*IL MIELE NEL VINO* Il miele nel vino può essere messo. Ha il permesso. I Romani lo fecero con il *mulsum* ed anche *Ippocrate* creando un vino chiamato *claret* o *piment* ed infine l' *ippocrasso*. Il miele nel vino è *l'incontro tra l'ingenuità delle api e la presunzione dei chicchi d'uva*. Richiede equilibrio tra il mondo animale e il mondo vegetale. Il miele contiene _lieviti selvaggi che diluendoli nel vino si scatenano e lo scatenamento porta benefici al sapore che al limite tra l'acre ed il dolce_. *Nabil Salameh* _- con il pugliese _*_Michele Lobaccaro_*_ compongono i _*_Radiodervish_*_ _- è figlio di rifugiati palestinesi in Libia provenienti da -*-Giaffa-*- dopo la confisca dei terreni per la creazione dello Stato di Israele ed è discendente della millenaria tribù dei -*-Quràysh-*- -_ alla quale apparteneva il _*_profeta Maometto_*_ -_ e che si stanzió alla *Mecca* nel VII secolo d.C. *Quràysh* indica _"un raduno di piccoli squali e orche"_ un equilibrio tra pesci e mammiferi che vogliono fare i pesci. *Nabil* _- per la sua esperienza personale e per quella millenaria dei Quràysh _- dice che il -*-disordine-*- -_ in fondo in fondo -_ è armonia, *l'indifferenza* _- in fondo in fondo -_ è eleganza altissima, *_"l'esigenza di unirsi"_* è una dolce follia di vanità ma tutto con equilibrio, tra un ape ed un chicco d'uva, tra mondo animale e vegetale, tra piccoli squali ed orche, tra musulmani e cristiani, tra palestinesi e israeliani, come il _*Miele nel vino*_, come *_"Miele nel vino tu sei. Piccola venere, l'indifferenza ti fa Altissima"_* *Buongiorno* Vincenzo Russo Traetto *L'ESIGENZA* L'esigenza di unirmi ogni volta con te E ogni volta mostrare la mia vanità Come dolce follia S'interessa di me Ma se è amore perdonami perché unendo divido anche il mondo a metà Forse è un angelo che si diverte così *_Miele nel vino tu sei_* *_Piccola venere_* *_L'indifferenza ti fa Altissima_* E chiamai disordine Quelle armonie in me Credevo all'abitudine Le parole amore mio Serviranno a fingere Che voglia non ho più di te I discorsi che faccio quando sto con me Sono esempi perfetti di banalità Se non parlo con te Se non parlo di te Ogni istante decidere Ma il mio corpo è imperfetto e non basta più a sé E' una sete che so Non mi lascerà più *_Miele nel vino tu sei_* *_Piccola venere_* *_L'indifferenza ti fa Altissima_* E chiamai disordine Quelle armonie in me Credevo all'abitudine Le parole amore mio Serviranno a fingere Che voglia non ho più di te di te...
Ho letto recentemente il libro " Chiedimi chi era Pantani", uscito con la Gazzetta dello sport. Vorrei che lo leggessero tutti, anche nelle scuole. Super, come Marco!
Ho avuto il piacere di registrare questa chitarra clássica con Francesco sul disco Nudo, ad invito do Glezos mio caro amico, adesso vivo a Rio/Brasile e mi fá piacere sentiria da lontano! ❤️
Quando e morto non riuscivo a crederci e stato davvero triste accettarlo...Ho sempre pensato che alla fine si sarebbe rialzato come sempre... E stato umiliato,non c'è cosa peggiore per uno che ha stravinto Far passare le sue vittorie come una farsa. Forse non tutti riescono a comprendere cosa si prova, Troppe incongruenze,troppe cose poco chiare riguardo la sua morte.... Una cosa e certa non potranno mai uccidere il ricordo di quel ragazzo di 34anni Di nome Marco Pantani
SONO ..DISGUSTATA..CHE LA RAI..NON.ABBIA..RICORDATO...FRANCESCO......NUTI.....CON ...AFFETTO.....E RISPETTO...PER IL..SUO....PRIMO.ANNIVERSARIO......GRANDE.FRANCESCO❤❤❤❤❤❤❤❤ .. .
Enzo ha fatto l'Istituto Agrario assieme a me, nella stessa classe. Quindi lo conoscevo bene, facemmo anche un giornalino assieme ad altri compagni di classe. Ora, a 75 anni, lo ricordo ancora. Molto bella e commovente la canzona che gli ha dedicato Samuele Bersani (occhiali rotti)
