Hi everybody! Juancarlos Battilani offers several sections. A) The main one is dedicated to the Tutorials for many simple dances, only individual (due to covid19 we cannot be present so we dance at home and learn many new dances. B) See and learn Val Santerno dances; here you will find the videos of dances rediscovered about 20 years ago in Val Santerno and Sillaro following an ethnocoreutic research in the field C) Folk-Dance and history, videos recorded in Emilia and Romagna and France that document the growth of the balfolk D) history of the Orchestra Survivors of Val Santerno with numerous videos of events linked to the practice of detached dances in Val Santerno and Val Sillaro E) history of the Triogrande-Imola group F) history of the Le Vent du Moulin group G) history of the Taca Bagaretta group. Videos belonging to a certain topic are linked to a Playlist. In progress is the project of subtitling everything that will allow you to understand the contents in your language
Questi bolognesi ballano sui morti dimenticati, su un numero di civili sacrificati per la "liberazione" che le autorità hanno cancellato. Un numero ancora più grande rispetto ai morti per mano fascxista. Si parla solo marginalmente di una vergogna da nascondere per non urtare la sensibilità dei criminali di guerra americani e inglesi, un vizio che questi criminali, ancora oggi, non hanno smesso: "Tra le 11 e mezzogiorno la città subisce l'incursione aerea più disastrosa di tutta la guerra, soprattutto dal punto di vista delle vittime civili. 120 aerei del 97° e 99° Gruppo bombardieri del V Stormo USAF sganciano in centro e in periferia un enorme carico di bombe: 840 ordigni da 500 libbre, per un totale di 210 tonnellate di esplosivo. Il sistema di allarme antiaereo si dimostra inefficiente: le sirene suonano quando gli aerei incursori sono già sulla città. E' sabato e molta gente affolla il tradizionale mercato della Piazzola, anch'esso colpito. Si accertano 936 morti tra i civili e più di mille feriti, ma molte altre persone, letteralmente polverizzate dalle esplosioni, risultano disperse. Un calcolo esatto dei morti di questo bombardamento non sarà mai fatto. Si parla di oltre 2.000 vittime reali. Testimoni ricorderanno di aver visto “persone che erano morte per lo spostamento dell'aria ed erano come delle statue sotto i portici, in piedi, tutte bianche, spiaccicate ferme contro i muri”. Oltre 500 edifici sono distrutti, tra i quali il teatro Verdi, l'Arena del Sole, il teatro Apollo, il cinema Italia, lo Sferisterio, il Seminario regionale, la nuova sede del "Resto del Carlino" in via Dogali, dove muoiono sette operai. Tra i monumenti colpiti ci sono le chiese del Sacro Cuore, San Martino, Santa Maria Maggiore e nuovamente San Francesco. La chiesa di San Carlo in via del Porto è gravemente danneggiata, con il crollo della volta e gravi lesioni all'interno. Un ordigno distrugge l'antica farmacia delle Lame, seppellendo il dott. Gattamorta e sua figlia. Nel locale colpito del Monte dei Pegni rimangono sepolti nove dipendenti. Centinaia di persone trovano la morte in un rifugio di fortuna ricavato in un tratto sotterraneo del canale Cavaticcio, tra le odierne vie Marconi e Leopardi, centrato in pieno da alcuni ordigni." (Cit. bologna.online)
Cari zampognari e appassionati vari; nel 2006 io e Gioacchino facemmo un video tutorial destinato ai neofiti, zampognari apprendisti. Ora, dopo 18 anni, è ovviamente superato dai recenti metodi pubblicati, pensati per le zampogne evolute di nuova generazione. Tuttavia abbiamo ritenuto utile metterlo in circolo perchè può essere ancora valido per chi si accosta ai nostri strumenti per la prima volta ed è un peccato che sia visibile solo a chi ebbe il DVD tanti anni fa. Una precisazione prima che insorgiate: io, nel video, uso una zampogna in Sol. Però parlo come se avessi in mano una zampogna in Do, sulla comune scala diatonica do re mi fa sol. Questo perchè il video sarà visto da persone che posseggono strumenti di varie misure, e quindi accordati su diverse tonalità. Penso quindi sia stata una scelta di facile comprensione per tutti. Buona visione.
Encomiabile iniziativa signor Battilani ma la invito a venire in Sardegna o al limite avvicinarsi a qualche circolo di sardi nei suoi paraggi per capire meglio com'è il Vero "Passu Torràu". P.S. Il "folkloristico" comando Aiò non si può sentire. Detto comando è scandito dal musicista attraverso una chiara variazione della musica e non del capogruppo. Abbiamo la fortuna di avere una miriade di Gruppi Etnici con tutti gli strumenti e canti della tradizione che dal 1° gennaio al 31 Dicembre ci offrono tutti i balli "Sardi" ...e ce ne sono veramente tanti con annesse coreografie, passi e relativi comandi.🥰😉
Grazie per il commento! Certo la Sardegna è sempre il punto di riferimento. Mi pare che in autunno ci sia un festival con i ballare bois, allora verrò. Io la storia del aió l'ho appresa a vialfre dal celebre Carlo Boeddu...
Sono cosciente del fatto che ogni regione della Sardegna ha la propria versione del Torrau, tuttavia questa è quella "semplificata" che possono ballare anche i continentali in omaggio alla terra di Sardegna...
il finale della prima figura è una "polka", come la chiami tu ;-) e la figura con gli incroci è un pochino differente... ;-) la coreografia originale è di Bianca De Jong ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-J8_o2J7h7bo.html
grazie Noemi, ho messo la citazione di Bianca nella mia descrizione! Arricchisce molto l'utente di questo canale il link all'originale di Bianca, che gli dà un movimento e una verve che io non sono in grado di comunicare. Tuttavia le mie versioni delle danze sono semplificate perchè rivolte al pubblico dei miei coetanei over 65 che non vogliono rinunciare a questa o quella danza, ma "con lo sconto" dovuto all'età...
erano a faenza, ma non so dove. io non ci sono. in quei tempi facevo musica degli inti illimani. si tratta di una vhs di un amico che me la fece digitalizzare una decina di anni fa, poi restituita, lui ha cambiato casa, forse la vhs originale non esiste più.
