Conoscenza di sè, Arteterapia fotografia . In questo spazio si discute del "perché" facciamo fotografia, piuttosto di "con che cosa" la facciamo. La fotografia è un atto creativo, e come tale si esprime pienamente quando è frutto della consapevolezza di “ciò che siamo”, e del “nostro messaggio”. Tanti canali, offrono gratuitamente recensioni sulle uscite del mercato fotografico. Ma non è il mio caso. Non sono un venditore, ma un docente e uno psicologo. Per questo provo a condividere ciò che imparo ogni giorno sul “come” si sviluppa la creatività, “cosa” rende le nostre fotografie uniche e come quest'arte possa aiutarci a scoprire qualcosa in più di noi stessi e del senso della vita. Un fotografo che ha consapevolezza, di se e del suo messaggio, produrrà anche con la peggiore fotocamera, fotografie migliori, di chi non ha una visione. Quando parlo di attrezzatura fotografica lo faccio solo per condivisione di un’esperienza d’uso. Luciano Cassese, Formatore, Autore, Psicologo
1. Mi sono iscritto al canale :) 2. Encomiabile da parte tua quanto tu spenda di energie per migliorare la qualità di vita di chi segue il tuo canale; 3. Interessante l’intermezzo pratico per le vie della città: non era affatto una cosa scontata Saluti da Palermo, Luca P.S. Ho scaricato il pdf.
Ciao Luciano, Grazie mille di cuore per questo video molto interessante. Ho già completato alcuni progetti, ma uno sulle mie emozioni no e mi hai proprio invogliata a farlo anche perché mi hai un po' chiarito la differenza tra progetto personale e ciò che si vuole raccontare alle altre persone. Se posso darti un altro spunto, mi piacerebbe, più in là, anche un video sempre sui progetti fotografici ma più "tecnico": sulla scelta delle immagini e la narrativa visuale. Un caro saluto
Davvero, ma seriamente, bello. Se posso, da spettatore credo ci siano due o tre cosette da correggere nel testo. In ogni caso è un progetto molto bello
ciao Luciano complimenti per il progetto sono molto interessato al tema che stai trattando e fino ad ora mi hai ispirato in molte foto ,sto portando avanti un progetto personale sulla dipendenza volevo chiederti se hai in programma un video che parla della sequenza narrativa delle immagini grazie per le informazioni che ci dai
Ciao Claudio innanzitutto grazie per il feedback , sono contento di sapere che trovi utili i miei video . Per quanto riguarda la tua domanda posso risponderti che in questa serie che ho chiamato "corso di creatività pfotografica per aspiranti autori" ho in programma un video sulla fotografia come narrazione. Poi a seguire, quando avro terminato questa serie (sono ancora 5 video in programmazione) ho intenzione di realizzare una serie sul progetto fotografico dall'idea al prodotto finito, in cui affronto anche la selezione degli scatti e la sequenza di immagini.
Sto attraversando anche io un periodo di profonda stanchezza, fisica ma soprattutto emotiva. Spero che realizzare un progetto su queste emozioni possa servirmi, in un modo o nell'altro. Work in progress. Intanto grazie, a prescindere.
Grazie a te Stefano per questo feedback e per questa tua testimonianza personale . Sono convinto che la fotografia ti farà fare un notevole passo avanti.
comunque con questo ragionamento sulla prospettiva percepiamo come normale tramite un ottica 50mm mi sta facendo fare molti ragionamenti e sto rivalutando molte cose, tra cui la mia attrezzatura che è m4/3 (Olympus per le foto e Panasonic per il video/foto). Sto facendo ragionamenti e prove empiriche confrontando matematicamente medio formato, ff e m4/3 avendo come riferimento la prospettiva "normale". Intanto devo dire che, con m4/3, dovendo lavorare con focali ridotte di 2 volte per pareggiare l'angolo di campo sulla diagonale (che poi m4/3 e 4:3 e le FF sono 3:2 e quindi altra complicazione), ottengo comunque un fotogramma che inquadra una porzione più grande rispetto a FF (un 25mm è un grandangolo anche se come angolo di campo sulla diagonale è equiparabile ad un 50mm su FF). Inoltre, oltre ad una deformazione tipica da grandangolo, il 25mm ti costringe a dover abbassare il punto di ripresa per ricomporre l'inquadratura di un 50mm su FF. Ma comunque le prospettive non sono paragonabili. Pertanto con formati più piccoli del FF le prospettive saranno sempre "grandangolose" (termine per dare un sapore alla visualizzazione e la sensazione che ci offriranno gli scatti sempre un po' deformati). Ho quindi capito che adoro gli strumenti m4/3 ma non la loro resa prospettica. Lo intuivo senza averne piena coscienza, ma non lo capivo. Con Fuji apsc lo noto meno, ma il FF è il formato più adatto e più piccolo che si possa utilizzare per avere padronanza della prospettiva. Ora sono nella tragica posizione di chi deve decidere se abbandonare il sistema scelto e mai cambiato (anche per ragioni economiche) o farsene una ragione e utilizzarlo al meglio... ora capisco perché con la mia fotocamera preferivo comunque utilizzare focali dal 40mm al 70mm seppur dovendo distanziarmi molto dal soggetto e perdendo il controllo della profondità di campo che diviene molto ampia). Luciano che hai combinato con sto video 🤣
@@lvca.avellino non cambiare... Al più aggiungi un FF usato con un 50mm 1.8. Se cambi ... dopo alcune caratteristiche del tuo attuale sistema ti mancheranno. Io ho tre fotocamere digitali (a breve ne arriva un'altra) : una Nikon z5 FF , una nikon z50 APS e una lumix gx80 m43 . Le due Nikon condividono Gran parte del parco ottiche . Il m43 ha il vantaggio della maggiore profondità di campo che ti permette di lavorare a diagrammi più aperti . In alcuni generi è un grosso vantaggio. Io lo uso pochissimo ma è una questione di gusto estetico. Personalmente scelgo la camera in funzione di quello che devo fare. Quella che uso di più in assoluto è la z50 . Ma conservo tutto per non limitarmi da un punto di vista più creativo. Parlerò anche di queste cose in un prossimo futuro...
@@PhoTherapy in effetti è quello che pensavo di fare. Attendo il video sull'argomento. Grazie e avanti tutta con questo prezioso canale di informazione|
Anche questo tutorial e' assolutamente utile per la mia crescita fotografica. Ringraziarti e' il minimo che possa fare. Attraverso i tuoi consigli, per la prima volta penso concretamente di portare avanti un progetto. Prima, non sapevo neanche lontanamente da dove iniziare ne' come. Mi considero un ritrattista e scatto a colori.TI sarei grato se parlassi anche della psicologia del colore ovviamente sempre nel rispetto della tua scaletta. Ti ringrazio tantissimo. Ciao, al prossimo tutorial.
@@antoniogiampietro5364 buongiorno Antonio innanzitutto grazie per il feedback e per la tua condivisione. Sono contento di sapere che trovi questi contenuti stimolanti. Ad ogni modo, per rispondere alla tua domanda : Certo ! mi occuperò anche di psicologia del colore prima però vorrei parlare però della luce e dell'ombra. Ti faccio un piccolo spoiler : ho intenzione per un prossimo futuro, non troppo lontano, di fare anche un corso (gratis su YT ) sul progetto fotografico. Grazie ancora per questo feedback per la condivisione della tua esperienza. Grazie di nuovo per questo feedback e per la condivisione della tua esperienza
Mi hai aperto gli occhi su una concezione importante per quanto riguarda le focali, significa che a volte non deve essere solo una scelta tecnica in base a quello che fotografia,o. ,a anche umana scelta a seconda di cio ' che vogliamo trasmettere
@@PERLA62 innanzitutto grazie del feedback... è esattamente così come dici! La fotografia è un linguaggio di comunicazione solo apparentemente oggettivo . In realtà ogni racconto è sempre soggettivo. Siamo noi a decidere cosa e come vogliamo raccontarlo... Ti racconto una storia. Immagina di andare a una festa con una telecamera. Tutti si divertono ma la tua attenzione viene colta da due ragazzi che litigano per una storia di corna. La tua curiosità ti spinge a filmarli. Quando tornerai a casa e mostrerai questo video a qualcuno queste persone avranno un'idea distorta della festa tutti si divertivano ma chi vede il filmato non lo sa! Loro vedono solo due persone che litigano e dubiteranno anche che tu sia andato a una festa. Le nostre scelte devono seguire sempre una logica comunicativa. Grazie ancora del tuo commento sono contento di sapere che questi contenuti sono di tuo interesse
Ciao Luciano e... tutti noi. Nella mia vita la fotografia e le immagini sono state la mia cifra espressiva e mi hanno anche dato da vivere. Mi definisco un uomo di immagine. Non so come contribuirò al nostro lavoro in questo canale ma mi ci trovo bene.
Ignazio sono molto contento che ti trovi bene . È bello sapere che questo canale diventa un posto dove le persone possano sentirsi "a casa" . È un primo passo per costruire una bella community. Grazie infinite per questo feedback e per la tua testimonianza
Grazie Luciano, un ottimo video il cui contenuto appare sempre interessante e convolgente. Usare la propria passione fotografica come strumento per conoscere meglio se stessi e` sicuramente una strategia molto originale e innovativa. Un approccio alla fotografia completamente diverso rispetto a quanto viene prospettato in tutti gli altri canali informativi che seguono invece logiche di mercato e ricerca di denaro dirette o indirette. Una attivita` che permetta di conoscere intanto il nostro mondo, quello interiore, preludio per una apliamento della conoscenza del mondo esterno. Complimenti quindi per questo tuo progetto, progetto a mio avviso importante per aiutare oggi come domani molte persone che hanno difficolta` ad individuare una strada giusta o magari, coerente con il proprio io.
Grazie Claudio per questo feedback . Mi fa piacere sapere che questi video possono essere di supporto e ispirazione. In fondo la vera conoscenza è già tutta dentro tutti noi! Il mio contributo è solo quello di stimolare l'adozione di un punto di vista alternativo sulle cose. Con il tuo commento mi fai venite in mente una barzelletta moderna e un metafora antica che dicono più o meno così : " un ubriaco cerca affannosamente per ore sotto un lampione qualcosa, ad un certo punto un passante si ferma e gli chiede : "ma cosa stai facendo? cosa cerchi con tanto accanimento?" e l'ubriaco : "ho perso le chiavi della macchina e non le ritrovo più? " al che il passante : "e le hai perse qui? " , al che l'ubriaco risponde con certezza : "no non le ho perse qui ! "allora perchè le cerchi qui?" chiese stupito il paassante . Perchè qui c'è più luce"! ... la verità, la saggezza, la felicità è già dentro di ognuno di noi solo che guardiamo nel posto sbagliato e non la vediamo . La cerchiamo fuori di noi perchè c'è più luce. Ma basta rivolgere lo sguardo dentro se stessi per ritrovarla . Grazie ancora per il tuo feedback e per lo spunto
Finalmente un canale che parla di fotografia da un punto di vista diverso e con consigli non tristi e ritriti che spesso finiscono per impedire la nostra creatività
Non ci avevo mai pensato alle linee prospettiche e a come cambiano in base all'ottica, per quanto questo fenomenosia evidente ed implicitamente o inconsciamente compreso. E finalmente hai fornito la spiegazione del perché il 50mm sia la focale che restituisce la visione naturale dell'uomo. Quante sciocchezze abbiamo sentito sino ad oggi e quanta approssimazione in coloro che tentavano una spiegazione. Infatti, la questione angolo di campo non mi ha mai convito in quanto gli uomini non girano con i paraocchi a formare una cornice 😂 grazie
Grazie Luca sono contento che questi video stiano riscontrando il tuo interesse . Cerco di fornire un contributo Utile e Originale. Ad ogni modo l'angolo di campo non c'entra niente. Grazie ancora per questo feedback
Ciao Luciano , ottimi spunti e ti ringrazio ; proprio in questo periodo sto creando il mio primo progetto fotografico , sono sempre stato (e lo sono ancora) amante della fotografia di paesaggio , ma quello che mi ha ispirato a creare un progetto fotografico è stato invece in qualche modo documentare in una serie di scatti le piu' caratteristiche e antiche chiesette della mia zona (io sono della provincia di Vicenza) . Premetto che sono piuttosto lontano dalla religione in genere e sto ancora cercando di capire cosa mi ha spinto ad essere attratto da questo tipo di soggetto. Complimenti per i contenuti che fai , possibilmente continua su questa linea di video . Un caro saluto
Grazie per la tua testimonianza personale Massimo. Non solo arricchisce e conferma i contenuti del video ma offre un contributo importante a tutta la community di appassionati di fotografia che stiamo, in un certo modo, radunando. Esplorare le motivazioni di questa tua scelta (documentare le antiche chiesette) mi sembra veramente un bel modo per realizzare il tuo primo progetto fotografico. Sono sicuro che realizzando questo tuo progetto non solo troverai una risposta alla domanda "cosa mi ha spinto ad essere attratto da questo tipo di progetto?" ma scoprirai qualcosa di più su di te . Grazie ancora del tuo feedback
Al minuto 4:12 mi sbaglio o c'è un punto di f*ga invece di fuga? Ahahaha Comunque grazie mille per questo corso lo sto seguendo dall'inizio con piacere e interessa, complimenti
Forse un piccolo errore di pronuncia oppure chi lo sà un lapsus freudiano! Comunque grazie a te del commento . Mi fa molto piacere sapere che il mio lavoro riscontra il tuo interesse
@@Giovanni_Urelli non faccio molto paesaggio i miei generi di elezione sono la street e il portrait ma mi viene in mente qualche idea tipo - quinte in ombra che formano silhouette - nebbia - lunghe esposizioni - tagli di luce Autori come - kenna - Brandt (faceva molte silhouette nel paesaggio) - fontana (anche lui era molto ambiguo grazie al teleobiettivo prendeva solo dettagli colorati della scena ma non descriveva tutta la scena )
Luciano, ti ringrazio dei consigli. La mia era più riflessione "a voce alta" sulle difficoltà che incontra un fotografo amatoriale a cui piace il genere naturalistico/paesaggistico, non chiedevo tanto ... Utilizzare delle silhouette o giocare con la luce, fino a "nascondere" oppure ad enfatizzare alcuni dettagli, infatti, erano tra le soluzioni che avevo trovato al volo, mentre commentavo il tuo contenuto.
Filippo Grazie per la segnalazione ... la settimana scorsa, avevo anche risposto ad un altro utente del canale che mi aveva testimoniato il suo disagio nell'ascolto del video. Fino al 7° episodio (4 luglio), acceleravo in post-produzione le clip perché avevo la sensazione che i miei video procedessero troppo lentamente e volevo evitare che le persone si annoiassero ascoltandomi. Tuttavia, aumentando la velocità e applicando la riduzione del rumore e dell'eco con Final Cut, l'audio risulta distorto. Gli algoritmi tagliano la forma d'onda accentuando quell'effetto di "parole mangiate" . Dopo le vostre segnalazioni ho deciso di interrompere questa pratica. Di conseguenza, la comprensibilità delle parole dovrebbe essere migliorata notevolmente. A partire dall'ottavo video (programmato per il prossimo giovedì 11 luglio), non dovresti riscontrare più problemi con l'audio. Grazie ancora della segnalazione .
Buonasera Luciano, bellissimo video, molto interessante nel contenuto e di facile fruizione. L'uso delle immagini e` perfetto. Complimenti dell'eccellente lavoro, il tuo percorso diventa sempre piu` intrigante via via che procede. Grazie
Ho rivisto il video una seconda volta e confermo quanto sostenuto sopra. Ho solo un problema, mi perdo una parola su 5/6 per la eccessiva velocita` ma soprattutto per la tua caratteristica di non scandire bene le singole parole. Se fosse solo un problema mio, poco male, ma credo che non sia cosi`. Ti consiglierei di ridurre un poco la velocita` e scandire meglio le singole parole che in molti casi si perdono per strada. Grazie e buon proseguimento
Ciao Claudio come ti dicevo ho risolto il problema dell'audio. Fino a questo settimo video Acceleravo in post produzione le clip registrate perché mi sembrava di procedere troppo lentamente. Aumentando la velocità a livello sw e inserendo la riduzione rumore distoceva l'audio. Da quando me lo hai segnalato ho interrotto la pratica. e anche la comprensibillità delle parole è migliorata. Dall'ottavo video non riscontrerai più alcun problema con l'audio ... A patto di sopportare una maggiore lunghezza del video (24 min anzicchè 20) e una maggiore lentezza nell'incedere del video .
@@PhoTherapy credo che qualche minuto in piu` non crei alcun fastidio ad una persona interessata. In compenso la qualita` del video aumentera` sensibilmente. Ti rinnovo i complimenti, un lavoro ben fatto, originale e utile; Quasi un'opera d'arte....
Qualsiasi cosa abbia a che fare con il mistero viene percepito affascinante stimolando la curiosità la sete di scoperta quel qualcosa che ci lega alla magia del nostro io bambino incantato dalle favole con cui si addormentava la sera... Penso sia la ragione che spinge molti fenomeni come le antiche credenze, gli ufo, i templari ecc ecc... Tutto ciò che è avvolto dal mistero si presta indubbiamente a questo gioco... Fotigrafia compresa.
Quello che dici è molto Vero ! Aggiungo una cosa alla tua considerazione : Il pensiero magico è parte integrante (e indispensabile) della nostra mente. Riuscire a trovare uno spazio per coltivare il pensiero magico pur rimanendo ancorati alla razionalità e all'esame di realtà è un elemento fondamentale per trovare equilibrio, serenità e slancio vitale nella vita . Mistero, magia, ritualità ecc. non vanno bannati come qualcosa di estraneo e dannoso all'esperienza umana (come proposto dal pensiero materialista del XIX e XX sec.) ma accolto ed integrato nell'esperienza umana. Grazie ancora del tuo commento Massimo
Ho appena registrato un primo video sul progetto fotografico. L'ho inserito nel coro di creatività per aspiranti autori. Dopo la post, lo metto in programmazione per il giorno 11 luglio . Saluti
vorrei aggiungere una cosa a quanto detto prima. La definizione di creativita` e quindi di opera creativa sembra non coincidere con l'attuale definizione di opera d'arte. Se tu vai a vedere le maggiori opere d'arte moderna attualmente in vendita nelle principali aste internazionali, la bellezza e` uno degli aspetti che le attuali tendenze artistiche hanno eliminato. Anche l'utilita` viene spesso messa in dubbio mentre il significato dell'opera o il messaggio che vuole comunicare l'autore pare non molto significativo; Sembra maggiormente importante cio` che l'osservatore percepisce e il significato che quest'ultimo attribuisce all'opera. In una opera d'arte moderna infatti, i significati possono essere molteplici a seconda di colui che osserva l'opera. In ogni caso, forse perche` sono all'antica, mi rivedo di piu` nella tua descrizione di opera creativa e quindi d'arte. Spero che l'osservazione non sia uscita eccessivamente dal tema.....
Claudio con questo commento stai aprendo una finestra enorme sul tema di cosa vada considerato come opera d'arte e cosa invece debba essere considerato puro esercizio stilistico . Non basterebbe una intera libreria per trattare il tema . Se poi parli anche di percezione ad uno che poi è psicologo come me lo inviti a nozze . Le tue parole mi fanno saltare nella mente tutta una serie di considerazioni e ricordi di giovinezza. Uno tra tutti Vasilij Kandinskij. È sicuramente vero che con le opere contemporanee i criteri di valutazione dell'opera sembrano cambiare tuttavia non so se hai letto i suoi libri "punto linea e superficie" e " Lo spirituale nell'arte" ... oppure se ti piacciono le sue opere . Il tema della percezione è come sai molto presente nel suo lavoro. Del resto il 900 è il secolo della psicoanalisi, della gelstalt, dell'individuo che cerca disperatamente di ritagliarsi uno spazio di individualità per sopravvivere all'annichilamento delle masse. L'utilità di un'opera come quella di Kandinsky forse (dico forse perchè immagino che sia quella) si riscontra propio nella sua capacità di indurre l'animo dell'osservatore ,in uno stato di "serena calma contemplativa". Immagina di avere nel tuo salotto un'opera come quella di kandinsky. Immagina di tornare a casa dopo una giornata frustrante fatta di problemi, e di relazioni piene di falsità, sorrisi di plastica, gente frequentata solo per sopravvivere, un continuo sentirsi inappropriato, fuori posto, ridotto ai minimi termini da una società annichilente, e improvvisamente vedere in salotto un quadro di Kandinskji . Ti fermi, non sai neppure tu per quqle motivo quel quadro attira la tua attenzione, ma ti fermi e vieni rapito dal flusso dei tuoi pensieri , e proiettato in uno stato di allegra calma contemplativa. In un mondo frenetico e disturbante come quello in cui viviamo avere alle pareti una macchia colorata fatta di elementi posizionati in una specifica maniera ha una grande utilità ed è anche bella . Ad ogni modo noi qui ci dedichiamo alla fotografia io non sono un critico d'arte e non posso giudicare. Spero di aver contribuito alla tua riflessione
mi permetto di farti una critica al video sperando che tu la valuti per quello che vuole essere, una critica per migliorare la qualita` finale del "prodotto". Nella fase iniziale del video hai creato delle elevate aspettative dicendo che l'approccio e i contenuti dello stesso sarebbero stati originali e unici. Il video prosegue con la descrizione dei diversi approcci psicologici legati all'utilizzo delle diverse focali confrontando la focale grandangolare con quella tele. In tutta questa descrizione non hai fatto vedere neppure una immagine. La tua descrizione rimane limitata e poco interessante perche` avrebbe dovuto avere al suo interno diverse visioni di confronto tra le due visioni (grandangolare e tele) focalizzando l'attenzione a cio` che fa vedere la visione grandangolare (tanto) e cio` che invece lascia all'immaginazione la visione tele (data la limitata vsione di campo). Non offenderti ma questo video mi pare il meno riuscito della serie e questo e` dovuto alla mancanza di immagini e alla eccessiva descrizione teorica (del resto parli della comunicazione attraverso le immagini e non hai fatto vedere alcuna immagine). Avevi cominciato bene con l'esempio di Picasso evidenziando il suo procedere artistico secondo il procedere della sua eta`, ma poi ti sei fermato....) Perdona la critica ma, apprezzando molto il tuo lavoro, mi sento quasi obbligato a comunicarti cio` che, secondo me, non sei riuscito a trasmettere correttamente. In ogni caso, grazie per il tuo lavoro.
Ciao Claudio innanzitutto sempre grazie per il commento . L'affermazione dell'assenza di foto è vera in parte . Al minuto 7.50 ho postato 2 foto a supporto dell'assunto che "focali differenti producono linee di prospettiva con angoli differenti". Forse avrei potuto mettere qualche ritratto .... Ho molte foto di ritratto (perchè è uno dei miei generi fotografici preferiti ) ma non ne ho molte corredate dall'autorizzazione alla pubblicazione e non mi andava di metterle nel video. Avrei potuto ingaggiare qualcuno esclusivamente per il video pagando però il prezzo di allungare i tempi di produzione del video e di pubblicare molto più tardi questi contenuti. Ad ogni modo nel prossimo video il video n. 7 programmato per domani , ci sono molte foto (Queste senza problemi di dritti di immagine).
questi video sono davvero una sorpresa . Ho letto molti libri di fotografia, di psicologia della fotografia, ma non erano cosi` coinvolgenti come i tuoi video. Un grazie per il tuo lavoro che manifesta un notevole rinonoscimento di stima riguardo la tua professionalita`
Un approfondimento sul punto di vista sarebbe sicuramente utile. Solitamente si da molta importanza al punto di ripresa ma la differenza e` sostanziale e determinante sul risultato. Grazie per il bel video
gent.mo Luciano, ho visionato molti dei tuoi video trovandoli interessanti ed "educativi". Questo termine lo intendo nell'accezione piu` ampia, sono video che fanno riflettere e ragionare su aspetti e comportamenti quasi automatici, quindi educano la mente a rallentare e a elaborare su cio` che si vuole comunicare. Mi permetto pero` una piccola critica, quella sulla tua velocita` nel parlare, a mio avviso eccessiva, che mi costringe in piu` occasioni a rallentare il video a 0,75 (eccessivo) perdendone in parte il suo valore di impatto emotivo. Ti chiederei di rallentare la tua comunicazione scandendo meglio le singole parole che, a volte, vengono trascinate dal vento. Grazie in ogni caso per la tua lodevole iniziativa, unica nel suo genere.
Claudio innanzitutto grazie per il tuo feedback sono davvero contento che i mie video riscontrino interesse...ma sopratutto più di ogni altra cosa grazie per la critica... Mi offre un punto di vista importante. Per me questa serie di video Sono le prime esperienze (serie) di vlog (auto registrazioni) In passato ho fatto tanta aula ma parlare di fronte a una macchina fotografica è molto differente.... Parlo velocemente perchè ho sempre paura di avere un ritmo "poco televisivo" ed annoiare le persone. Mi sembra sempre di essere troppo lento rispetto a tanti altri youtuber che funzionano (quelli bravi). La tua "critica" mi invita con piacere a ripensare la cosa. Purtroppo ho già registrato il prossimo episodio (l'episodio n. 7) ma da quello successivo (il n. 8) tornerò a parlare in modo più naturale. Grazie ancora
Complimenti per il format e per l'approccio nuovo alla fotografia e all'autorialita nella fotografia. È il libro che mancava nella biblioteca on line del fotografo. Continua così!
ho risposto nel video Q&A a questa domanda... Ad ogni modo ho un Instagram personale dove posto foto come capita ... non ho ancora trasformato il mio account in un contenitore dei miei progetti fotografici (ho ancora delle perplessità in merito) ... Al momento i progetti fotografici li sto divulgando in slideshow e pubblicazioni cartacee come il "memento mori" che ho pubblicato su RU-vid.
