Lezioni di #Filosofia. Questo canale è dedicato alle spiegazioni didattiche della storia delle idee della filosofia e della scienza occidentale. Le spiegazioni sono tenute dal prof. Bernardo Croci docente di Filosofia, storia e scienze umane presso il Liceo delle Scienze Umane Galileo Galilei di Firenze. In buona parte le spiegazioni qui presenti si ritrovano dattiloscritte sul sito www.storiadelleidee.it redatto dallo stesso autore. I testi sul sito sono soggetti a modifiche soprattutto per quanto riguarda le immagini linkate, ma anche i testi stessi possono mutare, di norma ciò è fatto per correggere errori di dattiloscrittura, migliorare l'esposizione di un concetto, aggiungere una citazione o per integrare alcune informazioni. Sempre sul sito www.storiadelleidee.it è possibile trovare una parte dei riferimenti bibliografici utilizzati. Lo scopo è prevalentemente didattico e divulgativo pertanto vi possono essere alcune approssimazioni e omissioni. Buona visione a tutti.
Mi sembra che il così detto "paradosso del mentitore" non sia un paradosso ma un "non senso" perché manca dell'oggetto, cioè dell'argomento di cui si parla.
Un’ottima risposta in realtà non è proprio come lei ha detto, ma la risposta di Russell a questo tipo di paradossi a qualcosa in comune con la sua osservazione
Replico perché trovo scritto "rispondi" accanto al "like". Intanto la ringrazio per l'apprezzamento, però mi permetto di chiederle che mi chiarisca questa sua affermazione: "in realtà non è proprio come lei ha detto". Allora com'è? Inoltre, sperando di non essere petulante, vorrei chiarire meglio il mio pensiero. Premetto che a volte i ragionamenti di tipo sofistico mi appaiono come trucchi di prestigiatori da palcoscenico: "Non c'è trucco, non c'è inganno!" e il bastoncino diventa un mazzo di fiori. In altre parole, come direbbe Gramellini, il sofista gioca con i concetti, truccandoli e utilizzandoli in modo distorto. E questo è il gioco dei così detti paradossi del tipo "mentitore". . Ora vorrei chiarire che il paradosso è un'affermazione o un'esperienza che appare contraria al sapere comune e/o scientificamente consolidato. Un paradosso è, per esempio, la mia immagine allo specchio. Un altro paradosso è quello di Monty Hall, ma solo per una terza persona che non conosce il fatto che una variabile è stata eliminata, mentre per il concorrente l'aumento di probabilità può essere difficile da capire, ma non assurdo. A volte i paradossi appaiono tali perché nascondono qualcosa che logicamente dovrebbe essere espresso (esempio: Monty Hall) ma è tenuto nascosto, oppure perché si dà o si sottintende un'affermazione assurda o impossibile (Tutti i cretesi sono bugiardi! Sempre? Assurdo!). Altre volte i paradossi sono intrinsecamente ambigui. Il paradosso del barbiere può essere concluso al contrario: se il barbiere si radeva da solo già prima, continuerà a radersi da solo, se non si radeva da solo andrà dal barbiere che per l'appunto è lui. Spiego la soluzione: il barbiere è tale oppure no perché non è solo barbiere ma anche individuo; è sufficiente che non si rada nella barbieria, ma lo faccia in casa. Questo paradosso mi ricorda quello del gatto di Schroedinger che è uno pseudo-paradosso perché gioca sull'incertezza, ma se è applicato alla meccanica quantistica, rivela una realtà subatomica nella quale le leggi della meccanica tradizionale perdono certezza a favore della possibilità di coesistenza di stati diversi. E qui mi fermo, altrimenti andrò a citare il pensiero debole di Vattimo ... Però, se gradisce un seguito, me lo faccia sapere. E in tal caso uscirò dall'anonimato .
@@agopas-s9z il paradosso ha un oggetto ed è il valore di verità della totalità delle proposizioni espresse inclusa se stessa. Ma leggo ancora con interesse quanto scrive, quindi se ha altro da suggerirmi per approfondire mi scriva mi fa piacere il confronto.
Gentile professore, eccomi di nuovo. Intanto mi presento: mi chiamo Agostino (per ora ometto il cognome), ho 86 anni, sono un pensionato che si ritiene in buone condizioni fisiche e mentali. Non ho una preparazione specialistica né in scienze umane né in scienze naturali, ma mi interessano tutte. Riprendo il discorso e mi permetto di insistere sul paradosso del mentitore. Esso ha almeno due formulazioni: quella ristretta (io dico solo e sempre il falso) e quella allargata (tutti i cretesi sono bugiardi, io sono cretese e quindi dico il falso). Ovviamente per oggetto non intendo riferirmi alla grammatica, ma all’argomento logico che lei definisce “valore di verità”. Nella formulazione ristretta c’è una proposizione principale che è autoreferenziale, quindi è arbitraria. Pertanto non ha valore né di verità né di falsità. Le proposizioni che possono seguire (al presente: sottintese) possono essere credibili per fede, ma dal punto di vista logico non possono essere classificate né vere né false, non hanno il c.d. valore di verità (che in logica formale si indica con V/F). Questo lo sa bene chi si occupa di procedure giudiziali. Lo sa bene anche chi si occupa di logica formale. Nella formulazione allargata la proposizione principale, se accettata, renderebbe accettabile il seguito e ammetterebbe la validità logica del paradosso, ma è inaccettabile perché è assurda. Ammesso, ma non concesso, che esista un bugiardo assoluto, non si può ipotizzare che esista un popolo che dica solo e sempre il falso. Posso chiudere con una battuta? P.Q.M. il giudice dichiara che il paradosso del mentitore appare privo di senso e va qualificato come un tentativo di truffa basato sulla credulità generale, @@Storiadelleidee
Mi scuso se ho sbagliato la pronuncia purtroppo ho difficoltà nelle pronunce malgrado l’esercizio e l’ascolto, cercherò di migliorare grazie per la segnalazione
verissimo, su tale aspetto la mia professoressa dell'Università Graziella Vescovini Federici ha scritto molte cose, sono ottimi approfondimenti in particolare quelli scritti in Arti e filosofia nel secolo XIV
@@Storiadelleidee É anche molto interessante notare l'incongruenza di pensiero fra Sant'Agostino d'Ippona e San Tommaso d'Aquino, relativamente all'astrologia: il primo la demonizzava, il secondo, invece, l'accettava di buon grado, quanto il suo maestro Sant'Alberto.
@@viridisquo si ma San Tommaso d'Aquino diceva che poteva darsi che gli astri avessero degli influssi sulle fisicità delle cose naturali, materiche, di questo mondo, però la volontà umana da questo non poteva restare intaccata perchè libera
@@antoniogentile983 La volontà dell'uomo rimane svincolata dall'influenza astrale, tuttavia gli astri conformano il carattere, le attitudini e le predisposizioni delle persone.
Non comprendo come mai, i suoi video abbiano irrisori like, dato il suo modo chiaro e magistrale di spiegare il pensiero dei più grandi personaggi della storia. Forse li vanno a dare a Chiara Ferragni?
@@Storiadelleidee Fa bene e concordo con lei, tuttavia, ciò non toglie che la maggioranza della popolazione italiana preferisca rimanere con il capochino nel trogolo.
A mio avviso Democrito meriterebbe di essere celebrato più degli altri filosofi, sia a lui contemporanei che successivi fino ai giorni nostri,perché le sue idee trovano oggi fondamento nella fisica dei quanti. Altro che antropocentrismo,che tanti disastri ha finora cagionato e altri ancora ne produrrà, visto che si sta correndo verso una catastrofe nucleare.
concordo nella necessità di dare maggior importanza a Democrito, sul legame con la fisica dei quanti ho dei dubbi perchè Democrito era determinista, Epicuro mi pare già più compatibile
Si vede che ti diverti a fare l' insegnante. Sembri anche un po un attore, e un bambino che gioca a fare il maestro. Mi domando se ridi quando ti rivedi, sei comico, da un certo punto di vista. Ti piace parlare, patlate, parlare
in un certo senso si, ma non è detto che uno Stato che si dice democratico lo sia, anzi direi che per definizione la parola Stato con la S maiuscola stride con il concetto di democrazia intesa come comunità
@@Storiadelleidee volevo mettere in evidenza i vostri (nemmeno tanto velati) messaggi anti-nazionalisti (quindi non-democratici, perché è la Nazione che garantisce la democrazia, e ancora prima la sicurezza e l'ordine, e non il minestrone globalizzato di genti appartenenti a diverse etnie)! È ora di finirla con la propaganda contraria all'esistenza dei Popoli e dei loro territori!!
Complimenti Prof. Vedo nella evoluzione della società di Spencer molte analogie con l'evoluzione della società presente nella Scienza Nuova del G.B. Vico. Saluti. Rocco Caforio
Tutto bello, tutto ottimistico nel pensiero di Alberti? Alcuni studiosi parlano di un pessimismo profondo del Nostro riguardo alla natura dell'uomo, che emerge in opere come le Intercoenales, il Teogenius, ecc. Lo vedono come anticipazi9ne di Machiavelli e Guicciardini : se all' uomo non dai regole e leggi, è capace di ogni violenza e prevaricazione
Grazie, spero che lei continui in questo sforzo, molto più onesto e serio di ciò che ho visto da parte di tante 'superstar' della filosofia sui Social.
ce ne faremo una ragione...a me sembra che Cacciari dia un interpretazione spinoziana di Cartesio, purtroppo non possiamo chiedere a Cartesio; leggendo l'opera di Cartesio io ci leggo due sostanza, ma battute a parte non sono nessuno per criticare le interpretazioni altrui
Non voglio sapere quanto rivalutano la mia auto maledizione 🤬🤬🤬... Guarda caso mi interessa Diogene proprio per questo, anche se sto scrivendo da un telefono 😅🤔🤣