A true masterpiece of cinema. The art world, and, the art of cinema in particular, should be eternally grateful to Martin Scorsese for his invaluable contribution to the restoration and curating of classic movies. Thank you for posting.
Non ho mai sentito parlare Fofi senza sentirgli dire: "Borghese", "Piccolo borghese", "Proletariato", "Capitalismo", "Padroni", "Sessantotto", "Fascismo", "Comunismo", "Danilo Dolci". Questa volta non ha citato Danilo Dolci, ci è andata bene.
L’unica cosa che resta da dire di questi anni infami è nelle miserie che un ultraottantenne come fofi (a volte un poco moralista ma ne ha ben donde) ci ricorda proprio ricorrendo a “borghese” e “piccolo borghese”
Che schifezza di film, Moro trattato come un delinquente, e con un servo comunista che fa' fuori tutti i democristiani! Il regista ha fatto una bella fine morendo poco piu' che cinquantenne, mi sembra!
Io ho trovato questo film sempre tanto piacevole....,.la trasformazione di questa donna proveniente dal regime comunista.....rigida....severa che, ad un certo punto, si abbandona alla vita parigina.....ai profumi....ai suoi odori....al suo stile di vita.,.....innamorandosi e comprandosi un cappellino, talmente improbabile, fornendo la misura esatta della sua trasformazione.....film, personalmente, un bianco e nero, piacevolissimo
Beh, sì, Enrico Ghezzi. Un uomo che si è creato, con i soldi di tutti (CANONE rai, si chiama questo scempio), un programma completamente SUO, cioè politicamente SUO, personalmente ed intimamente SUO. Perchè i SUOI Capi (politici) glielo hanno lasciato fare, creare (ci mancherebbe, con tutto quello che lui, poi, ha regalato loro in termini di consensi, di voti, di riconoscimenti). Forse era meglio se questo Enrico Ghezzi avesse usato, per fare ciò che voleva e servire i suoi Capi, SOLDI SUOI, non quelli di TUTTI. Non è certo stato comunista, in questo (solo in questo); anzi, si è rivelato un vero fascista, un dittatore, uno che usa i soldi e gli strumenti (i media, in questo caso) di TUTTI per i suoi meschini scopi personali.
Spezzone del film neorealista che rispecchia la realtà dell' epoca avendolo vissuto personalmente e pienamente essendo stato girato nella cittadina Vittoriese della Marca Trevigiana vasta che conosco personalmente e pienamente iscrivendomi al canale da Appassionato
Crado che il regista volesse confrontarsi con i ragazzi..per le loro idee innovative ecc ..piu che le solite domande ....?!?!bene ora e piu coinvolto le domande e i consigli richiesi dai ragazzi bello bravi
A Vittorio Storaro andrebbe spiegato come ci si comporta civilmente con una donna. Lui con i suoi defunti amici è un vecchio Patetico Viscido . Attacca Maria Schneider che è morta e non si può difendere. Bernardo Bertolucci e quell'altro disgustoso patetico Maiale Marlon Brando hanno abusato di Maria che era una giovane donna sbandata a causa dell'uso di droghe. Tanto il BRANCO così usa comportarsi , si difendono . Si sentono forti per aver ricevuto un premio Oscar che poi è un premio fascista dato dalla politica americana per rendere gli italiani ancora più servi di quello che sono. Infatti purtroppo adesso se ne vedono le drammatiche conseguenze. Vittorio Storaro unico rimasto della PATETICA CASTA di Parrucconi che si gloria di "Essere stato premiato dagli americani" . Il suo amico Warren Beatty un figlio di papà creato a tavolino dagli studios , Uno con la faccia espressiva come un fondoschiena che per poco ha finto di essere il figlio ribelle di Hollywood. Un "Comunista" che non ha però mai avuto il coraggio di fare un film Contro PINOCHET per non mettersi contro la politica statunitense. Ci teneva molto ad avere il Oscar e quindi è stato attento a non mettersi contro Kissinger. SONO STATI I MAIALI della Fattoria di George Orwell. Altro che rivoluzionari. La vera rivoluzione furono i PARTIGIANI che quando venivano presi venivano torturati senza pietà.
Mi ricordo che da bambino passava su Blob,ma il senso di tutto questo? Va bene che le scoregge ci fanno ridere sin da bambini,ma che senso ha? Probabilmente un'antenato del trash
Colonna sonora con brani di Shawn Phillips (da Contribution e Second Contribution) e Iron Butterfly (una porzione dello stacco di batteria della versione integrale di In-A-Gadda-Da-Vida)
Quando questo film uscí nelle sale cinematografiche della Repubblica Popolare d'Ungheria, ci fú un enorme polemica riguardante il film stesso sui giornali. Molti critici cercavano di analizzare il rapporto tra società e ideologia nella rappresentazione agrario-proletaria italiana.
I gas intestinali tossici, generosamente emessi dall'avido divoratore di fagioli, probabilmente hanno causato la morte dello sventurato signore sulla destra...
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