Sono un chirurgo ortopedico esperto in chirurgia protesica dell'anca e del ginocchio. Mi occupo in particolare di tecniche mininvasive, interventi bilaterali in simultanea e trattamento di protesi con complicanze. Opero in convenzione con il SSN a Milano e Bologna, in regime privatistico a Milano e Genova.
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Dottore ma dopo la varia riabilitazione ed esercizi.. dopo quanti mesi l articolazione non da più nessun tipo di fastidio .. sentire la gamba normale senza nessun disturbo..? Grazie mille!
Dottore ma dopo la varia riabilitazione ed esercizi.. dopo quanti mesi l articolazione non da più nessun tipo di fastidio .. sentire la gamba normale senza nessun disturbo..? Grazie mille!
Grazie bravissimo ho dovuto fare tutte e due le protesi all anca contemporaneamente quando sarò tornato a casa mi sarai molto utile complimenti ai professionisti come te .buona vita
O 66 anni in 12 anni mi hanno messo le protesi totali alle ginocchia,dolori non ne sento piu" e' faccio quello che facevo prima. Operazioni fatte all' ospedale di Olbia Paolo secondo.
Non ha a che fare con l'articolazione di per sè, ma circa un anno e mezzo fa ho subito un'operazione di inserimento chiodo endomidollare nella tibia (per una frattura tibia perone scomposta) operazione ben riuscita che ha permesso all'osso di guarire molto bene. il mio problema è stato ed è tutt'ora che una delle 4 viti che tenevano fermo il chiodo è stata posizionata proprio sulla tuberosità tibiale, vite che a distanza di 8 mesi è stata rimossa per vedere se la situazione migliorava. Ancora adesso a distanza di 7 mesi da quest'ultima operazione la zona rimane infiammata (infatti sulla cute è presente una ''protuberanza'' di liquido infiammatorio) ho fatto quindi una risonanza magnetica per verificare che non ci fosse nulla a livello articolare (siccome il dolore lo avverto principalmente all'interno del ginocchio) ed è stato confermato che l'infiammazione sulla tuberosità tibiale è lì e persiste, il problema però oltre al dolore locale è che il liquido infiammatorio si espande andando a coinvolgere il legamento rotuleo causandomi questo dolore, e instabilità dell'articolazione. Ora sto cercando di provarle tutte, ho fissato un appuntamento con un fisiatra per vedere se l'infiammazione può essere alleviata con qualche terapia. Stavo comunque riflettendo, dato che la vite è stata rimossa solo 7 mesi fa, non è che quel punto sia ancora in fase formazione di callo osseo? mi spiegherebbe perchè l'infiammazione è ancora presente, inoltre in occasione di rimozione della vite che mi causava questi problemi lo stesso giorno ho deciso di rimuovere anche le due presenti sulla caviglia lasciandone solo una prossimale (che è quella che non mi da minimamente fastidio) anche sulla caviglia ho ancora a distanza di 7 mesi un gonfiore che è in riduzione ma è ancora presente. La differenza è che il versamento che si sposta verso il dorso del piede non mi da problemi a differenza di quello che si sposta verso la rotula, cosa ne pensa? Potrebbe essere una questione di pazienza?.
Buongiorno. Nel caso descritto ci sono molte variabili in gioco e sono tutte teoricamente coinvolte (accesso chirurgico? Posizionamento del chiodo e delle viti? Danno ai tessuto molli pre- o post- chirurgico? Problemi di vascolarizzazione secondari? Danno neuropatico?ecc ecc...). In considerazione di questo, ed avendo a disposizione solo il suo racconto, non sento di poter esprimere un parere che sia di qualche utilità. Per poter valutare è necessario visitare Lei e visionare tutte le immagini disponibili. In caso di bisogno sono disponibile ai recapiti alla sezione "dove visito" del mio sito internet. Saluti, MS
Buongiorno signora, leggo su un altro commento che lei è in attesa di protesi di ginocchio. La protesi di ginocchio è un'ottima soluzione per curare un dolore derivante dall'artrosi, una malattia che distrugge l'articolazione. Dato che leggo che lei ha un dolore forte e che cammina già con la stampella, a questo punto il mio consiglio è quello di rivolgersi a un ortopedico di fiducia per valutare la situazione e decidere il da farsi.buona serata, MS
Buongiorno signora, mi spiace per il suo ginocchio e spero che in futuro vada meglio, però lei non è mia paziente e non l'ho operata io, quindi non capisco il senso del suo commento. E' come andare dal macellaio a lamentarsi perché il pesce del pescivendolo non era buono... Rinnovo comunque i miei auguri di miglioramento, saluti, MS
Io avevo un bruciore all'interno del ginocchio dopo aver consultato 4 ortopedici che mi avevano fatto delle infiltrazioni di acido jaluronico l'ultimo specialista mi ha consigliato un piccolo cuscinetto all'interno del ginocchio .Sono 6 mesi di calvario mi ha detto che passerà .potessi tornare indietro mi terrei il mio bruciore.E aggiungo che forse con troppa facilità consigliano questi interventi
Buon giorno dottore,volevo chiedere se vero che chi non fa la fisioterapia non può ricuperare a camminare? Sono stata operata all’anca destra tre mesi fa e non ho fatto la fisioterapia per problema economica, avevo fatto solo per quattro giorni quando ero ancora all’ospedale ma per qualche minuti. Non posso lasciare ancora le stampelle per provare a camminare bene senza stampelle perché ho ancora l’altra anca da operare.Qui a casa mia mi muovo a fare un po’ la pulizia e qualche volta lavare a mano. Riesco a camminare bene con le stampelle e muovo bene la parte della anca che stata operata .Grazie
La fisioterapia aiuta molto ma non è strettamente necessaria. A tre mesi dall'intervento tuttavia dovrebbe cambiare normalmente senza stampelle (parlando di casi classici, in generale, per il suo caso specifico bisognerebbe valutare). A ogni modo a questo punto, se utilizza ancora le stampelle a tre mesi, l e consiglio vivamente di affidarsi a un fisioterapista. E' necessario un professionista che la valuti e la aiuto a migliorare, in fondo l'intervento si fa per stare meglio no? Saluti MS
Buongiornoi signora. Per quanto riguarda gli sport da contatto DIPENDE molto dal tipo di sport, frequenza, intensità, livello di allenamento del paziente, se è solo ricreativo oppure agonistico. Inoltre bisogna valutare il tipo di intervento eseguito e il risultato finale. Non ultimo bisogna essere certi che il portatore di protesi, cioè suo marito, recepisca bene le indicazioni. Per questo motivo consiglio a suo marito di rivolgersi al collega che lo ha operato per rivolgergli tutte queste domande in maniera specifica. Saluti MS
Buongiorno dottore.. mio marito si è operato di artroprotesi mini invasiva all' anca dx.. le volevo chiedere se per lui rra possibile tornare a praticare sport di contatto come il calcio oppure è altamente rischioso?
Buongiorno, non tutti i casi e gli interventi sono uguali. Non avendola operata io non conosco i dettagli e pertanto le consiglio di fare questa domanda al chirurgo che l'ha operata. Buon proseguimento!
Buongiorno. Purtroppo i trattamenti di supporto con fattori di crescita NON SONO IN GRADO di evitare la protesi nei casi di artrosi. Essi costituiscono un supporto per alleviare la sintomatologia ed allungare le tempistiche. La loro utilità viene pertanto valutata caso per caso.
Buona sera signora, purtroppo con così poche informazioni non si riesce a dare una risposta che abbia un valore. Le consiglio di rivolgersi all'ortopedico che l'ha operata, in alternativa qualora volesse un secondo consulto ci possiamo vedere in ambulatorio, mi può contattare direttamente al 3924620284 E vedere i luoghi in cui visito nell'apposita sezione del sito www.michelescelsi.it Buona serata!
Buongiorno, salvo casi eccezionali l'anestesia è sempre di tipo locoregionale (Ovvero si addormenta solo la gamba o le gambe da operare) questo consente di mantenere una protezione dal dolore più a lungo, anche quando si è già usciti dalla sala operatoria. inoltre, rispetto all'anestesia generale, ci sono molte meno complicanze sia locali (come un minor tasso di sanguinamento) Sia generali (non ci sono le complicanze legate all'intubazione/estubazione)
Buona giorno dottore. Cosa ne pensa del rivestimento d'anca per un soggetto molto sportivo? È vero che permette la ripresa di ogni attività sportiva? Grazie.
Buongiorno, la protesi "di rivestimento" dell'anca è un'opzione tutt'ora molto dibattuta, come tutte le cose presenta dei PRO e dei CONTRO da valutare attentamente. Brevemente vediamone alcuni: PRO - Altissima resistenza alla lussazione. Ciò si ottiene poiché, essendo metallo/metallo è possibile avere una coppa acetabolare molto sottile e quindi inserire una testa femorale molto grossa. Anatomicamente si avvicina molto all'anca nativa e per una questione geometrica che si chiama "jumping distance" permette una notevole articolarità con un bassissimo rischio di lussazione CONTRO - Possibile impiantarla solo in casi particolari. Ad esempio non consente di correggere in maniera sensibile la lunghezza dell'arto, inoltre non è indicata nemmeno nelle displasie poiché non consente di modificare la direzione del collo femorale e pertanto di ricreerebbe un'anca sbagliata - Rischio di necrosi del collo con cedimento strutturale e necessità di reintervento qual ora si lesionassero le arterie circonflesse femorali in fase di impianto. Normalmente non deve succedere ma è un ulteriore aspetto da tenere in considerazione - Sono per forza metallo/metallo (attualmente in Italia è disponibile solo questa azione, negli Stati Uniti e in Inghilterra stanno iniziando a testare le prime protesi di rivestimento composte da accoppiamento ceramica/ceramica, per motivi normativi legati alla sicurezza degli impianti medici da noi non sono ancora state approvate, ci vorrà ancora qualche annetto). Due superfici di metallo che sfregano tra di loro rilasciano sempre una quantità di ioni metallici sia nei tessuti circostanti che in circolo nel sangue. Questi si vanno ad accumulare e se superano una certa soglia possono dare dei problemi al fegato, alla vista, al cuore, oppure problemi locali intorno all'anca. Pertanto le protesi metallo metallo vanno sempre monitorate in maniera più stretta rispetto a quelle tradizionali, anche con dosaggio ematico degli ioni metallici nel tempo. -la via d'accesso chirurgico non è mini invasiva, anzi è necessario praticare degli scollamenti estesi in profondità poiché, mantenendo in sede la testa femorale si ha meno spazio per andare a lavorare sulla coppa acetabolare. Pertanto è necessario eseguire maggiori scollamenti per poter mobilizzare il femore e spostarlo dalla via chirurgica in questa fase. Tuttavia poi va detto che i tessuti molli cicatrizzano ed è quindi possibile un ritorno ad attività sportive intense -in caso di necessità di revisione chirurgica precoce (esempio infezione oppure frattura di collo femore) sarebbe opportuno revisionare anche il cotile per renderlo compatibile con un impianto tradizionale.in casi particolari è possibile optare per un impianto ibrido, posizionando una protesi di anca stelo femorale a doppia articolarità, praticando però una procedura definita "OFF LABEL" ovvero non indicata dai manuali d'uso degli impianti protesici. In questo caso il chirurgo si esporrebbe a dei rischi medico-legali non indifferenti, anche se con l'intento di essere meno invasivo possibile per il paziente. IN CONCLUSIONE Se si guarda all'aspetto della funzionalità nel breve e medio termine, le protesi di rivestimento sicuramente rappresentano la soluzione migliore per uno sportivo professionista. In questo caso il concetto non interrompere l'attività che produce reddito per quella persona, e ottenere il massimo dei risultati subito pensando di meno alle conseguenze future. Tuttavia in un'ottica di medio lungo periodo si espone il paziente a dei potenziali rischi sia a livello locale che a livello sistemico. Il caso di sportivi ricreazionali il mio consiglio è di optare per un impianto tradizionale e modificare la tipologia di sport praticato. Non esiste una verità assoluta, ognuno prende la propria decisione in base al peso relativo che ognuno di questi aspetti ha per lui. Con l'avvento prossimo delle protesi di rivestimento con accoppiamento ceramica ceramica la maggior parte di questi problemi dovrebbe venir meno
Dottore , non dubito di ciò che dice , ma non le sembra di far passare il messaggio che mettere una protesi totale al ginocchio è una cosa facile, non si soffre , si recupera presto.....insomma tutto bello ?
Buongiorno. Indubbiamente nelle prime settimane dopo un intervento chirurgico si attraversa una fase di dolore e di limitazione funzionale, tuttavia per ognuna di queste evenienze si prendono dei provvedimenti (terapie farmacologiche e fisioterapie). Inoltre è un periodo temporaneo. Sarebbe come giudicare una casa nuova basandosi sul momento in cui ci sono ancora i lavori in corso ed i muratori dentro. Lo scopo dell'intervento è quello di migliorare la qualità di vita di una persona, che alla fine deve stare meglio ed essere contenta dell'intervento eseguito, questo è il nostro obiettivo. Le visite di controllo ed i professionisti che si incontrano (chirurghi, infermieri, fisioterapisti...) servono ad aiutare la persona ed a calibrare le terapie in base alla singola personalità. Spero di esserle stato utile Buona giornata!
Buongiorno dottore. Complimenti per i video. 2 mesi fa mi hanno impiantato una protesi d'anca. Ho 45 anni e prima mi divertivo praticando triathlon (nuoto, ciclismo, corsa) Potrò tornare a fare qualche gara? Per il nuoto e il ciclismo non ci sono problemi. I miei dubbi sono nella frazione di corsa.
Buongiorno. Di per se la protesi non patisce l'attività fisica, tutto sta nella "misura" nella cui la si pratica. Essendo un oggetto fatto di materiale inerte è sottoposto ad usura, proprio come i copertoni di un'automobile. Praticare gare di triathlon sicuramente accelererà l'usura e quindi accorcerà la vita dell'impianto. Dipende da quanto è importante per lei fare le gare di triathlon.
IO O FATTO ANCA SX LE STANPELLE NON LE O ADOPERATE DI NOTTE SU E GIÙ X LE SCALE SENZA TANTE STORIE 15 GIORNI A CASA A LAVORARE E IO FACCIO IL GIARDINIERE TOSAERBA DECESPUGLIATORI MAI AVUTO PROBLEMI SARÒ FORTUNATO
Credo sia una questione di "testa" e di attività pre operazione. Soggetti sportivi e attivi già prima dell'operazione, credo recuperino molto più velocemente.
