Che cos’è “Semplicemente DSA”? Semplicemente DSA nasce con l’intento di spiegare in modo semplice argomenti inerenti i Disturbi Specifici dell’Apprendimento che spesso vengono affrontati in modo molto tecnico e clinico.
Questo progetto è dedicato a genitori, insegnanti, educatori e tutti coloro che stanno a fianco dei nostri ragazzi ogni giorno con lo scopo di supportarli nello studio ma soprattutto nella vita. E’ dedicato anche a chi si affaccia per la prima volta in questo fantastico mondo e vuole capire qualche cosa in più in modo semplice, immediato ma mai banale.
Chi sono? Mi chiamo Deborah Fassi Cacace e sono una psicologa dello sviluppo, mi occupo prevalentemente di Disturbi Specifici dell'Apprendimento nel campo della diagnosi, trattamento, training e potenziamento, seguendo ogni giorno bambini ed adolescenti con problemi di dislessia, disortografia, discalculia e disgrafia. Inoltre sono anche formatrice in corsi e Master per docenti, educatori e psicologi.
Gli specialisti potrebbero essere sempre psicologi, educatori, logopedisti etc. Dipende molto dai punti di forza e di debolezza e su cosa si deve lavorare.
quindi sia bes che i bambini /ragazzi alla terza categoria, hanno diritto al docente di sostegno su richiesta dei docenti in accordo con i genitori?grazie
@@marydfr8087 solo i DVA ovvero i ragazzi con legge 104 ( la legge quadro sulle disabilità) hanno diritto al sostegno se richiesto e accettato da un apposita commissione INPS. I BES non certificati, i DSA, gli ADHD etc non prevedono sostegno.
Ciao! Sono un ragazzo autistico ad alto funzionamento, nonché studente di conservatorio! Ho ricevuto la diagnosi nel 2022 e purtroppo, fino a quel momento, venivo sempre etichettato come "svogliato" e "incapace di fare qualsiasi cosa"... Ad oggi mi trovo a lottare contro diritti che non mi vengono riconosciuti e soprattutto, contro PIANI DI STUDIO ASSOLUTAMENTE OBSOLETI, con materie assolutamente inutili per ciò che riguarda la mia formazione di tecnico del suono/sound designer! Posso contattarti da qualche parte per farti qualche domanda? Se si, dove? Nicola.
Ciao,ho 27 anni,ho sempre odiato la matematica e avevo enormi difficoltà,poi avendo fatto il liceo classico( c erano solo due ore di matematica) ed essere stata rimandata per ben 5 anni in matematica, ho tirato un sospiro di sollievo e non c ho piu pensato finché successivamente ho iniziato a lavorare in un bar e dovevo fare operazioni di cassa ( ma non c era la calcolatrice) e nel momento di.dare il resto mi bloccavo , non riesco a fare calcoli elementari semplici a mente ,che so tipo anche 10+13 ,vado nel panico ,certo dopo un po riesco ,ma anche calcoli base conto con le dita, vado in confusione è davvero imbarazzante e frustrante . Non ho mai saputo leggere l orologio analogico e quando provano a spiegarmelo non capisco tutt ora o faccio fatica,ho paura per il mio futuro, ho sempre avuto problemi inoltre nella concezione del tempo e infatti arrivo in ritardo ovunque , quando è passata mezz ora penso siano passati 10 minuti, tutto ciò che riguarda i numeri è come se il mio cervello lo rifiutasse è troppo frustante sentirsi cosi a 27 anni, ci sono agevolazioni per chi ne soffre? A breve andrò a fare degli esami,secondo lei questi che le ho elencato possono essere sintomi di didasculia ?
Ciao , io ho la stessa cosa tua ,faccio la cassa e vado in panico perché non riesco a fare i calcoli piu semplici, tipo l'altro giorno il signore doveva pagare 81 e mi dava 100 euro , io mi ero bloccata completamente, mi vergogno tantissimo, meno kale al meno io mio titolare è gentile e paziente, mi sento male e incapace, è una cosa della quale mi vergogno troppo
Non ascoltare gli psicologi, serve una sola cosa molto semplice: esercizio! Esercitati a casa, ma devi ripartire dall'inizio. Evidentemente a scuola non hai acquisito le basi e tutto il resto ti viene difficile di conseguenza. Basta impegno e metodo e ce la si fa. La discalculia non è una malattia inguaribile, è solo una carenza che può essere recuperata e il bello è che non servono sedute dallo psico-coso.
Io ho scoperto di essere discalculia in età adulta. Dopo essermi presa diverse sgritate da vari insegnanti di matematica perché ero lenta nei compiti, sbagliavo i segni ( - + :) i calcoli ecc...pensavo di essere semplicemente quella "negata in matematica", invece mostravo tutti i segni di una discalculia. Purtroppo nessuno nel periodo scolastico ha capito che ero discalculica e mi sono presa una volta una nota perché non ricordavo a memoria le tabelline. So che parliamo di 20 anni fa e che la discalculia non si conosceva come adesso, ma con gli strumenti compesativi di facilitazione sarei stata al passo con gli altri studenti. Il 602 lo scrivevo 6002, poiché sapevo che il 100 aveva due zeri, ma io non riuscivo a capire perché uno zero andava "sacrificato". L'1 del 100 lo toglievo, io sbagliavo un sacco gli zeri. Era un segno della discalculia, ma la maestra che avevo al tempo non lo aveva capito. Poi i numeri superiori a mille li scrivevo così: milleequattro = 10004, ma mi hanno detto che si scrive 1004 e di nuovo non capivo perché uno zero spariva. Tutt'oggi sono ancora lenta con i calcoli e a volte sbaglio gli zeri, soprattutto sui numeri molto grandi, che non so come si scrivono, allora chiedo aiuto a qualcuno. La discalculia rimane in età adulta, ma basta una calcolatrice sul telefono e vivo come gli altri. Avrei però voluto avere comprensione durante il mio periodo scolastico e ricevere quella diagnosi di discalculia che mi avrebbe permesso di stare al pare degli altri studenti, invece di rimanere indietro e di avere 5 in pagella in matematica, mentre in tutte le altre materie avevo voti alti.
Grazie infinite dottoressa 😢 ho ritrovato mio figlio di nove anni nelle cose che lei ha spiegato... 😢 Le maestre danno la colpa a mio figlio e a me perché lui non riesce a fare bene le cose a scuola. A scuola fanno la gara del calcolo delle tabelline a mente......mio figlio non riesce e quest' anno in quarta non le vuole fare....la sua maestra di sostegno è delusa da lui........ Non sapevo niente della discalculia...
Non capisco perché si esordisce con l'espressione ciao Mamme; un uomo non ha interesse a capire cosa sia la discalculia? Secondariamente poi...come si può dire che una persona discalculea è una persona SEMPRE con un intelligenza media o superiore alla media se il suo modo di elaborare i processi matematici non permette alla stessa persona di eseguire i calcoli in modo corretto? Ricordo che l'ingegneria e la scienza si avvalgono anche di molti processi matematici che conducono alla creazione di innovazioni. Arbitrario è il definire cosa sia l'intelligenza, scientifico è dire cosa sia il QI. Il fatto che un calcolo sia irrazionale per un discalculeo, non significa che il loro modo di elaborare i numeri sia intelligente. Pensi ad un ingegnere non in grado di applicare leggi matematiche oggettive per la realizzazione di un oggetto/macchinario/brevetto.
Già mi fido poco di persone che lavorano in questo ambito, poi l'inizio "ciao mamme" mi ha ucciso: ottima presentazione per una che ha studiato psicologia e sociologia. Per il resto, hai detto tutto tu, ma temo che non ci arrivi a capirlo.
Cara dottoressa, discalculici a parte, ti posso dire la mia esperienza di mamma di due bambini 14 e 8 anni...non si possono insegnare le tabelline, metterle da parte per due mesi per tornare alle addizioni e poi vedere che ohibò le hanno dimenticate. Ti posso dire che ho avuto un maestro molto anziano che ha insegnato anche ai miei professori delle medie ed è stato sempre deriso dalle mammine moderne per il suo metodo ripetitivo. Ogni giorno i compiti erano questi: uno o due problemi, 4 addizioni, 4 sottrazioni, 4 moltiplicazioni e 4 divisioni, via via più complessi. La matematica è un vero e proprio linguaggio e ha bisogno di esercizio sempre, di calcolo e di ragionamento. Da poco insegno alla scuola media e i ragazzini in prima, venendo da varie scuole, presentano diversi livelli: chi sa fare le divisioni in riga, chi in colonna, chi non sa fare le divisioni a due cifre, chi sottrae numero dei quaderni da euro e non sa proprio ragionare, chi ha fatto un accenno di frazioni ed espressioni, addirittura qualcuno sa già le potenze. Ma dico...pochi concetti ben chiari no? Te lo dice una che da bambina non era proprio un genio della matematica. Oggi si vede proprio che chi non ha automatizzato le tabelline, ha grosse difficoltà con m.c.m., frazioni, perché non ha chiaro che 18 si può dividere per 2, 3, 6, 9. Bisogna tornare a fare BENE le 4 operazioni e a ragionare tanto. Così si danno le basi per concetti più complessi.
Quindi un ragazzo soggetto a disgrafia o dislessia è un malato da diagnosticare? In perfetta sintonia con la medicalizzazione invasiva di tutta la società, direi. Io da ex dislessico che faceva fatica a leggere e che confondeva alcune lettere o parole, non considererei un disturbo al pari di una malattia. Magari è più una questione pedagogica e non sanitaria. Vedo tantissimi ragazzi trattati come malati, in realtà hanno semplicemente bisogno di essere seguiti di più e meglio. Ma bollarli come "malati" forse fa più comodo....
Non ho capito, io che ho sempre avuto difficoltà ad imparare e a ricordare le tabelline (quasi tutte) e a fare i calcoli a mente sono discalculico? Oppure è normale ed è solo perché non ho l'automatismo? Ho 24 anni e fino ad ora ho pensato fosse dato dal fatto che uso sempre la calcolatrice e non faccio pratica
Potresti essere discalculico oppure no, ci sarebbero tanti aspetti da valutare. Se non hai acquisito l'automatismo bisognerebbe capire il perché e solo con una valutazione clinica approfondita si potrebbe capire!
@@-semplicementedsa-dott.ssa7085 salve come mai ad esempio un ragazzo che ha BES ED UTILIZZANO GLI STRUMENTI COMPENSATIVI non funzionano ed allora la colpa e dei prof?
dsa ai miei tenpi questo disturbo non era riconosciuto legge 170 chi era affetto da questa patologia era considerato uno svogliato emarginato asino con la conpiacenza dell insegnante che gettava benzina sul fuoco per questo ho patito le pene dell inferno ho conpiuto 69 anni sono in pensione ma ho senpre la visione dei fantasmi del passato
Gli insegnanti hanno comunque l'obbligo di garantire il diritto allo studio sia che ci si trovi in presenza di una certificazione sia che non ci sia e il discorso vale anche per i bambini plusdotati. Il ministero della pubblica istruzione dovrebbe far entrare nelle scuole persone esperte nel settore per aiutare gli insegnanti che ovviamente, avendo a che fare con 25 e più bambini e con il genitori, non possono anche costruire piani didattici ad hoc x ogni bambino con BES.
Ciao cara ,oggi ho scoperto che mia figlia è DSA aveva 3 disturbi ;discalculia, discrafiga e disortografica.mi sento in colpa perché le maestre in seconda elementare mi hanno cennato ma io vedevo che aveva i voti intermedio e base.pensavo che mia figlia non s'impegna abbastanza. Era ignoranza daparte mia .ora mia figlia deve iniziare le medie e per fortuna ho il certificato da consegnare alla scuola. Ho chiesto scusa a mia figlia perché pensavo che non aveva niente tutti questi 5 anni in elementare.
Come mai io sono veloce nelle tabelline e nei calcoli pari ma mi perdo nei dispari e pure scrivo bene anche le cifre conosco bene i segni addizione sottrazioni ecc..? Puo rispondermi per favore? GRAZIE
Buongiorno Io ho dei disturbi dell'apprendimento ho una problematica: quando decido di prendere le pause e nel mio caso ne devo prendere molte durante lo studio mi sono accorta che anche guardare semplicemente dei video su RU-vid che parlano di altro mi appesantisce ulteriormente, siccome comunque in ogni caso io devo fare uno sforzo cognitivo per comprendere quello che viene detto all'interno del video e in questo modo mi rendo conto che mi sovraccarico inutilmente, quindi mi chiedevo cosa posso fare in queste pause da studio e vorrei sapere anche se è un fenomeno comune intendo il problema di cui le ho parlato e le persone che hanno problematiche di apprendimento
In purtroppo non lo possono decidere i genitori, la vedo tanto come che un consiglio di classe è inabile a decidere, ci "leggo" molta sfiducia negli insegnanti con cui dovrebbe collaborare
@@deborahcacace3145 dal suo modo di esprimersi anche sule maestre che non sapevano della circolare, le ha detto "ahi non avete studiato abbastanza" o ripeto da "purtroppo i genitori non possono decidere" come se un intero consiglio docenti non sia in grado, a prescindere, di notare eventuali disgrafie, dislessie, discalculie, o situazioni socio/linguistiche disagianti
@@-semplicementedsa-dott.ssa7085 ..spero tanto...la cosa che mi preoccupa è che a volte non riesce neanche ,nei problemini, a capire se deve sottrarre o aggiungere
tranquilla, potrebbe avere un disturbo di apprendimento e DSA, ed essere discalculica o dislessica o disgrafica , come mia figlia che a quella età aveva lo stesso comportamento di tua figlia, nonostante ciò ieri mia figlia ha sostenuto l'orale dell'esame di maturità superandolo brillantemente e ricevendo i compliemti dalla commissione e a settembre inizierà l'università. Queste difficoltà sono reali e limitanti, ma se c'è la volontà e il sostegno della famiglia si supera tuto lo stesso.
Mia figlia ha difficoltà anche nel tempo, nelle ore, lei non riesce a capire se le dico parti tra un quarto d'ora ecc ,oltre anche a calcoli semplicissimi tipo 4 +7 ecc, e soprattutto per i soldi,il resto ecc,ma in in tutto il resto non ha nessun problema. Ma già solo quelle difficoltà le rendono la vita un incubo
buongiorno dottoressa mi presento io sono daniele e da quando sono piccolo che soffro di dsa e quando faccio corsi ecc. mi riesce impossibile stare dietro alle lezioni. cosa posso fare io e cosa la legge stabilisce perche io venga aiutato ad fare i corsi e studiare? grazie per la vostra cortese attenzione buon proseguimento di giornata i suoi video sono molto belli e interessanti
Mio figlio è disortografico ma la prof d'italiano non vuole inserire la voce "sarà privilegiata la valutazione del contenuto rispetto alla forma" nel pdp. Ancora non ho firmato, cosa posso fare?
Io per le sottrazioni non sono bravo.allora ci metto troppo a fare il calcolo non potrei mai fare il cassiere.se faccio il conto in un pezzo di carta non ho problemi..e imbarazzante..😢può alle elementari ho avuto una maestra che quando ero in difficoltà mi prendeva in giro davanti a tutta la classe era molto traumatica come cosa.quando entrava in classe avevo paura..
Anche mia figlia uguale,e non esiste nessuno che dia un vero aiuto per questo,anche lei non può fare la cassiera,ma a volte penso quale lavoro si può fare che non abbia calcoli, e perché non esistono posti di lavoro che tengano conto di dsa. Il problema non è solo a scuola
Mio figlio ha avuto la valutazione solo in prima media. Le maestre non hanno avuto la capacità di andare oltre al disordine che aveva nei quaderni. Ci dicevano che doveva impegnarsi di più. Invece ha un Qi superiore alla media e ora ha una consapevolezza dei suoi limiti ed è diventato più sicuro di sé. Prima si sentiva sbagliato. Le maestre dovrebbero approfondire questi disturbi per aiutare i bambini.
Certo, sono due cose separate. L'insegnante di sostegno può essere richiesta in seguito a una diagnosi di "disabilità" emotiva, psichica o fisica su richiesta dei genitori. Deve essere sottoposta a una commissione che deciderà se è quante ore di sostegno ha diritto il bambino. Cosa intende per consulto a uno psicologo?
@@-semplicementedsa-dott.ssa7085 senza aver diritto all'insegnante di sostegno solo su richiesta della scuola, solo per capire cosa ha il bambino, anche tramite Asl, non per avere l'insegnante di sostegno, solo per capire cosa abbia il piccolo,per un consulto, spero di essermi fatta comprendere, cordiali saluti
@@leahramazzotti7942 Se ho capito correttamente le insegnanti hanno richiesto un approfondimento o valutazione di secondo livello. Giusto? In ogni caso la richiesta dell'insegnante di sostegno parte dai genitori, gli insegnanti non possono nè decidere nè tantomeno imporre... Possono però consigliare, perchè anche qui è il genitore che decide, di fare un approfondimento.
@@-semplicementedsa-dott.ssa7085 si solo un consulto, senza insegnante di sostegno hanno detto solo per capire cosa ha il piccolo tramite Asl, volevo solo sapere se è possibile, cordiali saluti
@@leahramazzotti7942 sì certo che è possibile. Deve chiedere al pediatra un impegnativa per "prima visita neuropsichiatrica infantile" poi dovrà chiamare la neuropsichiatra infantile del suo ospedale di riferimento territoriale e fissare l'appuntamento.
