www.mental-tennis.net Mental Tennis is an high performance mental training method that teaches players how to turn their mind from an obstacle to a powerful resource to unleash their potential when they compete
È più semplice di così: dopo 2 o 3 colpi verticali basta farlo entrare coi piedi in campo con una palla corta e poi troverete il modo easy di chiudere il punto. Alla terza volta oltre ad affaticargli le gambe va in palla e inizia a steccare e a perdere la pazienza. Io li rovino tutti così è sempre 6 a zero
Conosco pallettari che orendono drop millimetrici e che ti prendono 4 volée sinistra destra e ti lobbano pure. Poi dopo che ti hanno squagliato, iniziano a menare. Il peoblema è che prima stavano nella 4a categoria. Ma adesso li trovi anche nella 3a.
@@vittoriogamba9247classica risposta di un pallettaro... Il discorso non è chi è piu forte, ma perché tennisticamente parlando il palettaro è mal visto. E lo è perché è la forma di tennis più brutta da vedere ed esprimere, con conseguenti limiti ad una ipotetica progressione. Tuttavia strategicamente parlando risulta un gioco molto efficace, per questo porta risultati anche a persone dal livello tecnico infimo.
Ma il livello tecnico è infimo per tutti. Se uno ha bei colpi, ma li sbaglia e’ tecnicamente scarso. Un pallettaro dà molta importanza alla rete e alle righe del campo. Magari anche il pallettaro giocherebbe bene fregandosene delle righe per terra…
Avendo un gioco per cui può giocarsela alla pari col 500 ATP, giocare come un 4.1 significa cagarsi addosso e non esprimere il proprio potenziale, nessuna offesa contro i 4.1
È verissimo, gli allenatori hanno un modo speciale di parlare ai praticanti, e devono saper modulare il loro apporto psicologico a seconda che si rivolgano ad un giocatore amatoriale o ad uno che aspira a vincere e salire di livello!
Sì, è come scrivi nel libro, ed è importante attivarsi soprattutto quando ci si concentra. Perché concentrarsi vuol dire attivare sia la mente che il corpo. Sembra un'ovvietà ma intanto io non lo avevo ancora capito, e capirlo ha cambiato totalmente il mio modo di stare in campo. Prima mi concentravo e stavo immobile, ora mi concentro e però ... saltello anche ... e va tutto molto meglio. Grazie Fil.
Ciao Filippo, ho comprato il tuo libro. L'ho letto. L'ho riletto. E l'ho applicato. È tutto vero quello che hai scritto e quello che dici in questi video. Ho detto tutto. Fine :-) . Grazie. Buona serata. Enrico, 52 anni. Pietra L.
Riflessioni molto interessanti. Può essere estenuante la lotta contro i pensieri negativi, e non è per niente facile né scontato riuscire a sovrastarli. Motivo per il quale trovo utilissimo il corso di mental tennis supportato dal libro. Grande Filippo
Quello che posso dirti così a sensazione è che secondo me quando giochi un punto difficile giochi senza esitazioni o paranoie o troppi pensieri inutili, mentre probabilmente quando giochi un punto che è facile, pensi troppo e questo processo ti porta a contrarti e magari anche a steccare la pallina, pensaci e dimmi tu se mi sono sbagliato o effettivamente è così, secondo me quando sei messo con le spalle al muro non hai modo di pensare e giochi deciso, quando pensi troppo sbagli... Troppa mente, no mente!
Scusami una domanda di difficile risposta....come mai faccio solo punti difficili mentre quando cerco di giocare conservativo perdo quasi sempre il punto ?..il punto semplice lo sbaglio e mi detesto .
Prima di tutto non sono un mental coach ma un allenatore, in secondo luogo con me Michele ha imparato a divertirsi quando compete, da ultimo dico che il tuo commento rivela un'arroganza ed un' ignoranza senza limiti
Come vorrei avere un allenatore come te dalle mie parti. In partita non riesco più a fare nulla e le perso tutte con avversari la metà della metà tecnicamente inferiori a me. Incredibile non ci sto capendo più nulla!!!!!
Ciao Giancarlo scrivimi alla mia e-mail personale oppure mandami un WhatsApp al 342 120 88 80 e vediamo insieme come ti posso aiutare, ciao, non perdere la speranza senza aver prima provato Mental Tennis
Ieri mi è capitata una cosa quasi increibile...ho giocato contro uno che ha vinto un sacco di tornei (a livello amatoriale ovviamente 4 categoria alta) da 5-0 per lui a 7-6 per me. Mi è capitato di vincere qualche set (raramente) ma non riesco a capire cosa mi ha preso mentalmente dal 5-0 in poi perché ho incominciato a giocare da li 🤷😅🤦
Probabilmente ad un certo punto ti sei inconsciamente rotto le palle di subire e di giocare con paura ed hai iniziato semplicemente a giocare il tennis di cui sei capace senza avere il freno a mano attivato, tu cosa ne pensi?
@@filippogioiellomentaltennis Si..credo sia successa una cosa del genere, perché dopo il 5 -0 mi sono detto....va bhe gioca tranquillo come sai tanto il mcht ormai è andato come al solito con lui...e invece da lì ho incominciato a giocare effettivamente come so fare specialmente di rovescio dove non ne mettevo mezza in campo. Pazzesco come la mente può farti cambiare dal 2 al 3. Comunque confermo quello che hai detto👍👌
serve la fame! la Garra! ormai i ragazzi crescono al 90% con tutto pronto fatto e servito, danno tutto per scontato, bisogna aiutarli ad uscire dalla zona di confort, e bisogna farlo facendogli provare piacere, cosa non facile, hai una buona sfida da affrontare tutti i giorni. Bravo Filippo come sempre mentalità giusta! concetti cristallini.
Ciao Sergio sposo al 100% quello che dici ed invito i genitori a riflettere, perché i campioni si costruiscono sulle privazioni non sul dare tutto e subito!
Parole sante! Lo dico da ex atleta è da genitore, vale per tutti gli sport, come nella vita. Che diventino tennisti o no è questo il messaggio che bisogna trasmettere alle nuove generazioni