Un profluvio senza senso, le riflessioni e i vaneggiamenti di una persona noiosa.
La musica (anzi, le musiche) della sigla è di Mikle, che all'occorrenza ha funto anche da ospite, co-montatore, cameramen, animatore, consulente e quant'altro: ru-vid.com/show-UCwt6OF7xtWsOKe5YoDR-o4g Il logo e il banner del canale mi sono stati offerti da @yngklen, una conoscenza inaspettata e sorprendente, una specie di Max Ernst degli anni 2000: instagram.com/yngklen/
Se non sbaglio ci dovrebbe essere anche 'Queer' di Guadagnino. 'Queer' è un romanzo che mi è piaciuto tantissimo, ma penso che trasporre l'opera di Borroughs sia un'impresa di per sé dubbia, perché il valore dei suoi libri è troppo legato all'uso innovativo, fantasioso e psicotico del linguaggio. Ma si vedrà, mai dire mai; in fondo c'è già stato 'Il pasto nudo' di Cronenberg', nel '91.
Oh yess! L'abbiamo visto eccome e tra pochi giorni uscirà il video in merito. Abbiamo tutti quanti pensato alla trasposizione di Cronenberg obviously :)
Non so se ti rendi conto di quali siano le conclusioni logiche partendo dalle cose che hai detto. Mi pari qualcuno che ha letto qualcosina, ha fatto dei collegamenti con la sua idea iniziale - ovvero "mercato libero brutto" - senza però rifletterci gran che. Prendi per esempio l'obsolescenza programmata: se fosse quello che dici, e non lo è, staremmo assistendo ad un enorme complotto da parte di tutti gli attori di, se ho capito bene, di qualsiasi mercato tecnologico; perché giustamente nessuno sembra interessato a risolvere problemi sostanziali nella tecnologia a disposizione nonostante, al meno a tuo dire, essi siano facilmente risolvibili. Mi chiedo come tu faccia a collegare tutto questo con l'esistenza, per più di 70 anni, di uno stato comunista come l'Urss, in generale il problema risiede nella competizione tra stati, ma in particolare non credi che quest'ultimo avesse un sostanziale interesse a finanziare la produzione di prodotti tecnologici più avanzati di quelli statunitensi? non mi pare proprio ci sia riuscito, nonostante le soluzione fossero cosi semplici... Non so come si possa calcolare la velocità dell'avanzamento tecnologico ma mi pare che negli ultimi 50 anni non sia andato cosi male, non so se hai presente la legge di moore ma a me pare qualcosa di abbastanza sorprendente. Ancora più assurdo è usare l'argomento del mancato sviluppo tecnologico - non capisco veramente come si faccia a essere cosi fuori dal mondo - e imputarlo al capitalismo quando nel novecento più di un terzo delle nazioni al mondo avevano forme di stato, o partiti al governo, che si rifacevano a modelli marxisti.
Ma il problema del tuo coinquilino è che è un ingegnere, una buona parte degli ingegneri sta in ufficio e crede che tutto gli sia dovuto, poi uno, tipo me, gli dice che certe cose non le può fare perché non seguono il giusto iter, quello si lamenta o le fa comunque, sono gli ingegneri che tendono a non capire un cazzo. Che chi segua un istruzione scientifica non sia capace di umanità è sbagliata come idea, se mi parli di quelli che seguono la tecnica e che ragionano per compartimenti stagni già sono più d'accordo. Ma che un dottore non abbia umanità o che non sappia avere una mentalità aperta alle questioni umanistiche mi pare eccessivo. La questione del nucleare come tecnologia che è maligna a prescindere è fuorviante. Bisogna distinguere tra nucleare civile e nucleare militare per essere più precisi e veritieri. Io sono un operaio, lavoro con le mani e con la testa, e le cose richieste dalla mia mansione non mi esulano dall'avere un idea definita del giusto e dello sbagliato.
Esistono cellulari che sono indistruttibili e io uno lo ho, costa di meno e non è di moda ed è uno dei motivi per cui lo abbiamo in pochi. Ed è proprio qui che sta il concetto di obsolescenza programmata nella moda e nella volontà delle persone di avere sempre il modello nuovo. E' stata questa voglia a richiedere l'obsolescenza programmata e la decadenza dei prodotti commerciali non è stata largamente contestata dalle persone perché abbassandosi i prezzi tutti possono avere le cose che hanno gli altri e possono così dire che sono alla moda. Il problema sono le persone stesse non gli oggetti. Per quanto riguarda le innovazioni tecnologiche devi capire che il processo per fare passare un prototipo ad un prodotto perfettamente commerciabile richiede del tempo. Le cose che usano per andare nello spazio non possono essere commercializzate nell'immediatezza perché sono complicate e costose. E così le cose che si usano nell'industria di precisione. Ad esempio, dove lavoro io usiamo materiali in titanio ultra leggeri e ultra resistenti, ma anche il pezzo più piccolo(fai conto le dimensioni di una falange di un mignolo, cavi e spessi pochi mm) costano almeno sui 500€ l'una: i materiali più performanti non sono per tutti, o almeno non subito. E la stessa cosa vale per la fibra di carbonio. Il problema dell'inquinamento globale non è una responsabilità di una sola parte politica, poiché non vivendo in un sistema dittatoriale tutti vanno al governo e tutti possono cambiare le cose, ma se nessuno lo ha fatto fino ad ora vuol dire che non conveniva a nessuno.(solitamente per prese di posizione ideologiche e non di buon senso) Non fraintendermi, sono d'accordo con te sul fatto che produciamo troppo e in maniera globalmente sproporzionata, ma non è tutta colpa delle mega aziende(voglio specificare che non sono il loro avvocato e nemmeno lo sto facendo, solo che non soffro di invidia sociale). Ti svelerò un segreto, sono le persone che decidono cosa comprare e quando farlo, i venditori fanno in modo di sfruttare questo loro bisogno di sentirsi accettati e alla moda. Se le persone usassero il buon senso per ragionare molti problemi di questo mondo non esisterebbero.
A me pare che tu stia parlando di logica ed educazione, e pretendere che queste due cose siano parte di un unica idea politica è alquanto opinabile. In più se tu credi che stando senza uno stato tutti vivano in condivisione sempiterna con gli altri sei un po' illuso sulla realtà che ti circonda. E ritenere Stalin un non comunista solo perché quello che ha fatto non è condivisibile è un po' ipocrita perché si potrebbe fare lo stesso ragionamento con Mussolini-Fascismo e Hitler-Nazismo che non reggerebbe per nulla. Il concetto della responsabilità è più presente nel idea liberale che promuove la meritocrazia e il sacrificio personale per la quale devi prenderti le tue responsabilità. Sei libero di fare quello che vuoi basta che tieni conto delle conseguenze delle tue azioni. Si può discutere e cambiare le conseguenze legale di certe azioni se non sono accettabili(ma non si può fare con quelle naturali), non a livello arbitrario ma discutendone, bisogna, però, sempre ricordarsi che esistono. In più mi pare che Marx nel suo libro parli di un passaggio obbligato dalla dittatura del proletariato per realizzare il comunismo. E una dittatura è sempre una dittatura, sia che sia di maggioranza sia che sia di minoranza. Comprendo che Marx abbia vissuto e visto cose per il quale non vedeva altra via di uscita che ribaltare la situazione e portare la maggioranza a comandare arbitrariamente sulla minoranza, ma è sbagliato ragionare così. E' vero che una dittatura si può rovesciare solo con la violenza purtroppo, ma non va sostituita con un altra dittatura, altrimenti il ciclo non finirebbe mai e la rivolta non sarebbe servita a cambiare le cose.
Non conta quanto sia rilassante il lavoro, quello che do in cambio è il tempo, che è la risorsa più preziosa che posseggo. Si vende il tempo a cambio di soldi. Non importa quanto sia rilassante o stressante
Sei riuscito a dimostrare che con il comunismo non tutti hanno tutto. Dato che se tu per il tuo utilizzo privato e le tue feste disponessi di tutta la caraffa, non ci sarebbe acqua per i tuoi coinquilini.
Ma tu sei tutto scemo...un operaio e un dirigente dovrebbero avere la stessa paga...e chi andrebbe a fare il dirigente con più responsabilità? nessuno...ma neanche nella Corea del nord....🤌🤌😆
Secondo me 'Misterioso omicidio a Manhattan' è una delle commedie noir più riuscite di sempre. Formidabile la scena in cui Woody dice che sì, Wagner in fondo gli piace, ma ogni volta che l'ascolta sente il bisogno di invadere la Polonia; e la parte in cui rimane chiuso in ascensore e gli scappa di recitare il rosario.
le teoria se non si riescono ad applicare alla realtà rimangono solo belle teorie, che poi ha poco senso fare un parallelo tra un'abitazione di sei persone con una nazione o peggio ancora l'intero mondo. Sempre pensato che alla fine il comunista è un semplice poser :"se ci fossi stato io al posto di Stalin, io si che ho capito il comunismo, io si che sono buono e giusto"
L'argomentazione cade dal momento che lo stesso discorso puoi farlo con i liberisti. Siccome i liberisti che nomini hanno fatto cose brutte (secondo te) allora non erano dei veri liberisti. Non ha senso. Tutte le teorie pensano di fare grandi cose positive per tutti.
Pardon, la tua obiezione non mi pare molto salda: i liberisti fanno cose pienamente liberiste (vd. Berlusconi o gli Agnelli), che portano un danno alla collettività. Sono perfettamente coerenti con la loro ideologia: è proprio la loro ideologia ad essere socialmente ingiusta. Il liberismo fomenta, esacerba - e ha persino la faccia tosta di elogiare - la disuguaglianza. Il comunismo, invece, si pone come obiettivo la giustizia e l'uguaglianza reali, quindi se fa discriminazioni innanzitutto di classe e poi di altro genere non è già più comunismo. Il liberismo non "pensa di fare grandi cose positive per tutti", come sostieni, ma solo per alcuni, per i più "meritevoli" nel migliore dei casi, per i più egoisti nella pratica.
@@assenteistamancato Il liberismo non mira alla disuguaglianza, è un errore. Il liberismo punta ad una diversa strada, rispetto al comunismo, per raggiungere il benessere collettivo a livello economico.
@@assenteistamancato Quello di cui parli è l'interesse personale che si vede ogniqualvolta che una ideologia viene portata alla sua attuazione. Lo si vede anche nei gruppi di potere che si formano quando si prova a trasformare le società in società comuniste.
@@assenteistamancato 1) No, non è vero. Il comunismo non marxiano non si poneva di voler distruggere la disuguaglianza come obbiettivo ma come conseguenza. Marx voleva il comunismo perchè prediceva la caduta tendenziale del saggio del profitto (che non è mai successa), ovvero riteneva che il capitalismo fosse internamente sbagliato e sarebbe crollato a breve sotto il suo stesso peso. Ergo, pensava che cambiare approccio (passare al comunismo) sarebbe stato positivo. 2) Tutte le ideologie ritengono di portare il bene, dal comunismo, al fascismo, al liberismo. Nessuna teoria dice che vuole portare" il male". Il liberismo non dice che la disuguaglianza è un bene. Questo è un grave errore o una bugia. Tutte le ideologie assumono (è un assunzione sia nel comunismo sia nel liberismo) che se tutti seguissero le regole si otterrebbero grandi cose per tutti. Il punto è che il mondo è un po' più complesso e non esistono ideologie risolutive con un set finito di assiomi. Non esiste alcuna ricetta che si possa scrivere su un foglio di carta limitati che possa spiegare come comportarsi per vincere sempre. Sia se si parli di comunismo, fascismo o liberismo. Tutte le ideologie sono SBAGLIATE. Infatti, è sbagliato il tuo ragionamento in quanto decisamente comunista e biasato. Il capitalismo è diverso dalle altre perchè non ha un set di assiomi che predicono il futuro o ti dicono come vivere per avere la prosperità. Il capitalismo infatti si basa solo sulla proprietà privata dei mezzi di produzione (capitale) e non fa menzione della disuguaglianza ecc... Ciò vorrebbe dire che tu non dovresti poter possedere una macchina in quanto la potresti utilizzare per dare passaggi e farti pagare (il 99% delle cose sono potenziali mezzi di produzione. Dal tuo telefono all'account RU-vid da cui posti i video che infatti sono pagati dopo un certo numero di visualizzazioni. Se dovessi essere davvero comunista ti dovrebbero rimanere le mutande e il tuo letto come proprietà privata in quanto non mezzi di produzione. Infatti in URSS era così, erano tutti poveri per questo, e le macchine le dava lo stato in concessione se ti comportati bene ed eri fedele al partito). 3) Non hai assolutamente capito cosa sia il liberismo ed il comunismo. Ovviamente il liberismo promette grandi cose per tutti. Promette la crescita economica per tutti affermando che "i meno bravi" possano crescere andando al traino dei "più meritevoli". Non mi interessa dibattere la cosa nello specifico ma solo mostrare che tutte le ideologie prometto una forma di grandissimo bene comune. Il comunismo non è dividere il frigo per il latte, ma non possedere il frigo per evitare che tu possa guadagnare vendendo il latte fresco alle persone a cui piace il latte fresco. Inoltre, dovresti aspettare e sperare che lo stato a cui dai il frigo ritenga che sia un "bisogno minimo" avere il latte fresco, se lo si vuole tale, e dartelo un tot a settimana. Se lo stato dovesse ritenere che essendoci pochi frigoriferi rispetto alla necessità di congelare i reagenti per fare le analisi sanguigne (esempio a caso), non ti darebbe il latte fresco mai e poi mai. E tu non avresti mai diritto al latte fresco. Volevi fare quello figo che aveva capito cos'era il comunismo e voleva spiegarlo a tutti con una semplice metafora ma hai rivelato di non aver capito granché, oltre al fatto che tutto ciò che hai usato per fare il video, dal frigo, a RU-vid, al telefono, sono frutto del capitalismo.
Chi non è d'accordo con l'equa divisione dei beni è di base un prepotente, un bulletto e un capitalista. Se lo facessero dei bambini, di assegnarsi le merendine o i giocattoli in modo iniquo, diremmo subito che sono viziati e li sgrideremmo, ma se lo fa un CEO americano allora è un modello di successo. Bah.
@@assenteistamancato Questo mi sembra il modo per iniziare ad adottare metodi poco democratici per imporre la propria ideologia sugli altri. È per questo che il comunismo è perseguibile solo con la violenza, nonostante non sia uno dei suoi principi.
@assenteistamancato Poi bisogna anche decidere che cosa voglia dire equa divisione dei beni. È equo che un ente più produttivo abbia gli stessi guadagni di uno che non produce nulla? Io sinceramente non credo molto in questo, ma non sono un bulletto che vuole la gente morire per strada. Tralasci altre cose del liberismo, la libera iniziativa, la libertà di commercio, con tutti gli scambi interculturali connessi, la libertà di impresa. Il liberismo crede che ci siano altre strade. Fine.
Le statistiche mostrano che in Italia siamo ben formati? Bah io non so che statistiche tu abbia visto ma è ormai da anni risaputo che l'italia ha un enorme problema di job mismatch: abbiamo una percentuale enorme di studenti che studiano materie prettamente umanistiche e che quindi non possono portare un grande contributo nel mondo del lavoro, e questo per un fattore prettamente culturale. Infatti è ormai dalle norme del fascismo che siamo abituati a sentire che il liceo migliore è quello classico mentre gli istituti tecnici sono trattati e considerati come delle scuole di serie b, al contrario della Germania dove ad esempio sono le scuole più rispettate. Il risultato? Un'enorme massa di studenti con scarsissime (davvero scarsissime) conoscenze matematiche, economiche ed in generale tecniche. Per verificarlo basta consultare le classifiche che vengono fatte ogni anno da istituti internazionali che si occupano di questi temi, classifiche in cui l'Italia sembra veramente un paese tutt'altro che sviluppato
Hai ragione, è un tema complesso. Dipende che cosa si valuta, però dici delle cose che ho espresso anch'io nel video...anch'io ho insistito sul fatto che la preparazione scolastica e le professioni disponibili non si corrispondono e quindi causano disoccupazione da un lato e fuga dei cervelli dall'altro, non so se sei arrivato fino a quel punto. I test che valutano la cosiddetta "cultura generale" e le soft skill di comprensione e analisi del testo, sui giovani, vedono l'Italia piazzarsi molto bene a livello internazionale. Invece, come giustamente dici, c'è un orrendo snobismo verso la formazione tecnica, sulla quale siamo effettivamente arretrati. Sono fenomeni complessi di cui ho già parlato - anche più in dettaglio, dato che qua li inserivo solo come passaggio rapido di un discorso più vasto - e parlerò ancora, se ti va dai un'occhiata alla mia playlist "Scuole terribili e come cambiarle", forse scoprirai che siamo più d'accordo di quanto credi :)
Ci hanno già provato in tanti a diffendere il comunismo ma poi nelle loro argomentazioni trovi sempre qualcosa che non va. Perché se funziona così bene allora non si è imposto sul capitalismo? Ma poi tutti questi grandi eroi della libertà mi sembrano dei gran chiacchioroni più interessati alla dialettica che alla reale sostanza delle cose.
Beh amico mio, io non mi ritengo "comunista", non ne so neanche abbastanza per parlarne chiaramente però qualcosa te la posso dire. Comunque parto col dire che dovete smetterla di continuare a dire "i vostri sono semplicemente giri di parole e discorsetti da professorini di sto cazz* senza alcuna sostanza reale", mi spiace ma, so che voi della generazione degli anni 70 e 80 non siete abituati ad "argomentare" in quanto la vostra dialettica è sicuramente (non parlo per tutti o per te) venuta a mancare in quanto siete stati indottranati che l'uomo deve essere capace solamente di lavorare e portare il pane a casa a discapito di un continuo degli studi, comunquesia qualsiasi tesi e ha bisogno della sua argomentazione, e argomentare è davvero molto importante, poi al massimo siete voi a non comprendere semplicemente determinati discorsi. Molte "concezioni politiche o sociali" potenzialmente efficaci e "giuste" non sono effettivamente riuscite ad essere applicate come tu stesso hai detto, ma non perché "non giuste" ma perché non ci sono state le circostanze per applicarle, cioè quello che hai detto te è: " è ovvio che sulla carta la PACE NEL MONDO funzionerebbe e farebbe vivere molto meglio gli essere umani, e allora perché non viene applicata? Perché le guerre continuano ad esistere se dovrebbe essere il metodo giusto da applicare?" Ripeto, non ho ancora studiato l'argomento "abbastanza" per poter dire se la società tramite una struttura comunista sarebbe progredita o meno, però ti posso dire che un motivo per cui non si è imposta sul capitalismo sicuramente è abbastanza semplice, perché non è nell'obiettivo delle classe dirigenti (politici, leaders delle lobby mondiali, capi delle multinazionali) far sì che i BENI consumabili siano sparsi omogneamente a tutti gli individui e che siano accessibili a tutti gli individui, MA piuttosto vogliono che esista un sistema in cui solo tramite determinati mezzi (quali la ricchezza, creata o ereditata che sia) si possa accedere a quei determinati beni (cibo, acqua, vestiti, mezzi di trasporto, casa), creando così inevitabilmente una fetta di popolazione impossibilitata a procurarsi quei beni così creando la "povertà". Comunque sia, è difficile provare ad immaginarsi qualsiasi concetto di struttura differente societaria in quanto ormai diamo troppo per scontato determinate circostanze e cose che appunto la società in cui viviamo (società capitalista) ci offre. Comunque sia, se sei realmente interessato a questa questione, sicuramente troverai più risposte e conoscenza tramite la lettura, tanta lettura.
ma che supposizione è? ci sono migliaia di cose nel mondo che vanno avanti ma sono sbagliate, e una di questa è il capitalismo, se un qualcosa va avanti non significa che è giusta....... è come dire "questo streamer è il più bravo che c'è al mondo perchè fa più spect di tutti", no non è così, anzi di solito è il contrario
@@MyMrCacca non ho parlato di giusto o sbagliato ma se funziona o no. Nel video si parlava di funzionamento. Boh se va avanti una cosa sbagliata allora speri in una cosa che non va avanti?
@@gianlucab6332 l'unica cosa che ti posso dire è che spero che tu abbia meno di 16 anni, perché non voglio credere che un uomo adulto faccia questi discorsi
Si ma cosa succederebbe se tu, per i motivi più vari, iniziassi a bere il doppio del latte di Giammarco? Avreste pagato la stessa somma per avere il latte fresco tu ne staresti bevendo i 2/3 e lui solo 1/3. Questo si chiama azzardo morale e spiega che se condividi le risorse con un po' più di una persona che conosci e di cui ti fidi gli altri ti fregano. Quindi, se non ti piace dire che il comunismo non funziona, si può certamente affermare che io comunismo non può funzionare nemmeno teoricamente su larga scala perchè non è scalabile. E' inutile replicare in qualunque modo che presuppone il fatto che tutti si comportino bene. Ma sopratutto sia tu sia Giammarco avete il latte in abbondanza per entrambi voi grazie al capitalismo. Cosa succederebbe se tu e Giammarco aveste 50 ml al giorno di latte da condividere? (Quindi non abbastanza per soddisfare i bisogni giornalieri anche di uno solo di voi. Con questo esempio del frigorifero ti sei messo in una posizione molto comoda perchè i vostri bisogni di latte sarebbero già soddisfatti visto che ne avete a sufficienza. Dovresti spiegare cos'è il comunismo e come funziona magicamente quando non sei in grado di soddisfare i bisogni minimi della gente. Prova a fare lo stesso esempio con 5o ml di latte al giorno da condividere fra te e Giammarco.) In tal caso il comunismo non ti aiuta a migliorare la tua situazione. Ilotre il motivo per cui Stalin era un dittatore era perchè non si può essere per davvero libero civilmente in uno stato dove non hai libertà economiche, perchè accentrando il potere economico sottrarrai al contempo i diritti civili alle persone. E' inutile dire che sei libero di poter andare dove vuoi se poi non hai i soldi per farlo. Questa era l'URSS. Infatti non esiste un singolo paese comunista o fascista dove l'autocrate non abbia provato ad accentrare il potere economico nelle sue mani. Tutte le dittature sfociano in forme comunistoidi provando a controllare il potere economico delle persone. Non a caso il fascismo era fortemente statalista, magari un po' meno del comunismo am siamo lì. Quindi non è un vizietto dei dittatori quello di compiere massacri e reprimere il consenso ma una conseguenza del provare a limitare le loro libertà in varie forme, tra cui le libertà economiche. Tutti i regimi sono fortemente statalisti e dirigisti e questo è ciò che caratterizza sia il comunismo sia ogni altra forma di totalitarismo. Adesso evitiamo vaneggiamenti su ciò che voleva davvero dire Marx e le distinzioni fra marxismo e comunismo realizzato. Tanto anche se volessimo parlare di ciò basta dire che la caduta tendenziale del saggio del profitto non si è mai verificata e quindi è tutto sbagliato anche nella sua forma più teorica e più pura.
@@osamabinladen6070 mi dai la definizione di bisogno minimo in letteratura economica o da qualche altra parte? Però non dirmi qualcosa di vago. Devi darmi una risposta universalmente valida. Altrimenti non ha senso nè il tuo discorso nè il discutere con te. Il problema risiede proprio nel cosa è bisogno minimo. Avere un frigo a testa è un bisogno minimo? Avere da mangiare un kg di carne a settimana è bisogno minimo? Oppure è un bisogno minimo avere solo un numero di calorie necessarie per uno stile di vita minimale? È un bisogno minimo avere ungono una casa oppure è bisogno minimo avere ognuno una stanza di 4 Mq? Il tuo discorso non va tanto lontano qualunque definizione di bisogno minimo tu dovessi prendere. Hai detto che il capitalismo non soddisfa i bisogni minimi. E il comunismo, li soddisfa? Li ha mai soddisfatti? Storicamente il comunismo ha sempre soddisfatto meno bisogni minimi del capitalismo. Le persone erano più povere, mal nutrite e disperate in tutti i paesi comunisti. Per rispondere alla tua domanda: Il capitalismo è solo il possesso da parte dei privati del capitale necessario a produrre e dei ricavi, tasse a parte. È un qualcosa che ha a che fare con la proprietà privata e non con la ricchezza o la distribuzione della ricchezza o la crescita di un paese. Il capitalismo, come il comunismo, non sono nati per soddisfare i bisogni minimi delle persone (qualunque cosa questa espressione voglia dire). Il comunismo nasce perché Marx era certo della caduta tendenziale del saggio del profitto (cosa che non è mai avvenuta) e non per rendere ricchi i poveri o soddisfare i bisogni minimi della gente. Quindi, cosa si fa quando il capitalismo non è in grado di soddisfare i desideri delle persone (parlo di desideri e non bisogni minimi)? Beh, in questo caso si cerca la crescita economica che rende tutti più ricchi (chi più e chi meno, di questo si può discutere ma sempre all’interno de capitalismo senza dover parare a vanvera di comunismo. Non serve il comunismo per provare a mitigare le differenze di reddito e/o ricchezza) e soddisfa i desideri della maggioranza delle persone. Questo è un modello approssimanto di come funziona l’economia ma rende bene l’idea.
@@alexxxcanz I bisogni minimi non si possono definire in maniera assoluta, ma solo in funzione del livello di benessere e tecnologia della società in cui vivi, e dell'epoca e della regione in cui vivi. E comunque non è affatto facile né scientifico definirli.
@@paolopezzuoli646 e allora non ha senso parlarne. Il discorso sui bisogni minimi è fuffa. Perché li posso definire in base alla regione in cui vivo e non in base al condominio in cui risiedo. Se sto accanto ad Elon musk potrei avere dei bisogni minimi leggermente maggiori di una persona che abitata nel centro città della mia stazza città ma non accanto ad Elon musk. Secondo la tua definizione potrei tranquillamente dire che un ricco ha bisogni minimi maggiori di un povero e quindi è giusto che sia ricco e possa spendere di più per pagarsi i suoi bisogni minimi. Le cose mal definite portano sempre a contraddizioni marchiane.
La tua analisi parte dai western italiani. Ti consiglio i capolavori di John Ford, che mette al centro la costruzione di una comunità, non pistoleri individualisti e spietati... Il vero western è quello di Ford e di Hawks!
Che buffo ricevere commenti a video così vecchi! Grazie! Effettivamente sì, all'epoca ne avevo visti molto più di italiani che di americani. Ora sicuramente farei una distinzione più avvisata. Ma mi permetto di confidare qui un'opinione impopolare...quelli americani mi piacciono veramente poco ;)
Ti do una notizia che ti farà uscire dall'adolescenza: quelle cose funzionano in un appartamento con 3 o 4 persone (e N.B. neanche sempre). Mai in gruppi di migliaia o peggio milioni di persone
Come al solito le tematiche che affronti e le argomentazioni che porti non mi lasciano deluso. Ora corro a riascoltare "siamo solo noi" di Vasco visto che siamo in tema di cambiamenti generazionali. Buona serata anche a te❤
Secondo me non è giusto che chi finisce il latte deve andare a comprarlo; perché se Gino si sveglia sempre alle 8 e consuma 25 ml di latte, Maria si sveglia alle 9 e consuma 25 ml di latte e Mohammed si sveglia alle 10 e consuma anch'egli 25 ml di latte, sarà sempre il povero Gino - che si sveglia prima di tutti - a dover ricomprare la bottiglia da 1 litro di latte. Inoltre sarà costretto a cercare un lattaio aperto alle 8 di mattina e a portare il latte a casa prima che si svegli Maria, cioè prima delle 9. La cosa più comunista per me sarebbe quella di organizzare un' equa turnazione.
Posso comprarmi uno yacht, usarlo quando voglio e invitare delle escort a bordo? Se lo stato mi garantisce ciò, divento comunista. Altrimenti preferisco il sistema di libero mercato
Gli altri, più empatici di lui, si prenderanno cura di lui ugualmente. Certo, se fossero in troppi a fregarsene i pochi altruisti non avrebbero abbastanza forze per tutti...ma questo è precisamente lo stato attuale e capitalista (vedi le opere di beneficenza che arrancano a dare piccoli aiutini a chi riescono).
@@assenteistamancato di capitalista c'è ben poco. La spesa pubblica provvede x tutti. E la spesa pubblica sono soldi di chia maggiormente produce e guadagna. Magari fosse capitalismo
