*W la Repubblica Italiana! W Sardinia! W Tattaresa!* Se Venezia guarda ad Oriente, se Genova guarda ad Occidente e se Napoli non si toglie dalla testa la Grecia la Sardegna guarda in cielo per immaginare le galassie che vanno oltre la Via lattea e Andromeda perché *i sardi non sono di questo mondo e vogliono ritornare alle origini*. Un esempio? Un esempio nel giorno della Repubblica: *i sardi della Brigata Sassari (Tattaresa)*, istituita il 1° marzo 1915 con due reggimenti a Sinnai e Tempio Pausania il 1° marzo 1915 a seguito di una tremenda zuffa tra continentali e isolani a causa delle angherie che questi ultimi subivano, *non hanno ma gridato “Avanti Savoia”*. *Guardavano oltre, guardavano alle galassie, erano nel futuro.* La Brigata Sassari divenne una leggenda durante la prima guerra mondiale ed oggi è l’unica formazione dell’Esercito italiano che alla *parata della Festa della Repubblica del 2 giugno* non si limita a suonare ma canta il proprio inno *Dimonios (Diavoli)* I contadini, pastori e gli ufficiali sardi ricorrevano all’orgoglio etnico per scaricare la tensione accumulata durante l’attesa dell’assalto e farsi coraggio e incutere timore all’avversario che sovente era superiore per numero e mezzi. Bisognava stare uniti per difendersi ed essere compatti nell’attacco ed il grido contro il nemico era *“Avanti Sardegna“* e subito dopo *“Forza Paris” (trad. “Forza Insieme”)*. Ma ironia della sorte fu un napoletano a ritardare l’esecuzione di questo splendido inno *Dimonios (Diavoli)*: il generale *Raffaele Grieco*, comandante della brigata, non lo adottò perché non ne capiva le parole. A volte quando non capiscono i napoletani è un problema. E allora grazie al successore di Grieco, il generale *Giangabriele Carta* (ovviamente sardo) nel 1996 in occasione della festa della Brigata Sassari, arrivò in città la banda musicale ed il generale Carta chiese al *maresciallo Andrea Atzeni* di musicare il testo scritto alcuni anni prima dal *capitano Luciano Sechi*. E quindi *tra l’incomprensione di un napoletano, la volontà di un generale, le note di un maresciallo e le parole logudoresi di un capitano* la banda la studiò, studiò tutta la notte e all’alba suonò nello stadio dell’atletica di Sassari *Dimonios* che inizia così: *” Abbassa la fronte, se sei seduto, alzati! ché sta passando la Brigata "Sassari" (Tattaresa) boh! boh! e con la mano saluta la miglior gioventù di Sardegna…”* *Perché i sardi guardano oltre, guardano le galassie, sono nel futuro come la Repubblica Italiana* *DIMONIOS, testo di Luciano Sechi con musica di Andrea Atzeni* China su fronte si ses sezzidu pesa! ch’es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! e cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna Semus istiga de cudd’antica zente ch’à s’innimigu frimmaiat su coro boh! boh! es nostra oe s’insigna pro s’onore de s’Italia e de Saldigna Da sa trincea finas’ a sa Croazia sos “Tattarinos” han’iscrittu s’istoria boh! boh! sighimos cuss’olmina onorende cudd’erenzia tattarina Ruiu su coro e s’animu che lizzu cussos colores adornant s’istendarde boh! boh! e fortes che nuraghe a s’attenta pro mantenere sa paghe Sa fide nostra no la pagat dinari ajò! dimonios! avanti forza paris.