Inascoltabile . La serie ha comunque dei limiti narrativi perché anche secondo me sarebbe stata meglio una descrizione lineare per descrivere un caso molto intricato . Bossetti parla per prima volta, quindi questa cosa colpisce, ma gli viene pure dedicato uno spazio abbastanza limitato e viene dato spazio anche ai punti di vista "ufficiali". La verità è che le cose che non tornano sono troppe ed evidenti, ed è proprio per questo che giustanemente se ne parla, ma molti jon sono disposti ad accertarlo. Nessun movente, nessuna arma del delitto, il corpo rimasto x 3 mesi nello stesso punto senza essere stato trovato nonostante le perlustrazioni delle squadre con i cani, gli altri DNA presenti, la mancata controprova delle analisi del DNA alla difesa, la distruzione volontaria dei campioni del DNA da parte della PM (!!!!).. Neanche un dubbio? Davvero? E finitela di dire che Bossetti stava scappando, siete ridicoli, ma lo avete visto il video?. Vi prego cercate di essere un minimo obbiettivi.
Ho comprato il libro ieri, l'ho finito poco fa e francamente boh... Si sente sicuramente il dolore immenso che la famiglia ha provato, ma il libro risente molto di vari errori grammaticali (in effetti cosa potevo aspettarmi da un libro scritto in pochi giorni?) e non sono per niente d'accordo con il discorso che tutti i maschi dovrebbero chiedere scusa: io non ho mai fatto male a una mosca, di cosa dovrei chiedere scusa esattamente?? Per non parlare del fatto che il libro ha 0 consequenzialità logica, un capitolo parla di Giulia, poi i due dopo della moglie, poi di nuovo di Giulia così senza nulla a fare da ponte. Aldilà di tutto lettura molto forte, e ho anche apprezzato il fatto che Turetta viene menzionato nemmeno cinque volte e non viene MAI chiamato per nome, bensì "il tuo ex", cosa che aiuta molto a focalizzare il libro, come giusto che fosse, su Giulia.
Buongiorno Carolina, tua nuova affezionata 😊 Una curiosità! Io saltello di qua e di là in questo tubo e mi capita di ascoltare e vedere cose aberranti, in questo momento mi sta sulle balle una linguista con le poppe sempre in esposizione, sostenitrice del diritto di tutti di fare porno se gli va e che i maschietti in questo momento storico stanno subendo il femminismo! Una donna che odia le donne secondo me. Eppure ha un seguito pazzesco! E tutti ma incredibilmente anche molte donne a darle ragione. O forse sono io che sono troppo moralista? O è un nuovo mostro!! Può essere 😂
Un modo di dire fiorentino per indicare la propria compagna è “la mia donna “. Il concetto di donna oggetto qui è molto sviluppato rispetto ad altre parti. Per esempio in Veneto si dice la morosa o il moroso in senso che amoreggia insieme a qualcuno. È più gentile. Questa espressione mi urta i nervi ma se lo dico a una donna fiorentina mi guarda come fossi un’aliena 😂 Probabilmente lo sono 🤣
In effetti tutto questo True Crime piace. Vedo i miei figli. Che vedono gli altri ma sono meno che ventenni e vabbè. Ma i cosiddetti adulti? Quelli un po’ deprimono. ❤😊
Complimenti per il canale. In effetti dopo una recensione di un professore di lettere entusiasta della figura di Bella ed è proprio per questo che l’ho visto, alla fine l’unica cosa che ho pensato è che il sesso allora è strumentale, funzionale allo scopo ma non passionale cioè libero da tutto. Due menti altamente affini e soprattutto liberi che si completano con il corpo. In questo caso invece è solo ricerca del piacere fine a se stesso. Se è vero che il padre tanto buono da non approfittare lui stesso di lei perché non gli funziona più e invita l’amico a pensarci al suo posto, una adulta con un cervello da bambina perché ci dovremmo poi stupirci degli altri soggetti maschili ancora meno lusinghieri?
Da molti anni non idealizzo più gli artisti, in genere. Troppo cocente fu in adolescenza la delusione nello scoprire le svariate malefatte di John Lennon, che idolatravo. Quindi, apprezzo l'opera ma nella mia testa lascio l'artista come una figura indistinta sullo sfondo. Se scopro che chi ha prodotto opere che apprezzo, ha avuto condotte riprovevoli, per prima cosa scelgo di fruire delle sue opere senza che dalle mie tasche esca un centesimo (biblioteca/pirateria). In secondo luogo inizio a parlare con chiunque delle suddette malefatte😅 Infine, come detto in questo video, se trovo le azioni commesse estremamente gravi, cestino l'intera opera mentalmente..non riesco proprio più a fruirne
Terminato una settimana fa e ancora ci penso. Anche La Storia mi ha fatto questo effetto. I libri di Elsa Morante diventano parte di me. E mi chiedo come mai visto che raramente mi accade. Forse perché non ammica. Sarà il suo stile asciutto ma ricco nella ricerca delle parole, la monumentalità, la sensazione di essere accompagnati e guidati con discrezione per tutto il racconto tra intrecci, i tanti personaggi, temi e piani di lettura senza provare mai stanchezza. Tutto scorre e tutto poi mi resta addosso. E niente forse è amore 😂
Quando ho visto la Guernica, mi sono commossa, ha un impatto emotivo enorme e ancora più se si considera lo stile di Picasso, mi sembrava incredibile che fosse riuscito a trasmettere tutto l'orrore dell'evento in quel modo. Il problema, per me è proprio questo: non si può discernere l'artista dall'uomo, a causa delle emozioni che l'opera trasmette, e che ti porta a pensare che l'artista sia una bella persona sensibile alle umane sofferenze, detto in maniera spiccia. Quando poi scopri che era un mezzo psicopatico a cui piaceva spegnere le sigarette su soggetti evidentemente più deboli, diventa impossibile apprezzarne le opere, perché sembrano una truffa, perché ti viene da pensare che la stessa persona che ha creato l'opera per denunciare tutto l'orrore del bombardamento su Guernica, non fosse poi tanto diversa dai mostri che quel bombardamento lo avevano voluto.
La macchia non rovina l'opera ma è ciò che la rende ancora più significativa, perturbativa e interlocutoria... Che è ciò che l arte dovrebbe fare e che noi non siamo più attrezzati ad attraversare. L errore chiave di tutto il tuo discorso, a mio avviso, è che l' arte chiede di amare l opera, non l artista e se chi ne usufruisce cade nella personalizzazione, è solo perché sta illusoriamente proiettando se stesso nell altro alla ricerca di un "immacolato" che non esiste... È il suo limite e prima o poi verrà necessariamente deluso nelle sue aspettative ( tanto più in ambito artistico dove l' ego ingente dell artista, necessario alle sue opere, è certamente a rischio di derive). È ovvio che il tuo essere penetra nelle tue opere ma l' opera è grande, ci piaccia o non ci piaccia, proprio grazie anche alle ombre dell artista ( i poeti maledetti non ci sarebbero stati senza la componente violenta e randagia delle loro vite, nessun Nietche senza la misoginia, nessun Celine senza l antisemitismo, nessuno Sorrentino senza narcisismo spinto🤷 ... se fossero stati boicottati in vita, oggi noi avremo perso interi universi). Eppure l' opera è più grande di chi la crea ed è per questo che è non solo meritevole d amore ( e non di boicottaggio) ma anche necessaria perché offre a noi che la possediamo specchi e occasioni evolutive preziose. Non dubito che il tema tocchi più le donne, maggiormente propense ad essere emotivamente coinvolte, ma le ragioni del sentire non sono più alte della ragionevolezza... Le sensibilità di ognuno sono sacrosante se chiuse nell alveo della soggettività, senza però la pretesa di farne questione concettuale, socioculturale e ideologica. Su RU-vid seguo conferenze di persone con cui nella vita privata non uscirei neppure a bere un caffè x il modo con cui si pongono... eppure loro non mi chiedono di essermi simpatici, si limitano ad offrirmi dei contenuti che io reputo interessanti, intelligenti, a volte straordinariamente fuori dagli schemi in cui io li ho rinchiusi. Ciò mi permette non solo di arricchirmi sul piano personale ma anche di stare in compagnia dell ambivalenza, sempre, in un certo modo, mostruosa perche deformante, che è dell umano. Al di là dei nostri rassicuranti processi di rimozione e della nostra volontà di ripulire l' arte da ciò che non ci piace e dai loro autori, serve a mio avviso interrogarci sul ruolo che l'arte vogliamo abbia nelle nostre vite e nella nostra società... Perché mi sembra che ormai siamo al misunderstanding più totale. Concludo con due affermazioni di cui sono profondamente convinta: L arte è pura creatività e significato affidati all occhio di chi guarda. Non è pedagogia e certamente non deve avere nulla a che fare con la morale ( questa concezione è tipica dei regimi). Polaski è un grandissimo cineasta ed è per questo che lo apprezzo. La sua arte non mi chiede di essere presuntuosamente giudice della suo essere uomo né tantomeno di occuparmi di sanzionare i suoi crimini. Per quello esiste l iter giudiziario. Senza gli abissi di Auschwitz non ci sarebbe l'elevazione della Gioconda... Rincorrere artisti buoni che facciano arte buona è il frutto di un infantilizzazione della società, impaurita, in ipercontrollo e in inerte, vacua contemplazione delle proprie maschere. Che un uomo o una donna dal comportamento eticamente discutibile sappiano creare cose meravigliose ci obbliga a stare con il fatto che dentro al loro male c'è anche questo bene... Per quanto sia difficile e faticoso da accettare,l' arte apre ponti verso un incomprensibile con cui non tutti riescono a stare. È lì che risiede la sua bellezza.
Non tutti gli uomini sono sfruttatori, perchè non parla anche di donne sfruttratrici che si sposano uomini ricchi e poi divorziano per ottenerne parti dei beni o li fanno uccidere per lo stesso motivo?
Se la signore frequentasse un ambiente promiscuo e libertino tipo i privè o una orgia con un gruppo longevo di giocatori ne troverebbe diversi di uomini bravi con le dita perchè ne fa di un erba un fascio?
Con tutte le esibizioniste sui social e le only fans che provocano gli uomini è tutta colpa solo dei maschi tutti uguali che oggettificano tutte le donne?Manichea.
Ho finito di leggerlo più di 2 settimane fa. Come dicevi è un libro "pieno, pieno", ricchissimo di osservazioni. Si presta a moltissimi approfondimenti che spaziano nei più svariati campi oltre all'arte: la cultura, alcuni fenomeni contemporanei, la tecnologia, il femminismo, la psicologia, l'amore. L'elenco è lunghissimo. Di fondo quello che mi ha sorpreso di più è stata la conclusione. Penso di non incappare in accuse di spoiler, dando per scontato che chi partecipa a questa discussione abbia, perlomeno, letto il libro. Dunque, la conclusione, dicevo. L'autrice sfrutta tutto il suo lavoro di studio, elaborazione ed esposizione di questo testo per arrivare ad un punto nodale: il rapporto di molti con persone della propria vita che amiamo incondizionatamente ma che ci hanno anche ferito nel profondo e lasciato segni indelebili.
14:23 una domanda (o un appunto) che sento spesso intorno a me e a cui non so mai rispondere "con soddisfazione"... Grazie per lo spunto! Sono d'accordo con la questione della riappropriazione del corpo
Loro custodivano già dentro il proprio "mostro", prima che fossero riconosciuti come artisti, per me , continuare a "godere" della bellezza delle loro opere non è un problema , dividere il mostro dall' artista , anche se spesso i loro spauracchi prepotenti si insidiano in esse.Non sta a noi a fermare i loro crimini ma alla giustizia.
Mia Martini grandiosa interprete ha cantato anche La costruzione di un amore e Viva l'amore, non potete fare di una canzone pessimista e maschiofobica il suo manifesto ideologico.
Non tutti gli uomini sono cos' cinici. Da quanto esposto emerge una generalizzazione così negativa dell'uomo che allora care femministe dimenticateci e amatevi fra donne sarebbe la soluzione piu' coerente, non scherzo.
Per me il dolore più grande è stato quando ho scoperto le accuse di abusi sessuali che la figlia fece a Marion Zimmer Bradley, perché hanno sporcato indelebilmente l'esperienza della lettura dei suoi fantasy della me ragazzina, che dalle donne da lei create ha tratto ispirazione per la persona che voleva diventare. La macchia è qualcosa capace di rovinare un'esperienza anche in retrospettiva, però hai ragione, mi ha insegnato a non avere idoli, a non aspettarmi che ad un'opera per me significativa corrisponda necessariamente un artista meritevole di stima.
Preziosa la riflessione sul soggetto sregolato genio... Il finale con la tematica "fruizione con le opere degl artistə" mi piace come lasci aperto il questionarsi. si instaura una relazione su più livelli tra chi consuma e chi produce l'arte. L'importante è non chiudere gli occhi o giustificare non ergersi a giustizierə, ma mantenere la consapevolezza del lato oscuro presente nell'opera. Un discorso a parte è quando le mostruosità sono parte dell'opera. Personalmente non guardo più Ultimo tango a parigi sapendo che Brando stupra Shneider per indicazione di Bertolucci, e la violenza era reale, affinché fosse una scena realistica. Appunto, in casi come questo si crea come una complicità tra chi sceglie di rapportarsi all'opera e chi la produce
Ho visto la serie solamente perché c'era questo video nel quale ne parlavi, e volevo capire la discussione; avevo in tuoi stessi timori. Ieri sera quando l'ho finita ho pensato: per fortuna. Non è stato facile guardarla, la parte degli abusi é molto forte, con l'incasinamento che segue così tanto reale. Ora mi godo la vostra discussione, che mi farà vedere sicuramente nuovi aspetti. Grazie 😊
Questo video mi ha aiutato a capire meglio il caso di Giulia Cecchettin. Il suo assassino non sopportava che lei avesse una vita al di fuori di lui, ma soprattutto percepiva ingiusto che lei non lo avesse "aspettato" per laurearsi e che si stesse realizzando "alle sue spalle". Nell'idea dell'assassino, il compito di Giulia sarebbe stato quello di accudirlo, coccolarlo e aiutarlo a realizzarsi. Si è creato in lui un corto circuito: ma come? Avrei dovuto essere io a compiere grandi imprese, e invece è lei che, tra l'altro senza il mio sostegno, le realizza? Non può essere. E per evitare che fosse, appunto, per evitare che Giulia diventasse qualcuno senza di lui, che diventasse non più l'oggetto del suo desiderio morboso ma quello della sua invidia, l'ha fermata uccidendola. Complimentissimi per il lavoro che fai: ho scoperto da poco il tuo canale ma già sono innamorata del tuo modo di esporre (e dei tuoi capelli rosa, accidenti che belli!!!)
Ho alcune domande: 1) A un certo punto si parla di ACCUSE a MJ, e penso che uno dei temi fondamentali dell'atteggiamento "cancellatorio" che inevitabilmente queste riflessioni scaturiscono, sia quella della conferma del giudizio sociale versus giudizio legale. Spesso abbiamo assistito a cancellazioni preventive prime delle condanne, e inoltre ci sarebbe da fare pure dei ragionamenti su quanto un giudizio legale abbia valore in base al momento storico, a chi lo emette, in quale contesto. 2) Perché da "consumatore" la scelta non dovrebbe invece stare anche a me? Perché sono relegato al ruolo di "consumatore" e invece devo rinunciare al mio ruolo di fruitore o critico personale in questa riflessione? in sostanza, perché dovrei delegare ad altri con più potere e interessi di me, decidere se rendere fruibile per me o meno un'opera indipendentemente dal giudizio etico (che è variabile) e morale (e in alcuni casi giudiziario) che la società (???) ha di quell'autore? e se di un autore non è possibile sapere la biografia, sospendiamo il giudizio? 3) Cosa ne facciamo con la "morte dell'autore" in senso Barthesiano? Ci arrendiamo alla nostra soggettività, senza nemmeno provare ad astrarsi da se stessi il più possibile? un'opera non è fruibile senza prima conoscere tutta la vita biografica dell'autore?
Picasso era un narcisista maligno che ha completamente distrutto psicologicamente sia le sue ex ( salvo una), sia la propria famiglia portando al suicidio donne e nipote. Le sue opere , un certo cubismo, la dice molto lunga. Caravaggio si macchiò di un omicidio. Ma ciò non toglie che Picasso fu il più grande maestro del 900 e Caravaggio il più grande pittore di tutti i tempi.
Dietro quasi ogni grande uomo della storia c'è anche un grande stronzo (a dir poco) con le donne... e lo dico da uomo. Per me è chiaro che scindere l'uomo dalla sua opera non è possibile, perché sono entrambi aspetti di egli stesso. È valido in vari casi, anche al di là del sesso: io stimo molto lo stile batteristico di Maureen Tucker dei Velvet Underground, ma ciò non toglie che sia una fascista e complottista oltre ogni limite (così come apprezzo l'opera di Lou Reed, che è notoriamente stato un violento pezzo di m...). Sono veri entrambi gli aspetti, e coesistono in quanto sfaccettature tipiche della complessità dei fattori umani. Ciò non significa però giustificare certi comportamenti: credo che nell'attuale sistema capitalistico non sarà possibile una piena liberazione della donna fino a quando non si lotterà tutti insieme per una società economicamente e culturalmente diversa, portando avanti una battaglia parallela su entrambi gli aspetti. Condivido molto di quello che hai detto e l'onestà intellettuale con la quale hai presentato questo libro; non sapevo diverse cose da te elencate, in particolar modo sul quadro di Picasso (di nuovo, artista che adoro pur sapendo di quanto fosse un mostro con le donne). Io personalmente credo nella lotta per l'ottenimento dei diritti; detto ciò, condivido anche la linea di "non avere idoli" che poni alla fine del video. Ciao!
Un esempio palese di un artista che si trincera dietro al connubio "genio e sregolatezza" è Morgan, coinvolto in un processo per stalking che si giustifica e pretende che anche la società lo giustifichi in quanto "creativo".