Uno degli scrittori più sopravvalutati di tutto il '900 ! Uno psicopatico privo di qualsivoglia talento. Un povero idiota reo, fra l'altro, di collaborazionismo con l'invasore nazista. Per fortuna la critica francese tende a rimuoverlo continuamente dal novero degli intellettuali. Basterebbe la parola "cretino" a descriverlo esaustivamente.
Un Celine ormai anziano, furioso nei confronti della vita , ateo . . . ❤❤. Indipendentemente da tutto, bisogna riconoscere che scrittori così , nascono una volta ogni 200 anni
Ma perché i francesi non riescano a scindere l'opera dall'autore So che ci sono diversi manoscritti inediti, di Céline,ritrovati a casa di un giornalista ormai in pensione. Ma. Ma per qualche strano motivo,non vogliono pubblicare questi scritti. Credo che aveva ragione Bukowski, quando disse : Celine è lo scrittore migliore degli ultimi 200 anni. Sicuramente uno scrittore che ha distrutto il linguaggio. Può piacere o meno,ma bisogna riconoscergli questi meriti
Dovrebbero fare tornare disponibili tutti i suoi pamphlet, magari con delle traduzioni decenti e senza refusi o censure... La storia non va occultata. L'antisemitismo è un capitolo, sì buio, della storia ma è pur sempre un capitolo e non andrebbe omesso. Ma oggi i nuovi censori sono proprio quelli che si definiscono paladini della libertà d'espressione, i fessacchiotti liberali alla Popper e compagnia bella...
È stata indirettamente la causa della creazione di Hikikomori Italia, associazione che oggi aiuta migliaia di ragazzi isolati in Italia. Si, ha aiutato in tanti e ancora oggi lo fa perchè racconta questa problematica in modo magistrale.
@@shidosensei4804 per me nel senso che non è una "good ending", lui non è "guarito", non è una persona migliore, ha fatto di necessità virtù, anzi, come cita nel finale "se non hai la forza di morire, ti tocca lavorare", questo dal punto di vista di sato implica che è talmente vuoto e debole che continua a vivere soffrendo(e lavorando) perchè non abbastanza forte da uccidersi o lasciarsi morire. Dopotutto nel finale fa "l'omino del traffico", che in giappone è uno di quei lavori non necessari ma che aiutano l'impiego, non trova "il suo lavoro" ma una cosa qualsiasi per campare.