Il Cortile di Francesco, dove la fraternità è cultura
Il Cortile di Francesco è l’evento culturale promosso dai frati del Sacro Convento di Assisi che include al suo interno spettacoli, conferenze, tavole rotonde, speeches nella modalità TED, testimonianze e altro. Nato come versione “francescana” del Cortile dei Gentili - promosso dall’allora Pontificio Consiglio della cultura come dialogo tra credenti e non credenti - il Cortile si è configurato negli anni sempre più come uno spazio di accoglienza reciproca di intellettuali e persone comuni, esperti e artisti, persone di successo e amici “sconosciuti”. Un vero arricchimento reciproco attraverso le nostre diversità, e non malgrado esse. Crediamo infatti che la fraternità - che è in qualche modo l’eredità per eccellenza di san Francesco d’Assisi - sia non solo un sentimento ma un’autentica espressione culturale che può entrare in dialogo fecondo con ogni sapere e competenza, con ogni cultura e sensibilità.
Al Professore S. Rodotà ... ancora Grazie ... Queste sono parole che potrebbero ravvivare lo spirito della costituzione Italiana e dell'Europa tutta proprio in questo momento di asservimento a fini altrui e non certo nobili .
Xacciari iltre ad affascinare per cultura, capacità di comunicare ,ha yna frande passione civile ed è un frandissimo educatore,se sili li su aa ascoltare
Poverino morto Berlusconi adesso con chi si arrabbia Zanotelli dovrà cercare un nuovo colpevole, salvini o la Meloni, essendo comunista colpisce solo a destra
Buongiorno professore, ho molto apprezzato il suo chiaro intervento e mi vorrà scusare se ne commento solo la chiusura. Ora, i costi che ricadono sulla collettività derivano dal 20% (sic!) di effetti negativi dovuti a quel vaccino, in tanti casi imposto per legge. Come spiega che la prudenza da adottare circa quel prodotto, suggerita da tanti medici e ricercatori, non abbia sollevato il minimo dubbio nella restante comunità scientifica? La scienza è ancora confronto o forse è diventata altro? Non è che per guardare il cielo, finiamo nel pozzo, senza trarre dal firmamento l'agognata conoscenza, a differenza di Talete? Nel dibattito sull'A. I. si sottolinea spesso la priorità della persona umana ma mi chiedo in quale modo verrà salvaguardata la natura umana e rispetto a cosa, se si parte dal presupposto che un algoritmo sia più affidabile di menti pensanti, sensibili alle molteplici sfumature dell'hic e nunc?
Jo personamete volijviagjare por oni nazione Dever fare viaggiare e cambiare le ecspereze a stare alsoto di che le regole ce si trovi e rispettare i driti del eser e ' puto e fare il parte dove si vivi e dove si mangio no si sputo ne piato perce no devo stare bene dove le cose no vegen diretto por sepre indiretto dove le parole di cuesti governati no ni dicon se come sono e Fano une lectorale super fico
Che ragionamenti interessanti...Da persona creativa, senza piu' spazio nel contesto attuale, teso all'omologazione, mi viene da chiedermi: cosa ci aspetta dopo la correlazione ( soppiantatrice della causazione)?
Grandissima preparazione Padre Benanti, complimenti per davvero! Rappresenta la punta di diamante del Clero più istruito, molto molto anglosassone ma tant'è, cosí va l'0ccidente (e piú o meno tutto il Mondo) Il Mº Galimberti ha ragione quando dice che Scienza e Religione vanno a braccetto, sebbene (solo apparentemente) sembrino in contrasto tra Loro. Il suo plastico modo di parlare non è altro che un accettare il costante bisogno Umano di spostare i confini della Paura prima, che altro non è che quella della fine della Vita, ovvero la incontrovertibile morte. Spostandoci sempre piú in avanti perderemo sempre piú però il contatto con la nostra natura e con quella che ci resta. Mi piace moltissimo ascoltarla, l'ho scoperta da poco e mi diverto perchè se parlasse con me, nel mio salottino, Le farei diecimila domande, le farei ascoltare del buon Jazz e anche qualche bella conferenza del M⁰ Severino. Un abbraccio
E NESSUNO DEVE AVERE CAPACE A USARE LE Donne come une saco la dona ce po seni a degenerare e no no no ce distruce cui si mete Avati la manifestazione di pace a cercare il finite unì mano il mio tituli del Liber e ce i morti parlen
Oci no serve le legge vedono e no sono cambiato dal il Regime del Re por il facto la giustiziò no ne sue poste Liber per cuele Regole por il populismo si andato verso il democrazia vera fori di oni strategie del passato a Raggiro con la forza e del Sangue e del violenza di ne sun Stato del mondo Liber di oni barbari sempre per ce il presente dei Gioventù no nan colpevolezza del passato volio ce gioventù San di eser respetose di uno El altro avere Rucellai nel Oci del umanità spero ce bancone oni merda e oni ce vole al violenza e degenerare il populismi ne nome del Creato
Che delizia il Prof Cardini; il fine ultimo del comunismo lo sta portando avanti la élite neo liberista di Davos con la complicità di tutti i potenti del mondo. Stanno distruggendo la Storia, e già hanno ottenuto i primi effetti di questa cancellazione, vile, immonda.
Per capire una frase diversa di cuo ce a une seze ance se e un metafora cuto o deto ne une pronto corso si o deto cuesta frasa o dato une mare e no sete capace a dare une botile di acue perce no ce cuesto respecte reciprocperce vole a farti ceco e stupit
Min 49.29 E come la mettiamo con tutti quell che hanno avuto delle experienze cosidette "premorte", che apparentemente non sono passati tramite l,angoscia ?!.......Sono "tornati" tutti credenti e in beatitudine !
Vi respecto por no credo ne parola asperaza cosa porta asperaza njete verso il umano divetare giaco ce no vjeno sholto a mover a creare e viver cosa voldire aspirare aspira la sostaze primarje integrare ralisare analisare resistezen eser
Meravigliosa prof Di Cesare. Tutti i giovani,in primis, dovrebbero ascoltarla. Purtroppo, anche gli adulti e coloro che sono, senza competenza ed onestà, preposti a guide, pur non essendone in grado.
Le persone vivono di sciocchezze, frivolezze perché non vogliono vedere la realtà,e sono stati dati loro gli strumenti ovvero social insulsi, usati senza riflessione...
Per me si idivi nona mai stato creto alber ne profondo a meter cuel alber profondo come tati no na mai stato come eser il mi opensero ce la radice eser seminato ne perfondita e rimaste con i radici usito sopra la terra cuto vjeno batuto da mal tepo o lavorato ne fruti cultura cuto era da 16 nono mai dimeticato il profondita e l misura del profondita di oni tipo di albri a dare tecnicen
No lui a voluto dire co parola internita ce la vita umana e infinita i alberi ce fa felisi ne procezo a dare fruto a ci meter radice ne profondo al basamete ce o po bater ne teporale ne termote cuato a basamet ne radice