Il poligono firtuale comunemente chiamato FAS c'è anche presso la compagnia carabinieri di san Marco Argentano (CS). Meglio informarsi bene prima di dire l'unico in Italia. Esiste in tante caserme cc e PS in Italia.
Certo che dopo gli Este, quegli ignominosi figuri dei cardinali pontifici a Ferrara hanno letteralmente mutilato tutta la città... Una guida al palazzo Schifanoia m'ha detto che il Papa ha fatto costruire una fortificazione enorme distruggendo tanta arte
Comandante informati meglio, ovvero non siete i primi in Emilia Romagna. I carabinieri di Bologna presso il comando provinciale utilizzano da anni il F.A.S. il poligono virtuale americano. Come al solito Ferrara vive di mania di grandezza.
@@domenicoarilli8657 informati su quello che fa la polizia locale di Ferrara, sulle varie operazioni condotte e su come è riuscita a trasformarsi grazie al Comandante Rimondi
Se.....se ci fosse stato un po' più di rispetto per il passato storico artistico, qualcuno con un pochino più di buonsenso in zucca , non si sarebbe fatto scempio di tanto capolavoro, come si può pensare di fare di un'opera d'arte una manifattura tabacchi!!! Che idioti!!!
Purtroppo anche da me giù a Napoli nei medesimi secoli (XVIII e XIX) si fece scempio di moltissimi edifici civili e religiosi dei periodi medievale e rinascimentale. Nel XVII secolo poi quei geni dei vicerè di Spagna fecero imbiancare la cappella Palatina del Maschio Angioino, dove dentro c'erano gli affreschi di Giotto! Per non parlare di tutte le chiese gotiche, tutte sapientemente imbarbarite con lo stile barocco, hanno mutato finestre, abbattuto loggie e tetti, pinnacoli.... Ma questo è stata una prassi, specie italiana dei secoli XVII-XIX , si reputavano "moderni" e migliori degli uomini del medioevo e del primo rinascimento, ma non si rendevano conto che i veri barbari erano loro.
Interessantissimo! C'è però un punto che il professore non ha considerato o che si è scordato di spiegare nel video: tutte le cronache che ha citato - Caleffini, Zambotti e ci aggiungo anche Ferrarini - cominciano da una data successiva alla morte di Borso e alla nomina ducale di Ercole I. Quest'ultimo fu favorevolissimo agli ebrei, a tal punto che giunse in persona a difenderli a spada tratta allorché una sommossa popolare minacciava di farli a pezzi, inoltre aveva amici ebrei a corte con cui si intratteneva spessissimo; di conseguenza il fatto che quelle cronache non menzionino palii di ebrei, è dovuto semplicemente al fatto che Ercole I non ne permettesse, viceversa parrebbe assai strano che il minutissimo Ugo Caleffini scordasse di aggiungere l'aggettivo "ebreo" o "zudeo" ai partecipanti del palio. L'unica di quelle cronache che copra anche gli anni del ducato di Borso è l'anonimo diario ferrarese, ma questa cronaca è assai sommaria e superficiale, perciò è possibilissimo che non si sia preoccupata di specificare chi fossero i partecipanti al palio. Non conosco altre cronache ferraresi di quegli anni (ci saranno pure, ma forse ancora meno significative di quella, sicché nessuno le ha edite), perciò la questione, come ha detto il professore, rimane aperta. So però da fonti secondarie (di altri storici) che Borso aveva vietato il palio delle donne in quanto sconcio, mentre Ercole I appena diventato duca aveva provveduto a riabilitarlo, specificando però nella grida che dovessero competere solo donne oneste dai 12 anni in su. Ho qualche dubbio che potessero essere mai donne oneste quelle, ma è comunque un dettaglio da prendere in considerazione nella valutazione. Concludo dicendo che mi ha fatto ridere la lettura femminista del palio delle donne - non del professore ma di una studiosa da lui citata - perché non mi capacito di come si debba tirare in ballo "l'oppressione maschile" in qualunque vicenda storica, quando tutte queste paranoie moderne gli antichi non se le facevano minimamente. Forse si dovrebbe pure smettere di cercare di psicoanalizzare e complicare enormemente il passato quando la risposta sta davanti agli occhi ed è molto più semplice di così: pali sconci e buffoneschi esistevano per divertirsi, punto. Anche gli stessi cronisti sottolineano che durante il palio degli asini c'era da morir da ridere.
Interessantissimo video! Stavo proprio per commentare che la morte del buffone Gonnella mi ricordava quella di Moschino in "E ridendo l'uccise", ma il professor Ricci mi ha anticipata. Allo scambio di buffoni Ferrara-Mantova vorrei aggiungere anche quello con Milano, perché Diodato per un certo tempo fu buffone caro anche a Beatrice d'Este. A Milano poi ci fu un altro caso di buffone "tuttofare" ossia Giovanni Antonio Mariolo, che oltre a essere buffone (lui si definiva "poltrone") era anche soldato. Una cosa bisognerebbe precisare, ossia che questi buffoni - un po' come gli staffieri - erano spesso delinquenti: fu Frittella, se non erro, ad essere violentemente bastonato per aver sua volta bastonato una donna che lo aveva rifiutato, e lo stesso Diodato abbandonò la moglie per una prostituta conosciuta a Mantova, cosicché la figlia - che lo odiava - divenne anch'ella prostituta.
Alla fine mi pare tanto fumo e poco arrosto le centraline ci sono da anni...piste ciclabili smart o no pure....zero discorsi sulle centrali di Hera ovvero termovalorizzatore ed edison nel petrolchimico. Idem su conversione delle caldaie da gasolio/metano a pdc o altro
SIete capaci ci riemozinarci ogni volta, brani ben eseguiti, bravi bravi tutti. Skizzo è stato fantastico, anche per il video in sottofondo con gli aerei. Il maestro Caleffi, egregio, in tridimensione, bellissimo!! Roberta, super, bella e brava come solo tu sai essere. Bacioni
2:13 Inno di Mameli 3:35 Fischia il vento 5:37 Bella ciao 10:33 La vita è bella 14:29 Soul Bossa Nova 17:23 Blues da "Un americano a Parigi" 21:18 Intervento Anna Quarzi e Serena Costenaro 25:54 Skizzo 30:13 La voce del silenzio 34:38 Rossini Festival 42:14 Can Can