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Luca Gatto
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@mariorizzato5150
@mariorizzato5150 Месяц назад
Sono un picolo impreditore di kiwi boerica meglio coprire o scoperto
@roccobarca4558
@roccobarca4558 2 месяца назад
Ciao Luca ,scusa se si ti disturbo di nuovo. Parlando con dei tecnici e vivaisti di Verona ed Emilia Romagna dicono che , purtroppo, le piante di kiwi verde innestate su Bounty collassano improvvisamente dopo 3-4 anni dall'innesto. Pensano che bounty non è molto affine con il kiwi verde. Tu a latina hai riscontrato questa problematica sul kiwi verde? Per raggirare questo problema stanno usando una marza di kiwi giallo come intermedio tra bounty e il kiwi verde in modo da superare la disaffinità d'innesto. Grazie mille 🤗
@lucagatto266
@lucagatto266 Месяц назад
Ciao Rocco, nessun disturbo. Purtroppo confermo che anche nella provincia di Latina stiamo assistendo ad esempi simili. Dobbiamo continuare comunque su questa strada coinvolgendo altri portainnesti o innesti ponte nelle nostre prove e sopratutto condividendo le diverse esperienze fatte.
@roccobarca4558
@roccobarca4558 Месяц назад
@@lucagatto266 grazie Luca ,si sono d'accordo con te,la condivisione è fondamentale,sono tempi duri per il kiwi . Guarda in italia attualmente ci sono in prova altri portinnesti oltre al Bounty, uno si chiama Roki che dovrebbe essere un incrocio di actinidia valvata,c'è un impianto a Verona di 5-6 anni e vorrei andare a visitarlo se organizzano incontri tecnici,un altro come lo Spice24 che fa parte della specie Actinidia Rufa e questa specie viene utilizzata in Giappone e in Korea. La Star Fruit sta sperimentando lo Yanoon RT1, un actinidia valvata. Purtroppo le prove richiedono tanto tempo,non bastano 2-3 anni purtroppo . Riguardo all'affinità d'innesto del Bounty ho provato a contattare vivaisti neozelandesi,mi hanno detto che non innestano Hayward su Bounty perché è poco vigoroso e preferiscono usare ancora Bruno come portinnesto,altri mi hanno detto che non è molto compatibile con Hayward,altri mi hanno mandato delle foto di Hayward su Bounty innestate nel 2005 e quindi piante con più di 15 anni. Quinci come vedi ci sono molti pareri discordanti. Speriamo non dia problemi con le varietà di giallo che usiamo in Italia come Jintao,Soreli ecc perché in nuova Zelanda tutte le piante di Bounty vengono innestate solo su G3 Zespri.
@lucagatto266
@lucagatto266 Месяц назад
Si, l’ottimale sarebbe impostare una prova con i diversi portainnesti con Hayward per poi confrontare i risultati su più anni, ma non conosco di prove simili strutturate in Italia in università o altri enti. Quindi sarà fondamentale la condivisione delle esperienze fatte da tutti senza esaltare o demonizzare nessuno ma andando con calma e obiettività, e qui la vedo e difficile…
@roccobarca4558
@roccobarca4558 Месяц назад
@@lucagatto266 vero, pienamente d'accordo con te. Purtroppo con Hayward autoradicato come portinnesto è difficile continuare a coltivare,è fondamentale ricercare un portinnesto. Ci sono delle ricerche del 1997 su internet da autori giapponesi dove hanno provato ad innestare una loro varietà di deliciosa su portinnesti di actinidia Rufa varietà Fuchu e dicono che il Rufa è pienamente affine perché molto vicino geneticamente al deliciosa e alle chinensis. Però è necessario testarli sui nostri ambienti . Dovrebbero arrivarmi delle piante di Spice24 ,ti tengo aggiornato Luca💪👍
@lucagatto266
@lucagatto266 Месяц назад
Grazie Rocco, teniamoci aggiornati 💪
@user-zi8pk7qd4x
@user-zi8pk7qd4x 7 месяцев назад
Buongiorno Le rispondo in merito al commento da lei rilasciato al video 'moria del kiwi, esperienze di un'irritazione sostenibile in Piemonte '. Innanzitutto partirei dalle esperienze effettuate in campo nell' areale Piemontese. Noi riteniamo sia indispensabile l' utilizzo della vaga e questo a prescindere dall' utilizzo o meno di sistemi quali sonde collegate ad apposite centraline piuttosto che tensiometri(che per esperienza personale ritengo poco affidabili). Questo perché i dati riportati dai sistemi di cui parlavamo in precedenza(tensiometri,sonde ecc..) siano semplici numeri e che quindi vanno interpretati in funzione del terreno. Per fare questo si deve necessariamente ricorrere all' uso della vanga, strumento che ci permette di toccare il terreno,modellarlo al tatto per capire in che condizioni si trovi il suolo. Una volta eseguite queste operazioni anche 2 o 3 volte a settima e durante tutto l' anno,si riesce a dare un valore utile ai fini pratici, ai dati forniti da questi strumenti. In secondo luogo , l' irrigazione a tutto campo è stata provata per ovviare al problema di cui faceva riferimento,ovvero irrigare con l'irrigazione a goccia per 10/12 ore consecutivamente sempre nella stessa porzione di terreno. L' obiettivo dell' irrigazione a tutto campo è quello di irrigare una superficie più espansa possibile e quindi di distribuite l'acqua in modo uniforme su tutto lo strato esplorato dalle radici(non solo quelle vicine al tronco). Per raggiungere questo obbiettivo con l'irrigazione a goccia bisognava irrigare per moltissime ore in modo tale che l'acqua si allargasse nel sottosuolo compromettendo però la struttura di quest' ultimo. Con l'irrigazione a tutto campo, ovviamente se si hanno le portate necessarie per utilizzare questo sistema,si potrà ridurre l'utilizzo di acqua in quanto verranno irrorati gli strati più superficiali del terreno( 20/30 cm),ovvero quelli esplorati dell' apparato radicale dell' actinidia. Semplificando il tutto,con l'irrigazione a tutto campo ,in meno tempo rispetto all' irrigazione localizzata bagno molto più terreno e riesco a raggiungere praticamente tutto l' apparato radicale della pianta,evitando quindi i problemi che abbiamo riscontrato in Piemonte ovvero una parte dell' apparato radicale con eccesso di acqua e la restante parte completamente asciutto. Aggiungo inoltre che con un corretta gestione dell'irrigazione a tutto campo riduco drasticamente( fino al 70%) i mm a metro quadro di acqua che si traduce in una riduzione del compattamento di alcune zone del suolo. Zone nelle quali abbiamo riscontrato la moria delle radici a causa di un eccessivo compattamento del terreno presumibilmente causato da una scorretta distribuzione dell' acqua. Alessandro Gabutto
@roccobarca4558
@roccobarca4558 6 месяцев назад
Ciao Alessandro, al minuto 10:14 dove fai vedere che le piante sono sofferenti che tipo di microirrigatori stavi utilizzando? Non so vede bene dal video Grazie
@luigisantandrea4933
@luigisantandrea4933 7 месяцев назад
Ho visto il video solo ora ma faccio comunque un commento. È certo che con l'irrigazione a goccia si sono fatti degli errori come quello di irrigare per 10-12 ore cosecutive. Secondo la mia esperienza dopo 3 ore e acqua sprecata perché passa sotto all'area esplorata dalle radici e crea solo dell'asfisia. Se in base ai dari evaporimetrici occorre più acqua si ripete il turno la sera. Poi attualmente non occorre più usare la vanga per constatare la bagnatura perché ci sono strumenti molto validi che ci vengono in aiuto. Si può iniziare con i Tensiometri ,più economici, oppure usare sonde collegate alla centralina meteorologica che danno il dato a diverse profondità. Queste sono certamente, a mio avviso, più affidabili . Certamente se avete notato un miglioramento con l'irrigazione a spaglio,ben venga , ma i volumi d'acqua sono diversi e se uno ne ha disponibilità, tutto bene. Buon lavoro
@roccobarca4558
@roccobarca4558 7 месяцев назад
Complimenti Luca per il video e per le informazioni, attendevo con ansia la notifica😂. Questi video che realizzi sono utilissimi per il rilancio di questo settore e questo vostra testimonianza rappresenta davvero un grande speranza per il futuro. Solo una domanda: che sesto d'impianto consigli quando si usa Bounty come portinnesto? Nelle mie zone con portinnesto Hayward si usa il 5x4 ad alberello sul verde mentre sul giallo il 5x2,5/2 a doppio o monocordone. Mi piacerebbe vedere anche un video dove provi una serie di microirrigatori ad aspersione e, secondo la tua esperienza, la portata in litri ora consigliata in base alla tipologia del terreno,argilloso ,medio impasto o sabbioso. Nel video mi sembra di aver visto il netafim spinnet come microirrigatore,è ottimo perché non avendo il ponte non crea gocciolamento durante il funzionamento. Ancora complimenti,sei un grande 🔥💪
@lucagatto266
@lucagatto266 7 месяцев назад
Ciao Rocco, grazie per i complimenti. Io e Simone proviamo a dare una mano come possiamo ad un settore che ci trova come primi interessati. Riguardo al sesto d’impianto dipende molto dal terreno ma diciamo che stiamo tendendo ad aumentare la densità con il bounty con medie che vanno dai 2,5 a 3,5 sul filare rispetto ai 4 che adottavamo con hayward. Riguardo ai video speriamo di farne altri a breve ma facendoli nel tempo libero con l’avanzare della stagione purtroppo diventa sempre meno. Grazie ancora per il supporto
@roccobarca4558
@roccobarca4558 7 месяцев назад
@@lucagatto266 ciao Luca, grazie mille per la risposta. Si è vero il tempo non è mai abbastanza purtroppo. Comunque tranquillo quando potete realizzare qualche video tu e Simone è sempre un piacere guardarli. Grazie ancora a te, buona giornata e buon lavoro 🔥👍
@simonemaola
@simonemaola 7 месяцев назад
Ciao Rocco, grazie per i complimenti e soprattutto fa piacere se questi video possano essere di aiuto. Riguardo i sesti d’impianto mi trovi pienamente d’accordo con Luca nell’ aumentare le densità d’impianto . Per quanto riguarda la forma di allenamento tendenzialmente si usa l’albero sia per il verde che giallo per la fisionomia di questo portainnesto. Ovviamente nessuno esclude la possibilità di fare il cordone
@roccobarca4558
@roccobarca4558 7 месяцев назад
@@simonemaola ciao Simone, figurati 💪. Grazie a te invece per avermi risposto e per il lavoro svolto con Luca,non è facile trovare queste video testimonianze in rete. Continuate così, avete fatto tutto quello che la ricerca non ha saputo fare in tutti questi anni. Buon lavoro e grazie ancora per aver risposto alla mia domanda 💪
@cris1638
@cris1638 7 месяцев назад
Complimenti! Ottime osservazioni!
@maximilianagr
@maximilianagr 7 месяцев назад
Complimenti per il lavro fatto e per gli argomenti tratti anche nei video precedenti. Molto interresante il confronto sugli apparati radicali tra i diversi portainnesti; si evidenziano molto bene le caratteristiche morfologiche. Molto interresante le diverse esperienze dei diversi areali e del sinergismo intrapreso di lavoro tra tecncici e aziende agriole. Sempre di più emerge l'importanza della buona pratica agronomica e dell'impiego di una serie di tecniche di coltivazione: gestione del cotico erboso fino alla gestione irrigua ecc.. Uno studio fatto molto bene ed esaustivo.
@roccobarca4558
@roccobarca4558 8 месяцев назад
Ciao Luca, complimenti per il lavoro. Oltre allo Spinnet,hai provato altri microirrigatori,magari autocompensanti? Io ho provato il Supernet capovolto della Netafim ,è autocompensante ma purtroppo quando si intasa è difficile pulirlo. Adesso sto provando l'aquasmart2002 naandanjain capovolto, anche questo autocompensante, sembra più semplice da pulire e fa un buon diametro di irrigazione. Lo spinnet è ottimo perché essendo senza ponte non fa il classico gocciolamento durante il funzionamento, purtroppo non c'è una versione autocompensante.
@lucagatto266
@lucagatto266 8 месяцев назад
Ciao Rocco, anche io quest’anno ne ho provati diversi. Più che altro perché con determinate portate, relativamente basse, ho problemi di occlusione degli ugelli. Ma devo dire che non ho trovato quello che cercavo. Per uniformare la portata comunque ci sono delle valvole da aggiungere ad ogni ugello che aprono dopo una certa pressione (solitamente 1 bar) e sono molto utili sopratutto con impianti in pendenza. Ti anticipo che stiamo lavorando ad un nuovo video che spero faremo uscire entro la metà di gennaio. 😉
@roccobarca4558
@roccobarca4558 8 месяцев назад
@@lucagatto266 ciao Luca, grazie per avermi risposto. Si è vero più la portata è bassa più gli ugelli sono piccoli. I microirrigatori autocompensanti, a parità di portata, hanno gli ugelli più grandi rispetto ad un microirrigatore non autocompensante. Si le conosco le valvole che dici tu,se non sbaglio vengono chiamate valvole antigoccia. Comunque nemmeno io sono riuscito a trovare il microirrigatore perfetto,tutti hanno pregi e difetti. Anche perché di modelli che funzionano a testa in giù non ce ne sono moltissimi. Perfetto Luca allora attendo con ansia il video che pubblicherai💪🔥. Buon giornata e buon lavoro
@roccobarca4558
@roccobarca4558 Год назад
Ciao Luca, oltre allo spinet della netafim ti segnalo anche il supernet sempre a marchio netafim, a differenza dello spinet il supernet è autocompensante. Io ho provato la versione da 30 litri/ora capovolto, diametro di bagnatura perfettamente uniforme tra una pianta e l'altra ed ogni pianta riceve la stessa identica quantità d'acqua. Ciaooo a presto 💪🤗
@user-wl9ho9tb5z
@user-wl9ho9tb5z Год назад
interessantissimo
@andreaassoluto5552
@andreaassoluto5552 Год назад
La maggior parte dei problemi ..non solo x il kiwi, ma x le cultivar di alberi da frutto, in particolare,sta nella rarefazione del corredo genico dell 'impianto.I cloni non sopportano la vita e di conseguenza i costanti cambiamenti vibrazionali-energetici sia materiali( cicli climatici) sia sottili( evoluzione genica naturale delle specie).In questo caso la tecnica intensiva dimostra non solo un decadimento vitale della pianta ma un deleterio impoverimento del suolo che acuisce e intensifica poi gli interventi agronomici fino ad esasperare concimazioni e irrigazione rendendole vane e deleterie.Purtroppo ..dal mio punto di vista ,supportato da attente osservazioni ,se ne esce solo con l'introduzione della coltivazione multivarietale..l 'abbandono dell'impianto clonale , il ritorno a innesti forti e vigorosi di origine e selezione naturale utilizzando quindi al più piante madri forti o sorelle per favorire un patrimonio genico ampio recettivo e aggiornato che stimoli la risposta immunitaria in modo singolo su ogni pianta.Ovviamente l 'intensivo con le caratteristiche odierne ha le ore contate sia in campo che in banca. L'Italia..paese che esprime centinaia di prodotti di nicchia ..dop doc docg ecc..e' fatta di varieta create da piante madri riprodotte nei secoli con tecniche non clonali... i numeri parlano chiaro...in emilia la regione dove risiedo, la coltivazione di pere sta perdendo centinaia di ettari /anno x gli stessi problemi del kiwi. Grazie x il video
@maximilianagr
@maximilianagr Год назад
Complimenti per l'approccio sperimentale e verificando la teoria anche in altre areali dove la coltivazione del kiwi è molto importante. Aspetto che emerge da questo lavoro portato avanti dal collega Dr Agronomo Luca Gatto e dall'Agrotecnico Simone Maule è di un approccio agronomico mirato ad una migliore gestione idrica accurata basata sull'analisi del classico sistema della vanga per verificare il livello di bagnatura del terreno.
@lucagatto266
@lucagatto266 Год назад
Grazie Massimiliano
@roccobarca4558
@roccobarca4558 Год назад
Grandeeee Luca 💪, questo video mi ha tenuto incollato sullo schermo per tutti i 18 minuti. State facendo un ottimo lavoro. A presto 🤗
@lucagatto266
@lucagatto266 Год назад
Ciao Rocco, grazie mille a presto 😁
@mariorizzato5150
@mariorizzato5150 Год назад
@@lucagatto266Grazie, il filmato molto interessante
@lucagatto266
@lucagatto266 Год назад
Approfitto per ringraziare Alessandro e Franco che hanno fatto veramente un grande lavoro. A presto Mario 😄
@AGRIMOVIEemi
@AGRIMOVIEemi Год назад
Bravissimi ottimi contenuti 👍🏻👍🏻👍🏻
@lucagatto266
@lucagatto266 Год назад
Grazie 😁
@simone2633
@simone2633 Год назад
Questa, amico mio, non è una miniera...
@pulellis.s.3980
@pulellis.s.3980 Год назад
Ciao LUCA sono Fabio pulelli da Forlì vi ringrazio tanto per le informazioni. tutti i problemi elencati riguardo ai kiwi sono uguali ai miei. ho una piccola azienda di 3,5ha coltivata
@pulellis.s.3980
@pulellis.s.3980 Год назад
a Hiward dove mi stanno morendo le piante a macchia di leopardo. Sto facendo delle riprese con nuovo tipo di portainnesto Baunti circa 200 piante Ti chiedo secondo te quale l orario migliore della giornata per irrigare kiwi Grazie a presto
@lucagatto266
@lucagatto266 Год назад
Ciao Fabio, come al solito non c’è una risposta assoluta buona per tutte le aziende perché dipende da tanti fattori ed anche dallo scopo. Di solito quello che consigliamo nei mesi estivi (anche vedendo l’evoluzione delle curve delle sonde) è un irrigazione frazionata in 2-3 volte: solitamente in mattina avanzata e nel pomeriggio. A volte eseguiamo un breve intervento anche nei momenti più caldi del giorno per abbassare la temperatura nell’impianto e ridurre gli stress per le piante 🌱
@pulellis.s.3980
@pulellis.s.3980 Год назад
@@lucagatto266 ok grazie. State facendo un gran lavoro complimenti
@Diego-dn1mq
@Diego-dn1mq Год назад
Complimenti per l'impegno e il lavoro! Un chiarimento: ma quest'irrigazione ad aspersione totale come viene realizzata nella pratica? Microjet posizionati ad una maggiore altezza da terra?
@lucagatto266
@lucagatto266 Год назад
Ciao Diego, grazie. Il lavoro è iniziato provando decine di microjet diversi e testandone l’area di bagnatura e l’uniformità nell’area a diverse pressioni. Dopodiché ne abbiamo selezionati alcuni per la prova in campo ed a dire la verità ne proviamo di nuovi ogni anno cercando sempre qualcosa di migliore. L’altezza a cui va posto è consequente a questi parametri ed all’eventuale lavoro di manutenzione. L’obiettivo finale è simulare una pioggia debole-media e quindi tutte le scelte vanno in questa direzione. In futuro comunque vorremmo fare un altro video dove spiegheremo meglio tutti questi aspetti.
@Diego-dn1mq
@Diego-dn1mq Год назад
Intanto grazie per la disponibilità. Se posso volevo chiederti un consiglio pratico... disponendo di impianto a goccia, secondo te avrebbe senso sostituire i classici gocciolatori autocompesanti con gocciolatori "a spruzzo", di modo da poter evitare il totale rifacimento dell'impianto irriguo?
@simonemaola
@simonemaola Год назад
Ciao Diego, se parliamo di gocciolatoi ad alta portata si può effettuare la sostituzione con degli erogatori a spruzzo che hanno un buon raggio di bagnatura. Tutto però dipende dalle lunghezze delle linee di irrigazione dal diametro del tubo e dalle pressioni utilizzate. Per questo diciamo sempre di parlarne anche con gli impiantisti così si fanno i calcoli precisi per effettuare al meglio l’impianto
@alexzolder
@alexzolder Год назад
Perché non lavorare la terra interfilare per arieggiarla?
@lucagatto266
@lucagatto266 Год назад
Infatti, solitamente lavoriamo ancora al centro del filare dove c’è stato il passaggio del trattore durante la stagione e dove per il momento l’apparato radicale non è ancora molto presente. Per il resto cerchiamo di evitare perché anche lavorazioni molto superficiali andrebbero a disturbare l’apparato radicale del kiwi, inoltre con un irrigazione equilibrata e con la pratica del sovescio non ne vediamo necessità.
@roccobarca4558
@roccobarca4558 Год назад
Ciao Luca,scusami se ti disturbo di nuovo,avevo già commentato. Solo una mia curiosità: come mai a Latina utilizzate la forma ad alberello? È più produttivo rispetto ai due cordoni permanenti? Nella mia zona sul verde usiamo due cordoni permanenti e sul giallo per lo più il monocordone. Grazie mille
@lucagatto266
@lucagatto266 Год назад
Ciao Rocco nessun disturbo. In realtà entrambe le forme di allevamento sono molto diffuse con i pro ed i contro che le caratterizzano. Sul verde sicuramente prevale l’alberello anche a causa della PSA, mentre sul giallo sotto rete è molto comune il cordone doppio o mono che solitamente facilità le varie operazioni colturali.
@roccobarca4558
@roccobarca4558 Год назад
@@lucagatto266 ok grazie mille Luca,quindi in caso di PSA con la forma ad l'alberello quali vantaggi di ottengono? Permette di tagliare solo la "branca infetta" e di salvare la pianta? Grazie mille per la disponibilità.
@lucagatto266
@lucagatto266 Год назад
Si esatto. Se la batteriosi colpisce il cordone compromette buona parte della pianta mentre con l’alberello il danno viene maggiormente “confinato”.
@roccobarca4558
@roccobarca4558 Год назад
@@lucagatto266 grazie mille Luca,solo un'ultima domanda: un impianto di kiwi verde giovane con sesto di 5x2,5 allevato a doppio cordone può essere trasformato ad alberello o le piante sono troppo strette? Anche io ho problemi con la PSA. Grazie mille
@lucagatto266
@lucagatto266 Год назад
È difficile dare una risposta definitiva perché dipende da tanti fattori diversi in ogni azienda e che determinano la vigoria della pianta. Comunque in linea di massima direi di sì dato che sto effettuando questo cambiamento da me dove ho un terreno sabbioso che limita molto la vigoria e sto trasformando un doppio cordone in alberello con sesto di impianto 5x2 😁
@ChandanPal143
@ChandanPal143 Год назад
Any English subtitles available?
@lucagatto266
@lucagatto266 Год назад
For the moment you can set English subtitles in automatic mode, they work enough well.
@roccobarca4558
@roccobarca4558 Год назад
Ciao Luca, video interessatissimo e complimenti davvero per lo studio che state conducendo. Interessante l'uso di rafano e senape come sovescio. Qual è il motivo di questa scelta? Forse perché il rafano ha un apparato radicale fittonante mentre la senape per la sua attività nematocida? Io semino prevalentemente lupino poiché ha un apparato radicale fittonante di circa 45cm e fornisce discrete unità di azoto. Inoltre ,volevo sapere, gentilmente,se in futuro farai un video di approfondimento sul portainnesto neozelandese Bounty71? Continuate così, grandissimi 💪, mi sono iscritto al tuo canale. A presto 🤗
@lucagatto266
@lucagatto266 Год назад
Grazie Rocco. Riguardo al sovescio ne stiamo provando tanti tipi differenti con diverse consociazioni (anche con leguminose) cercando di trovare le migliori soluzioni in base al periodo-clima-contesto specifico ed esigenze dell’agricoltore, rimane però di primaria importanza la spiccata azione fittonante che deve avere proprio per migliorare la struttura del suolo ed essere una concreta alternativa alle lavorazioni. Vorremmo fare dei video di approfondimento durante tutta la stagione sui diversi argomenti trattati: esperienze di portainnesti, irrigazione, analisi visiva del suolo ed anche sul sovescio appunto. Quindi speriamo di darti utili aggiornamenti in futuro. A presto 😁
@roccobarca4558
@roccobarca4558 Год назад
@@lucagatto266 grazie mille Luca per la risposta, perfetto allora attendo con ansia i video che pubblicherai. Sono già certo che saranno utilissimi. Mi sono iscritto al tuo canale e ho condiviso il video a colleghi e amici. Ciao a presto 🤗🤗
@simonemaola
@simonemaola Год назад
Ciao Rocco, riguardo al Baunty come gia detto da Luca Gatto faremo un video di approfondimento durante la stagione però devo dire che al momento facendo direttamente in azienda le prove si stanno ottenendo dei buoni risultati sia come sviluppo della vegetazione che del l’apparato radicale. Poi vedremo come si comporterà in futuro
@roccobarca4558
@roccobarca4558 Год назад
@@simonemaola grazie mille Simone, va bene aspetto il video. Alla prossima. Ciao
@pulellis.s.3980
@pulellis.s.3980 Год назад
@@lucagatto266 .ciao LUCA ,sono Fabio Pulelli ,riguardo al sovescio c è qualche tipo di seme che si può seminare in primavera, se si cosa consigli. Grazie
@manuelbreitenberger1348
@manuelbreitenberger1348 Год назад
Complimenti, siete riusciti a fare quello che noi in Veneto dal 2012 non siamo stati capaci ad organizzare. Buona continuazione di lavoro e mi raccomando non fermatevi e continuate le prove, anzi sarei felice di mettere a disposizione le nostre piantagioni.
@lucagatto266
@lucagatto266 Год назад
Grazie, stiamo cercando di ampliare gli areali di sperimentazione il più possibile. La dove fosse interessato a collaborare può contattarmi all’email luca.gatto90@gmail.com
@maximilianagr
@maximilianagr Год назад
Interessante approccio tecnico scientifico, valutando in maniera molto scientifica e approfondita tutte le tematiche. Indirizzandosi verso la vera problematica di natura Agronomica (pratica colturale) sempre più messa in secondo piano cercando delle cause di natura biotica. Ma molto spesso possono essere delle cause secondarie dovute ad errate tecniche o pratiche agronomiche di impianto o gestione della coltivazione.
@lucagatto266
@lucagatto266 Год назад
Grazie per il commento 😉
@giorgiomiclet4473
@giorgiomiclet4473 Год назад
Complimenti per il lavoro che state facendo!
@lucagatto266
@lucagatto266 Год назад
Grazie per il commento 😉
@maximilianagr
@maximilianagr 2 года назад
Complimenti per il lavoro molto interessante e molti spunti di riflessione.
@raffaelesasso772
@raffaelesasso772 2 года назад
anche questo lavoro è ottimo
@mariorizzato5150
@mariorizzato5150 Год назад
O visto immagini e sentito il racconto lo ritengo molto molto interessante ci sono spunti che mi erano oscuri bravi
@raffaelesasso772
@raffaelesasso772 2 года назад
ottimo lavoro complimenti