Hai 1/3 di possibilità , statisticamente, e quindi su moltissimi esempi, di trovare la macchina dietro la prima porta, ma non sai se nel singola scelta dietro la prima porta ci sia la macchina o la capra, e quindi , quando elimini la terza porta , ti rimangono 2 porte, e quindi hai sul singolo tentativo hai il 50% di possibilità che la macchina sia dietro la prima porta oppure dietro la seconda , mentre su 999 tentativi 666 volte ci sarà la capra dietro la prima porta e quindi conviene cambiare...
ciao Paola, piccolo refuso: la lettera Einstein - Szilard è stata scritta il 2 agosto del 1939, un mese prima dell' invasione tedesca della polonia. grazie per i tuoi video, sto studiando fisica sperimentale e mi tornano molto utili :)
ciao, assolutamente, il calcolo è corretto; continua e svolgi fino alla fine; manca solo la radice quadratica, infatti se facciamo la radice di 210447 ottieni 458,7 che puoi approssimare a 459
ciao, allora questo che mostro nel video, è la formula del trinomio particolare o speciale quando la x^2 ha il coefficiente uguale a 1; esiste un'altra formula quando il coefficiente della x^2 è diverso da 1, ovvero: prendiamo il nostro trinomio ax^2+sx+p=0 dove s è sempre la somma e la p il prodotto t1+t2=s t1*t2=a*p quindi possiamo scrivere il trinomio come segue: ax^2+sx+p=(ax+t1)(x+t2/a) dove t1 e t2 sono le due soluzioni
ciao, allora sperando di aver capito bene il passaggio a cui fai riferimento; nei vari passaggi, ho preferito andare più lentamente e fare una singola moltiplicazione alla volta, in modo tale da mostrare tutti i passaggi, ma se tu al minuto 8:21 volevi già sviluppare il prodotto tra le due tonde e poi moltiplicare il risultato per il +4x all'esterno, potevi farlo tranquillamente ricordiamo che le parentesi devono rimanere quando bisogna svolgere ancora qualche moltiplicazione altrimenti puoi eliminarle tutte 😊
Ciao potresti dare un'occhiata al quesito 41 del test professioni sanitaire 2022 Selexi? Qualcosa non mi convince nella risposta indicata come quella corretta. Grazie.
Ciao, si anche a me non torna tanto la risposta indicata, provo a darti la mia spiegazione: Risposta: E. accelera. Quando un'automobile è ferma su un piano inclinato, la forza di attrito statico bilancia esattamente la componente della forza peso parallela al piano. Aumentando l'inclinazione, si aumenta la componente della forza peso parallela al piano, superando così la forza di attrito statico massima. A questo punto, l'automobile inizia a muoversi. Una volta superato l'attrito statico, entra in gioco l'attrito dinamico, che è generalmente minore dell'attrito statico. Ciò significa che la forza risultante che agisce sull'automobile lungo il piano inclinato è non nulla e diretta verso il basso lungo il piano. Essendo presente una forza risultante non nulla e costante, l'automobile subirà un'accelerazione costante lungo il piano inclinato. Secondo la risposta ufficiale quindi la B, dice che scende a velocità costante; ma una velocità costante implica che la forza risultante sia nulla, anche se secondo me abbiamo una forza risultate non nulla.
ciao Sara, sperando di aver capito il tuo dubbio, bisogna far attenzione a come è scritta la traccia, in questo caso lui parla di un braccio il doppio dell'altro. Quando parla del doppio significa che devi moltiplicare il primo per 2 e non moltiplicarlo per se stesso, altrimenti è come se facessimo il quadrato del primo braccio e non il doppio
ciao, allora: come prima passaggio, bisogna ricondurre l'ellisse alla forma standard, ovvero i termini moltiplicati vicino alla parentesi, devo scomparire, in particolare in questo esercizio mi riferisco al 4 moltiplicato alla prima parentesi tonda; quindi l'equazione della nostra ellisse, diventa: (x+2)^2/(1/4)+(y-4)^2/1=1 ora identifichiamo i vertici di questa ellisse: Vertici sull'asse maggiore: V₁ = (xc-a,yc) = (-2 - 1/2, 4) = (-5/2, 4) V₂ = (xc+a, yc) = (-2 + 1/2, 4) = (-3/2, 4) Vertici sull'asse minore: V₃ = (xc, yc+b) = (-2, 4 + 1) = (-2, 5) V₄ = (xc, yc-b) = (-2, 4 - 1) = (-2, 3)
Non è il mcm tra le 2 frazioni bensì il *"minimo comun denominatore"* !! Il mcm tra 2 frazioni è ben altra cosa e sarebbe una frazione maggiore(ovvero la più piccola possibile) che possa dividere le 2 frazioni date ottenendo un numero intero!! 🤙💪🤦.
Ciao grazie per la spiegazione, ma non ho capito il passaggio finale. Se a > -1 e quindi sostituisco un qualsiasi numero positivo con a nella soluzione, il numeratore esce sempre positivo e anche il denominatore. Quindi complessivamente il segno della frazione è +
Ciao Paola 🌺💖😀, spiegazioni sempre molto chiare, semplici, precise e dettagliate 😊. Ho fatto alcuni calcoli e in un ora un oggetto a questa temperatura con la superficie di 1m^2 emette sotto forma di onda elettromagnetica circa 94KWh, non poco direi. E noi a 36,5°C quanta energia emettiamo 😀? 🌻🌳🏞️
Hai ragione, la quantità di energia emessa sotto forma di radiazione elettromagnetica può essere sorprendente, soprattutto considerando oggetti a temperature elevate. Per fare una stima approssimativa dell'energia emessa dal corpo umano, possiamo considerare: La temperatura corporea è di 36.5°C che corrispondono a circa 310 K; la superficie del corpo umano adulto è mediamente di circa 1.8 m² e l'emissività della pelle umana è compresa tra 0.9 e 0.98. Prendiamo quindi come valore medio 0.95. Applicando la legge di Stefan Boltzmann, possiamo dire che un essere umano adulto emette circa 95 Watt di potenza sotto forma di radiazione infrarossa
Ciao Paola 🌺😀, Grazie 💖! Ti chiedo scusa, ho provato a fare i calcoli con i valori che hai riportato e mi viene 895,42 W(J/s) c'è qualcosa che non ritorna. Ho fatto 0,95 x 5,67*10^(-8) x 1,8 x (3,1*10^2)^4 = 0,95 x 5,67*10^(-8) x 1,8 x (3,1^4*10^8) = 0,95 x 5,67 x 1,8 x 92,35 = 895,42 W. Potrebbe essere qualche dato o come ho fatto io il calcolo. Dovrebbe dare più o meno il valore che hai riportato tu. Vediamo se riusciamo a risolvere 🙂
Purtroppo no 😔 L'utilizzo della regola di de l'Hôpital è una tecnica specifica e non sempre applicabile per risolvere i limiti. Cerco di farti uno schemetto: Quando si può usare de l'Hôpital? Forme indeterminate: La regola di de l'Hôpital si applica esclusivamente quando il limite conduce a una forma indeterminata, come 0/0 o ∞/∞. Funzioni derivabili: Sia la funzione al numeratore che quella al denominatore devono essere derivabili nel punto in cui si sta calcolando il limite. Invece quando non si può usare de l'Hôpital? Altre forme indeterminate: Per forme indeterminate come ∞ - ∞, 0 · ∞, 1^∞, ecc., sono necessarie altre tecniche. Funzioni non derivabili: Se una delle due funzioni non è derivabile nel punto in cui si sta calcolando il limite, la regola non è applicabile. Limiti che non conducono a forme indeterminate: Se il limite ha un valore finito o infinito senza presentare una forma indeterminata, non è necessario ricorrere a de l'Hôpital.
Scusami ma le due equazioni che mostri non sono trinomie, lo scrivi anche tu sopra: l'esponente del termina a dev'essere il doppio dell' esponente del termine b, non mi risulta che 9 sia il doppio di 5 e 18 il doppio di 6. In più l'ultima è una biquadratica.
serve un pò di allenamento ma chiunque può riuscirci, cerca sempre più video di questo tipo e vedrai come poi ti verrà facile capire e riuscire a trovare una spiegazione
Per dimostrare il viceversa, non si potrebbe usare la stessa bisettrice di prima, e usare il fatto di avere due coppie di lati uguali (la bisettrice e i due lati uguali per ipotesi) E la coppia di angoli definiti dalla bisettrice? Concludere usando quindi il teorema di congruenza due lati uguali + un angolo?
Ciao, allora per poter prendere questi elementi che hai indicato, bisogna considerare che i due lati obliqui ovvero AB e AC siano congruenti (se ho capito bene gli elementi che hai indicato) ma questi ultimi sono proprio da dimostrare quindi sicuramente i due lati obliqui non possiamo prenderli per procedere con la dimostrazione essendo proprio questa la tesi
@@paolaminopoli ciao. Ho sbagliato a scrivere. Riprovo. 4:44 per fissare le idee. Hp: angoli BAC, BCA uguali. Tesi: AB = BC. Dimostrazione: prendo la bisettrice che divide l'angolo ABC. Questa incontra il lato AC in P. Consideriamo i triangoli ABP, CBP. Essi hanno in comune un lato (BP). Inoltre due coppie di angoli sono uguali: per ipotesi gli angoli BAC (= BAP) e BCA (= BCP) sono uguali. Inoltre anche ABP e CBP sono uguali (per definizione di bisettrice). Quindi per il secondo(?) teorema di congruenza dei triangoli (un lato uguale, e uguali anche gli angoli che toccano quel lato) i triangoli sono congruenti. In particolare, sono congruenti i lati AB e BC. Devo spiegare la geometria euclidea a un allievo, e noto che non è così ovvia come pensavo!
@@paolaminopoli ciao. Ho sbagliato a scrivere. Riprovo. 4:44 per il disegno Hp: angoli BAC, BCA uguali. Tesi: AB = BC (cioè il triangolo è isoscele). Dimostrazione: prendo la bisettrice che divide l'angolo ABC. Questa incontra il lato AC in P. Consideriamo i triangoli ABP, CBP. Essi hanno in comune un lato. Inoltre due coppie di angolo sono uguali: per ipotesi gli angoli BAP e BCP sono uguali. Inoltre anche ABP e CBP sono uguali per definizione di bisettrice. Quindi per il secondo(?) teorema di congruenza dei triangoli (due angoli uguali e uguale anche il lato in mezzo) i triangoli sono congruenti. In particolare, sono congruenti i lati AB e BC.
Non è chiaro il procedimento di calcolo della mantissa del logaritmo se lo si deve fare a manina , per intenderci come lo approssimava Briggs è quella che a me non hanno mai spiegato ( ossia prima dei calcolatori elettronici , come si determinava la mantissa del logaritmo con carta e penna )
Ciao, certo; ti riferisci al secondo esercizio giusto? per quanto riguarda la velocità, la poniamo uguale a 0 perchè devi considerare l'aria all'interno della casa che al momento è 0 proprio perchè il vento è fuori la casa ed esercita una forza su di essa, ma all'inizio le finestre sono chiuse invece per la p0 è proprio la pressione atmosferica, poichè all'interno non vi è il vento e quindi bisogna considerare la pressione atmosferica
ciao, allora quello che ho fatto è prendere la a della prima equazione e sostituirla nella seconda, così da ottenere: 0 = 9 *(-b-c)+3b+c moltiplichiamo il 9 per la parentesi 0 = -9b-9c+3b+c facciamo somme e sottrazioni tra monomi simili 0 = -6b-8c
Ciao, quello che ho fatto è sommare i monomi simili, abbiamo 6 e -2 che sono entrambi monomi simili perchè non hanno nessuna incognita, quindi ho fatto la sottrazione tra questi due numeri e ottendo +4 che per comodità ho portato alla fine dell'uquazione