L’Accademia “La Colombaria” nella sua vita plurisecolare ha sviluppato attività culturali e di ricerca molteplici in tutti gli ambiti del sapere.
Nei tempi a noi più vicini, l’Accademia ha promosso con una periodicità annuale e secondo una programmazione che si sviluppa per anno accademico una serie di letture, conferenze, seminari e discussioni di volumi di ambito umanistico, scientifico e delle scienze sociali.
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L'intervento del professor Fonnesu è stato indubbiamente affascinante nella sua semplicità, mentre le domande poste (ammesso che di domande si possa parlare, giacché la maggior parte sembravano più fantasticherie sciamaniche) credo siano state assolutamente sprecate. Avendo l'occasione di dialogare intorno agli scritti di transizione, quelli oltre i confini del linguaggio (es. le lezioni sull'etica e l'estetica, le conversazioni su Freud, la questione della credenze religiosa ecc.) e della loro peculiarità, perché perdersi in misticheggiamenti che non permettono alcun tipo di dialogo? Credo che l'uditorio abbia guadagnato molto da questo résumé del professore, ma che al momento del conguaglio non abbia saputo dare nulla, fuorché corbellerie da osteria e narghilè
Buonasera, grazie della ampiezza di informazioni; tuttavia, se mi posso permettere, senza che paia sterile μικρολογειν, ci vorrebbe sempre più attenzione ad accenti (‘Stoà’, non ‘Stòa’) oppure a nozioni base (ώστε in greco antico NON è preposizione, ma congiunzione o, eventualmente, avverbio).
Grazie gentile professoressa Pereira. Amo HILDEGARDE per la meravigliosa musica che compose. La sua storia è affascinante. Misticismo della Materia che Lei incarno'.
Sì ma per la guerra dei 100 anni, seppur gli inglesi avevano titolo, in Francia vigeva la legge salica a contrario dell’Inghilterra in cui era semi-salica, quindi per quanto potessero, le leggi del regno di Francia non potevamo riconoscere i sovrani inglesi come pretendenti legittimi.
Sono contrario a questa visione, molto di moda, della riforma normativa come riforma inutile. Se ora prendo il codice e tolgo l'udienza preliminare e il giudizio di cassazione, scommetto che di risultati ne ottengo eccome. Se blocco la prescrizione in corso di giudizio, elimino il giudizio abbreviato e tolgo i limiti al patteggiamento, scommetto che questo inizierà a diventare molto attrattivo. Il problema di fondo del codice di procedura penale è che prevede tonnellate di lavoro inutile: potenzialmente sullo stesso fatto storico possono essere chiamati a esprimersi sedici giudici e tre pubblici ministeri (1 gip e 3 riesame per le misure, 1 altro gip per l'udienza preliminare, 3 giudici per il giudizio di primo grado, 3 per l'appello e 5 per la cassazione; un pubblico ministero per ogni grado di giudizio). Basta un annullamento con rinvio per aggiungere altri otto giudici. Chi starnutisce su un fascicolo diventa incompatibile. Tutto questo non è più tollerabile. Gli addetti al processo sono inutili perché poi andaranno a casa. Solo un mentecatto poteva pensare di spendere così dei fondi una tantum. L'unico modo sensato per spenderli era formare sezioni stralcio per lo smaltimento dell'arretrato, pagando a sentenza le persone reclutate. L'informatizzazione è all'anno 0 e gli applicativi non funzionano. Il problema di fondo della giustizia penale è che la sua regolamentazione è in mano agli avvocati, che hanno un lieve conflitto di interesse in relazione al suo buon funzionamento. Le soluzioni possibili sono due: o si estromette l'avvocatura dal procedimento legislativo, cosa improbabile, o la si coinvolge attivamente nell'attività accusatoria, in modo che inizi ad avere un interesse al buon funzionamento della macchina. Per esempio non sarei così contrario a una certa privatizzazione delle indagini e dell'azione penale.
Però, se “grande” glielo si dice per le tracce di latino lasciate che non l’ha fatto apposta con quell’intento ma era una cosa “normale” dato che era la sua lingua… cioè magnifica eh, ma non è proprio un operato voluto intenzionalmente come può essere stata qualche riforma o altro di qualche regina.
Bello, non mi aspettavo una lezione di filologia linguistica, quindi da un lato guardando il titolo sono un po’ deluso, però tutto molto bello e interessante
un'ottima lezione. In poco meno di due ore é riuscito a enumerare i fatti e ad accennare a tutti gli argomenti laterali che bisognerebbe conoscere per dire di conoscere questo frangente storico.
Le solite discriminazioni: lei si innamorava delle sue giovani allieve. Se lo fanno gli altri è scandalo, lo fa la compagna di Jean Paul Sartre è femminismo, modernità!
Rilevo, trascurando le saltellanti datazioni, che possono esser dovute all'emozione, come sia rilevante il fatto che dal linguista vengano commessi dei non innocenti errori filologici; il "logudorese dell'interno" su/sa cioè 'il,lo/la' non è solo logudorese, bensì appartiene anche all'altro ramo del sardo, il campidanese; un buon esperto di linguistica non cadrebbe in tale svarione. Tralascio poi il fatto che essendo ipsa, ipsum testimoniato nelle aree catalana e sarda, l'autrice venga d'émblée consegnata, quasi certamente, all'area occitana. E perché mai? Quale è la logica che soccorre tale deduzione? Se le spie si riducon solo a questo accidente, altri non ne vengono enunciati, mi pare un po' pochino per doversi vedere un'origine romanza-occidentale della peregrinante Egeria. Sulla interpretazione di missa 'messa cristiana', non andavano sottaciuti i contributi di Balzaretti, Bracini e Pieroni.
BRAVO . non avevo mai sentito un presentazione dell'entropia cosi emozionante Davvero! E questo vale nel caso l'universo vada verso la morte termica. Ma, nel caso il bosone di higgs smettesse di funzionare e tornasse tutto in un brodo primordiale di particelle?