"A quel tic tac di sveglia che enfatizza ogni secondo..." Sì lo so, il verso è di Guccini, ma le cadenze di questa splendida canzone me lo suggeriscono ogni volta che l'ascolto.
"Visto quello che si doveva vedere... E considerato quello che si doveva considerare..." Una sintesi dell'ottusità del potere, ora come nel 1647. Accompagnata da una musica da brividi.
Colonna sonora del mio unico viaggio in Portogallo, proprio nel lontano 1990. L'album Discanto era appena uscito, e questa sicuramente era una delle sue (non poche) perle. Accompagnò la mia discesa dal Minho all'Alentejo, passando per Porto e Lisbona. E rese più affascinante il viaggio.
Il testo letto alla fine è di Soror Mariana Alcoforado, la quale scriveva al suo amante francese che la aveva abbandonata in convento. Le sue lettere furono pubblicate per la prima volta tradotte in francese nel 1669.
Un brano di una bellezza unica, dove lo studio dei suoni e degli strumenti musicali, unito ad un testo meraviglioso, portano ai massimi livelli quella che a mio avviso è la vera musica d'autore italiana. Mi fa rabbia chi dice che la musica è tutta uguale e che non esiste musica d'autore... non venitelo a raccontare a me che a soli otto anni suonavo al pianoforte il testamento di Tito. Ciao Ivano un abbraccio musicale. Sarebbe un vero sogno poterti far ascoltare qualche mio brano e sapere cosa ne pensi. Ivan
Le canzoni del nostro tempo mi fanno essere fiera di essere nata e vissuta in quegli anni un po' perché c' eravamo tutti e un po' perché quei valori erano cantati dai nostri grandi immensi artisti e narrati dai nostri poeti ...era tutto più bello e spero che i nostri figli rimangano questi valori che anche con poco si sognava che ci si guardava negli occhi quando ci si doveva vedere e tutto era un po' più semplice ...Dio benedica quegli anni
Lo avrò ascoltato cento volte , ma OGNI VOLTA MI PROVOCA BRIVIDI DI EMOZIONE ! La bellezza di questo brano è intensa , e il brano , a mio parere , ha quella magia che soltanto i grandi cantautori riescono a creare !!!