Evviva santo patrono de la festa di San Giorgio Albanese ma il tempo è un po' in ritardo e neanche un bel ricordo ma ce l'ho fatta io a casa tua e mi dispiace tanto che non ti sto chiamando
Al paese di mia moglie in Calabria eseguono questo pezzo al 15 di agosto alla fine della processione della Madonna,e i portatori usano ballare con la vara per la gioia di grandi e sopratutto bambini
Da me a Piana degli Albanesi provincia di Palermo in Sicilia, per la festa di San Giorgio il patrono 23 Aprile, noi della banda usiamo questa marcia per ballare il santo, vada su RU-vid e scriva così “Ballo di San Giorgio Piana degli Albanesi”
@Dangelo Maximo Sig. Dangelo sono Italiana e parlo Italiano. Chiunque vuole rispondere al mio commento gradirei lo facesse nella lingua italiana e visto che il brano eseguito da quella Band altri non è che *FENESTA CHE LUCIVI È MO NON LUCI, SIEGNO È CHE NENNA MIA STACEA MALATA....* CONOSCIUTA DA SECOLI E MUSICATA DAL GRANDE V.BELLINI ESEGUITA COSÌ È UN INSULTO ALL'AUTORE. Non ho altro da aggiungere. Buona giornata.
Durante un concerto della Banda che vidi una decina di anni fa, il Maestro Bell'Arte spiegò l'origine di questo pezzo e il perché del titolo "Scottish". E' passato del tempo e purtroppo non ricordo, ma mi piacerebbe ritrovare delle informazioni a riguardo; sul sito della banda purtroppo non ne ho trovate. Qualcuno potrebbe essermi d'aiuto?
tra le innumerevoli versioni .uesta è tra .uelle venute meglio, forse insime al de di della Di Marco, la migliore versione naturalmente rimane la di modugno.
bülent yörük hi . This is about a sicilian dialect novel...the title means : l struggle and debate again by sighing and Mourning..( me votu e me revotu suspirannu)....l spend my nightime sleepless... - due to this struggled love...less or more-
ma parlando di storia e musica, c'è anche da dire che nella battaglia di Little Big Horn, negli USA della fine degli anni 1800, dove il Colonnello Custer mori per mano degli indiani d'America, perciò Sioux, Cheyenne, Piedi Neri, Crow, Navajos, che si erano riuniti li nella valle , il trombettista del reparto dei cavalleggeri era un meridionale, mi sembra di ricordare che era un abruzzese, ma sopravvisse alle ferite della battaglia,
"Lamentu di un servu a Cristu", questo è il canto originale ripreso da lui, il nobile Lionardo Vigo Calanna, marchese di Gallodoro sopra Taormina, poesia ripresa dal marchese nel 1857 e scritta da un anonimo siciliano. Sempre bella, abballamu e sbattemuni i testi comu i foddi mpazzuti finu a quannu ni veni duluri di panza. Ma chi ti lamenti, pigghialu ntesta.
Un opera d'arte..con poco fate tornare l'orgoglio di essere siciliani, di non stare zitti, di guardare, ascoltare..fate nascere uno strano sentimento: quello di sentirsi puramente liberi pur essendo fortementi una cosa sola con la nostra terra e con tutti noi! grazie!