Questo canale è dedicato alla conoscenza di sé, al «gnothi seautòn» iscritto sul frontone dell'antico tempio a Delfi: "Uomo, conosci te stesso e conoscerai l'universo e gli dei!". Ciò comprende non solo l'analisi interiore, ma anche l'analisi del mondo che abitiamo: interno ed esterno non sono separabili per una piena conoscenza di sé. Nei video utilizzeremo le suggestioni della ricerca filosofica, così come gli strumenti della psicologia del profondo e il contributo della ricerca spirituale di tutti i tempi. Il nome con cui mi presento in questo canale, Ermete della Pieve, è, come si può intuire, un nome fittizio. Preferisco mantenere un certo anonimato. Posso solo dire che ho una laurea in Filosofia e un diploma in Scienze Religiose, oltre ad avere alle spalle diverse esperienze e formazioni di tipo psicologico e spirituale. Lo dico solo per evidenziare come i miei interessi siano a cavallo di queste tre discipline, Filosofia, Psicologia e Spiritualità, assolutamente da integrare.
Grazie per il video, Ermete, mi ha chiarito diversi punti su Gurdjieff di cui avevo letto ma che non mi erano mai stati chiariti così. In particolare, mi ha chiarito meglio anche il significato di «osservazione». Buona serata!
Ci riguarda ci riguarda... Grazie "Ermete" 🤗 P.s. grazie algoritmo di RU-vid che in mezzo a questo mare merdum ci proponi perle come questo canale e queste "es-istenze"...
Il Maestro indiano Sathya Sai Baba usava l'esempio "mani nel mondo e testa nella foresta", intendendo con "foresta" il luogo in cui asceti ed eremiti indirizzano costantemente la mente verso Chi o Ciò che - per consuetudine e convenzione - è chiamato Dio. In inglese esiste un gioco di parole tra "zero" e "hero (l'eroe, ciò che dà valore)": gli ininterrotti momenti della vita di ognuno di noi sono degli zero se non vengono preceduti dall'hero, come accade in matematica dove una lunga serie di zeri resta di valore zero se non preceduti dall'uno, l'eroe (nel gioco di parole inglese). L'eroe, il valore, il sale che dà sapore alle tante pietanze che compongono gli innumerevoli momenti dell'esistenza, per esperienza personale inizia a manifestarsi in un momento qualsiasi, con un richiamo interiore che si presenta senza imporsi, senza alcuna prepotenza, ma inequivocabile per ciò che riguarda la sua presenza e la chiarezza del suo volersi presentare davanti alla nostra "porta interiore": difficile da spiegare se non vissuto. Purtroppo, anche certi genuini disagi esistenziali le comunità umane li considerano alla stregua di malesseri psicologici, patologie da curare, malattie da debellare. L'individuo deve (con umiltà e scrupolo) diventare capace di riconoscere quando tali disagi necessitano veramente di un intervento terapeutico e quando invece sono veri e propri richiami, dei semi che - spesso con dolore - vogliono fuoriuscire dalla - talvolta - arida e quindi dura terra della nostra interiorità per dar vita (userò questa immagine) ai fiori della spiritualità. I semi premono per forare tale terra e possono causare dolore, ma è un dolore (diciamo) come quello che le donne subiscono per far nascere la vita. Praticamente senza eccezioni, le varie comunità umane hanno cercato (e cercano) di convincere l'individuo pronto - o comunque tendente - al risveglio, che la sua "anomalia", la sua diversità negli obiettivi - per lui primari - rispetto alla comunità tutta, è deleteria sia per lui, sia per chi gli è vicino, quindi - per un...... "atto di amore" (!?) verso se stesso e verso la comunità a cui appartiene, deve rivedere tali sue priorità e convincersi delle sue patologiche problematiche, così da intraprendere un percorso di cura od almeno di revisione. Ma il treno verso l'Infinito passa di rado, ci chiama con i sibili dei suoi fischi e dobbiamo essere capaci di non lasciare che parta senza di noi: i "pigri", gli "accidiosi" verso tale supremo viaggio interiore vorranno convincerci a restare, a non partire con tale treno che magari - affermano - deraglierà e non si sa bene dove vada, ma non dobbiamo dare loro ascolto..... fossero (come disse il Nazareno e Ermete lo ha ricordato) tuo padre, tua madre e chi dice di volere il tuo bene..... e spesso di bene te ne vuole veramente, ma non riesce a comprendere ciò che è veramente bene per te. Enrico
Profonde esplicazioni. Ciò che è chiaramente sentito nell intrapreso cammino è irreversibilita',specialmente inteso nel non voler proprio tornare indietro. Un senso che risuona in Lc 9,62 Grazie per queste preziose condivisioni
Come la mettiamo con Dante, che per passare dal Purgatorio al Paradiso, nonostante la raggione che gli imponeva di non buttarsi nel fuoco, ha superato l, ostacolo con IL PATOS irrazionale Dell, AMORE ?!
Min 4.45 Gli uomini, prima di tutto non dormono 12 ore al giorno,.. e questa è una prima esagerazione ! Poi, il sonno non è incoscienza, in quanto dormendo facciamo due cose : a). Ripariamo il corpo. b) La mente razionale, condizionata da vari indoctrinamenti, vienne obbligata dall,inconscio a "esprimere" la sua vera natura. I sogni sono importantissimi, per capire se stessi, dunque non è vero che "poco importa che ne conservi, o meno, il riccordo" ! La questione del "siamo tutti uno" , è, poi, così ampia, da non poter essere analizzata in un commento fatto ad un video,.. ma prendendo come esempio il corpo umano, si potrebbe dire che tutte le cellule che lo compongono sono un solo organismo, ciò nonostante sono differenti tra loro, assecondo la parte del corpo che definiscono, a grupi di cellule simili soltanto per una specifica funzione. E vero che tutti gli organi, muscoli, pelle, ossa devono essere in accordo tra loro, ma nella DIVERSITÀ(perche l,energia e differente)..... Oltre questo, non dimentichiamoci le cellule cancerogene !!! Dunque siamo "tutti uno" ?!.. oppure , la sinfonia è bella perché eseguita con strumenti diversi, suoni diversi, energia diversa ?! Bisogna entrare in ARMONIA per eseguire un tema musicale (cosa unica).. ma in ARMONIA si entra con AMORE.. e soltanto con AMORE !!! ❤❤❤
È una distinzione tra due "parti di sé" spesso sovrapposte, su cui effettivamente, come faceva notare, difficilmente si sente trattare. E invece qui nel video ci porta sopra la luce e chiarisce come siano due parti di noi, sul piano della verità, del tutto opposte! Ci trovo un ottimo spunto di osservazione. Grazie, Ermete!
Buona sera. Ho ascoltato questo video con molto interesse. Avrei una domanda: lei come interpreta questa ricerca della spiritualità, che pare diventata così diffusa? Infatti, i corsi di crescita personale e/o spirituale spuntano come funghi, insieme ad ogni tipo di guru...
Buona sera, Patty. Io penso che la gente non cerchi la spiritualità: cerca solo degli alibi per stare un po' meglio, per acquietare i disagi del proprio animo, in questo contesto culturale sempre più stressato e confuso. Infatti, la maggior parte delle proposte e degli interessi in ambito cosiddetto 'spirituale' sono tesi a conciliare il sonno, a cullarsi nell'idea di stare facendo un cammino spirituale, mentre invece l'ego non viene minimamente scalfito e anzi spesso viene gonfiato. Mi riferisco a tutta la deriva New Age, alla ricerca cosiddetta esoterica, al narcisismo PNL, e così via. Riguardo ai guru, quelli veri, nessuno è mai evoluto spiritualmente semplicdemente ascoltando le loro parole. Anch'essi spesso diventano alibi per non lavorare veramente su di sé. Grazie! 🙂
Ciao ERMETE. Basti pensare che anche le femmine muoiono convinte che DIO sia un maschio. Come diceva Eraclito, la massa crede che le cose stiano così perché lo hanno sentito dire da altri. CIAO
La conoscenza fine se stessa è come un oggetto prezioso incustodito nel caveau; una conoscenza condivisa, donata ad altri è la cosa più sublime che un uomo possa fare. Grazie ancora, ci tenevo davvero a dirglielo. Una buona serata e a presto. Con tanta gratitudine, Iulia
La ringrazio davvero per i suoi apprezzamenti. Le chiedo: siamo sicuri che vi sia una conoscenza fine a se stessa? La ricerca della vera conoscenza è sempre stata per me un modo per cercare di essere una persona migliore. Anzi, IL modo. Ma sono sicuro che è così anche per lei. 🙂 🙏
@@ErmeteDellaPieve la ricerca della verità è secondo me un dovere, aria, tutto! Condividere gli esiti della ricerca è il dono, la grande opera, l’esito… “fine se stessa” voleva dire senza una condivisione, senza un dialogo.
Questa tematica la trovo interessantissima, perché è come se portasse luce su tutta l'incoerenza dei comportamenti che noto in me e nelle altre persone, comportamenti spesso anche in contrapposizione tra di loro. Interessante anche questo «rendere amico» il «diavolo» di cui parla... Troppo spesso si sente parlare di «mettere da parte» gli impulsi distruttivi, senza ascoltarli realmente. C'è veramente un mondo da comprendere dentro la nostra psiche. Grazie, Ermete!
Brevemente: dovunque andiamo, già lì siamo; siamo già chi crediamo di dover diventare; siamo già dove crediamo di dover andare....... e così via. Un bambino appena nato, erede al trono, viene rapito dai malandrini e vive la propria vita nella foresta con loro. Guarda il castello e sogna di esserne il re: che cosa deve fare per diventarlo? Niente, se non giungere a saperlo, a prenderne consapevolezza, perchè re lo è già. Per tali intuizioni c'è' un lavoro costante da fare in noi e per noi, non di acquisizione, di accumulo, ma di spogliamento, di abbandono, un lavoro che toglie e non aggiunge, come quello che fa lo scultore sul marmo. "Aphele panta", diceva anche Plotino: abbandona tutto, anche e soprattutto le identificazioni, l'"io sono il tale", "io sono così", "io sono cosà," e così via. Se non si abbandonano le zavorre (mentali), le identificazioni (così naturali in noi), la mongolfiera non si alza in volo. "La via del fare è l'essere", dice Lao-Tzu ed essere e fare diventano così più che una simbiosi (che è ancora una realtà duale), ma un'unica condizione. (Enrico)
Grazie per il video! Oltre alle bellissime suggestioni dal vangelo di Tommaso, ho trovato particolarmente utile la seconda parte del video sull'intera faccenda dell'«esoterismo» e su tutta quanta la confusione che gli ruota attorno. Mi arriva come un invito a non lasciarsi abbindolare da parole antiche e complesse o concetti astratti, ma a ricordarsi che il lavoro su di sé è in realtà un lavoro concreto e pratico. Grazie, Ermete!
Prof. che bello il suo contributo! Una rarità sotto tanti aspetti e non ultimo per l'approcio metodologico olistico. Ho salvato la playlist tra i miei preferiti, per poterla approfondire e studiare. Però Prof. lei davvero ritiene che le allucinazioni uditive, che caratterizzato il vissuto psicotico, siano mere proiezioni di un io sotenuto da un inconscio oscuro e non anche aperture sensoriali o extrasensoriali ai richiami della fonte originaria? E il Logos? Abbia pazienza sono una neofita. Le sono grata per parlare un limguaggio sensato
Buongiorno e grazie per gli apprezzamenti! Per rispondere alla sua domanda, le citerò il detto secondo il quale "lo schizofeenico annega là dove il mistico nuota beato". Per dire che lo schizofrenico non è in grado di gestire le aperture dell'inconscio transpersonale. Basti ricordare Van Gogh. Riguardo al Logos le consiglio di ascoltare l'altra playlist sul modo degli archetipi. Ma anche quella sulla Sapienza... Insomma, tutte. 😊
Vorrei consigliare un piccolo libro di cui è - od almeno appare - autore il Conte di Saint Germain. Il titolo del piccolo libro è "Io Sono". Personalmente ho una edizione edita da "Anima Edizioni". (Enrico - Livorno)
In questa vita non ho avuto l'onore, la fortuna di incontrare persone come lei, nella vita di tutti i giorni intendo, ma mi ritengo lo stesso fortunata di averla incontrato qui, va bene cosi. Grazie ancora per il tempo e l'impegno dedicato !❤
Bellissimo questo video, c'ho sentito un invito alla «verità», intesa come un riportare verso una realtà delle cose più semplice e immediata rispetto alla complessità immaginifica che si trova spesso nel mondo definito «alternativo/esoterico/spirituale». In quelle rare esperienze di apertura della coscienza che ho avuto nel corso degli anni, la sensazione è stata di trovarsi con molta più presenza nella realtà d'intorno, appunto nel presente, che non appariva né magico né divino, ma solo estremamente vivido e reale. Tutto appariva così semplice. È solo in quelle occasioni che ho sentito qualcosa che mi sento di associare al sentimento della gratitudine. Per questo, quando mi capita di sentir parlare di realtà astratte, con un linguaggio complesso, carico di teorie e di cose che stanno altrove, mi pare qualcosa che sembra originare esclusivamente dalla testa. Lo sento così lontano (per non dire opposto) da quanto ho avuto modo di sperimentare in quei rarissimi momenti. In questo senso mi fa sorridere con piacere sentir parlare di un insegnamento riguardo «i marciapiedi che si bagnano quando piove». Mi fa sentire veramente meno solo. Grazie, Ermete.
Carinissimo Ermete Mi permette di chiederle come la interpreta lei questa frase del Vangelo? "Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo,che un uomo,dopo averlo trovato,nasconde; e,per la gioia che ne ha,va e vende tutto quello che ha e compra quel campo" Grazie
In forma un po' poetico-simbolica. risponderei così: 🙂 Esiste un luogo della nostra anima, nascosto, invisibile, dove riposa la sorgente della nostra bontà, e dove si realizza la nostra unione con l’Altissimo. Qui sta il lievito, la vitalità che fa fermentare tutta la pasta… questo spazio centrale, incontaminato, che rimane stabile… uno spazio che dà vita a tutto e che non si identifica con nulla, uno spazio che si nutre di apertura, di chiarezza, di amore, piccolo, invisibile, ma che dà colore e forza ad ogni altro aspetto… Lì è il Regno. Grazie a lei!
Una cosa deve fare l'uomo ed è conoscere se stesso (e deve farlo in qualsiasi modo) in caso contrario muorirà nel oscurità del ignoranza , ci sta avere delle guide al inizio per poi scartarle, l'attaccamento alle dottrine ed ai guru e da vecchi bisognosi di una qualche sicurezza,nel momento in cui l'uomo conosce se stesso diverrà lui un Gotama,Muhammad,Gesù,Sri Krsna,Shankara,Lau Tzu,Dogen, Gurdjieff, con il proprio stile che lo contraddistinguerà ovviamente.
Questo non sta a me stabilirlo. È lei stesso che deve scoprire la 'forma' più adatta a lei e al suo specifico contesto, sviluppando sempre più chiarezza intorno alla vera natura del lavoro interiore. La ringrazio per la domanda.
Buongiorno Interessante,ma quando penso che ho l'acqua calda e la casa riscaldata in inverno; mi muovo comodamente in auto come in treno, obbiettivamente mi posso curare dal banale mal di denti in su. Certo sono d'accordo con quello che Lei enuncia ma i dubbi vengono sa! E pensando che ogni cosa ha due risvolti: mi prende l'incertezza se potrei sacrificare tutto ciò. Poiché sono consapevole che accettando i vantaggi testé elencati mi faccio anche carico come gli altri del lato negativo e viceversa Un saluto
Certo, qui non si mette in dubbio gli inevitabili vantaggi del 'progresso scientifico'. Quello di cui si parla è il fatto che la scienza segue il cammino della «volontà di potenza», di cui parla Nietzsche, nella postmodernità. E cioè che la scienza si mostra al servizio del potere di turno, il quale stabilisce ciò che è vero e ciò che è falso, ciò che è opportuno e ciò che non lo è. La prego di seguire anche gli altri video della playlist, per farsi un'idea più precisa di che cosa intendo parlare. Grazie a lei. 🙂
@@ErmeteDellaPieve grazie per avermi risposto Sono consapevole da un lato di un mio commento che appare banale, e che quello che mi ha risposto e corretto. Lo so che la scienza/tecnica risponde ad altri, ma dovremmo dire che l'uomo è così consapevole e cosciente da usare come mezzo e non come fine le suddette. Ma purtroppo, come ho scritto non è così: Il fatto" oggettivo" appartiene alle cose che ho enunciato come riscaldamento etc. Se accetti o non puoi farne a meno per comodità o mancanza di volontà non so, accetti anche pur non condividendo quello che arriva come conseguenze,.
