Andrea Ferella è psicologo clinico e psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. Si occupa di cura e crescita delle persone, facendo interagire contributi di diverse discipline, basate sulle evidenze scientifiche.
Scrive su Temposport dove è titolare della rubrica "L' Argonauta ".
Ha collaborato per diversi anni a Radio Montevecchia, una delle prime radio libere italiane con programmi di informazione, musica e scienza.
Riceve a Monza, Milano, Varese e on-line.
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Psicologia per la musica riesce a sentire meglio potere superiore dovere impegno ok dedicare l'amore una parte sotto fondo piano Forte l'arpa tutte le canzoni da emozionare veramente il mondo pieno Di sorprese non mollare mai più piena felicità serenità fiducia in compagnia del momento di recupero con la voglia di vorrei tantissimo di a vivere
Stavo pensando che la sequenza di gerundi nel ritornello potrebbe fare riferimento al figlio, nato, o più probabilmente desiderato della protagonista; che ne dice?
Buongiorno. Ci può stare ed è d’interessante che lei abbia fatto questa associazione. Come sempre, le belle canzoni ed il testo in esse inserito, richiamano scenari ed immagini che ognuno può leggere e sentire.
Quest'uomo andrebbe protetto come una pietra preziosa. 78 anni, una carriera sempre in linea, coerente, a testa bassa. Un sax unico, che sa di terra ma anche di mare; di sudore, polvere e riscatto. Dio benedica James Senese, e puozze campà altre cient'anne
Recensione bellissima. Il film è un atto d'amore vero e sincero verso la delicatezza di molte dinamiche della vita. Un film sensibile che mette a dura prova la sensibilità dello spettatore. Mi è piaciuto e mi ha fatto molto molto male. Ho elaborato gli stessi sentimenti insieme ai protagonisti. Notevole anche l'accostamento con Truffaut, complimenti
Grazie per il suo commento. Dico sempre che vedere un buon film è come andare un po’ in terapia… C’è un filo conduttore tra linguaggio cinematografico e inconscio. La storia del cinema ci da innumerevoli spunti per lavorare col nostro mondo interno..
@@andreaferella7941 uno dei compiti dell'arte è sempre stata la catarsi, sono d'accordo. Ci sono opere come queste poi, che sono un vero e proprio viaggio nella profondità delle dinamiche umane. Tanti livelli ci sono in questo film. Non è semplice intrattenimento. Lo considero uno di quei film imprescindibili per vivere delle emozioni vere. Io l'ho amato (nonostante mi abbia fatto molto male) davvero tantissimo ma purtroppo non posso consigliarlo a chiunque perché so che non verrebbe apprezzato.
Sono d’accordo con lei. Ho avuto modo di conoscerlo ed intervistarlo in occasione del premio Però Chiara che gli è stato consegnato l’anno scorso. La può trovare su questo canale nella playlist delle interviste. Uno dei più bravi giornalisti italiani.
Il senso di perdita e di tradimento di Remy è perfettamente comprensibile. Il gruppo molta volte annulla la propria VERA personalità e ti costringe a mostrare di te solo quello che ti fa accettare, un immersione nella ipocrisia e nella falsa immagine di te stesso.
Grazie per la sua opinione. Sono d’accordo su quanto, a volte, il gruppo possa diventare non solo una forma per nascondersi, ma anche di vera e propria persecuzione nei confronti del più debole.
Grazie a lei. Trattare il narcisismo, non solo come patologia, ma anche come tendenza dell’essere umana all’essere visto, riconosciuto, considerato, rappresenta un modo per descriverne e capirne l’essenza. Un caro saluto.
E’stato davvero un piacere potere ascoltare quanto Manuel ha detto. Un artista che non solo ha sperimentato nuove cose, ma ha contribuito a far crescere nuovi musicisti e giovani di talento. Quando la musica diventa uno strumento importante per arrivare alle profondità degli esseri umani, possiamo affermare senza dubbi che è molto vicina alla psicologia. Spero che questo ed altri video possano servire per promuovere il valore della buona musica. Grazie e a presto.
Grazie per le sue parole. Devo dire che più passano gli anni e più si apprezza quello che Pino Daniele ci ha lasciato. Un senso che ti arriva dentro e ti fa scoprire cosa significa essere “nero a metà”, non solo musicalmente…
Come fa la Maraini a raccontare cose intime di Pasolini o di altri . Nessuno può immergersi nelle viscere altrui : nemmeno noi stessi nelle nostre ..Non giudico Pasolini come omosessuale ,ma come corruttore di poveri ragazzi si. La signora Maraini è confusa e noiosa . Io mi sono sempre rifiutata di leggere gli scritti di Pasolini; per rispetto verso quei " poveri ragazzi.
Nella vita di ognuno di noi esistono aspetti più oscuri che nessun altro dovrebbe giudicare. Pasolini è stato uno degli artisti più rilevanti della cultura del novecento. È sempre stata una figura scomoda ma le sue opere rimangono un riferimento importante per la nostra cultura. Mi dispiace che lei non voglia leggere niente di Pasolini, ma almeno, spero, abbia potuto vedere qualche suo film. Così come le suggerirei di leggere quest’ultimo libro di Dacia Maraini, tra l’altro persona squisita e cordiale. Ognuno poi esprime le proprie idee, ma consiglio sempre di tenere distinto il giudizio artistico di un autore dalla sua vita privata, altrimenti dovremmo rinunciare a gran parte della cultura.
@@andreaferella7941 Sono portata a selezionare ogni mia scelta.Sono quasi razzista. Forse inconsciamente tendo a fare pulizia dell' ipocrisia che ha sempre inquinato il comportamento umano . Non voglio essere consigliata nelle mie letture,specie da chi non conosco . Non vado più a scuola da un po'. Non si dispiaccia per me perché non leggo Pasolini , lei non è la mia coscienza. Non mi ritengo ignorante per questa lacuna ,ma un po' presuntuosa .Come lei d'altronde, che si prende la briga di darmi consigli .Si legga la Maraini: io preferisco i MANESKIN . Non so perché le ho risposto. Haime!!!!
Certo, io penso che la vera "dirittura morale ed etica" sia cosa difficile, molto difficile. Leggendo le cronache si può racimolare un campionario mica da poco. Una mia modesta clip, estrapolata dal Capolavoro di Ermanno Olmi "il mestiere delle armi" : ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-Ztzdd5T1RNI.html Grazie
Grazie per quanto ha scritto. Ho visto la sua clip che è molto attinente a quello che accade interiormente alle persone che vivono questa esperienza di rottura. L’arte in genere può usare linguaggi molto efficaci e descrittivi della psiche umana.
@@andreaferella7941 Grazie a Lei per la risposta. Non scevro dal "male oscuro" ho sempre cercato rifugio nelle figlie di Memnosine a cui si è aggiunto il "Cinema". Buon Lavoro, utilissimo più che mai oggi, ma spesso dimenticato. e Buona Salute. Walter
Penso sia un classico sogno ..di una certa età,quando sei smarrito d' essenza" e l' assenza..di una identità. Lo dice in auto. Qualcosa dentro di me ,vuol parlarmi ma non voglio ascoltare. Nel giovane,contrariamente( dall età puberale penso che ci sia la ricerca dell' identità,il bisogno d' aver voce.. È un classico infatti sognare d' urlare e non udire suono.) Lui,ha forse il dubbio atroce,che tutte le sue certezze costruite per difesa.( Non si è mai lasciato andare,forse per la professione,che lo ha un pò costretto a prendere le distanze dal coinvolgimento emotivo,più l' egoismo caratteriale che lo ha difeso dagli altri,ma ecco invece che la morte rivelatrice,simbolica in questo caso,la parte più sconosciuta di lui,lo stà trainando ..a sè per svegliarlo,paradossalmente. Una reazione inaspettata c' è stata. Non era lui che voleva morire? Perchè quindi questo improvviso rifiuto e attaccamento alla vita? C' è una volontà sconosciuta, al vivere o " sopravvivere ancora. C' è ancora qualcosa d' incompiuto? Chi è sereno,e sà d' aver portato a termine tutto,anche con sè stesso,non dovrebbe temere ma morte ma accettarla con serenità nel cuore. Sì,si è smarrito ed anche se la disillusione sù molte cose ,gli fà uscire quelle parole dalla bocca,come un mantra,non è ciò che vuole. Non subito,chiede altro tempo per comprendere.Solo che ..èh..èh..le chiaccherate interne,sono le più difficili da affrontare,come i viaggi del percorso interiore. Parli bene da un pulpito..e non vuoi parlare a te 😊 Bravissimo il regista!!! Rende benissimo l' idea dell' incubo o sogno,che oscilla con la realtà. Capolavoro intellettuale e psicologico.( Dà grande importanza al mondo onirico) ❣️ Comunque,è una riflessione del tutto personale.
Grazie per le interessanti riflessioni. Bergman è un regista i cui film andrebbero visti tutti. La sua caratteristica introspettiva lo avvicina come pochi al linguaggio dell’inconscio che, appunto, trova la sua via regia nel sogno, per rivelarsi. Ne sanno qualcosa coloro i quali hanno affrontato un percorso psicoanalitico che li ha traghettati ad una più completa conoscenza si se’ e soprattutto dei propri talenti e desideri.
@@andreaferella7941 Buongiorno😁 Parlando di traghetto,potremmo quindi ' parafrasare' Caronte ,al traghettatore si di anime,ma non in un' altra dimensione dell' anima...ma bensì,nell' Evoluzione della medesima. Se ogni viaggio ,affrontato con profondità e leggerezza alternata ,quella giusta dose che invita a smussare i punti dolenti ed incoraggia a proseguire( non si torna indietro alla 99° porta..😊) è anche vero,che, il viaggio introspettivo,quello in cui entri nei labirinti più imperversi ,è senza dubbio uno dei più difficili da affrontare,restando in un equilibrio oscillante tra due o più forze opposte e contrastanti. Oltre la più comune " dualità". 🌈Grazie per il consiglio,in effetti,questi frammenti sparsi di questo immenso film,lo guardando con molto interesse.( Niente è a caso).💖Buona giornata.
Io ho fatto l'ITIS e ho preso la laurea in filosofia. Me ne innamorai all'età di 17 anni, e ricordo che chiesi a un mio professore di lettere perchè non si studiasse anche nelle scuole tecniche. Era il 1988. Sono felice che finalmente si sia deciso di andare in questa direzione. Ma io addirittura farei studiare anche le letterature greche e latine. Anche negli itis si studia la storia antica. Perchè non accostare un po' di letteratura di quel periodo?
Grazie. Sono convinto che le buone letture siano qualcosa che rimane per sempre. Per questo vanno lette e divulgate il più possibile. Buono studio allora.
Oggi si potrebbe chiamare attrazione mentale? Ciò che il filosofo scriveva in questo libro? O x meglio dire scopare la mente di ina donna più che il corpo?
Si, nel gioco fino della seduzione che porta all’estremo un rimando continuo della scarica pulsionale, per arrivare forse a trasformarla in atto sublimatorio. In fondo l’arte se ci pensiamo bene, è anche questo.