Forse, con un po' più di umiltà da parte di entrambi, si sarebbero potuti salvare capra e cavoli. Alla fine, Celentano è rimasto Celentano, mentre Don Backy è stato Don Backy...
Certo tanti sono usciti dal Clan x andare x la loro strada ma non sono ancora li dopo dopo.60 anni a rodere sempre con sta storia come Don Backy..Ricki Gianco tranquillo Dall.Aglio dei Ribelli è stato ancora il batterista di Celentano quasi sempre
Condivido personalmente e pienamente il video raffigurante il Cinismo di Claudio Villa avendo avuto il successo facile con l' essere Tradizionalista Strano di Adriano Celentano avendo iniziato dall' umiltà per raggiungere il traguardo avendo la sentita aspirazione del Cantante iscrivendomi al canale da Appassionato
Bella trasmissione su Adriano, sono passati un po' di anni... Ricordo che registrai le due puntate su Italia Uno con le videocassette, altri tempi... Non mi annoio mai ad ascoltare e a rivedere Adriano, come voi!..❤
The singer is Douglas Meakin an exceptional talent whose versatility and competence have made him a beloved figure among his colleagues. As a singer and composer, he brings a unique blend of passion and skill to every performance, captivating audiences with his powerful voice and emotive compositions. His ability to seamlessly transition across genres showcases his remarkable adaptability and creativity. Beyond his professional achievements, Douglas is deeply respected and admired by those he works with, not just for his talent, but for his warm and collaborative spirit. His contributions to music continue to inspire and resonate, solidifying his status as a cherished and influential artist.
Claudio villa avrà scritto tante canzoni belle era famoso ,ma Celentano lo è diventato difficile più e ancora oggi i giovani ascoltano le sue canzoni ,e pochi forse nessuno lo conosce quelle di Claudio villa
Non si sarebbe detto ma Villa (con la cattiveria che gli ha attribuito chi l'ha conosciuto), e' riuscito a spiazzare anche Celentano, che non e' certamente uno che si fa spiazzare o intimidire (non pretendo di avere visto giusto ma a celentano mi e' sembrato di vedergli balenare anche un certo timore nello sguardo, magari sara' stato il solito fritto misto di reazioni che nascono tra persone che non si sopportano a vicenda) e nonostante che le battute di questi non avessero la solita forza ed ironia, e' rimasto ugualmente fedele al suo personaggio. A mio modesto parere, non avere abboccato all'amo di Villa, che magari si aspettava dal collega che si sbilanciasse e si prestasse al gioco del confronto diretto (del quale Villa conosceva bene i trucchi e gli artifici), depone a favore dell'intelligenza di Celentano. Retorica a parte, sta di fatto che nessuno dei due e' mai tramontato, smentendosi le previsioni nei confronti l'uno dell'altro. Il '61, anno che appunto con Sanremo consacrava definitivamente Celentano stella di prima grandezza, fu anche l'anno che decanto' la "morte" di Villa, proprio in questi termini su striscioni attorno al Salone delle Feste e del Casino' dichiaravano Claudio Villa "morto" . Va bene che non li aveva commissionati Celentano ma era inevitabile, e anche comprnsibile, che non ci fosse un po di amarezza da parte di Villa. Eppure quella morte di breve scadenza sembro' restituirgli la forza e la vitalita' (ritorno' vincitore in coppia con Modugno l'anno successivo, ed ebbe un proseguimento di carriera costellata di successi ma soprattutto beneficiaria di una popolarita' che aveva acquisito dell'inossidabile, e che in seguito lo vide sempre sulla cresta dell'onda, a dispetto dell'alternarsi delle mode e dell'apporto di nuove leve). E per concludere, sebbene la cosa c'entri come i cavoli a merenda, Villa era quello che dopo ogni edizione di festival di Sanremo incideva i motivi dei colleghi, riuscendo sempre a valorizzarli (questo lo faceva anche Mina, sulla valorizzazione non saprei dire, so che ha portato al successo due o piu' brani non finalisti); nell'ambito della stessa considerazione azzardo l'ipotesi che Villa, se avesse voluto, non avrebbe avuto problemi a cantare le canzoni di Celentano, con esito migliore o meno, ma difficilmente sarebbe acccaduto l'inverso, cioe' che Celentano fosse riuscito a rendere con accettabile naturalezza quelle di Villa. Cio' non sminuisce Celentano di un millimetro; semmai a comprova del fatto che quando le persone hanno talento da traboccare, riescono comunque a ritagliarsi una garantita fetta del pubblco di ieri, dell'oggi e del domani