Condivido personalmente e pienamente la scena del film che ne rispecchia il genere della commedia all' italiana rispecchiando la figura del Fannullone ancora mantenuto dai Genitori invece di mettere la Grande Uniforme Ridotta della Polizia Municipale per scherzare gli conviene seguire la strada paterna per avere il posto fisso invece di andare a zonzo
La carne la portano via,a lui gli lasciano una busta con le pietre😂dopo questa scena la carne presa la danno ad un'allibratore per scommettere su un cavallo
A parte Il Grandissimo Proietti che per la sua Arte fa storia a se..Carlo Buccirosso e la "sorpresa" di Pomata Montesano ..altri due grandissimi attori ...sto film è veramente inguardabile ed a tratti fa proprio cagare..purtroppo..! Febbre da Cavallo è e rimarrà sempre un Cult capolavoro comico ineguagliabile della storia del cinema italiano! 💖👏👏
Gigi, hai chiuso in bellezza, hai chiuso in pari, non ci hai lasciato, sei solo andato a festeggiare in Paradiso il tuo complenno, che dire....."chi non sa ridere mi insospettisce " una delle tue frasi che hanno lasciato un segno indellebile nel teatro. Ricordo con piacere quando per caso ti abbiamo incontrato...in quel ristorantino vicino a Termini, dove fanno la carbonara piu buona "de Roma "ovvero mi sono accorto che eri tu ti ho indicato con un dito.... io volevo salutarti, ma il tuo sorriso il tuo stringere gli occhi il tuo annuire mi ha fermato. Abbimo pranzato assieme, in due tavolini ben distanti diffinco, quasi di fronte, ad un certo punto tu mi hai guardato hai poi guardato MARCO, hai aperto gli occhi, hai indicato Marco e come per chiedermi...se era lui.....io ho strinto gli occhi ho annuito per confermarti e tu sorridente ti sei messo a roteare la mano destra poi hai sollevato il pollice, cavolo é stato il complimento più bello che Marco Baruffaldi ragazzo down che canta contro il bullismo (RU-vid di Marco Baruffaldi ) che abbia ricevuto, ma scusa la persona famosa sei tu, ciao GIGI...
Proietti mitico, ma questo sequel non si avvicina neanche lontanamente alla qualità del primo film. A sua discolpa non erano solo attori più giovani o diversi, ma proprio un'altra Italia (purtroppo)
