Ciao a tutti, sono Michele e di professione faccio il giardiniere al parco Asburgico di Levico. Ho frequentato l'istituto agrario di San Michele all'Adige in provincia di Trento e post diploma mi sono specializzato in verde urbano e florovivaismo. Ogni giorno mi capitano ospiti, all'interno del parco, che mi chiedono consigli sul verde casalingo, sul loro giardino e su qualsiasi ambito che riguarda la parte vegetale. A volte a causa del lavoro non riesco a spiegare tutto e in modo approfondito e per questo ho deciso di aprire un canale youtube con cui tutti, in pochi minuti, possano trovare soluzioni facili e veloci nel campo del verde e del giardinaggio.
Potrai trovare ulteriori informazioni sul sito: michelegriecogiardiniere.blogspot.com/ Unisciti al gruppo Facebook per chattare, commentare e discutere di giardinaggio assieme a me e agli altri utenti.
Grazie per aver guardato il video! Sono felice che i consigli siano stati chiari e utili. Se hai altre domande o argomenti che ti piacerebbe approfondire, fammelo sapere!
Grazie a te per aver guardato il video! Sono felice che i consigli siano stati chiari e utili. Se hai altre domande o argomenti che ti piacerebbe approfondire, fammelo sapere!
Il periodo migliore per trapiantare una pachira è la primavera, preferibilmente tra marzo e aprile. Durante questo periodo, la pianta si trova nella fase di crescita attiva, il che la rende più resistente allo stress del trapianto e le permette di adattarsi meglio al nuovo vaso e substrato.
L'acqua prodotta da un condizionatore è in realtà condensa, priva di sali minerali e altre impurità che solitamente si trovano nell'acqua potabile. Tuttavia, ci sono alcune considerazioni da tenere a mente prima di utilizzarla per irrigare una pachira: 1. **Purezza dell'acqua**: L'acqua del condizionatore è simile all'acqua distillata, quindi è molto pura. Questo può essere vantaggioso perché non contiene cloro o altre sostanze chimiche presenti nell'acqua di rubinetto. Tuttavia, la mancanza di minerali può essere un problema a lungo termine, poiché le piante necessitano di alcuni minerali per crescere bene. 2. **Contaminanti**: Se il condizionatore è vecchio o non viene pulito regolarmente, l'acqua potrebbe contenere polvere, muffe o altri contaminanti raccolti dall'aria o dall'interno del sistema di condizionamento. Questo potrebbe danneggiare la pianta. 3. **Equilibrio dei nutrienti**: Poiché l'acqua del condizionatore è priva di minerali, potrebbe essere necessario integrare con fertilizzanti per fornire i nutrienti necessari alla pachira. Se decidi di usare l'acqua del condizionatore per la pachira, è consigliabile: - **Filtrare l'acqua** per rimuovere eventuali contaminanti. - **Monitorare la salute della pianta** e aggiungere fertilizzanti periodicamente per compensare la mancanza di minerali. - **Alternare** l'irrigazione con acqua del condizionatore e acqua di rubinetto o acqua piovana per garantire un apporto equilibrato di nutrienti. In generale, l'acqua del condizionatore può essere utilizzata, ma con qualche precauzione per assicurare la salute a lungo termine della pianta.
Ciao! Ecco alcuni passaggi che puoi seguire per cercare di risolvere la situazione: 1. **Isolamento del tronco danneggiato**: Se un tronco è molle e sta seccando, potrebbe essere affetto da marciume o da un'infezione. È importante rimuovere il tronco danneggiato per evitare che l'infezione si diffonda agli altri tronchi sani. 2. **Taglio del tronco**: Utilizza delle forbici o un coltello sterilizzato per tagliare il tronco malato alla base. Assicurati di sterilizzare gli strumenti prima e dopo l'uso per evitare la diffusione di eventuali patogeni. 3. **Esamina le radici**: Se possibile, estrai la pianta dal vaso e controlla le radici. Rimuovi eventuali radici marce o nere e ripulisci quelle sane. Puoi utilizzare un fungicida per trattare le radici e prevenire ulteriori infezioni. 4. **Nuovo terriccio e vaso**: Se il terriccio è fradicio o ha un cattivo odore, è meglio sostituirlo con terriccio fresco e ben drenante. Scegli un vaso con buoni fori di drenaggio per prevenire ristagni d'acqua. 5. **Irrigazione corretta**: Dopo il trapianto, innaffia la pianta con moderazione. Assicurati che il terreno sia umido ma non fradicio. In generale, è meglio annaffiare solo quando i primi 2-3 cm di terreno sono asciutti al tatto. 6. **Posizionamento**: Metti la pachira in un luogo con luce indiretta, evitando l'esposizione diretta al sole e le correnti d'aria fredde o calde. Monitorando la pianta e seguendo questi passaggi, dovresti riuscire a migliorare la situazione. Buona fortuna!
Buongiorno Girovagando alla ricerca di informazioni sulle clematidi mi sono imbattuto in questo video.... Ho una domanda ... 1 Dovendo coprire un muro di casa che da da la facciata in direzione dove sorge il sole e fino alle 11.30 rimane al sole ... E 2 se la copertura della piante da perennemente copertura al muro o se fuori stagione si spoglia delle foglie .... Sperando di aver posto le domande chiaramente per ora ringrazio
Buongiorno, grazie per essere passato sul mio canale. 1. Per coprire un muro esposto al sole fino alle 11:30, ti consiglio varietà di clematidi come la **Clematis 'Nelly Moser'** o la **Clematis 'Huldine'**. Queste varietà tollerano bene il sole del mattino e offrono una buona copertura. Vanno bene anche altre clematidi, l'importante è tenere coperta la parte di terreno con piante erbacee perenni o graminacee o almeno un buono strato di pacciamatura. 2. La copertura delle clematidi dipende dalla varietà. Alcune sono sempreverdi, come la **Clematis armandii**, che mantiene le foglie tutto l'anno. Altre varietà, invece, sono decidue e perdono le foglie in inverno, ma offrono comunque una splendida fioritura durante la stagione di crescita. Spero di averti aiutato. Buona giornata!
Ciao, ho visto il video perché non so cosa fare, ho un ficus da 15 anni, cresceva bene finché eravamo in appartamento con balcone, ora che sta solo all'interno nel nuovo appartamento patisce molto, è spelacchiato e sta perdendo molte foglie ora in estate. Ha foglie sbiadite e con puntini neri sia sopra che sotto la foglia, non capisco cosa sia. Per fortuna ancora sta buttando delle foglie ma è ridotto male. Come faccio a guarirlo da questa infestazione di parassita? Grazie mille per l'aiuto
Ciao @LorenzaChiaramonte, mi dispiace molto sentire dei problemi del tuo ficus. I puntini neri e le foglie sbiadite potrebbero essere segni di infestazione da parassiti come cocciniglie o acari. Ecco alcuni consigli per aiutarti a recuperare la pianta: 1. **Controlla l'infestazione**: Esamina attentamente le foglie, specialmente nella parte inferiore e nei punti di attacco tra foglia e ramo. Rimuovi manualmente i parassiti visibili con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. 2. **Trattamento con sapone insetticida**: Puoi preparare una soluzione di sapone insetticida (1 cucchiaio di sapone di Marsiglia in 1 litro d'acqua) e spruzzarla sulle foglie, assicurandoti di coprire bene entrambi i lati. Ripeti ogni settimana fino a quando l'infestazione è sotto controllo. 3. **Condizioni ambientali**: Il ficus preferisce luce indiretta ma abbondante. Assicurati che riceva abbastanza luce e che non sia esposto a correnti d'aria fredda o calda. Mantieni l'umidità ambientale alta, magari con un umidificatore o spruzzando acqua intorno alla pianta. Spero che questi suggerimenti ti aiutino a far guarire il tuo ficus. In bocca al lupo!
Complimenti Michele, quello che bisogna fare è sensibilizzare la società e la politica verso questo flagello che in pochi anni si è divorato ettari di boschi. Siamo arrivati al punto che persino i forestali allargano le braccia perché non si sa come intervenire. Vedo neonate ditte di sbancamento forestale fare più danni del bostrico, si portano via i tronchi e lasciano i rami abbandonati sulle rampe. Non so riesce nemmeno a camminare nei boschi da tanto materiale di scarto che rimane sul territorio, ottimo Mike ottimo argomento.
Ciao, va tagliata a 2/3 cm dalla basa della pianta così da stimolare la crescita della nuova vegetazione. Per avere una pianta sana a produttiva consiglio di tagliarla frequentemente senza strappare gli steli.
Non sapevo di questo insetto ed ho visto per diversi anni perire i gerani. Capito il meccanismo ho comprato un prodotto da spruzzare e i gerani si sono salvati.
@eziocricchi9498 Grazie per aver condiviso la tua esperienza! È incredibile come la conoscenza degli insetti dannosi possa fare la differenza nella cura delle piante. Quale prodotto hai utilizzato? Potrebbe essere utile per altri che stanno affrontando lo stesso problema.
L'acqua raccolta da un deumidificatore può essere utilizzata per le piante, ma ci sono alcune considerazioni importanti da tenere a mente: 1. **Assenza di minerali**: L'acqua del deumidificatore è essenzialmente acqua distillata e quindi priva di minerali. Per piante che richiedono minerali specifici, potrebbe essere necessario integrare con fertilizzanti appropriati. 2. **Pulizia del deumidificatore**: Assicurati che il deumidificatore sia pulito e ben mantenuto. Se non viene pulito regolarmente, l'acqua potrebbe contenere batteri o muffe che potrebbero danneggiare le piante. 3. **Controllo del pH**: L'acqua del deumidificatore potrebbe avere un pH variabile. È consigliabile controllare il pH dell'acqua prima di usarla, soprattutto per piante che richiedono un intervallo di pH specifico. In sintesi, l'acqua del deumidificatore può essere usata per annaffiare le piante, ma è importante farlo con cautela e tenere conto delle specifiche esigenze delle piante e della qualità dell'acqua raccolta.
Ciao. Le Tillandsie sono particolarmente resistenti e adattabili, capaci di sopravvivere in condizioni difficili grazie alla loro capacità di assorbire l'umidità dall'aria. Tuttavia, la capacità di una Tillandsia di sopravvivere due settimane senza acqua dipende da diversi fattori: - Specie di Tillandsia: Alcune specie sono più tolleranti alla siccità rispetto ad altre. - Condizioni ambientali: In Toscana, le condizioni climatiche in estate possono essere calde e secche, il che potrebbe mettere a dura prova le Tillandsie, specialmente se non c'è abbastanza umidità nell'aria. - Posizionamento: Se la pianta è collocata in un luogo ombreggiato e ben ventilato, avrà maggiori probabilità di sopravvivere rispetto a una esposta direttamente al sole o in un ambiente chiuso e poco ventilato. Consigli per la cura durante l'assenza Se devi lasciare la tua Tillandsia senza acqua per due settimane, ecco alcuni suggerimenti per aumentare le sue possibilità di sopravvivenza: - Annaffia bene prima di partire: Immergi la Tillandsia in acqua per un'ora, poi lasciala asciugare completamente. - Posizionamento strategico: Metti la pianta in un luogo fresco, ombreggiato e ben ventilato. - Umidità: Se possibile, lascia un recipiente d'acqua vicino alla pianta (senza che le radici stiano nell'acqua), in modo che possa beneficiare dell'umidità evaporata. In conclusione mi sento di dirti che molte Tillandsie possono sopravvivere per due settimane senza acqua, specialmente se sono adeguatamente preparate e posizionate in un ambiente favorevole. Tuttavia, è sempre meglio monitorarle al ritorno e fornire le cure necessarie per ristabilire l'equilibrio idrico. Spero che la risposta sia abbastanza esaustiva, ti auguro buone ferie. Ciao
@@michelegiardiniere risposta davvero molto esaustiva, grazie. Inizierò a mettere già in pratica i tuoi consigli così mi renderò conto in anticipo se funzionano. Se non riesco a trovare la soluzione me le porterò dietro. Grazie ancora e buone vacanze anche a te! 😊
Invece per quanto riguarda il lauroceraso come bisogna comportarsi? Ho 30 metri di siepe che viene continuamente attaccata dall'oidio. Sto irrorando zolfo bagnabile da Febbraio circa ogni 2 settimane e nonostante questo alcune zone sono state accattate ugualmente (Siamo a Luglio) .Cos'altro devo fare? Grazie Michele
Ciao Andrea, L'oidio può essere particolarmente ostinato su piante come il lauroceraso, soprattutto se le condizioni ambientali favoriscono lo sviluppo del fungo. Non so dove abiti ma qua, nel nord Italia, quest'anno continua a piovere e i funghi patogeni festeggiano. Ti elenco alcuni suggerimenti aggiuntivi che potrebbero aiutarti: Aumenta la ventilazione: Quando si pensa a una siepe si desidera ottenere un completo muro verde, senza nessuno spiffero. Queste condizioni esteticamente sono fantastiche ma sicuramente aumentare il passaggio di aria riduce la presenza di funghi. Una siepe troppo densa può creare un ambiente umido che favorisce l'oidio. Rimozione delle parti infette: Elimina regolarmente le foglie e i rami che mostrano segni di infezione. Questo può aiutare a ridurre la quantità di spore fungine presenti e prevenire la diffusione. Trattamenti alternati: Alternare i trattamenti con altri fungicidi può essere utile. Prodotti a base di bicarbonato di potassio o olio di neem possono essere efficaci. Monitoraggio dell'irrigazione: Evita di bagnare le foglie durante l'irrigazione. L'oidio prospera in condizioni di umidità, quindi è meglio innaffiare al mattino presto per permettere alle foglie di asciugarsi durante il giorno o meglio ancora utilizzare un'irrigazione a goccia. Concimazione equilibrata: Un eccesso di azoto può rendere le piante più suscettibili all'oidio. Usa un fertilizzante bilanciato per evitare una crescita eccessiva e tenerle in salute. Trattamenti preventivi: Continua con i trattamenti preventivi anche quando non vedi segni di infezione. Lo zolfo bagnabile è utile, ma prova a includere altri prodotti come il latte diluito (1 parte di latte in 9 parti di acqua), che ha mostrato qualche efficacia contro l'oidio. Spero che questi suggerimenti possano aiutarti a controllare meglio l'oidio sul tuo lauroceraso! A presto. Ciao
Ciao, grazie per il tuo commento. La cocciniglia può formare uno scudo o guscio protettivo, ma non tutte le specie lo fanno. Alcune specie di cocciniglia producono una sostanza cerosa che le protegge dagli insetticidi e dalle condizioni ambientali avverse. Questo strato ceroso può essere sciolto con alcool denaturato, rendendo più efficaci i trattamenti successivi. Per debellare la cocciniglia, oltre all'uso di alcool denaturato, si possono utilizzare altri metodi naturali come: 1. **Oli minerali o oli bianchi**: soffocano le cocciniglie coprendole con uno strato oleoso. 2. **Sapone molle**: danneggia la membrana delle cocciniglie, portandole alla disidratazione. 3. **Insetti predatori**: come le coccinelle o i parassitoidi specifici che si nutrono delle cocciniglie. 4. **Estratto di neem**: un insetticida naturale che interferisce con i processi vitali delle cocciniglie. Questi metodi possono essere combinati per un controllo più efficace.
Ciao, grazie per l'interessante domanda. Utilizzare solo compost per le semine non è consigliabile per vari motivi. Prima di tutto, il compost puro può avere problemi di drenaggio. A seconda della sua composizione, può trattenere troppa acqua o drenare troppo velocemente, creando un ambiente non ideale per i semi che stanno germinando. Un altro problema è la compattezza del compost. Se diventa troppo compatto, può limitare l'ossigenazione delle radici delle giovani piantine, ostacolando la loro crescita. Inoltre, il compost può contenere nutrienti in quantità variabili che potrebbero non essere adatti per la germinazione. I semi hanno bisogno di un equilibrio specifico di nutrienti che spesso un substrato per semine può offrire meglio. C'è anche il rischio di contaminazione. Il compost può contenere semi di erbe infestanti o patogeni che potrebbero competere con le piantine appena germinate o causare malattie. Infine, la struttura del compost potrebbe non essere ideale. Un substrato per semine è formulato per avere una struttura leggera e friabile, che favorisce la germinazione, mentre il compost puro potrebbe non avere queste caratteristiche. Per questi motivi, è spesso meglio utilizzare un mix specifico per semine o mescolare il compost con altri materiali come torba, perlite o vermiculite per creare un ambiente ottimale per la germinazione dei semi.
Grazie Michele, molto interessante ed utilissimo, un vero promemoria sul da farsi. Per i gerani che hanno gia' qualche anno, collocati in vasi da 20 litri, vanno eliminati solo i fiori o vanno anche accorciati ai nuovi germogli piu' in basso?
Ciao! Grazie mille per il tuo commento. Per quanto riguarda i gerani, oltre a rimuovere i fiori appassiti, è una buona idea accorciarli fino ai nuovi germogli più in basso. Tuttavia, l'epoca ideale per il raccorciamento della pianta di geranio è tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. Questo aiuta a mantenere la pianta compatta e promuove una crescita sana e vigorosa. Ti lascio qua il link del video sul geranio: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-FSxV9wn2Jnw.html Ciao e Buon giardinaggio!
Ciao, i frutti di ribes nero vengono prodotti sul legno dell'anno precedente, o anche più vecchio. Per questo è importante non potare troppo la pianta, o si rischia di rimuovere le parti fruttifere. Tuttavia, sarà necessario potare il legno più vecchio per evitare un invecchiamento eccessivo della pianta. Possiamo dire che il ribes nero, rispetto agli altri ribes, ha una potatura più delicata.
Grazie per il tuo commento! Sono felice che il video ti sia piaciuto. Intrecciare una Pachira può davvero aggiungere un tocco speciale alla tua pianta. Ricorda di iniziare con rami flessibili e di essere delicata per non danneggiare la pianta. Buon intreccio! 🌿😊
Sapevi che l' acquilegia nuragica è una delle piante più rare al mondo? Ne esistono solo dieci esemplari in 50 metri quadri nel canyon di Gorropu, in Sardegna. Purtroppo non esistono leggi a tutela
Wow, Nicolaomeravigliao5681! Non avevo idea che l'acquilegia nuragica fosse così rara! Solo dieci esemplari in un'area così limitata nel canyon di Gorropu, in Sardegna? È incredibile e allo stesso tempo triste sapere che non ci sono leggi per proteggerla se non una legge regionale del 1996. Grazie per aver condiviso questa informazione sorprendente e preziosa!
Ciao Giuliana! Hai avuto un'ottima idea nell'aver rimosso le radici marce e rinvasato l'orchidea. Ora è importante fornire le condizioni ottimali per favorire la crescita di nuove radici. Ecco alcuni suggerimenti: Assicurati che l'orchidea riceva luce indiretta. Evita la luce solare diretta che potrebbe bruciare la pianta. Mantieni un'alta umidità intorno alla pianta. Puoi usare un umidificatore o posizionare la pianta sopra un vassoio con ciottoli e acqua. Innaffia moderatamente. Lascia asciugare il substrato tra un'innaffiatura e l'altra per evitare ristagni d'acqua. Puoi usare un supporto come muschio di sfagno intorno alla radice per mantenerla umida e stimolare la crescita di nuove radici. Buona fortuna con la tua orchidea! 🌸
Grazie per il video. ho due domande: 1) quanto aceto di mele posso aggiungere in quanta acqua per innaffiare? (purtroppo acqua dura) 2) ogni quanto posso mettere questa miscela? Ogni volta che innaffio? Grazie se trova il tempo per rispondere.
Ciao Fabio, grazie per il tuo commento! Sono felice che il video ti sia piaciuto. 1) Per quanto riguarda l'aceto di mele, una buona proporzione è difficile da indicare. L'acqua del rubinetto può variare molto e quindi la mia indicazione potrebbe essere scorretta. La cosa migliore è fare un breve test a casa. Quello che posso dirti è che il dosaggio indicativo va da 1 a 3 ml di aceto per litro di acqua. Se ne hai la possibilità recupera un phmetro o delle cartine tornasole, riempi tre contenitore da litro, aggiungi 1ml di aceto nel primo, 2ml nel secondo e 3 ml nel terzo. Dopo aver miscelato prendi la misura e scegli la soluzione con il PH compreso tra 5.5 e 6. La mia impossibilità di fornire un dato certo è data dal PH attuale della tua acqua, non sempre il rubinetto ha ph7. 2) Puoi usare questa miscela una volta al mese per evitare l'accumulo di acidi nel terreno, che potrebbe essere dannoso. Non è consigliabile utilizzarla ogni volta che innaffi. Spero che queste informazioni ti siano utili! Buona coltivazione!
@@michelegiardiniere grazie tantissimo per la velocità e precisione. Sei stato chiarissimo ed esaustivo. Se avevo mezza intenzione di acquistare un phmetro, ora ce l'ho tutta: le cartine tornasole mi sembrano piuttosto interpretabili e inoltre credo che anche la composizione dell'acqua del rubinetto possa, anche se di poco, variare nel suo contenuto in minerali. Per cui meglio un phmetro. Nell'attesa dell'acquisto, mi sono procurato un bel bidone di acqua piovana e per ora uso quella. Di nuovo grazie, anche da parte della mia camelia sinensis.
Al mio anthurium, subito dopo qualche giorno dalla concimazione, sono iniziate a ingiallire le foglie e a cadere, ma cadono anche quelle verdi...i fiori invece si stanno seccando...cosa gli è successo?
Ciao Giuliana, l'ingiallimento delle foglie e la caduta delle stesse, insieme al seccarsi dei fiori, potrebbe indicare un eccesso di concimazione. Troppi nutrienti possono bruciare le radici della pianta e causare questi sintomi. Ti consiglierei di fare un paio di cose: 1. **Risciacqua il terriccio**: Annaffia abbondantemente la pianta per eliminare l'eccesso di fertilizzante dal terreno. 2. **Controlla il drenaggio**: Assicurati che il vaso abbia dei fori di drenaggio per evitare ristagni d'acqua. 3. **Riduci la concimazione**: Segui attentamente le istruzioni sulla quantità e la frequenza del fertilizzante. Spero che la tua pianta possa riprendersi presto!
Ad Aprile acquistai questa pianta di rosa (Botero) in vaso presso un garden in provincia di Ancona ora, a giugno, il primo fiore si è aperto e devo dire che è bellissimo, però non profuma per niente. Ho chiamato il vivaista e la sua risposta è stata piuttosto vaga in quanto commercializzano su licenza Meilland. Comunque sia, almeno la pianta in mio possesso, non profuma affatto!
Ciao Rossano, mi dispiace sentire che la tua rosa Botero non profuma come ti aspettavi. Purtroppo, può succedere che alcune rose abbiano una fragranza molto leggera o inesistente, anche se dovrebbero essere profumate. Questo può dipendere da vari fattori come le condizioni di crescita, il terreno, e persino le singole variazioni tra le piante. Ti consiglierei di attendere i prossimi fiori per vedere se la fragranza migliora e, nel frattempo, di continuare a curare la tua rosa al meglio. Buona fortuna!
Ciao Michele, il mio roseto è stato colpito da una grave ticchiolatura, che grazie a questo video comincerò a trattare con i prodotti specifici.Inoltre, ho il problema delle erbe infestanti in particolar modo la gramigna, ho provato con la ghiaia ma non ho risolto, credo che l'unica soluzione sarebbe quella di usare il diserbante... ma ho paura che possa filtrare e danneggiare le rose. Potresti darmi qualche consiglio? Grazie anche per i consigli sule varietà resistenti alla ticchiolatura!
Ciao Gianna, capisco la tua preoccupazione per la ticchiolatura e le erbe infestanti. Per la gramigna, ti consiglio di provare queste soluzioni prima di usare il diserbante: - Pacciamatura: Usa uno strato spesso di pacciame organico, che può aiutare a soffocare le erbe infestanti. - Estirpazione manuale: È laboriosa, ma molto efficace se fatta regolarmente. Con la gramigna, nello specifico, è indispensabile estrarre la radice senza romperla. Le radici della gramigna se spezzate hanno la fastidiosa possibilità di ricacciare in più piantine. Ti lascio qua il link di una serie di video in cui parlo delle piante infestanti: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-U4aw2xVPQQc.html - Aceto o soluzioni naturali: Spruzza aceto bianco direttamente sulle erbe infestanti, evitando di colpire le rose. In commercio trovi anche soluzioni di acido acetico o di acido pelargonico da utilizzare come diserbante. Ovviamente queste colpiscono la parte sopra terra delle piante, lasciando viva la radice. Se decidi di usare un diserbante naturale, opta per uno specifico per le erbe infestanti e applicalo con cautela, preferibilmente nelle ore mattutine e senza vento per evitare che venga a contatto con le tue rose. Grazie per il tuo commento e buona fortuna con il tuo roseto!
Ciao Anna, io abito in Trentino e purtroppo non saprei indicarle dei rivenditori nella sua zona. Quel che posso dirle è che sempre più spesso si trovano sugli scaffali di garden o di cooperative agrarie. Su internet cominciano a comparire anche se non così di frequente. La cosa migliore, se c'è la possibilità è produrseli in casa. Se è interessata a questo argomento, per scoprire qualche ricetta facile che tutti possono fare in casa, me lo faccia sapere che metto in programma un video o una live in cui parliamo proprio di macerati, decotti, infusi e così via, per il controllo di parassiti e malattie fungine. Ciao a presto
Ciao @nicolaomeravigliao5681, grazie per il tuo commento! È possibile che tu sia stato punto da un bombo, specie se hai trovato polline nel nido. I bombi hanno un corpo tozzo e peloso, e alcune specie possono avere riflessi blu o neri. Sebbene siano generalmente pacifici e pungano solo se si sentono minacciati. Per quanto riguarda la sua puntura, penso che sia stata fatta da una Xylocopa violacea, conosciuta anche come ape legnaiola violacea. Si tratta di una grande ape solitaria appartenente alla famiglia Apidae. Ha un aspetto caratteristico con il corpo nero e riflessi violacei o blu metallici, che la rende facilmente riconoscibile e spesso confusa con i bombi a causa della sua robustezza e dimensioni. A differenza delle api sociali, le api legnaiole come la Xylocopa violacea sono solitarie. Le femmine scavano i loro nidi nel legno morto o in materiali simili, da cui deriva il loro nome "legnaiola". Questo comportamento di nidificazione è unico e interessante da osservare. Oltre al loro comportamento di nidificazione, le api legnaiole violacee sono ottime impollinatrici. Visitano una varietà di fiori, contribuendo significativamente alla biodiversità e alla salute degli ecosistemi. La loro presenza è quindi importante non solo per la natura, ma anche per l'agricoltura e i giardini. Grazie per aver condiviso la tua esperienza, a presto ciao. 🌸🐝
se ne vedono sempre più spesso di queste bellissime farfalle, anche in contesti molto urbanizzati. In campagna, ovviamente, ne vedo molte di più e alcune vengono spesso a visitare i miei fiori. :)
Ciao @LaFalena, grazie per il tuo commento e per esserti iscritto al canale! È davvero interessante osservare come la sfinge macroglossa si stia adattando anche agli ambienti urbanizzati. Questo fenomeno dimostra come una crescente sensibilità verso il verde e il rispetto per la natura stiano avendo un impatto positivo anche sugli insetti. Creando spazi verdi e coltivando fiori, non solo abbelliamo i nostri ambienti, ma offriamo anche rifugi sicuri per queste bellissime creature. Continua a goderti la loro visita ai tuoi fiori e grazie per aver condiviso la tua esperienza! 😊🌸🦋
Si ultimamente ne vedo sempre meno, quando ero ragazzo ce n’erano molti di più, si dovrebbe fare qualcosa subito o li perderemo, sono veramente affascinanti. Ne ho salvati tanti dalle finestre del capannone dove lavoro, rimangono intrappolati.
Ciao @patrizio5104, grazie per il tuo commento e per condividere la tua esperienza. È vero, la sfinge macroglossa è davvero affascinante e purtroppo la loro presenza sembra essere diminuita rispetto al passato. Va evidenziato come negli ultimi anni stia tornando grazie alla sensibilizzazione che le persone hanno verso il verde urbano. Mi auguro e spero che questi insetti utili, nel corso degli anni, aumentino sempre più anche negli ambienti urbanizzati. Ciao a presto
L'ho vista per la prima volta nel mio giardino in campagna. Ho capito che è importante lasciare un po' di terra incolta. È piovuto tanto questa primavera e non sono riuscita a tagliare tutta l'erba. Grazie!
Ciao, grazie per il tuo commento! Che bello che hai visto una sfinge macroglossa nel tuo giardino! La tua osservazione è molto importante, come abbiamo visto lasciare alcune aree incolte può davvero fare la differenza per la biodiversità. Le piante spontanee e l'erba alta offrono rifugi e risorse vitali per molti insetti oltre alla sfinge macroglossa. La pioggia di questa primavera ha sicuramente aiutato a creare un ambiente favorevole. Grazie a te per aver condiviso questa esperienza e per il tuo impegno nel mantenere il tuo giardino accogliente per la natura! 🌼🦋