Vorremmo che bambini fossero sereni e consapevoli, che facessero delle diversità una ricchezza. Vorremmo che fossero i migliori adulti possibili per il mondo di domani.
Non sono assolutamente d’accordo con il fatto di insegnare un carattere per volta. Io ho sempre presentato tutti e tre i caratteri insieme e ho sempre avuto successo!
Per me lei è un genio, utilizza un linguaggio altamente rinforzante per i genitori, ma poi si focalizza su ciò che conta, ovvero ciò che é operazionalizzabile e misurabile, interessante modo di spiegare 😊, ho un solo dubbio.. Oltre le stelline a scuola non riceve altro una volta completate le attività ? Perché vedo due possibili problemi che possono verificarsi a seconda ovviamente della capacità verbale del bambino e del livello di condizionamento delle stelline
Ciao Emily, quest'anno insegnò in una prima classe e condivido il tuo consiglio pedagogico sulla scrittura. I libri presentano, come ben sai, il metodo globale, che ho già usato e capito che è un fallimento didattico. Vorrei un consiglio da te. Vorrei presentare all'inizio soltanto stampato maiuscolo e minuscolo. Poi, quando ne acquisiscono la padronanza, introdurre il corsivo. La criticità sta qui: cosa faccio torno nella prima pagina del libro, presentando nuovamente le lettere? Non si rischia di far passare l'anno solo per i caratteri?
Buongiorno Donatella, grazie per la tua domanda, provo a risponderti brevemente. Io partirei dall’obiettivo della lettura che è la comprensione, presenterei quindi solo prima lo stampato maiuscolo, prima in lettura e solo successivamente in scrittura. Una volta acquisito completamente questo carattere in lettura si può passare allo stampato minuscolo SOLO LETTURA. Quello che può essere utile per preparare la scrittura sono semplici esercizi di pre grafismo, io mi concentrerei su quelli nel primo periodo dell’anno. In questo modo prepari anche alla scrittura del corsivo. Personalmente penso che costruire una solida base di scrittura e lettura e sia fondamentale e sia giusto impiegare il tempo che serve, anche tutto l’anno. Se vuoi puoi scrivermi una mail qui emily.albertazzi.ped@gmail.com così riusciamo ad approfondire meglio
Grazie Emily per avermi risposto, fornendomi delle ottime indicazioni. Cercherò di mettere in pratica il tuo consiglio, attenzionando la risposta dei bambini.❤
Scusa se mi permetto ma il fatto che tu sia mancina in un mondo fatto per il 90 % di persone che scrivono con la destra fa si che le tue lezioni di insegnamento allo scrivere non sono così efficaci e oserei dire confondono l'osservatore, anzi lo spingi a scrivere male.
A me è nata una forte passione per le lingue ma non sono portato, non so se la mia fatica sia collegata al mio essere sensibile,introverso e ai miei blocchi oppure no perchè ho notato che la maggior parte delle persone riesce a studiare le lingue facilmente, non so se sono nate tutte con la predisposizione innata e io insieme alla minoranza siamo gli unici sfigati a non averla e se serve avere un talento per non faticare con le lingue ""
Ciao ti ho scoperta solo ora. Vorrei scriverle un messaggio privato per chiederle alcuni consigli per il mio bimbo. Dov'è posso trovare una sua email? La ringrazio
Premessa: l'idea di utilizzare diversi modi per imparare le lettere è ottima, ma mi chiedo se non sia da riservare a concetti più complessi. Ho 45 anni e alle elementari l'alfabeto me lo hanno insegnato in non più di 2 mesi. Adesso (almeno nella scuola del mio quartiere) in 2 mesi hanno fatto sì e no le vocali e poco più. Non sarebbe meglio almeno per le conoscenze puramente mnemoniche e che possono essere costantemente esercitate (si legge e si scrive ogni giorno) evitare di investire così tanto tempo in modo da dedicarlo ad altre attività?
Grazie per il tuo punto di vista. L’apprendimento della lettoscrittura è molto complesso, servono molte competenze che devono essere coordinate fra loro e il carico cognitivo per ə bambinə è grande. Siamo abituatə a considerare l’insegnamento alla scuola primaria come l’abbiamo vissuto noi ma mi trovo d’accordo ad esempio con la presentazione in prima di una lettera a settimana e l’introduzione della successiva quando la precedente è stata completamente acquisita. Ə bambinə a 6 anni si trovano a dover imparare molte cose nuove che devono essere coordinate nello stesso momento. È vero che la lettura è la scrittura diventano “puramente mnemoniche” quando vengono automatizzate ma questo passaggio richiede tempo e esercizio che è diverso per ogni bambinə. L’ideale è procedere per gradi e dare il tempo ad ognunə di apprendere davvero quello che si è insegnato. Spero di essermi spiegata bene.
Mio figlio di 6 anni appena compiuti ha cominciato ora a scrivere in stampatello. Hanno iniziato dalle vocali.Il risultato è buono, ma scrive le lettere non seguendo la giusta direzione. Ma al contrario, comincia de destra e va verso sinistra. Dal basso verso l’alto. Provo a correggerlo , ma persiste. Avete qualche consiglio. Grazie mille
Scrive con la destra. Abbiamo provato a correggerlo mostrandogli la giusta direzione, della O. Perché quel gg aveva la o come esercizio. Ci ha provato e alla fine è riuscito e ha capito. Discuteva perché il risultato era comunque lo stesso, qualsiasi fosse la direzione con cui là lettere veniva scritta Grazie
Il fatto che scriva con la mano destra ci dà già un’informazione, a volte i bambini che scrivono con la mano sinistra hanno più difficoltà a scrivere secondo l’orientamento corretto del tratto. È giusto che “discuta” se non capisce il perché della correzione. Potete portargli altri esempi di lettere e numeri che vengono scritti secondo quell’orientamento (c, 9, 6, s) e spiegargli che serve per abituarsi a scrivere meglio e evitare di scrivere i numeri e le lettere al contrario. Quando si spiega il perché le correzioni vengono contestualizzate e accettate. Spero possa essere utile 😊
BRAVA EMILYYY... Santa subito! Sono maestra di English alla primaria, e vedendo i tuoi video cosí ben fatti, semplici ed efficaci, ho la conferma che tt le difficoltà che io incontro, son dovute all'assenza dei PREREQUISITI che dovrebbero avere i bambini!!! Diffonderó i tuoi video a tutte le colleghe con cui lavoro!!! Continua su PREGRAFISMO VERO (all'infanzia) e sul fatto di chiamare le lettere per NOME... non con i FONEMI FINO A 9 ANNIIIHHH... help me😂😂😂
Grazie mille Valeria per le tue parole, sono davvero contenta che il contenuto arrivi e sia condiviso. Siiiiiii insegniamo le lettere per nome!!! Questa battaglia la vinceremo, non molliamo 💪🏻
pensati che io mi son persino RIEDUCATA la mano x migliorare la mia calligrafia. Da ormai 3 anni uso la stilografica x tutto... in prima uso quaderno a pagine bianche, che solitamente arriva fino a metà, quasi fine seconda ! Ai miei alunni chiedo PENNA BIRO BLU (non cancellabileehh...) , con una riga coprono gli errori e sopra riscrivono la parola in modo corretto! Vedessi che progressione da un anno all'altro. E come gli viene naturale poi passare ai quadretti da 0,5 cm e andare dritti! Non mi sento 'arrivata', amo sperimentare e approfondire la mia professionalità. ❤️
Buondì e sarebbe possibile utilizzare il rigo unico per esercitarsi con i tratti e lettere maiuscole, evitando il quadretto da un centimetro? P.S. molto interessanti i video👏
Buongiorno Doris, per i pregrafismi all’infanzia e in generale quando si impara a scrivere alla scuola primaria io utilizzerei sempre il quadretto da 1 cm. I bambini devono imparare moltissime competenze fra le quali gestire lo spazio. Un “contenitore” visivo spaziale credo sia fondamentale. Grazie per l’apprezzamento.
Buongiorno Marco, scusa per il ritardo ma non avevo ricevuto la notifica del messaggio. Per quanto riguarda la tua domanda quando la fase di apprendimento della scrittura è conclusa ogni persona fa propri diversi modi di scrivere a volte usando calligrafie diverse nella stessa parola. Questo è naturale e non c’è nessun errore. Nella fase di apprendimento è importante invece presentare i tratti con regole chiare, in questo modo il processo di automatizzazione sarà più semplice per tutti i bambini.
Per esempio al asilo le maestre fanno imparare sempre le vocali e le consonanti in stampatello pero se a un bambino gli metti davanti a una parola in corsivo e gli dici segna in rosso le vocali e in giallo le consonanti , il bambino essendo abituato a vedere le lettere vocali stampatello per le altre due categorie non sapra individuarle . Invece e bene far capire al bambino che la parola in ogni formato lo scrivi contiene lo stesso le vocali o le consonanti . Oppure quando devi insegnarli la differenza di lettere tra lo stampatello e il corsivo maiuscolo per esempio la lettera C in stampatello e proprio scritta cosi in corsivo maiuscolo la C si scrive in questo mondo quindi come facciamo a far capire al bambino come distinguere dal corsivo e dalla stampatello se certe lettere si scrivono uguali ?
Ciao Nicla, nello stampato maiuscolo e nel corsivo i grafemi sono molto diversi, è più che normale che i bambini della scuola dell’infanzia, che hanno familiarizzato solo con lo stampato maiuscolo, non riconoscano le lettere in corsivo. Se l’apprendimento di un carattere è fatto nel modo corretto e viene completamente acquisito dai bambini sarà facile per loro distinguerlo da altri insegnanti successivamente.
ALLA MATERNA NN SI INTRODUCONO LETTERE DELL'ALFABETOOOHHH... NN FACENDOLE SCRIVERE ... Fate pregrafismo e altri gesti minuti delle mani grazie!!! Che alla letto-scrittura ci pensiamo NOI alla primaria. Ah, potete iniziare INSEGNANDO AD ALLACCIARE LE SCARPE O UN GREMBIULE, come facevano con noi le suore negli anni '80!!!Grazie🤗
Puoi proporre altre attività di gioco ed esplorazione da fare con i bambini dai 5 mesi in su? Quali sono i giochi più adatti per captare la loro attenzione e distrarli nel caso attraversino una crisi di pianto?
Scusa per il ritardo Francesca, vedo solo ora le tue domande. I comportamenti dei bambini, in questo caso il pianto, ci comunicano sempre qualcosa, ti suggerisco quindi di cercare prima di capirne il motivo. Prova a fargli sentire la tua presenza tranquilla e sicura consolando il suo pianto. Quando lo vedi più tranquillo puoi provare a proporgli cose che possano interessarlo. A 5 mesi non proporrei "giochi" ma più materiali che possa manipolare liberamente, sempre sotto la nostra supervisione.