Buongiorno , le vorrei fare i complimenti da come ha fatto il video e sipiagato ancora meglio , nel guardare il filmato mi sembrava di stare un posto con una guida locale , ancora complimenti- Le volevo chiedere dove ha dormito negli ostelli e negli alberghi, e se ha dovuto prenotare . Io mi sto allenando e spero di farlo anche io e sicuramente prendero spunto dal suo viaggio meraviglioso . Quando lo programmero, se non la disturbo le chiedero delle informazioni - Grazie
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Bellissimo documentario,interessanti le riflessioni,soprattutto quella della chiusura del meraviglioso video. Grazie e come si usa dire in Costa Rica Larga vida a los viandantes de todo el mundo🪷
Buongiorno Roberto, devo elogiare il suo video, molto ben fatto e ricco di spunti interessanti! In preparazione al nostro viaggio del gruppo dei pellegrini dalla Repubblica Ceca questo autunno chiedo il permesso di aggiungere i sottotitoli in italiano. Li tradurrò poi nella nostra lingua madre.
Si, certo. Disponga pure del mio video e del testo come vuole, mi fa molto piacere. Ho attivato i sottotitoli in italiano, ma se per Lei è più comodo posso anche mandarle il testo completo via e-mail. In questo caso può segnalarmi il Suo indirizzo privatamente sul mio account Facebook: facebook.com/roberto.rolla.5/
Complimenti Roberto, Bellissimo video, spiegato molto bene, musiche e riprese che non annoiano affatto ma anzi ti invogliano a proseguire…ho già fatto nel 2017 il cammino Francese, ora mi stavo ispirando per il cammino portoghese 😊
Semplicemente perché da Caminha io ho preferito seguire una direttrice alternativa (la ciclovia del Minho) che arriva a Valenca e li' si riunisce al Camino Central. Non c'è un motivo di ordine pratico, e' stata solo una scelta come un'altra.
Gli Eucalipti risultano un ottimo investimento ma sono molto invasivi e non sono autoctoni, purtroppo estremamente pericolosi per gli incendi, prendono fuoco molto facilmente.
Ciao Roberto ,ho gia’ fatto il cammino Francese e quello Inglese. Mi piacerebbe fare il portoghese e il tuo video mi ha fatto venire ancora piu’ voglia! ❤
Ciao Roberto ancora grazie per la tua risposta. Adesso mi sto dando da fare per cercare dei posti dove dormire. quando hai fatto il cammino dove hai dormito? come ti sei organizzato? come ti sei trovato? grazie
Per quanto riguarda i punti di sosta per la notte, (ma anche per tante altre informazioni pratiche) in effetti mi ero affidato molto alla guida Terre di Mezzo “la Via Francigena in Toscana - da Lucca a Siena”, dove vengono riportate tappa per tappa le più favorevoli opportunità di sistemazione per i camminatori-pellegrini. Ma in rete puoi anche consultare il sito www.viefrancigene.org/it/dovedormire/ dove puoi scaricare (o stampare) un elenco molto completo dell’offerta alberghiera sul tuo cammino. Personalmente davo un colpo di telefono il giorno prima di arrivare a destinazione e non ricordo di aver mai avuto problemi di sistemazione. Ho quasi sempre dormito in centri di ospitalità pellegrina (Lucca, San Miniato, Gambassi, Abbadia a Isola) o accoglienze religiose (San Gimignano, Siena). Sono tutte in genere strutture semplici ma decorose e pulite. Essendo più economiche rispetto ai normali alberghi di turismo è evidente che occorrerà sempre una certa “flessibiltà di giudizio” rispetto alla qualità dell’offerta. Ma anche questo aspetto sarà parte integrante dell’esperienza complessiva del cammino…
Grazie per il video; non ho tuttavia capito se il sentiero che parte dalla fonte del Gajiun e il sentiero Ackermann sono in qualche modo collegati. E' possibile percorrerli in un'unica escursione?
Si, certo. Dal parcheggio della Fonte di Gajum puoi scegliere di salire percorrendo il sentiero geologico Ackerman che a sua volta ti porta a Terz'Alpe. Da qui puoi ridiscendere lungo il sentiero 323V che passa da Secon'Alpe e Prim'Alpe, o anche seguendo il sentiero dello Spirito del Bosco.
Ciao Vincenzo e grazie. Ho utilizzato scarpe da “trail running” vale a dire calzature adatte anche a lunghe percorrenze, dotate di un buon grip in vibram, ben ammortizzate, che io trovo più morbide e quindi più confortevoli delle comuni scarpe da trekking. Queste ultime, in genere, sono effettivamente più contenitive e protettive per il piede ma, almeno per me, un po’ troppo rigide. Per cui ho preferito un tipo di scarpa più “agile”. Anche perché su questo percorso il terreno non si presenta mai con fondo difficile, ciottoloso o roccioso. Si cammina quasi sempre su larghe piste in terra battuta o ghiaia, qualche tratto su asfalto e poco sentiero. In quanto all’altimetria, direi che non ci sono discese particolarmente impervie, comunque non troppo lunghe. Certamente la Toscana è un continuo saliscendi e qualche strappo in salita/discesa qua e là lo troverai. Però ti direi di non pensarci troppo. Sui cammini ho visto tante persone, anche giovani, con potenti tutori, fasce elastiche e bendaggi vari che poi hanno felicemente portato a termine il loro viaggio. E probabilmente così è ancora più bello. Ti dico infine che questo Lucca-Siena è stato il mio primo cammino su vari giorni. L’ho compiuto a 63 anni, sono tornato sano e salvo e non ho più smesso di aver voglia di camminare. Per cui lascia a casa i dubbi, parti tranquillo, cammina adagio, goditi una bella settimana di libertà e riempiti gli occhi di questi luoghi e di questi paesaggi splendidi e memorabili. Un caro saluto.
Ciao Roberto complimenti per il video. Io ed un mio amico vorremmo fare il tuo stesso percorso. Ho notato che non avevi ai piedi le scarpe da trekking. Hai usato delle normali scarpe da ginnastica? Ci sono dei percorsi in discesa che, secondo te, posso dare fastidio a una persona che ha problemi alle ginocchia? so che la domanda è difficile ma io ho provato comunque a fartela. Grazie
Ti chiedo anche un'altra domanda... dove è possibile reperire la Credenziale del pellegrino? é obbligatorio farsela spedire a casa o è possibile trovarla anche in loco a Porto?
Se parti da Porto puoi ottenere facilmente la credenziale alla Cattedrale, o direttamente presso l’Albergue Peregrinos Porto (albergueperegrinosporto.pt/it/albergue-peregrinos-porto-italiano ). Oppure facendotela inviare prima di partire dalla Confraternita di S.Jacopo di Compostella di Perugia ( www.confraternitadisanjacopo.it/Credenziale/indexcredenziale.htm ).
Ciao! Sto preparando il cammino portoghese per Maggio 2024. Ho letto che molti ostelli seguono la legge del "chi primo arriva meglio alloggia". Non so se preoccuparmi del possibile flusso di pellegrini rischiando di rimanere senza un tetto sopra la testa, o se in ogni caso si riesce a trovare sempre una soluzione last minute a pagamento nel caso in cui questi ostelli convenzionati siano pieni. Nell'aprile 2023 incontrasti molta gente durante il cammino? (da costringerti ad arrivare il prima possibile ad ogni tappa?) Hai suggerimenti a riguardo? Ti ringrazio in anticipo ;)
Ciao! Non direi esattamente che vige per forza la legge del “primo che arriva meglio alloggia” (tranne, ovviamente, in quelle strutture dove non si accettano prenotazioni). In realtà è quasi sempre possibile riservare il posto letto, magari dal giorno prima, con una telefonata o un messaggio whatsapp. Così facendo io non sono mai stato “scavalcato” da chi fosse arrivato prima di me e quindi non sono mai incorso in problemi di sistemazione. Più in generale, per come la vedo io, il problema di trovar posto - almeno in aprile/maggio - può ricondursi non tanto al grande afflusso di pellegrini, quanto alla capacità ricettiva degli ostelli, in particolare in Portogallo dove mi sono sembrati in genere un po’ più piccoli. Per questo direi che (sia che si decida di prenotare o meno) è molto importante dotarsi preventivamente di un buon elenco degli esercizi alberghieri dell’intero percorso, in modo da avere sottomano delle utili alternative nei vari luoghi in cui si intende sostare. E poi ci sono gli altri pellegrini con cui entrerai in contatto e magari camminerai, con i quali ti consiglierai e che a loro volta potranno aiutarti. Quindi non preoccuparti troppo: vai tranquillo perché poi tutto fila bene.
Veramente ben fatto, riesci a coniugare la storia e le sensazioni che si provano sul cammino ( soprattutto per chi già si è trovato su quei percorsi) . E poi....la metafora finale della vita come pellegrinaggio! Niente di più vero. A me, il cammino, ha dato l'opportunità di capire l'essenza della vita. Grazie.
Video veramente molto molto interessante. Vedendo che lei non è più giovanissimo (nemmeno io), mi è venuta una gran voglia di percorrere questa parte della via Francigena