La riflessione di Agnelli sulla rottura generazionale e sociale, fa pensare che alla fine ha vinto la mediocrita' perche' queste nuove generazioni che valutano in base al successo, al mainstream, sono stati educati cosi' dai loro genitori mediamente mediocri, che hanno rifiutato ogni sacrificio nella loro vita per adagiarsi al galleggiamento e che hanno preteso tutto gratis per i loro figli, a partire dalla promozione a scuola, l importante il conformismo e la loro definizione di successo, la visibilita'. Il mediocre cosa vuole? essere visto, perche' solo cosi' se e' visto e acknowledged dagli altri, sente di esistere. E' triste ma ne deriva che la definizione di successo per il mediocre e' riuscire ad esistere; "riuscire" perche' la sente come una competizione.
Per me le nuove generazioni per colpa di internet e della facilità di come si divulgano le informazioni rendono la vita dei veri artisti ....io direi messa solo in un un'angolo .spero che questo incubo di telefonare finisca
concordo sul fatto che sia migliorato in meglio Agnelli. 20 /25 anni fa lo detestavo di cuore. riesco ad apprezzare meglio gli afterhours ora. thank's😆😜
Di tutte le interviste che agnelli ha rilasciato in molti anni questa è a mio avviso la più sincera, sensata e positiva.qui è persino dolce e simpatico. La maturità dei 50 anni e avere avuto un figlio l’hanno cambiato ( in meglio)