanto storica vera) di fronte ad argomenti di questo genere. L'enfasi da avvocato del diavolo del bravissimo Giorgio Rizzo è una esplosione di vitalità e ironia sugli argomenti trattati che fa da cassa di risonanza a tutto l'insieme. E di fronte a questi due, ammiro doppiamente la compostezza del professor Malaguti che ho apprezzato per la sua capacità analitica che ci consegna fatti e riflessioni decisamente poco scontate. Difficile mantenere le redini di questa tavola rotonda per Alessandra Calanchi che ha il merito di aver riunito tre veri esperti che con la loro conoscenza e la loro capacità di espressione, ci rendono chiaro, a mio avviso, quanto siano assurde certe decisioni e certe inclinazioni editoriali che stanno prendendo piede.
@andreamalaguti64
@andreamalaguti64 Год назад
Certo, ma non capisco perché Malaguti inizi sempre i suoi discorsi con "... non è che voglia dire...": insomma, se lo vuoi dire lo dici, altrimenti no!
@torpedodavolpenera
@torpedodavolpenera Год назад
Molto molto interessante! Complimenti alla giovanissima studiosa Federica Crescentini che è capace di mostrare la Christie come persona, donna del suo tempo, col diritto alla propria privacy. Condivido in pieno il pensiero sull'interessarci alle storie e lasciare all'autrice/autore il diritto di tenere per sé parte dalla propria vita privata. Federica ha anche il merito di incuriosirci sulle storie soprannaturali/paranormali che la Christie ha scritto, ma che, a causa del suo enorme talento per il Giallo/Noir, sono rimaste un po' in sordina. Grazie per aver dato il giusto spazio anche a questi magnifici racconti. Complimenti
@alessandracalanchi3726
@alessandracalanchi3726 Год назад
grazie !!!
@rubencosta5176
@rubencosta5176 Год назад
Vai così Fedyyyyyyyy ❤😘😍
@raimondo3178
@raimondo3178 Год назад
Quella chitarra gliela ho venduta io, prima di andare a vivere negli Stati Uniti. Una grande chitarra, la Yamaha FG140 ("Nippon Gakki"), con tanto cuore e presenza sonora, che fu la mia prima (comprata nei primi anni 70), e poi accompagnò Sergio per la maggior parte della sua vita. A modo mio, mi sento orgoglioso di questo sviluppo delle vicende. Una delle tante cose che legavano Sergio e me. Come pure la mia decisione di emigrare, che presi, fra altri motivi, anche perché ispirato dal suo esempio. Il mio grande amico non c'è più nel corpo, ma il suo ricordo vive in me. I will always love you, my dearest Sergio. Marco U.
@rubencosta5176
@rubencosta5176 Год назад
Buon pomeriggio ❤🤗🥰E bellissima la canzone di sottofondo in apertura 😊☺️
@rubencosta5176
@rubencosta5176 Год назад
Vai Simoooo ❤ E anche la mitica Professoressa Calanchi 🥰
@donnechevengonodamarte
@donnechevengonodamarte Год назад
Grazie Ruben! Stay tuned per le prossime passeggiate marziane!
@pieramariamusiu6320
@pieramariamusiu6320 Год назад
Che piacere vedere Nando Gazzolo che mi piaceva tantissimo!.... Meravigliosa ancora la sua voce ed immutato il fascino personale!
@torpedodavolpenera
@torpedodavolpenera Год назад
Buongiorno. Ho visto e apprezzato (anche se il termine non dà giusto merito al coraggio di quelle parole e alla tristezza che hanno scaturito) l’esposizione dello scorso anno. La seguo, appunto, da allora. Da quando l’ho scoperta su questo interessantissimo canale. Mi risuonano le sue parole, come diapason in sintonia di frequenze, e mi interessa la sua visione di questo campo dell’umane vicissitudini perché scaturisce da una esperienza personale molto forte. Le sue analisi non sono mai scontate e approfondiscono temi di cui si ha sempre troppa poca voglia di portare alla luce. Anche se appartenente al genere maschile, come scrittore (e purtroppo vittima d’ingiustizie giuridiche io stesso) posso comprendere i moti d’animo delle “giustiziere”. Se in tempi passati (ma non “andati”) c’era un mondo molto meno aperto di fronte alla questione femminile, un mondo maschilista che giustificava certi comportamenti degli uomini sulle donne, tanto da ritenerla semplicemente “normalità”, oggi le cose fanno ancora più male perché, ipocritamente, si parla di difesa delle donne, di vittimizzazione secondaria, di abusi di ufficio, di burocrazia lenta e farraginosa, e sembra, quindi, che il mondo abbia maggiore coscienza dei termini che lei espone nella sua analisi, ma restano ancora parole e solo parole di fronte all’enorme mole di casi di ingiustizie, di interventi negati, di archiviazioni, di indagini inadeguate, per le molestie e i soprusi alle donne e ad altro tipo di persone indifese. Il mondo di una volta era sbagliato non sapendo di sbagliare, mancava di coscienza (faceva comodo non alimentarla). Oggi il mondo vive ipocritamente la consapevolezza che mancava al mondo passato (ma non “andato”) e si fregia di organismi, organizzazioni e leggi ad hoc, investe in campagne di informazione, istituisce centri antiviolenza, ma, nel pratico, non c’è molta differenza, in linea di principio, dalla mentalità dei tempi passati (ma non “andati”). Ho assistito a più di un caso di testimonianze del personale di centri antiviolenza in casi di stalking nei confronti di donne molestate, che non hanno avuto alcun peso agli occhi del giudice. Persona giuridica che saprà benissimo di leggi e cavilli, ma che manca di conoscenza psicologica e comportamentale per decifrare chi mente da chi ha paura da chi si vergogna da chi dice la verità. Anche le statistiche, in termini reali di violenza confermata, mostrano numeri che in un mondo come ce lo propinano, non dovrebbero esistere. Non solo le “giustiziere" hanno fiutato che non saranno credute, che nessun tribunale è in ancora in grado di punire adeguatamente un marito abusante, ma sono consapevoli - basta seguire un po’ di casi in tv o suoi giornali - che la giustizia umana non è capace di elevare il termine Giustizia al livello che gli è dovuto. Quello al cui significato più alto si sono immolati milioni di uomini e donne di ogni epoca e cultura. Per quello che ho potuto vedere, nelle aule di giustizia non si ricerca la verità, ma solo la vittoria. Luogo dove gli avvocati sono i gladiatori, ma chi ci rimette sono le persone. Dove un imperatore emette il suo editto sanzionatorio o elargisce clemenza senza alcuna preoccupazione di vedersi giudicata la qualità del suo saper giudicare. Ecco la grande lezione che ne ho tratto: quelle aule sono soltanto arene medievali dei tempi moderni, e la giustizia un’utopia ben lungi dall’essere veramente ricercata. Le “giustiziere” non esisterebbero se trovassero un sistema adeguato ad attendere le loro denunce e personale capace di capirle quando testimoniano e una organizzazione della giustizia in grado di guardare a fatti e persone a 360 gradi, con competenza interdisciplinare e volontà di rimanere neutrale di fronte ad essi, che siano uomini o donne. E con tempi meno biblici. Cosa complicata può essere "fare giustizia", ma se non si mettono in campo tutti i mezzi più adeguati per ricercarla davvero, è anche fraudolento propagandare che ci si prova. E’ come, per un calciatore, cullare l’ideale utopico di fare goal senza che l'allenatore gli permetta di calciare mai un solo tiro in porta. E’ come guardare l’universo attraverso le lenti del primo cannocchiale di Galileo e pensare di sapere tutto di esso quando, oggi più che mai, con lo James Webb Space Telescope abbiamo appurato quanto sia indispensabile avere strumenti migliori per determinare meglio la verità. Perché questi concetti devono essere validi per la scienza e non per le società degli uomini? La Giustizia (con la G maiuscola) e il benessere dell'umanità ne beneficerebbero. Complimenti per la sua analisi.
@gloriastella23
@gloriastella23 Год назад
👏interessantissimo e di ispirazione!
@torpedodavolpenera
@torpedodavolpenera Год назад
Che storia incredibile! E lo dico da aspirante scrittore… Ma, peggio, che realtà raccapricciante!! E’ quando la realtà supera la fantasia. Si parla spesso di malagiustizia, e la maggior parte dei cittadini non si rende conto di quanto sia grosso l’iceberg di questo tumore in seno allo Stato, che occupa spazio a discapito di quello vitale necessario per un'esistenza soddisfacente, e resta celato sotto il mare della quotidianità. E perpetua sé stesso. Ho sentito agenti delle forze dell’ordine, agenti per scelta di vita, capaci di onorare la propria divisa ogni mattina, persone indefesse, combattenti in prima linea, sottoposti a rischi inauditi sulle strade tutti i santi giorni, raccontare aneddoti di arresti necessari, obbligati dalla concretezza dei fatti: persone cattive messe dietro le sbarre perché facevano danno alle proprietà private della gente, non facevano che opprimere altre persone, usare violenza, e il giorno dopo venir rilasciati dal magistrato di turno, per ritrovarseli addosso un mese più avanti ed essere loro stessi mandati all’ospedale per fatti per nulla accidentali perpetuati dalle stesse persone. Loro combattono ogni giorno e ne vedono e ne sanno. Se solo qualcuno tra questi volesse scriverne un libro, raccontare qualche episodio ai giornali… sempreché siano ancora liberi e vogliano dare spazio a queste notizie (riferito sia agli agenti che ai giornali). Grazie Simonetta, grazie un milione di volte a te per averlo fatto! E con quale coraggio! Grazie anche per questo. Senza queste verità raccontate alle gente, sembra che viviamo in un mondo onesto e prodigo di buoni magistrati e PM che si dannano l’anima per fare emergere la verità, e invece… basta frequentarle le aule di giustizia per averne una opinione diversa. Kafka (e chissà chi altri) aveva già visto tutto questo. "Beati coloro che non hanno penato per un torto subito" mi verrebbe da dire. Processi per stalking che durano anni… le vittime fanno in tempo ad impazzire o peggio, le parti a cagionarsi ancor più sofferenza, e allora dov’è la tutela? A che pro condannare qualcuno dopo un lustro, un decennio, quando la vittima voleva solo che l’imputato smettesse di farle del male il giorno stesso che lei/lui ha trovato il coraggio di denunciare? E denunciare - la maggior parte delle volte - significa aver già superato un limite, quello di umiliazioni e violenze che si perpetuano da tempo! Sarebbe da riformare il concetto stesso di giustizia perché non conosco vittima che non sottoscriverebbe una sentenza capace di dare al suo persecutore la possibilità di vivere sereno la sua vita se a lei stessa fosse data la medesima opportunità nell'esatto istante in cui trova il coraggio di denunciare. Le vittime di violenza non hanno tra le loro priorità la vendetta, ma la salvezza prima di tutto. E la cercano nel momento in cui non ne possono più di sopportare oltre! Sono certo che ci sono bravi magistrati che ci tengono a fare bene ciò che di più importante c’è nel nostro ordinamento istituzionale, che hanno fatto una scelta di responsabilità per senso civico e non per vezzo del potere. E sono quelli di cui nessuno parla, perché fare bene il proprio mestiere è cosa scontata, non rilevante, non degna di attenzioni particolari. Ma sono più o meno degli altri? E soprattutto, perché non fanno nulla per contrastare il lato malsano della stessa bilancia? Ne va anche del loro di onore se la malagiustizia non fa che parlare di sé. C’è un ministro che voglia prendersi carico di fare una indagine? Magari partendo proprio dai casi di cittadini come Simonetta. Che ha ancora la possibilità di poter dire la sua e dimostrare le proprie ragioni, prima che i suoi stalker o il peso della vittimizzazione secondaria le tappino la bocca, le spengano la voglia di lottare, potendo riuscire dove finora sembrano aver fallito. Vogliamo davvero, cara Italia - te lo chiedo sinceramente - perdere cittadini come Simonetta per allevare solo sudditi che si piegano o si prostrano, o si voltano dall’altra parte per non vedere? Oltre alla fuga dei cervelli vogliamo assistere anche alla fuga delle persone miti, oneste e pacifiche? Chi ha grano salis sa che non ci sono molte speranze perché si realizzi sulla Terra l’utopia di un mondo giusto, equilibrato, fiorente e meticolosamente propenso al bene degli esseri viventi che lo popolano (tanto che pensiamo di colonizzarne un altro, magari per cullare l’idea che altrove sia invece possibile), ma almeno che sia credibile l’istituzione della giustizia in un Paese che si vuol definire democratico. Giacché l’abbiamo creata, che almeno dia segnali di essere quella per cui si spaccia. Soprattutto in riferimento alle violenze sulle donne. In cuor mio serbo un turbamento: quante “Simonetta” ci sono in Italia?
@valerio.malimpensa
@valerio.malimpensa 2 года назад
Che bella musica. Complimenti all'artista! Ho partecipato all'iniziativa alla biblioteca San Giovanni e comprato e letto il libro. Concordo sul fatto che sia una piccola chicca che si legge velocemente ma lascia molto da pensare. Non è per nulla banale e meriterebbe l'interesse di un vasto pubblico. Fosse solo per aprire un po' di più la mente, perché i temi trattati, le storie narrate, le esperienze condivise, le realtà vissute sulla pelle dagli autori, ho il timore di pensare che sfuggano ai più.
@andreamalaguti9370
@andreamalaguti9370 2 года назад
A very interesting book, probably slightly more optimistic about America than I could ever be, but indeed a wonderful read.
@valerio.malimpensa
@valerio.malimpensa 2 года назад
Un professore (il prof F. Vetrano) che riesce a spiegare con tanta semplicità nozioni così complesse e renderle comprensibili a chiunque, dimostra quanto conosca a fondo la sua materia e quanto abbia voglia di trasmettere il piacere di questi argomenti al pubblico. Sono rimasto incantato durante tutta la sua esposizione. Mi associo al pensiero di Tiziano Mancini, verso il finale del video, dove riconosce quasi con commozione la grande sensibilità di Alessandra Calanchi nell'esposizione delle sue poesie, scritte nel libro presentato in questo video: La Terra vista da Marte. I temi sugli immigrati, il mettersi nei panni del Rover Curiosity - su Marte dal 2012 - solo, solitario, a fare un lavoro esplorativo e sorprendente, unico, senza poter condividere con nessuno le emozioni che non possono non sorgere laggiù nel vedere con l'occhio robotico e perfezionato il pianeta da cui è stato lanciato, sono punti di vista che ribaltano il pensiero quotidiano e lanciano riflessioni vecchie e nuove sull'uomo, sull'umanità, sul dove stiamo andando e soprattutto con quali principi ci vogliamo andare. Bellissimo!
@LesVagaMondes
@LesVagaMondes 2 года назад
Ottimo spunto per ragionare su cosa vogliamo portare su Marte dell'umanità che sta distruggendo la Terra. La colonizzazione di Marte è partita, coi tempi che occorreranno per portarla a termine, ma innegabilmente il countdown è iniziato. America a Cina, le due superpotenze del momento, hanno là la loro presenza. Il lungo braccio dell'umanità ha arpionato Marte e certamente non lo lascerà andare. Ma lo stiamo facendo senza farci le domande essenziali. Non siamo capaci di vivere in armonia in un mondo che ha tutto quello che ci serve, sapremo farlo in un mondo dove, chi lo abiterà, avrà da combattere per ottenere ogni cosa? Sognatrici di grande levatura, immaginavano Marte già abitato da marziani migliori dei terrestri alla fine del 1800. Promuovevano là utopie quanto mai attuali ancora oggi. Ci fanno riflettere nel 2022 su quale umanità vogliamo trasbordare su Marte. Abbiamo differenze sociali che ci fanno guardare al profugo come a un nemico. Di questo passo guarderemo ai terrestri che vivranno su Marte come alieni? A terrestri serie B? E che ne saranno dei rapporti tra terrestre della Terra e terrestri marziani quando giungerà il momento, se ancora nel 2022, a generazioni di distanza da quelle utopie di fine 1800, le cose, sostanzialmente stanno più o meno come stavano allora? Interroghiamoci su noi stessi con la letteratura marziana suggerita da Alessandra Calanchi, proviamo a sognare col libro tradotto da Simonetta Badioli. Viaggiamo con le utopie di donne che nel 1800 nemmeno potevano ancora votare ed erano considerate inferiori. Sapremo imparare qualcosa? Quel newyorkese di Paralleli Pericolosi (Unveiling a Parallel) ha imparato dalla sua esperienza su Marte cos'è equanimità e rispetto? Scegliamo i libri del progetto marziano di Alessandra e viaggiamo attraverso il tempo e lo spazio per scoprire come potremmo essere e cosa invece rischiamo di diventare.
@torpedodavolpenera
@torpedodavolpenera 2 года назад
Grandissimo libro, interessante proprio e soprattutto per la non neutralità della scelta espressiva dei lemmi. Un esperimento didattico benemerito. Il contributo dato da ogni studente sui termini, che, evidentemente, ispiravano le loro passioni, contraddistingue il lavoro e lo rende unico! Ottima curatela del dott.Ambrogiani nel dare armonia d'insieme a una raccolta di espressioni lessicali composte da fonti così numerose e diverse. Libro consigliato anche in termini antropologici, per prendere coscienza dell'interpretazione dei lemmi data da giovani universitari nel 2020. Rifare lo stesso lavoro tra vent'anni sarebbe un esperimento interessante per marcare le differenze di visione dello stesso piano culturale in giovani influenzati dai media dei prossimi due decenni. Un plauso all'ideatore e agli autori.
@valerio.malimpensa
@valerio.malimpensa 2 года назад
Molto interessante. Anche le argomentazioni a corredo. Seguirò volentieri i prossimi eventi della Mars Society americana. Così vedremo se, come umanità o comunità d'intenti verso Marte, stiamo prendendo più una direzione Caskiana oppure Paleveriana... 😀
@valerio.malimpensa
@valerio.malimpensa 2 года назад
Bellissimo il finale. Toccante per musiche ed effetti. Immagino che sia una delle poesie quella che vien fatta scorrere sullo schermo. Invita decisamente alla scoperta delle altre e alla lettura del libro.