Ciao, nulla da perdonare, il tuo dubbio è legittimo. Questo reggisella funziona in maniera diversa dagli altri, lo puoi assimilare a un vero e proprio ammortizzatore. Di conseguenza puoi scegliere il livello di precarico a seconda delle tue esigenze/preferenze. C'è una prima regolazione base da eseguire in rapporto al peso, secondo tabella dell'azienda e contenuta nelle istruzioni. Poi si decide con l'uso qualche piccolo aggiustamento. Ne parlai nel test della versione endurance, puoi leggere a questo link www.elessarbicycle.it/redshift-shockstop-suspension-seatpost/2/ La presenza degli elastomeri in questa versione PRO modifica un poco le cose ma il principio è identico. Trovi tutto nelle istruzioni ufficiali cdn.shopify.com/s/files/1/0089/1220/7951/files/Instructions_-_ShockStop_PRO_Endurance_Seatpost_-_Rev_0.pdf?v=1712780228 Fabio

Molto strano, le pompe bontrager sono di solito ben fatte. Senza vedere dal vivo non posso avere certezze ma dovresti verificare due cose. La prima è la valvola, a volte quelle tutte lisce creano questa difficoltà. La seconda è l'oring interno al connettore della pompa, se è lacerato allora tende a scappare. Non so quale pompa sia esattamente la tua (bontrager ne ha diverse) ma hanno sempre il beccuccio smontabile. Fabio

@@elessarbicycle3391 grazie per la risposta... l' ho pagata 30 euro ed è nuova! Sicuramente si sarà rovinato l' oring,che tra l'altro il beccuccio non si può aprire.

@@riley1630 mumble mumble, 30 euro, mumble: è la charger? Se è lei mi sa che si svita controlla bene. Infatti bontrager ha anche il ricambio. In alternativa prendi il beccuccio del decathlon, lo vedi nel video mio dove modifico la pistola del compressore. Costa poco e funziona. Fabio

@@elessarbicycle3391 si è lei....stavo pensando anch'io al beccuccio decathlon.

dipenda da tanti fattori, impossibile analizzarli tutti sia perché soggettivi e sia perché non sono uno specialista. Ma per comporre questo video ho chiesto aiuto agli specialisti e si, l'età conta ma se non si può battere si può combattere. Il vero punto focale, ne parlerò a fine estate, è che oltre una certa età serve un approccio globale, dove la bici da sola non basta e non deve essere l'unico obiettivo. Ma è una argomento complesso, ancora non ho idea di come sintetizzarlo senza tralasciare aspetti importanti. E poi vorrei pedalare pure io invece di lavorare al blog/canale... eheheheheh Fabio

Ciao, a distanza non posso fornirti la diagnosi certa, serve sempre vedere la bici dal vivo. Comunque, se ho ben capito, il problema si presenta nel passaggio corona maggiore verso corona minore? Se si, la cosa più veloce, anche se non sembra, è ripartire da zero, ossia regolare prima fine corsa e poi calibrare il deragliatore. Compie troppa strada, diciamo così, ma potrebbe non bastare calibrare (per questo serve bici dal vivo) quindi per andare sul sicuro meglio due minuti in più di lavoro. fabio Ps assicurati che il deragliatore sia parallelo alle corone, altrimenti hai voglia a regolare, non funzionerà mai bene.

@@elessarbicycle3391 la catena non cade verso la corona piu piccola, ma bensi come ho detto esce dalla corona piu grande e va verso il Pedale , questo succede solo nelle discese

@@toninoformica2879 scusa, avevo mal compreso e non vorrei mal comprendere anche il significato di discesa, riferito quindi alla strada e non alla discesa di catena, stavolta ho capito? Scusa ma qui sono 38 gradi...Deragliatore troppo aperto, devi farlo rientrare. Probabilmente la vite di fine corsa è mal settata. vale sempre il consiglio di ripartire da zero, tanto son 5 minuti ed è più facile. fabio

Ciao Antonio, come ripeto spesso per poter fornire una riposta adeguata dovrei avere almeno contezza di che bici parliamo. Comunque, l'operazione è fattibile, esistono in commercio degli adattatori da inserire nella forcella e ti permettono di usare un attacco manubrio per forcelle non filettate. Se hai la pazienza di leggere questo articolo troverai risposta a ogni tuo dubbio. www.elessarbicycle.it/adattiamoci/ Fabio

Ciao Alan, dipende anche dagli obiettivi che uno si pone. Se lo scopo è l'uscita, magari anche allegra e sportiva ma comunque ricreativa, con una fascia cardio e sapendo interpretare i grafici, si riesce a farsi una buona idea di come lavorare. Se si hanno obiettivi più ambiziosi o ci si accorge che esiste una netta differenza tra le due gambe (più frequente di quanto si creda), i misuratori di potenza usati sui rulli (così da avere una condizione costante) permettono risultati ottimi. Oppure, come faccio io, con la scusa delle foto per gli articoli, della necessità di prendere appunti, di verificare una cosa, mi fermo ogni dieci minuti e riprendo fiato... ehehehehe Fabio

Già, ora tutti vogliono le pedivelle corte per frullare ma, come dico in video e come mi disse Moser durante una intervista che gli feci: pedalare agili con rapporti duri. Già, ma lui ha le gambe, noi no. Io pedalo a bassa cadenza con rapporti agili e a stento sopravvivo... Fabio

Ciao, ovviamente non sono un medico e questo video non vuole essere risolutivo, quindi devi prendere le mie considerazioni per quello che sono, seppure prima di comporre, come mia abitudine, ho chiesto lumi a medici dello sport e fisioterapisti. La questione tossine si muove su due piani, uno generale e l'altro particolare. Sul piano generale normalmente inspiriamo ossigeno e espelliamo anidride carbonica e scarti della attività muscolare: se i due "momenti" sono sfasati, se cioè non riusciamo a espellere ogni volta quanto necessario, allora le tossine (anidride carbonica in primis) restano in circolo e ci danno questo effetto di fiato corto. Però poi c'è il piano particolare, dove anche in assenza di patologie c'è da tener presente la singola risposta individuale. Mi hanno spiegato che spesso dipende tutto dal diaframma, senza che significhi una patologia ma solo un suo "cattivo uso" che andrebbe allenato con esercizi specifici. Lasciando fuori ipotesi di patologie polmonari o cardiache che mi dici assenti. Questo in linea di massima ma il mio consiglio è visita medica sotto sforzo e conseguente diagnosi di un medico dello sport, che saprà indirizzarti verso una corretta fisioterapia. Fabio

@@elessarbicycle3391 grazie mille Questi esami , anche sotto sforzo gli ho fatti Anche al cuore e polmoni Grazie per le informazioni, so che questo canale è per la nostra passione, bici Un canale fatto proprio bene 😘

​@@adamcritelli7238senza nessuna intenzione di far polemiche assurde ti dico che da quando sono stati fatti i vaccini-covid le problematiche di stanchezza e fiato corto sono aumentate in modo pazzesco. Non so darti una spiegazione né una soluzione...so che ci sono professionisti qualificati per analizzare il sangue e vedere se può essere questo. Buone pedalate.

Ciao, se dai una occhiata sotto la leva potrai valutare: il meccanismo è semplice, quindi o si è spanata la sede/manca elemento di battuta/dovrei vedere dal vivo però potrebbe solo essersi spostato il fermo a inizio vite lato leva (scusa, è difficile spiegare, nei commenti non posso pubblicare foto) e basta una pinzetta. Se hai difficoltà puoi capovolgere la bici... fabio

Grazie mille

Ciao, senza vedere dal vivo le leve è impossibile una diagnosi certa. E non so a quale vite ti riferisce, ce ne sono due. Comunque, come ipotesi di lavoro: la regolazione distanza è una sorta di vite continua (non proprio, per semplificare) quindi a meno che non sia spaccata, funziona; il punto di innesto invece può facilmente perdere, se svitata troppo, la sua battuta e quindi non regolare più. Ora non so quale delle due sia a non funzionare nel tuo caso, ma se fai un salto a un qualunque shimano center ti risolvono il problema. Come dal medico, serve visitare il paziente... Fabio

Ciao Antonio, come ho già avuto modo di dirti in altri commenti, purtroppo non posso darti una distanza precisa. Non conosco il telaio che hai, cosa intendi montare eccetera. E non esiste una misura, una distanza cioè, univoca. C'è un range di valori, ma entrano in gioco molti fattori e per questo non posso dirti un valore, finirei con indurti in errore. La soluzione migliore, come già ti dissi, è rivolgersi a un bravo meccanico che con la bici davanti potrà operare in sicurezza. Fabio

Ciao, questa, come le altre elettriche, è una opzione in più, poi chi vuole la prende. Non è questione di manualità. In una buona finta borraccia entra la ProBilke Gear Performance XS, che puoi vedere qui ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-W5ZIqeAghHI.html Fabio

@@elessarbicycle3391 ok grazie per il suggerimento, ottimo che sia e telescopica

Grazie a te, gentilissimo. Fabio

Ciao Luca, come tutti i caschi urban che prediligono la calotta molto piena per garantire massima protezione, la ventilazione non è paragonabile a quella di un casco sportivo. Col tempo, dopo tanti test di caschi KinetiCore, ho appurato come questa tecnologia renda molto anche sul piano dell'areazione ma resta comunque un casco da città. E con questo caldo assurdo si suda con tutto...Sul colore hai in parte ragione. La visibilità ne risente ma esistono luci e/o inserti ad riflettenti/alta visibilità che mitigano o annullano il problema. Il calore è molto relativo, uso spessissimo caschi neri, di solito per i test è il colore che tendono a inviare alla stampa, e non c'è differenza nell'uso. Di fatto è la stessa ventilazione che mantiene il casco fresco, te ne accorgi solo se lo poggi sulla sedia al bar. Fabio

Ciao Francesco, non ti scusare e lasciamo da parte il signore, siamo ciclisti. Mumble, un minimo spazio deve esserci, non tanto da inserire una sfera però. Non ricordo ora il numero delle sfere ma si, non sono pari sopra e sotto. Piuttosto mi sorge il dubbio di un serraggio non preciso; certo, dovrei avere il mozzo tra le mani per capirlo. Fai un controllo: rimuovi pacco pignoni e fai girare la ruota tenendo il corpetto tra le mani. Se c'è un problema senti subito lo scalino. Fabio ps do per scontato che non hai invertito i cuscinetti, su molti mozzi hanno misura diversa

Grazie Fabio! Si ho provato a riaprire e ho in effetti avevo serrato troppo la ghiera. Ho provato a fare un giretto davanti casa e sembra risolto... vedremo in situazioni più difficili. Cmq grazie ancora e buona giornata 😊

Ciao Alessandro, non lasciarti suggestionare dalla questione età, da chi sostiene una ebike sia adatta solo ad anziani e/o chi ha patologie. Questa ok, è particolare, costosa e specialistica. Ma credimi, anche chi è in forma e allenato può divertirsi, magari con qualcosa di meno sibaritico (e più economico), da usare ogni volta vien voglia senza curarsi degli sguardi altrui, dei "veri ciclisti" che giudicano tutto e tutti. Anche perché, come ben sanno quelli che usano davvero una ebike, si fa meno fatica ma si fatica; e a volte, può sembrare un paradosso ma è argomento che svilupperò) puoi fare anche più fatica. Se sai come usarla, ti alleni benissimo pure in ebike. Fabio

Ciao Andrea, per comprendere la causa serve avere la bici davanti, a distanza posso solo formulare ipotesi. Se il problema è solo sull'ultimo pignone e non su tutta la scala, l'ipotesi più frequente è la vite di fine corsa H mal regolata. Se troppo aperta o chiusa non so dirti, dovrei appunto vedere la bici. Meno frequente è una minima piegatura del forcellino, ma così infinitesimale da creare problemi solo a fine scala, invisibile a occhio nudo e che si può accertare solo con la dima. Posto che ovviamente tutto il resto funzioni e pacco pignoni sia correttamente serrato. Purtroppo con la bici sul cavalletto queste sono cose che verifichi subito, via monitori no. In alternativa puoi azzerare tutto, ossia regolare come se mettessi il cavo e il cambio per la prima volta, così sei sicuro di non saltare alcun passaggio. Fabio

Non so, può essere una arma a doppio taglio. Se ci si imbatte, come accade purtroppo assai spesso, in biomeccanici da software che posizionano chiunque come fosse un giovane atleta, si fanno parecchi danni. Il posizionamento, l'ho detto molte volte sul blog, è un percorso a tappe, non la gara di un giorno. Va allenato di pari passo con le gambe e tutto il resto, bisogna tener conto di età, stato di forma, frequenza uscite, eventuali patologie e/o semplice invecchiamento (col cavolo che io riesco a stare in bdc come 10 anni fà...) e non tutti i biomeccanici usano questo approccio. Per non dire di quelli che cambiano qualcosa giusto per far vedere che hanno fatto il loro e creano ancor più problemi, malgrado il ciclista esca da lì contento e convinto di stare meglio, come quando si prende la bici nuova ed è tutto fantastico. Quando avevo tempo e il blog non lo fagocitava tutto facevo posizionamento, ma usavamo (io e il ciclista) un preciso percorso fatto di uscite, esercizi, modifiche passo passo e servivano settimane per ottenere i giusti risultati. Una visita e via spesso risolve nulla e più spesso danneggia il ciclista. Fabio

@@elessarbicycle3391 Beh come su tutte le cose si possono provare diversi biomeccanici se non ci si trova bene, forse io sono stato fortunato ma in ogni caso l’anno prossimo rifarò il tutto con un’altro per curiosità. Io non sono molto sensibile (peró tante fratture sportive), e da quando causa avanzamento etá ho iniziato a rallentare con il gravity per provare la strada, beh post visita biomeccanica e relative modifiche ho risolto alcuni problemi che mi toglievano il piacere dei lunghi giri. Come su tutti i lavori ci sono persone competenti e non.

Grazie a te, gentilissimo. Fabio

Ciao, l'utensile lo trovi in qualunque shop online, sostanzialmente è sempre lo stesso tranne per quello park tool. I tubi un negozio di bici ben fornito, altrimenti online ma lì il problema è che vendono a matasse da 20 metri e più. Fabio

Se puoi, aggiungi il reggisella. Ok, ha il suo peso e il costo, seppur ottimo nel rapporto qualità prezzo, è certamente impegnativo. Ma quando li hai tutti e due sulla bici la vita ti cambia. Non è solo comfort ma sicurezza, ne parlerò a breve nel prossimo test. Fabio

@@elessarbicycle3391 Infatti lo sto adocchiando da un po' :D qualche anno fa ho poi optato per il reggisella ad assetto variabile in combinazione con le appendici crono, però ora che vado più tranquilllo l'ammortizzato ha la sua ragion d'essere. Damiano

@@pittapittae per la fine di luglio ho calendarizzato la pubblicazione del test del reggisella endurance pro, sarà solo in video perché le foto non permettono di valutarne il funzionamento. Rivedendo il girato mi sono stupito anche io, che li uso da anni, nel vedere come e quanto lavori a "nostra insaputa". Una decina di giorni e vedremo... Fabio

Dipende, a causa di una patologia dell'apparato digerente subisco rapide variazioni di peso. Comunque il range è sempre tra i 68 e i 75kg, ma non ho mai a lungo un peso fisso. Fabio

Già, e devo dire che la versione PRO del reggisella è uno spettacolo. Lo stem non cambia il funzionamento, è solo più leggero, ma il reggisella aggiunge due elastomeri alle molle e devo dire che l'efficacia è incredibile. A breve pubblicherò il videotest. fabio

Io ormai lo uso su ogni bici, come scrissi sul blog un annetto fa, aver "scoperto" questo stem è stato uno dei test che mi ha dato maggiore soddisfazione. fabio

@@elessarbicycle3391 È uno di quelle poche cose , che sono uscite negli ultimi anni nel ciclismo , che fanno veramente una differenza, rispetto al tradizionale Se mi sono spiegato

@@adamcritelli7238 Ti sei spiegato perfettamente e lo penso pure io, per questo è stato uno dei test a cui tengo di più. Veramente ha migliorato la vita ai ciclisti. Fabio

Ciao Jesse, la tua è una giusta considerazione. Ma devi tener conto che qui non è in discussione la soluzione migliore per la mobilità e che non tutti possono poi portare con sé la pieghevole sul luogo di lavoro. Lo scopo di questa mia chiacchierata, naturalmente rivolta a un pubblico di non appassionati e/o competenti (loro queste cose sulle bici da supermercato le sanno già) è spiegare perché spendere quei soldi credendo di comprare una vera bici è sbagliato. E questo, non lo dico a te ma a chi obietta sulla lunghezza del video, spiega anche perché mi sia dilungato per offrire tutti gli strumenti per comprendere il contenuto: a chi di bici ne capisce già certe cose non devi nemmeno dirle, ma uno che va a fare la spesa e mette pure una bici pensando di fare l'affare, beh, è il caso di dargli più elementi su cui riflettere. fabio

Ciao, come ripeto sempre, senza vedere dal vivo è difficile fornire diagnosi certa. L'ipotesi più probabile è l'ossidazione e/o sporco. In questo caso aiuta rimuovere il movimento perché toglier tensione. A questo punto una volta allentate le brugole dovrebbe venir via. Con la bici qui davanti a me potrei essere più preciso, al buio solo ipotesi. Fabio

Ciao, no, mai successo. Che pedalando all'indietro ci sia un salto di catena è nella norma, non lo è che non arrivi a "sentire" il contatto tra catena e pignone superiore in fase di regolazione. Dovrei vedere dal vivo per capire, tenendo presente che il contatto lo senti più che vederlo. Controlla comunque l'allineamento cambio e forcellino, come detto che pedalando all'indietro ci sia salto non è nulla di che, ma potrebbe essere spia di qualcosa storto. Non è sempre detto ma una verifica la farei. fabio

Grazie mille!

si, va bene uguale. Fabio