Bellissimo film, una volta c'era sempre un riferimento Cristiano che dava tanta pace, adesso il riferimento è l'omosessualità in tutte le salse comprese anche le pubblicità, veramente un mondo al contrario.
Psichiatria da 4 soldi,approccio sbagliato,bisogna dire la verita' ai pazienti(con dei limiti certo)e...accettare il rischio,che si ammazzino pure...e' dura ma solo la verita' guarisce,semmai ci fosse una speranza
Questa tipa e il suo cosiddetto personaggio sono veramente schifosi. E addirittura la si presenta come "veggente" e "sensitiva" !!! Bestemmia da fare dannazione eterna a questa tipaccia e a tutti i suoi fans
Questa così detta protagonista è recitata veramente in cagnesco da una che di attrice ha proprio zero. E i dialoghi, così come come gli altri "attori" sono di un tale scadente da fare pena. Ad eccezione del commissario che è interpretato abbastanza con buon senso. Al di là della trama in pratica troppo scontata, la pecca di questi sceneggiati moderni è: l'assenza di registi e di interpreti che si possano definire tali. Fino agli anni '80 c'erano attori, attrici, registi, soggetti e sceneggiature di qualità. Ormai ci sono solo fotografia e ambientazione che appaiono belle e tanto di "tecnologico" che sembra il dio del trend tv e cinema attuale. Ma sotto c'è il vuoto assoluto. Che non solo è noioso e brutto ma anche deleterio e perfino malefico. Ormai i miei Attori e le mie Attrici, veri Angeli e Anime Luce, volano a livelli assolutamente supremi. Essi non lottano più in lavori di televisione, teatro, cinema e musica. Essi fanno la loro Azione per il Sistema Vita Perfetto Finale. E nel posto basso c'è più nessuno. Nessuno
Questo è veramente noioso e scadente. Tipe che sono tutte senza minimo meritare di essere definite attrici, di un vuoto spaventoso. Tipi monotoni e insulsi che attori neppure da lontano si possono almeno sospettare. Ovviamente con eccezione di Aldo Reggiani, Giancarlo Dettori e Adolfo Celi. Essi certamente sono veri e onorevoli attori. Trama barbosissima, sceneggiatura banalissima, andamento da lentezza irritante e musiche che fanno veramente venire il nervoso. Credo che i tre veri attori in questo noioso sceneggiato ci siano stati per niente a loro agio, infatti è più che evidente. In definitiva: da mettere nel dimenticatoio
Molto bello e avvincente, però anche con una trama troppo complicata e per niente credibile... tutto in quella famiglia, sensitivi compresi. E alla fine Ester avrà, oltre un bambino a cui badare, anche una cagnolina a cui. a quanto pare, ha ucciso il padrone, visto che dice di essere ormai "una donna sola"... e sua madre non conta nulla?... Eh già, il finale così non mi è piaciuto; ad esempio, alla fine della prima puntata, quando Ester si sentiva in pericolo in quella catapecchia, il commissario invece di battere sulla porta poteva chiamarla, e alla fine di questa puntata, quando Ester sentiva le voci da fuori, invece di gridare poteva sparare un colpo di pistola in aria e far capire che lì c'era qualcuno, invece di sparare dopo con quell'esito.
Sarà perché sono vecchio, concesso….però questi film in bianconero sono dei capolavori a confronti di quella spazzatura di oggi tutta sesso, sparatorie, assassinii, sangue e senza morale fatti solo x fare cassa.
Un caso giudiziario di cui non sapevo, un film molto bello e coinvolgente. Chissà come verrebbe presa al giorno d'oggi la goffaggine dell'albergatore che ha preso in mano la pistola ed anche spostata, alterando la scena del crimine. Comunque, difficile davvero credere all'innocenza di Graziosi. Chissà se è stato fatto un film/sceneggiato anche sul caso del "mostro di Vetriolo", una specie di Pietro Maso del 1947, o per quello soprannominato "il giallo del bitter", ma un caso terribile, che è un ricordo da bambino, fu quello di Doretta Graneris nel 1975. E sui link a fianco vedo adesso "Il caso Fenaroli", lo guarderò, ne avevo letto come "il giallo Roma Milano" in un libro di 30 e passa anni fa, "Italia a pezzettini"..
Aldo Reggiani.... eppure eri il "buono" ne "La freccia nera", e comunque grande anche ne "La pietra di luna"... simpaticissimo il siparietto tra Adolfo Celi (che mi aveva insospettito un po' come "maggiordomo gentiluomo") e GiPi tra i minuti 14 e 17... però il finale mi ha dispiaciuto davvero, nel senso umano, però come colpo di scena così non me lo sarei aspettato davvero... mi ero bevuta quella storiella... e poi lei era davvero affascinante. Interessante che tra i film interpretati da Martine Brochard ci siano "Una donna alla finestra" e "C'è una spia nel mio letto", girati 5 anni prima di questo sceneggiato.
Ed eccoci qui, nel 2024 a guardare i film del 1965, il che vuol dire che per vedere qualcosa di bello e di decente, con attori che hanno fatto l'accademia di recitazione, dobbiamo fare un salto nel tempo... all'indietro ! Telefilm bellissimi quando non si chiamavano fiction, o television series, ma telefilm !!!! L'unica cosa che secondo me guasta questo telefilm è il sottofondo di quella chitarra che suona un flamenco ( sempre quello) di sottofondo ai dialoghi.
Scene inverosimili ! Lei corre dal padre in pericolo e lui la trattiene "Ester, Ester, Ester" . Arrivano dal padre e il medico, dietro Ester, non interviene per animarlo. La qualità della serie viene compromessa da tante incongruenze.
😪 tanto vecchio , quanto attuale questo film! Da ragazzi, se non si ha il benestare della famiglia, anche il più grande Amore è destinato a naufragare. Lo dico per esperienza personale!