«Intus-legere» nasce da un'idea di Andrea Serra e Fabio Elemento. Lo spirito che anima il progetto è quello della divulgazione e condivisione del sapere. Il canale vuole essere una piattaforma d'espressione capace d'agire come elemento d'ausilio per lo studio e la curiosità di tutte e tutti; giovani e meno giovani; studenti, studentesse e non. Lo scopo è quello di presentare delle analisi serie e non seriose vertenti direttamente sui testi classici del pensiero. Di qui il nome del progetto: «leggere dentro».
Di seguito i cinque punti del nostro programma culturale:
1. Rapporto diretto col testo 2. Creazione di un manuale parlante 3. Parità di genere 4. Superare l'etnocentrismo 5. Superare gli steccati (cerchiamo di guardare il pensiero nelle sue varie forme: filosofia, letteratura, poesia)
I video si articolano in: video-lezioni (classificate per periodo storico: antico-medievale, moderno, contemporaneo), parole chiave, sezione critica.
Alcune riflessioni che la visione della diretta in differita mi ha suscitato: -la "fissazione" sui diritti civili, comune a molti ambienti di centro sinistra, credo sia una modalità distrattiva rispetto alla completa assenza, dal loro discorso politico, dei diritti sociali. Di termini come "lavoratore", "salario", etc., ormai scomparsi dal discorso pubblico in favore di una terminologia meno urticante (es. "famiglie", come se queste non fossero mantenute dal lavoro). Della reintroduzione di un tale discorso beneficeremmo tutti, compresi i migranti, al cui destino siamo per forza legati da ragioni geopolitiche e socio-economiche: perché tanto nessuno mai, nel corso dei millenni, è riuscito a impedire una migrazione di persone che non stavano più bene dove stavano. Si tratta di regolarla però con i mezzi in possesso della politica, e non facendo appello alla paura -Il termine "integrazione" sottende un intero al quale qualcosa che intero non è si deve, appunto, "integrare". Forse ci può anche stare, però ci dobbiamo accordare: non è l'idea di società di Vannacci questo intero, ma la forma della democrazia come metodo, in cui il conflitto sta alla base, costitutivamente, del suo procedere; e la storia di questo paese, che è sorto dell'antifascismo, nonostante ad oggi a molti non piaccia ricordarlo -l'unica nota condivisibile del testo è la ritrosia del suo autore a dire esplicitamente certe cose, solo adombrate; del resto, costui si colloca a buon diritto tra coloro i quali non possono ascrivere a virtù propria il coraggio, come la storia ci ha largamente mostrato: stuzzicare la pancia delle masse e promuovere un peggioramento umano e culturale sul quale poi si navighera' tranquilli è molto più agevole che parlare chiaro, promuovendo il pensiero critico
Un concetto non mi è chiaro: Platone( attraverso Socrate) dice che "l'opinione falsa", è un " non essere," pertanto non se ne può parlare. Però io posso stabilire per certo l'esistenza dell' errore. Quindi per quale motivo, una opinione falsa non potrebbe essere?
Buongiorno kevindiluigi. Innanzitutto grazie per l'interessante domanda. Quando Platone fa riferimento al non-essere si riferisce a Parmenide, dal quale riprende la necessità di distinguere, sia sul piano della conoscenza che su quello metafisico, tra verità (episteme) e opinione (doxa). Quest'ultima rientra nel mondo dell'opinare soggettivo ed è incapace di esprimere il punto di vista dialettico che trova il fondamento - le cause - di un discorso vero. Tanto più se l'opinione è falsa: posso dire, linguisticamente, che un filosofo cura le malattie meglio di un medico, ma tale opinione è falsa perché è possibile argomentarla solo con presupposti fallaci e incapaci di resistere al "vaglio" del discorso razionale. Speriamo di averLe risposto come voleva. Un caro saluto.
Se il pensiero di Vannacci fosse un pensiero personale non avrebbe venduto tanti libri e non avrebbe preso oltre 500.000 di voti. Vannacci ha tanto successo perché analizza la realtà. Sono quelli che negano (radical chic, giornalisit, politici e militanti di sinsitra, sindacalisti) a negare la realtà. Comunque complimenti per aver detto in un mondo dove, se dici che l'immigrazione clandestina è un problema, le periferie sono degradate, esistono solo due sessi, vieni tacciato come fasicista, che trovi alcuni punti condivisibili.
Certamente, Alex. Personale nel senso che si basa sull'esperienza della propria vita, come egli stesso scrive. Molte persone evidentemente si sono ritrovate nelle stesse considerazioni. Noi abbiamo cercato di trattare la questione con rispetto proprio per questo. Condividiamo poco e nulla, ma si tratta di temi sui quali si deve dialogare, e soprattutto non devono essere sminuiti con una certa spocchia, purtroppo frequente. Un caro saluto.
@@intus-legere9719 io vivo all'estero in una città con tanti musulmani dove ci sono: donne con burqa e bambine di 10 anni col velo; giovani musulmani (Sittenwachter) che picchiano ragazze musulmane che vivono all'occidentale; ogni sera ci sono risse tra giovani stranieri, in particolare afghani e ceceni. E non vivo a Kabul, ma in una capitale europea. Anche in Italia iniziano ad accadere queste cose. Lascio giudicare te e i lettori se ho ragione io o se hanno ragione i radical chic di sinistra che danno del fascista a me e Vannacci, solo perché diciamo la verità. Contraccambio i saluti.
@@giovanniguglieri5287 quindi giudichi senza conooscere. Il che ovviamete scredita tutto quello che affermi. Io invece posso sempre dimostrae quello che affermo. Tutto quello che ho scritto sulla città dove abito è vero. Se non ci credi vieni a vedere, ti invito
complimenti per il video, una sola precisazione sulla simpatia per il popolo napoletano.. esso non era cambiato nel senso che non si era (ancora) fatto corrompere dal nuovo potere.. aveva resistito all'omologazione consumistica, si poteva chiamare ancora "popolo" e non massa di consumatori.. era un discorso specifico riferito a quei decenni, allo "sviluppo" , non certo relativo all'evoluzione nei secoli
Nelle ultime battute Socrate dice: "A meno che tra gli uomini politici non ce ne sia uno capace di rendere politici anche altri; e se mai ci fosse, di lui si potrebbe dire che, fra i vivi, è come Omero affermò essere Tiresia fra i morti, dicendo di lui che nell'Ade solo ha mente saggia, mentre gli altri sono solamente ombre erranti. E costui, quassù, sarebbe, rispetto alla virtù, appunto una realtà accanto alle ombre" Nella battuta successiva Socrate dice invece qualcosa di apparentemente contraddittorio rispetto alla battuta precedente: Da questo ragionamento, dunque, o Menone, sembra che la virtù tocchi per sorte divina a coloro ai quali è data..." Mi domando se nella prima battuta non ci sia un manifesto della scuola platonica, dove Platone, per bocca di Socrate, in realtà si reputa un Tiresia fra i vivi. Mi è sempre risultata ambigua, penso volutamente, questa conclusione... cosa ne pensi? Grazie e bellissimo video, molto preciso e aderente al testo.
Grazie mille, Alessandro, per aver condiviso questo pensiero. Ci fa piacere e lo condividiamo. Va detto che Platone, effettivamente, più di una volta provò a fare il Tiresia, sebbene gli esperimenti non andarono a buon fine. Resta aperta anche l'eterna questione del ruolo di Socrate nei dialoghi platonici: quanto e fin dove troviamo il reale pensiero di quest'ultimo? Quanto, invece, come dice lei, è Platone a parlare per bocca di Socrate? Un caro saluto.
Sono completamente d’accordo con voi sul ruolo inesistente dei partiti:intesi come guida ed interlocutori nella società. Comunque a mio modesto parere, è questa società stessa che non ha bisogno di partiti ma di individui,molto meglio manipolabili ai suoi interessi: “essere consumatori seriali ridotti a cose tra le cose.Purtroppo le classi meno abbienti :come voi avete fatto notare, non sono più la sinistra ,”che dovrebbe lottare per i diritti di questi”ma esse si limitano ad adattarsi ad uno dei due schieramenti che al momento pensano possano essergli utili alla risoluzione dei propri problemi di sostentamento,e che puntualmente venendo smentiti si astengano dall’ andare a votare .Detto questo la canzone di Gaber e Luperini è stata profetica e specchio di questa società che , noi siamo costretti a mal digerire.Vi ringrazio per il vostro interessante dibattito.
Grazie, veramente grazie. Questa lezione mi ha fatto capire ciò che altri filosofi dicono di Kant lasciando, però, nell’ambito “filosofico” ciò che lei chiarisce in termini “pratici”. Grazie prof: ho cercato di capire chi lei sia… non ho trovato la sua identità o non c’è?
Ho ascoltato entrambi i video su Heidegger e li ho trovati chiari e interessanti. Ora mi sento di leggere le opere di questo filosofo che mi pare ancora molto attuale. Sicuramente è una bella fonte di riflessione. Grazie!
Il modo espositivo per dimostrare l’esistenza di DIO da parte del professore e’ semplicemente stupendo.In lui credo agisce il DITO di LUI.Gli auguro di continuare in tali lezioni per far riflettere quanti lo seguono.
Due punti mi sembrano cruciali: 1)la questione dell'insufficienza della democrazia, che scivola nel tempo nel predominio e nell'egemonia (anche culturale) della massa, e di chi a vario titolo e per varie ragioni indipendenti dal bene collettivo indirizza i più da una parte o dall'altra; d'altro canto, l'alternativa è di gran lunga peggiore del male; 2)la questione delle libertà che si possono consentire in una società politica: è legittimo dare cittadinanza a pensieri, azioni, riunioni che potrebbero minare l'equilibrio della collettività democratica? Mill non se la sente di chiudere in un canto queste "libertà", e possiamo cercare di comprendere il perché (il discorso sulla divergenza che stimola la società tiene). Ma uno come Spinoza, che ritiene che l'esercizio reale della libertà sia lo scopo della nascita della società politica dallo stato di natura (e quindi alla libertà ci tiene non meno di Mill) su questo punto è stato di un altro avviso: perché non puoi consentire di giocare al gioco democratico chi rema contro il gioco stesso, e gioca con altre regole.
Esattamente, Nicoletta. Per quanto ci riguarda è proprio così.Mill pone delle questioni che reggono e che in una certa misura possono anche estendersi universalmente, ma che lasciano altresì numerosi interrogativi. Egli compie una scelta che possiamo ben comprendere, anche alla luce del presente; tuttavia, sempre di scelta si tratta.
Bellissima analisi della De Brevitate Vitae di Seneca. La filosofia e lo studio delle correnti filosofiche, degli autori e delle loro opere sono uno spunto di riflessione per pensare a noi stessi e al mondo in cui ritroviamo. Pensare è una caratteristica fondamentale dell’uomo, ma purtroppo a causa della società in cui siamo immersi non abbiamo tempo e forze di leggere o dedicarci alle arti e alla cultura. Dovremmo cercare di evitare il nostro impoverimento culturale in ogni modo. Perciò ringrazio voi per l’attività che svolgete e vi faccio i complimenti per il video.
... scoiattoli, piumati e libertà trasmettono bellezza e grazia di volo e movimento .... indù per cui la quale l'intelligenza ed un livello ci capacità creativa sovrannaturale al di là dell' esasperante razionalismo ottenebrato dai "fumi" della rivoluzione industriale ... offre maya l'illusione di essere condizionati/ ipnotizzati prepotentemente violentati e stuprati da ideologie prepotenti e limitanti dinamiche di menti piccole e meschine da cittadino borghese ateo e meccanico LA MENTE è IPNOTIZZABILE E CONTROLLABILE i corpi nascono e muoiono in MATRIX gli agenti del sistema a "specchio" rendono larga la via che porta alla perdizione e la coscienza perde un' opportunità grandiosa di "risvegliarsi al di là" della mente extradimensionale legata al corpo COME SE FOSSE INCARNATA (nella rete internet hackerata dei vessatori che gestiscono il sistema grigi annunaki tecnologie progresso bigotto meschinità malizia industria/militare) corpo FISICO CHE ANIMATO da energia indirezionabile dirige movimento di gambe e braccia JNANI SAGGI LIBERATI vivono nel mondo in LIVELLI DI COSCIENZA SUPERIORI ed in completo abbandono svolgono i doveri mondani e praticano la sadhana (disciplina spirituale del karma yoga jnana yoga fondendo la consapevolezza nella comunione con la natura e gli altri ANZICHè dividere per IMPERARE per il fatto che la nostra anima è il prezzo da pagare nella prossima rinascita fortunata. NAMASTè
Importante lezione sorretta da una grande preparazione. Apprezzatissime anche le indicazioni metodologiche valide in qualunque contesto di studio. Su questo versante, data la vostra preparazione e competenza, sarebbe interessante una lezione su come comporre una bibliografia ragionata nel momento in cui ci si approccia ad un autore. Ad ogni modo, grazie.
ciao, ho una domanda: dici che al giorno d'oggi dovremmo farci molte più domande sul metodo, eppure in genere sento parlare di Cartesio come padre della modernità e quindi, in questo senso, oggi dovremmo essere un po' tutti "cartesiani", cioè fare uso freqeunte della sua "lezione"... A cosa ti riferisci esattamente?
Gentile Alex, intanto grazie mille per la domanda. Sì, Cartesio è il primo tra i moderni e siamo tutti cartesiani nella misura in cui valutiamo le cose analiticamente, ma soprattutto nella misura in cui fondiamo il sapere su una verità che si fonda "dentro" la soggettività. Ciò a cui mi riferivo è il fatto che nel xxi secolo, da una ventina d'anni a questa parte, i mutamenti globali, l'evoluzione tecno-scientifica, la morte delle ideologie politiche e i cambiamenti epocali portano alla necessità di una riflessione condivisa e universale su un nuovo metodo che riesca a tenere insieme i molteplici piani dell'essere sociale. Come ai tempi di Cartesio, dovremmo fare un enorme sforzo per trovare un metodo nuovo - o quantomeno rinnovato - per cogliere la realtà in cui viviamo e siamo immersi. Un caro saluto.
L'uomo nella metropoli diventa massa. Perde la sua individualità, diventa conformista per adeguarsi alla vita frenetica della vita metropolitana. La quantità prende il sopravvento sulla qualità della vita. Ricorda un po' René Guenon sul Regno della quantità e i segni dei tempi
Oggi ho avuto una giornata in cui la tristezza si era allargata nel mio cuore, per caso o per fortuna ho trovato il suo video che mi ha riportato Fede , gioia e coraggio. Grazie Pascal e mille grazie a lei. Buona serata.
Gentile Emma, la ringraziamo per il bellissimo commento, siamo veramente felici per ciò che ha scritto e ci auguriamo che possa trovare altri motivi di coraggio e gioia. Un carissimo saluto.
Mi sono iscritta perché il progetto è molto interessante. Però ho dato un'occhiata all'elenco di videolezioni e di donne ne vedo pochissime: quasi tutti uomini e occidentali