Bellissimo e persistente, ogni fotogramma un’opera d’arte. Vorrei avere più info sulla colonna sonora, alla fine dei titoli di coda c’è un canto meraviglioso che non sono riuscita ad identificare, ho cercato le musiche ma ancora non esiste nulla, sai darmi qualche suggerimento?
Visto ieri in sala per fortuna nonostante la distribuzione sia stata quella dei film di super nicchia, esperienza potentissima che mi ha lasciato a bocca a parte e che penso di dover elaborare e interiorizzare con il tempo. Complimenti a Massi per la caparbietà e il coraggio che spero ispiri altri autori bravi come lui.
Con il tuo assunto molti film da ciofeche si possono trasformare in capolavoro. Sinceramente non sono convinto che questa assioma possa sposarsi con questo film. Il film non è, a parer mio, fintamente semplice, ma realmente vuoto perché non aggiunge nulla al suo cinema e/o da niente allo spettatore. Opinioni ovviamente personali.
Non sono d’accordo. Dipende dal retroterra teorico dell’opera e qui è importante. Se ti va leggi quello che ho scritto per Lo Specchio Scuro dove ho avuto modo di sviscerare meglio il film.
sei molto bravo e convincente, ma non sono riuscito a cogliere il punto del perché apprezzare Trap e di quale sia l'eventuale messaggio (non per forza sociale o sociologico ma almeno registico) del film. Ci può stare ed è bella l'idea di prendere un genere (in questo caso quello dei serial killer movie) e impreziosirlo od "originalizzarlo", ma per una cosa così ambiziosa occorrerebbe essere meglio dei classici del genere che intendi arricchire. A parte Josh "Bates" Hartnett non ho visto molto altro, e sfuggire dalle trap alla fine è quello che fa anche un qualsiasi John Wick o Jason Bourne o...elenco infinito. La trama inverosimile l'ho trovata un limite, proprio perché in questo tipo di film di solito si ammira la maestria nel proporre soluzioni logiche alle trap, a volte eccessive al limite dell'incredulità, ma qui rimangono proprio buchi impossibili. I personaggi non sono risolti, la profiler rimane una figurina di sfondo, il discorso bullismo e la madre dell'amica di Raley sono accenni dei quali non si capisce la funzione. Non viene approfondito lui, il rapporto con la madre, con la moglie, non si ha nessuna percezione della sua esistenza da killer e quindi non si empatizza né col volergli male, né col tifare per lui. Potresti dirmi che anche un Hannibal Lecter era inverosimile, ma in quel caso la sospensione dell'incredulità era efficace perché Lecter sembrava più vicino a un Dracula onnipotente che a un assassino, e riusciva a comunicare questo semplicemente con sguardi, ragionamenti e incredibile carisma. Francamente mi accodo all'opinione più plausibile, ovvero che Trap sia una gigantesca "trappola" per piazzare la figlia Saleka, o meglio la cantante Lady Raven, e credo che tanti richiami alla Gen Z siano fatti nel film proprio per compiacere il pubblico della Lady, creandone il mito (non la vedo assurda come Shyamalaniata, anzi quasi l'apprezzo). Però dato che sono sicuro che capisci molto più di me di arte del cinema e del percorso di Shy, rimango aperto alla possibilità di cambiare opinione.
Ciao! Grazie per questo commento. Sul film ho scritto un approfondimento per Lo Specchio Scuro, ti giro il link. Magari leggendolo si capisce meglio il mio punto di vista: specchioscuro.it/trap-e-il-meccanismo-dello-sguardo/
Visto ieri. Uno dei migliori film d'animazione di sempre e un capolavoro sconosciuto. Solo per gli effetti visivi se la gioca senza problemi con l'uovo dell'angelo
Gran bel film che verrà percepito da pochi <3 Shyamalan non ha paura di essere prevedibile o di rimanere confinato dalla forma del genere perchè lui prende tutti questi elementi e li porta alla totale esasperazione, cosi che anche i dialoghi e le situazioni sembrano estremamente irrealistici, ed è qui che subentra lo "straniamento", lo spettatore diventa conscio della finzione. Josh Hartnett formidabile, fotografia, i controcampi shyamalani, le musiche... mi ha gasato
Secondo me ci sara una mania dei sequel perche c'e la siamo andati a cercare soul,luca e quelli usciti sul plus non sono andati bene e elemental ha incassato ma non abbastanza perfino lighteyar e andato male c'e la siamo un po andati a cercare e
Mi hai proprio fatto venire voglia di vederlo, ma col pupo piccolo è difficile andare al cinema. Il primo l’ho adorato, ma a parte chi va al cinema per l’attaccamento al primo capitolo spero che questo successo dipenda anche dal fatto che forse c’era bisogno di questo film. Forse i ragazzi di oggi hanno bisogno di dare un volto ad emozioni che è sempre più difficile riconoscere nella vita moderna. Se fosse questo il motivo del successo inaspettato allora auguro alla Pixar di fare 2 miliardi, non uno! 😁
Quello che dici credo sia vero, andrebbe indagato il perché di questo successo anche da quel punto di vista. Sarebbe interessante un’analisi statistica degli spettatori.
Ciao, l'anno prossimo arriverà nelle sale "Elio" il nuovo e originale film della Pixar che sarebbe dovuto uscire quest'anno prima di Inside Out 2, ma a causa dei continui fallimenti dell'azienda di Emeryville, hanno deciso di anticipare Inside Out 2 e rimandare Elio a Giugno del 2025. Comunque il sequel di Inside Out dovrebbe raggiungere entro domani sera il miliardo di dollari negli U.S.A. mentre in Italia ha raggiunto i 26 milioni di € superando i 25,4 milioni di incasso del primo Inside Out. Sono d'accordo con te sul fatto che questa strategia di realizzare sempre di più sequel e meno prodotti originali non potrà durare a lungo, infatti sono quasi certo che Toy Story 5 sarà un flop perchè già Toy Story 4 non aveva convinto appieno la maggior parte del pubblico, ma almeno chiudeva l'arco narrativo di Woody, ma un Toy Story 5 lo trovo di una inutilità disarmante. Tornando a Inside Out 2 mi è veramente piaciuto tantissimo, anzi lo ritengo un capolavoro come il primo film e secondo me potrebbero benissimo realizzare altri 2 capitoli facendo vedere le ultime fasi finali della vita di Riley. A presto
@@marvelestrangerthingsfan1661 Toy Story 4 avrà anche fatto successo al botteghino, ma molti fans dei primi tre film hanno espresso il loro disappunto sulla sua esistenza, quindi non oso immaginare come verrà accolto Toy Story 5
Guardando inside out 2 ho capito che le vicisittudini della vita ci allonotanano da noi stessi alimentando l'ansia. Comunque penso che la disney penserà più agli incassi visto i flop che sta facendo ultimamente con i film di animazione, anche se inside out potrebbe uscire tra 9 anni, inoltre ho saputo che faranno una serie spin off sui sogni quindi sicuramente anche li' e un modo per fare avere più ascolti su disney plus per poter sfidare netflix.
Secondo me è un restauro semplicemente incredibile. Fin'ora abbiamo visto 2 tipi di travaso in 4k. Film in cui c'è un travaso della pellicola in 4k in cui c'è sempre la classica grana ma si notano dei dettagli che prima gli altri supporti non permettevano. L'altro travaso (e che a me non piace) è dove si usano filtri per eliminare la grana, però a discapito del dettaglio..in questi casi si ha costantemente questo effetto patinato che vanifica il passaggio in 4k. Qui il risultato è completamente diverso. L'immagine è veramente di qualità pazzesca, non c'è la fastidiosa grana, ma il tutto senza rinunciare minimamente al dettaglio del 4k. Il risultato è un'immagine estremamente naturale che lascia a bocca aperta per colori e dettaglio. Mai come in questo caso non capisco la polemica. Abbiamo una versione che ci permette di godere il film come mai visto prima. Al purista non garba? Che continui a guardarsi il vecchio Blu-ray
Fino a metà circa ancora il film regge. A tratti ha qualcosa di autore. Ma poi diventa irrealistico e surreale dal punto di vista militare e,... tutti i punti di vista. Adatto (nella mente perversa dei "consiglieri" speciali USIA, sopratutto quelli militari occulti e dello stuolo di psicoqualchecosa che siedono a fianco del regista) per un pubblico nordamericano di bocca buona. Utile, come già detto, per amplificare il clima di tutti contro tutti (per il momento solo verbale, di isolamento sociale, e con una scia "collaterale" di omicidi negli USA) in dirittura d'arrivo, di inizio, delle Presidenziali 2024. Un prodotto molto furbastro in tutti i sensi. Niente comunque viene lasciato al caso. Dagli occhiali di un certo colore di un miliziano sopra le righe alle scene finali (semplicemente ridicole). Un appunto personale ad una scena centrale del film dalla piccola esperienza di cinque missioni umanitarie in zone di guerra. Non ti metti a fare lo scemo in auto in una zona di guerra e sopratutto non vai ad andatura come in gita fuori città godendoti il panorama. Conosci bene la mappa almeno, prendi informazioni preventive, e... viaggi a 100-120Km/h facendo lo slalom tra buche di granate e auto finite nei campi minati attorno, sapendo che non ti dovrai fermare in nessun caso! Così mi istruirono per quei maledetti 40Km nel nord della Bosnia a fine guerra, da percorrere all'andata e al ritorno. Se nella realtà di 30 anni fa ci fossimo comportati così come in questo film non ne saremmo mai usciti vivi (e già fummo miracolati almeno 2-3 volte ogni viaggio). (...continua nell'articolo pubblicato ieri nellla nostra pagina facebook)
Premetto che non sopporto i Remake perché quando poi deviano dall'originale mi fanno alterare, è un po' come se un tuo amico ti invitasse a mangiare una carbonara e nel più bello che sei pronto per gustartela ti trovassi nel piatto una cacio è pepe. Al che poi, se ti lamenti ti fanno presente che la cacio e pepe è migliore. Posto questo, ho seguito tutta la serie e se dimentico il titolo e faccio finta che il tizio vestito di rosso sia Mario la serie la ho trovata ben fatta e con una coerenza logica forse migliore dell'originale. Ovviamente se devo valutare la serie nella nuova logica la trovo ben disegnata e i personaggi ben caratterializzati. Purtroppo però, per quanto l'originale avesse dei problemi relativi il disegno e la trama, la ho trovata di molto superiore in quelli che sono i punti focali, ho trovato difficile capire il dolore di Vash e il suo modo di agire, mentre nell'originale tale via era più diretta, ti trovavi a empatizzare con il protagonista da subito, forse per l'esagerazione della finta felicità del protagonista, i personaggi secondari tra l'altro nell'originale anche loro erano più facili da leggere. Ma forse i problema può essere il target di riferimento o la cifra stilistica.
Non sono molto d’accordo. Intanto perché tecnicamente questo non è un remake ma un prequel. Inoltre la serie originale era ottima per quel contesto dell’animazione seriale giapponese, ma vista oggi risulta invecchiata maluccio. Questa, a mio parere, è più centrata sulle frizioni morali di Vash.
@@AndreaFontanaAutore la serie non mi ha entusiasmato molto, ma non è male. Ovviamente l'originale ha un gusto diverso. Forse la cosa che mi ha stranito è proprio il registro diverso. Ma detto questo se la guardi come serie a se non è male.
Bravo Andrea hai fatto una recensione perfetta ! Te lo dice un appassionato ! Apple TV plus e’ veramente eccezionale e poi la qualità video è mostruosa con Apple TV 4 k e air pod Max nn so cosa si possa chiedere di più , Disney e’meravigliosa infatti come hai detto nn cancella i contenuti cosa che fa Netflix continuamente , ma la cosa che veramente mi attira di Apple plus è la qualità con bit rate altissima davvero ma ripeto con Apple TV 4 k e’un sogno , io suggerisco di averla perché le app dei televisori anche come il mio Sony bravi a 90 j nn valgono nulla ‘l’elaborazione del software fa pene e addirittura si bloccano in continuazione e lo dico sul serio io ne ho due di Sony bravia a 90 j e su entrambi lo stesso problema con Apple TV 4 k e’un altro pianeta poi acquistando film sull’immenso catalogo dello store anche lì con dolby vision la qualità con blu ray 4 k a confronto è veramente minima la differenza forse l’audio è meno compresso su blu ray 4 k ma ormai il blu ray secondo me è morto e a oggi il più grande distributore degli Stati Uniti bay e nn mi ricordo il resto , ha annunciato il completo abbandono della vendita dei blu ray , comunque scusa il lungo discorso ma , quello che hai detto su Apple TV plus e’vangelo e a oggi nel 2024 e’imbattibile
Grazie Andrea anche io ho amato Ghezzi e ha formato gran parte delle mie ossessioni cinematografiche. Sono studente (attempato 😀) del Dams Bologna, Lunedi martedi e mercoledi di questo mese (aprile 2024) Alessandro Gagliardo sarà a lezione e vedremo il film. Mi sto preparando delle domande da fare. Mi piacerebbe sapere tu che domanda faresti e magari la farò io per te. Grazie ancora per il video
Non si è mai attempati nello studio! Studiare significa rimanere curiosi e affamati di nuove visioni e letture. Comunque gli chiederei quando uscirà l’edizione fisica! Scherzi a parte sarebbe interessante capire quanto il film sia incentrato sulla figura di ghezzi e quando, invece, sull’immaginario cinefilo italiano proprio in funzione della centralità della figura di ghezzi. Ad ogni modo, fammi sapere come andrà l’incontro!
Io finora l'ho visto due volte. Pensavo di non aver capito bene la trama, ma invece non c'era molto di più da capire. Più che altro ad una prima visione ti travolge e mette anche sulla difensiva (un po' come Adam quando chiude la porta ad Harry). Rivederlo mi ha permesso un maggiore contatto con le emozioni che ti lascia. Lo si può vedere sotto tante sfumature, ognuna lecita. Per me ha avuto il valore di un vero e proprio vissuto esperienziale. Ossia ti accorcia la strada nel farti capire quanto sia importante entrare in empatia con gli altri, cogliere l'attimo per non perdere mai l'occasione di non girare mai le spalle agli altri. Credo che ripenserò a molte relazioni della mia vita con un occhio diverso. Forse (dico forse perché ancora è un po' presto per saperlo) è uno dei rarissimi film che ti cambiano, che ti fanno scattare un clic dentro.
Grande Andre, ho visto il capitolo due giusto qualche giorno fa. Film maestoso sotto tutti i punti di vista tecnici (la colonna sonora è un qualcosa di clamoroso, e le scene oniriche riuscitissime), ma dal punto di vista narrativo a tratti forse un pochino lento, qualche parte l'ho trovata un po' annacquata. Personalmente ho preferito il primo capitolo, l'ho trovato più d'impatto (sarà anche per l'effetto novità) Comunque concordo al 100% col discorso finale, certe cose vanno viste al cinema, senza se e senza ma
comprati entrambi.primo capolavoro,secondo una zozzeria che in confronto "il prescelto" è un capolavoro.ma la versione no cut esiste in blu ray de il prescelto?(api e gamba in vista,intendo).
Alcuni dei miei preferiti, così al volo : Gli ultimi giorni dell'umanità di ghezzi/gagliardo, Trenque lauquen di Laura citarella, The essntial truth of the lake di lav diaz, Godland di Ilmur palmason, l'ultimo film di Sylvain George visto a Locarno, Anatomia di una caduta di J.Triet, About dry Grasses di N.B.Ceylan, Animali Selvatici di Cristian Mungiu, Slide di Bill plympton, God of Mexico di Elmut Dosantos, Rapito di Bellocchio, Unrest di Cyril Schaublin, Club Zero di Jessica Hausner, Aftersun di Charlotte wells, Unicorn Wars di Alberto Vázquez, Holy spider di Ali Abbasi , Io Capitano di Garrone.
Anche io non ho visto molti della tua top. Una Claustrocinefilia è quello che mi interessa di più. Ma voglio vedere anche As bestas, Mimona, l'ultimo di Aronofsky, quello di J.Gray che è un regista che non conosco e altri.
Che filmone, l'Hard to be a god dell'animazione. Avevo già preso il bluray Uk appena uscito, ma acquisterò anche questo per godermi meglio gli extra che sono gli stessi dell'edizione estera. Sul film c'è poco da dire, va visto e rivisto per godersi ogni dettaglio di un lavoro artigianale e visionario incredibile. Tippet probabilmente ha riversato tutto il suo cinismo per i disastri dell'essere umano, anche se forse il lato positivo e di speranza è proprio il film stesso che esiste e la sua cocciuta e incredibile storia di produzione .
È vero ma a tratti ci ho visto vaghe sfumature di speranza. Comunque un’esperienza deflagrante. Poi, per me che amo l’animazione è quella in stop Motion in particolare è davvero una roba necessaria.
Ho avuto la fortuna immensa di vederlo in sala a Parigi. Un'esperienza all'insegna del superamento di ogni tipo di limite, interno ed esterno al cinema. Mi ha segnato e meno male che MF s'è accollata di portarlo in italia con un bel blu ray.
@@AndreaFontanaAutore Assolutamente, l'effetto è stato parecchio "lisergico" e data anche la ridotta presenza di pubblico il silenzio ha fatto emergere tutto quello che Tippett c'ha messo dentro
Ciao Andrea, mi sono dimenticato di una cosa che volevo chiederti nel precedente commento...nella versione su raiplay ho notato la mancanza di una scena rispetto alla versione vista l'anno scorso al cinema : durante il monologo teatrale di Ronconi ho visto che manca la scena dei soldati morti del film Sogni di Kurosawa (nella versione su raiplay si sente solo il sonoro della marcia del plotone e la voce che gli ordina di fermarsi ) che era così potente e perfettamente collegata con le parole del monologo rivolte in quel momento proprio ai morti in guerra. Oppure l'ho solo sognata/immaginata quella scena al cinema ? , Nei titoli di coda infatti non c'è Dreams di Kurosawa.
Sono andato a cercare un mio commento subito dopo aver visto il film al cinema e parlavo proprio di quella scena . Ma infatti è rimasto solo il sonoro. Sarà proprio un problema di diritti probabilmente, magari dopo l'uscita del film in Giappone.
Grazie Andrea. Avevo bisogno di sentire le tue parole su ghezzi e Gli ultimi giorni dell'umanità, mi sentivo un po' solo nell'aver amato così tanto questo film nei primi mesi dell'anno scorso. Io l'ho visto al cinema ed è stato subito il mio preferito dell'anno e l'ho già rivisto 2 volte adesso su raiplay. Al cinema è stato una esperienza unica e volevo rivederlo subito. Sono cresciuto anche io , fin dai primissimi anni 90, con fuori orario e la surreale poetica e ironica follia della passione cinefila di ghezzi che mi ha fatto conoscere praticamente quasi tutti i miei registi preferiti. Per me è un capolavoro del cuore. Quella scena della figlia è stupenda, ma anche tante altre che fanno parte dellla vita di ghezzi mi hanno emozionato. Per non parlare di tutto il resto del film che ha una sua tematica di montaggio visivo e narrativo in linea con il bellissimo e perfetto titolo Gli Ultimi Giorni Dell'umanità. È impossibile spiegare a parole questo film .la magia immersiva di certe immagini è forse simile a quelle, oltre a ricordare registi come Godard, C. Maker e Herzog, di un altro capolavoro che ho visto per la prima volta proprio di recente su raiplay fuori orario, che è il film uscito nel 2000 di Jonas Mekas, altro non film diario di 5 ore che cattura tutta la vita del regista in un poetico inno alla vita. Il film di ghezzi/gagliardo è in parte anche questo , ma con in più un'altro immaginifico e apocalittico inno allo sguardo/cinema . Scusa se sono stato un po' confuso e troppo lungo, ma ghezzi è un personaggio speciale e se lo meritava un film così unico e bello che porta il suo nome.
Ma non devi scusarti, questi sono i commenti che desidero ricevere. E sono felice che la pensiamo uguale, è un film che mi ha commosso in più di un momento.
Troppo gentile, grazie. Comunque si , pure per me è stato molto commovente e parecchio sorprendente per via anche di un grande lavoro di ricerca , montaggio e sonoro. Mi ero fatto una vaga idea di come potesse essere, ma quando l'ho visto al cinema sono rimasto ipnotizzato e sorpreso fin dalla prima scena all'ultima. Nonostante il suo essere un film impegnativo, filosofico e sperimentale , è di gran lunga uno dei film più toccanti e immersivi, con anche momenti di ironia, gioia, poesia e dolorosa malinconia che abbia mai visto, un po' come è veramente la vita e il cinema.
Grazie Andrea per la tua analisi. Ma che sia questa l’occasione di ristampare il tuo vecchio libro sullo Studio Ghibli magari con l’aggiunta di questo film?
Visto all'uscita in Italia, mi ha entusiasmato veramente tantissimo, forse la cosa che mi ha colpito di più è stata la totale "purezza" (a tratti anche artistica) con la quale vengono rappresentate le strutture che inglobano i bagni (e per i quali mi sono informato successivamente, scoprendo che esistono veramente e non sono artefatti scenografici). Il modo in cui vengono rappresentati questi agglomerati quasi inseriti a forza nel "sudiciume" di Tokyo, mi faceva strabuzzare gli occhi ogni volta che ne vedevo uno sullo schermo. Wenders in questo film poi tra riprese e montaggio, a parer mio, mette veramente una pacatezza, una voglia di semplicità e ritmi lenti (in senso positivo) che straborda ed esonda il pubblico, è stato veramente terapeutico, per me, vedere questo film. Inoltre ogni particolare della vita del protagonista mi metteva tantissima curiosità, la "maniacalità" della sua routine era veramente uno spettacolo, avrei continuato a guardarlo per ore innaffiare le piante o anche leggersi uno dei suoi libri da 100 yen. Per non parlare del finale che mi ha veramente lasciato molto colpito (e su cui non mi voglio soffermare per non fare spoilers). Infine aggiungo che anche a me ha ricordato moltissimo gli uomini solitari e senza meta di Taniguchi, a tratti mi dava quasi l'impressione di vedere una trasposizione filmica de "l'uomo che cammina" (un sogno per me e per tutti coloro che amano questo grande maestro del manga). Grazie mille Andrea per questo video, sei veramente un grande per me e da poco mi sono recuperato il libro che hai scritto con Enrico Azzano su Kon e a breve recupererò anche la nuova edizione del libro sullo Studio Ghibli, non ti fermare mai, per me sei un mito!❤
Ma grazie! Non sai quanto siano importanti per me queste tue parole di sostegno. Ne faccio tesoro. E fammi sapere cosa ne pensi della nuova edizione di Studio Ghibli!
Commento per due ragioni: 1) Perché il video è bello; 2) Per spingere, anche se di pochissimo, l'algoritmo. L'unica cosa che aggiungo è che oltre a Ozu ci ho visto anche un po' di Taniguchi, in particolare del Taniguchi di Furari. Aspetto il prossimo video!
C'è una soluzione di regia che mi ha subito fatto pensare a Furari, ovvero quando il protagonista, dopo aver letto un passo del suo libro o dopo aver fatto partire un'audiocassetta, vaga con la mente e con una dissolvenza passiamo a una scena in bianco e nero che mostra in dettaglio alcuni elementi della natura, per esempio il sole che filtra tra gli alberi. Per far capire cosa intendo, mi riferisco a scene come questa: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-Bh6F_SKqYLc.htmlsi=kv3wrUSfsp1wW8Fr È la stessa soluzione che adotta anche Taniguchi in Furari quando il protagonista, un cartografo in pensione, dopo essersi fermato a osservare il paesaggio cittadino e la natura che circonda il posto, si ferma un attimo e vaga con la mente sino a diventare tutt'uno con l'ambiente circostante. Sia il protagonista di Perfect Days che quello di Furari vengono colti da un cosiddetto satori, uno sfinimento fisico ed emotivo che è conseguenza di una comunione contemplativa con la natura. Personalmente ho adorato questi passaggi di Perfect Days, anche se si tratta di un'idea semplicissima era da tanto che non la vedevo espressa così bene su schermo.
Concordo con l'analisi. A me è piaciuta molto la prima parte del film e mi auguravo il ritmo rimanesse quello, invece a mio parere si nota l'impaccio e la foga di spiegarsi, vengono inseriti troppi elementi sul mondo creato dal prozio che sono irrilevanti, costituiscono un secondo racconto che si sovrappone al primo ma senza armonia o senza necessità. Al netto del fascino che può suscitare forse avrebbe giovato di una durata più contenuta.
A me è piaciuto molto ma gli ultimi 20 minuti non li ho capiti e soprattutto una delle scelte che fa verso metà film mi ha spiazzata 🚖 e l'ho trovata immotivata.
