"Ti sbagli se pensi che con le parole si possa imbrogliare la gente. É inutile che ci metti del dolce, (o) di far la mossa di togliere il pelo dalla giacca del tuo vicino. Le parole vanno dirette per la loro strada perché hanno solo un padrone, la tua faccia. Le parole entrano per qualsiasi parte, le parole sono di sangue, sono cattive, bruciano come dei fuochi... e se sei un vigliacco, ti torcono come un bastoncino." [Traduzione mia, alternativa a quella presente nel libro, ma comunque molto simile - sono romagnolo di Cesenatico come Roberto]. . . . Note di traduzione: - quel 'É inutile' è la traduzione non letterale di 'te voja', letteralmente 'hai voglia', espressione con sfumature di significato spesso differenti da regione a regione. - quel 'per qualsiasi parte' è la traduzione non letterale di 'in dimpartot', letteralmente 'in dappertutto'. . . . Grazie Roberto, e grazie a tutti per l'attenzione. Ciao! w la poesia