Il Centro studi Tomistici, di cui l’Istituto attuale prosegue l’attività, è nato nel 1988 da un gruppo di studenti animati dalla passione per la filosofia, in particolare per la metafisica di Tommaso d’Aquino. e dal desiderio di creare un ambiente che dialogasse con quello accademico senza però emularlo. Consideriamo infatti, allora come oggi, la filosofia non solo come studio, ma anche e soprattutto come esperienza e stile di vita. L’idea che ci muove nasce da una considerazione molto semplice: la filosofia è un sapere inutile che non serve a nessuno, dunque non è serva e quindi è autenticamente libera. Per questo, sia chiaro, partecipare alle nostre attività è del tutto inutile, esattamente come lo è guardare un tramonto, ascoltare una sonata di Rossini o accarezzare un viso che ci è caro. Ma non sono forse queste cose inutili ciò per cui vale la pena vivere, e perciò sono il vero fine della nostra esistenza?
Tutti dovremmo essere molto più interessati a prepararci all aldilà piuttosto che a spiegarci l'aldiqua, e dovremmo essere abituati a farlo da piccoli, pur nella meraviglia per le cose di quaggiù proprio come diceva Lindo, a iniziare dal canto degli uccellini. È vero che gli anni che passano aiutano molto questa disposizione ma è a mio parere l'atteggiamento richiesto al Cristiano.
Il primo intervento, o il primo spositore non é andato al sodo. Perse molto tempo e rese la parte piú interessante troppo corta. Era meglio lasciare solo la seconda parte.
All'epoca ero DARK..... Mi piacevano i CCCP.... Ma il percorso pseudo religioso che ha conseguito Feretti, non nemmeno PUNK..... È a tratti ridicolo.... Non ne nemmeno lontanamente paragonabile a SID VICIOUS.......
I pavoni del filosofeggiare cattolico integralista, intollerante e mal razzolante, invidiano Padre Giuseppe Barzaghi..invece di gioire per questo Dono di Dio..un Mistico..un Uomo Sereno e già in Visione dell' Eterno. Grazie Padre Giuseppe..di tutto e da e per sempre.
Io invece trovo interessante l'analisi di Cacciari e la denominata metafisica concreta, sulla scorta del filosofo russo Floreskj. La metafisica e" necessaria alle scienze particolari, Cacciari ritiene che la sua metafisica faccia bene a sé stessa e all'epistemologia. Ha ragione a dire che il Positivismo e Neopositivismo siano prese di posizioni errate ampiamente dimostrate dallo stesso Wittenstein .
@@IstitutoTomisticoGrazie anche a lei professore Testi per la chiarezza di esposizione del pensiero di San Tommaso. È importante conoscere per poter comprendere.
@@IstitutoTomistico Mi ritengo fortunato di aver potuto seguire il loro confronto. Ma "Vota Tommaso...!!!" era un allegro richiamo alla schermata "elettorale" che a un certo punto é apparsa in immagine. Colgo l'occasione per chiedere la disponibilitá dei seminarii precedenti.
Sono ammirato dalla chiarezza espositiva del dottor Perelda. Sono un semplice lettore di filosofia e questo video mi ha aiutato a comprendere meglio su cosa si fonda la filosofia severiniana. Grazie anche al dottor Testi e all'Istituto Tomistico per questi video che trattano argomenti difficili ma appassionanti
Se proprio si vuole usare (con i suoi grossi limiti) la parola e il verbo creazione e creare, allora, meglio usare creazione continua che creazione simultanea, per ammettere meglio la nostra limitata (ma indispensabile, necessaria) prospettiva antropologica.
Certo si può parlare anche di creazione continua. L'unico rischio è intederla come un qualcosa del tipo "Dio Crea ora, e poi anche dopo e quandi per un cedrto tempo" il che immette Dio nel flusso temporale. Andrebbe detto che Dio crea ora, e ora, e ora....
La creazione non è qualcosa? Un atto non è qualcosa? La creazione è un evento agito, ma un evento si ha tutto il diritto di indicarlo con 'qualcosa'... Il limite enorme sta nel termine 'creare' e 'creazione', che dobbiamo per forza collocare nell'orizzonte antropologico e in un orizzonte temporale o sequenziale (anche dicendo 'simultaneamente', parliamo in modo inefficace).
Certo, la creazione è qualcosa, è appunto un atto, o meglio direi che "creazione" si può antendere come atto di creare qualcosa (e anche in altri sensi, ma basta distinguerli: ad esempio creazione come "prodotto del creare" che sono poi le creature)
@claudiotesti679 se la creazione è produzione di qualcosa senza presupporre qualcosa, il problema è che se la creazione è qualcosa questo atto presuppone se stesso (un qualcosa).
@@albertoquagliaroli4230 l'atto creativo non presuppone la sua esistenza: l'atto creativo è Dio e l'esistere di Dio è Dio. Dio non è un soggetto che fa atti distinti da sè ma è Atto Puro
@@claudiotesti679 se identifichiamo Dio con l'atto creativo lo definiamo già in partenza in una sua essenza costitutiva, sarebbe come obbligato (e quindi non più totalmente libero) da una azione specifica... E limitato dal fatto di dover per forza creare...
Ascolto sempre con attenzione i vostri dibattiti filosofici, e poco importa se non riesco a trattenere che piccoli bocconi, rispetto al molto che viene elargito: quel poco apre spiragli vitali nell'anima. Grazie! (Dalla raccolta blu)
Grazie a lei per seguirci. Come detto nella introduzione, il bello è difficile. quindi è normale (anche per gli addetti ai lavori) non comprendere tutto alla perfezione.
Che meraviglia! Il genio di Severino spiegato ai non addetti ai lavori come me. Naturalmente ho capito poco ma finalmente si è aperto uno spiraglio sul pensiero stupendo di Severino.
Gloria di Severino è PER TUTTI ANCHE X HITLER. M a oggi TUTTI CREDIAMO che PASSATO+FUTURO siano NULLA ABS-SOLUTUM e quindi il PRESENTE+ESSERE sia un PUNTO FINITO CIR+CONDATO DA 2 OO NON+ESSERE. Ha ragione quell utente che diceva "SEVERINO ASPETTAVA MORTE X RIVEDER SUA MOGLIE": come DANTE x BEATRICE. QUI nella TERRA ISOLATA siamo DESTINATI ad ERRARE: non è una questione di Intelligenza o di Erudito Utilizzo di quella STRUMENTAZIONE NICHILISTICA denominata Logica FORMALE. Ontologicamente tra Nascita Vita Morte Resurrezione v'è un TRATTO CO+MUNE: la TRAS-FORMAZIONE di un CERCHIO in un QUADRATO ma in Tempi DIVERSI: per questo ci sembra POSSIBILE anche se NESSUNO MAI LA VIDE VEDRÀ FENOMENO_LOGICA_MENTE. Ottimo seminario con ottimo Ospite. Grazie
Al Davos Forum non sono d'accordo col fermare la Macchina. Se usciamo dalla ruota del criceto (che mai si ferma) per loro è finito il tempo del controllo globale. Se si esce dalla velocità della macchina produttiva, riappropriandosi del TEMPO UMANO, quello del pensiero, capiamo che il 90% delle produzioni sono inutili e fini solo al guadagno di persone che certamente non necessiatano di altro denaro..
@claudiotesti679 "se Dio crea agenti liberi che fanno azioni libere, allora la vera libertà per essere tale si deve poter estendere anche al compiere azioni malvagie." Una domanda da profano: le azioni libere create da Dio e compiute da agenti creati da Lui, sono costituite nella "vera libertà" a tal punto che potrebbe presentarsene, fra queste azioni, una in grado di scalzare Dio dal suo trono di onnipotenza ed eternità? Ovvero, la "vera libertà" che Dio crea creando agenti liberi, ha condizioni oppure è senza condizioni? Se ha condizioni, cioè permette tutto tranne che attentare autenticamente a Dio, non è "vera libertà" e si riduce alla sola libertà dell'uomo a farsi dannare per l'eternità. Se non ha condizioni, cioè è in grado di sfuggire liberamente e autenticamente anche al volere di Dio, allora Dio accetta (perchè?) di non essere ne onnipotente ne onnisciente, e la Sua esistenza è segnata da una continua angoscia che le Sue creature possano essere la causa della Sua stessa fine. Fine che anzi è certa, perchè nell'infinità della creazione è necessario che sussista almeno una serie infinita di azioni, compiute nella "vera libertà", che siano in grado di assestare un colpo mortale a Dio.
Perelda elimina dalle sue considerazioni sull'eternismo di Severino sia l'aspetto dinamico ( teoria dell'apparire) , sia l'aspetto fondazionale elenctico. Perelda accetta i risultati di S.Galvan riguardo a i due aspetti suddetti( apparire ed elencos) dell' eternismo severiniano? C'è una soluzione semplice al problema sollevato da Perelda riguardo a i fattori di verità. Se ogni fattore di verità è una ecceitas , allora l'ecceitas continua ad esistere anche quando gli attori della relazione ecceitistica non ci sono più o non ci sono ancora( Plantinga). Grazie a Testi e Perelda per la presentazione , la trovo molto esplicativa e chiara. Mi auguro che Testi dedichi una serie di video in cui spieghi nel dettaglio il contenuto dei suoi dialoghi con Severino sul divenire. Grazie ancora.
Complimenti per questi episodi ricchissimi di ospiti e contenuto. Ho una domanda: come si conciliare la creazione, da sempre comprensiva di ogni pensiero esistente, con il libero arbitrio? Come Dio può condannare un peccato mortale se tutto era già da lui veduto e permesso; e quindi permessa la nascita di un uomo, pur sapendo che sarebbe stato destinato alla dannazione eterna? Grazie molte e ancora complimenti. Alessandro Tuzzato
Grazie per i complimenti. Riguardo alla domanda, quando si parla dell’agire di Dio bisogna usare solo il tempo presente evitando avverbi temporali o declinazioni che indichino un passato a un futuro. Nella sua domanda si usa l’avverbio “già” il che mette Dio nel flusso temporale, per cui Dio vede già ora ciò che accadrà in futuro. Ma in Dio tutto è presente per cui lui vede tutto ora (e con la stessa azione crea e vuole tutto: in Dio ogni azione è la sua essenza). Per cui vede ora che Giuda pecca e vede ora che Hitler pecca. Quanto all’atto libero commesso da Giuda (o Hitler) anche questo atto libero (ad es. il tradimento di Cristo) è un qualcosa, per cui anche questo è creato da Dio (Dio crea tutto). Ma appunto è creato come atto-libero-di-Giuda: il tradimento di Giuda in quanto ente è creato da Dio, ma in quanto azione libera è responsabilità di Giuda.
Ma non appare in questo modo contradditorio sia teoreticamente che "eticamente"? Se in Dio tutto è presente, allora, come dice anche Nietzsche, cosa rimarrebbe che non sia già satollo di Dio? Che libertà può mai essere quella che cavalca un percorso da sempre segnato, una vita presente eternamente tutta in Dio? L'arto libero , appunto, sarebbe creato anch'esso da Dio.... Eppoi, come rilevavo, Dio permette un concepimento dal quale nasce un tale peccatore che, dopo 80 anni di nefandezze, è destinato eternamente alla dannazione. Questi due punti mi arrovellano da tempo. Per questo mi permetto di controrispondere, ma non vorrei essere inopportuno. Intanto ringrazio moltissimo per la Vs gentile risposta.
@@alessandrotuzzato6620 Salve, provo a spiegare meglio. Dio vede tutto simultaneamente per cui vede l’azioni libera di Tommaso nel 1270 (anno in cui ha liberamente scelto di scrivere il De Aeternitate Mundi) e questa nostra libera conversazione su RU-vid.Presumo sia chiaro che questa visione non implica che le azioni di Tommaso nel 1270 e la nostra conversazione non siano libere. Se questo è chiaro, basta aggiungere che Dio vede le azioni libere di Goggi della prossima settimana (nella terza puntata del corso) e per lo stesso motivo, le azioni di Goggi restano libere e non necessitate dalla visione. Inoltre Dio vede con il medesimo sguardo onnicomprensivo anche come queste azioni sono disposte in un certo ordine temporale, per cui alcune sono prima di altre, e altre dopo delle precedenti (è il disegno, che ha un ordine). Il “trucco” è usare per Dio sempre il tempo presente (“vede”, e non “vedrà” o “ha visto”) evitando qualsiasi avverbio che implichi un futuro (vede “già”, "pre"vede) o un passato (vede “dopo”). Se poi si aggiunge che Dio crea tutto allora crea anche le azioni libere di Tommaso (del 1270), nostre (del 23 maggio 2024) e quelle di Goggi (del 29 maggio 2024) perchè mqueste azioni sono pur qualcosa (sono appunto azioni libere, fatte ada agenti liberi anch'essi creati da Dio). E per il fatto che sono create non significa che non siano libere, proprio perché sono create come azioni libere ovvero fatte da agenti liberi. Per quel che concerne le azioni malvagie, vale lo stesso discorso, ma qui si entra in un altro ordine di problemi, e ci si chiede “Perché Dio permette azioni malvagie?”. La risposta classica è che se Dio crea agenti liberi che fanno azioni libere, allora la vera libertà per essere tale si deve poter estendere anche al compiere azioni malvagie. Quindi se Dio crea agenti liberi allora deve permettere loro di fare azioni malvagie. NB: anche un’azione malvagia è qualcosa, per cui è creata da Dio (come è creato da Dio l'gente che la compie), ma Dio la crea non in quanto malvagia ma in quanto è un ente. Per dire che un’azione è malvagia non in quanto ente ma in quanto voluta liberamente (e disordinatamente) da un agente libero.
Una persona Meravigliosa come Bontadini e Padre Messinese e Severino. Quattro TEOLOGI cioè ONTOLOGI che nell'Era del Nichilismo Radicalizzato sono DESTINATI a regalare la Bellezza a pochi fortunati.
Straordinario, coinvolgente e affascinante. Come esseri umani rimane però solo un discorso dialettico brillante che vuol raggiungere certezze su Dio dimenticando la nostra infinita limitatezza che la conoscenza ci ha fatto prendere consapevolezza. Noi siamo domanda senza risposta assoluta diceva Heidegger perchè per avere risposte dovremmo entizzare e rendere umano ogni cosa, cioè l'Essere.
Per credere ai dinosauri, come del resto anche a molte altre fandonie che qui non sto a citare, e che il potere dei padroni del vapore ci propina oramai da quasi due secoli più o meno...bisogna essere come quelle vecchie donnette, che una volta passavano il loro tempo davanti al camino d'inverno, oppure alla finestra d'estate a fare la calza, o l'uncinetto. Quella dei dinosauri, ahime, e non solo quella purtroppo...è la prova evidente dell'esitenza di quell'inferno con il quale ha a che fare l'uomo, e nel quale come del resto Gesù stesso ammise, Dio non c'entra affatto. Salute e pace. Questo: PM
Nel tramonto dell'episteme, il prof. Severino da prova di superbia, e presunzione intellettuale come forse non si era mai udito prima, descrivendo a mio giudizio a torto, una visione del mondo del tutto tesa a giustificare il male e la violenza, come processi inevitabili e come legittimo ed indipendente agire della ibris del divenire, senza tuttavia tenere presente che tutto ciò che avviene nella realtà, dipende solo ed esclusivamente dalla coscienza dell'uomo, e dal suo libero arbitrio, il solo ed unico elemento fondante il divenire, senza il quale non solo non esisterebbe nessuna visione storico filosofica, o teologica, ma non esisterebbe il mondo stesso.. A. S. Docet. Salute e pace. Questo PM
Convergere oggi è vera ed unica rivoluzione. Gli slogan odierni banditi, l' affidamento agli studiosi e la riscoperta della meraviglia filosofica nella sua complessa struttura da parte delle masse livellate a consumare sè stesse senza una meta. Utopia? Sì, ma la rivendico. Grazie per questo prezioso intervento.
Anche il concetto di "specialismo" e' relativo...un sistema potrebbe diventare specialista di un olismo anche superiore a quello di cui e' in grado l'umano nel valutare soluzioni in contesti integrati...Per esempio non vedo la difficolta' di integrare i sistemi top-down che generano informazioni specialistiche con quelli down-top di learning per categorie come ChatGPT...perche' comunque sono sempre informazioni che generano informazioni...o mi sbaglio? Poi per quanto riguarda la verosimiglianza delle news...ma la news originale esiste? O anche quella e' una costruzione dovuta comunque sempre ad un punto di vista di inclusione di un oggettile?...E se le news fossero sempre state false e ora ci si facesse piu' attenzione perche' c'e' piu' consapevolezza? Inoltre...chi mi dice che quello che so sulla coscienza attravero la scienza non sia anche esso il frutto di una coscienza che puo' conoscere solo se stessa perche' non si danno oggetti senza coscienza che e' primaria? Pefino l'effetto di Libet e' studiato da una coscienza che viene prima...e anche il cervello scannerizzato e' visto da una coscienza che viene prima...L'epistemologia e' una continua biforcazione...ossia una continua discontinuita' in cui si inciampa sul limite ontologico...Se non ci fossero follia, fede e intuito si sarebbe paralizzati...
Tutto molto astruso: queste conferenze sembra servano soprattutto a difendere se stessi, a difendere l'accademia, la propria storia. Cercare di far combaciare le conoscenze scientifiche con l'essente e non l'opposto senza porsi il problema non solo di cosa l'essente sia o cosa rappresenti ma banalmente dove sia e a cosa fisicamente si riferisca. Oggi, mentre le neuroscienze testimoniano che l'apriori Kantiano sia in realtà un "aposteriori filogenetico", il dibattere di cose che servono solo a giustificare sé stesse e chi le sostiene ha perso molto significato
Segui la nuova religione: le neuroscienze. Lascia perdere Cacciari, che insegue ciò che insegue e parla di Florensky senza conoscere il russo (altro che “filologia”) e straparla di Heidegger senza alcuna cognizione autentica dei suoi testi (nel senso che proprio non li capisce perché non vuole capirli e perché non ha la sufficiente intelligenza teoretica). Le neuroscienze scoprono solo quel poco che già sanno. È quello che sanno lo devono alla traduzione filosofica che vorrebbero distruggere. Sono ancora fermi - nei loro laboratori costosi - alla “coscienza”, che è forse il concetto più miope fra i concetti descrittivi dell’uomo. Pax!
@@paolobraghi8874 Mah. Le neuroscienze sono un campo enorme, non sono solo ferme alla coscienza e quasi per niente guidate dalla tradizione filosofica. Semmai si tenta di trovare spiegazioni biologicamente plausibili di teorie psicologiche. Un pezzettino alla volta.
@@aldogianola il concetto di “campo enorme” costituisce una fallacia logica: tenta di provare l’attendibilità di una ricerca scientifica per il solo fatto che vi è un gran numero di addetti che si dividono gli argomenti spesso moltiplicandoli a dismisura per ottenere posizioni accademiche e finanziamenti. Quel concetto è a analogo a quello di “verità a maggioranza”, che suona: una certa cosa sarà vera perché la maggioranza la ritiene vera (pensa al caso di Galileo). Quanto al fatto che le NS non abbiamo rapporti con la tradizione filosofica, ebbene, è esattamente il contrario: i Neuroscienziati (li conosco come le mie tasche) rubano in continuazione concetti - fraintendendoli e deformandoli - e poi li usano operativamente, cioè “sperimentalmente”. Ma se addirittura in fisica, il concetto di esperimento è altamente problematico, figuriamoci nelle NS! Si tratta di una moda che purtroppo ha catturato molti, anche per la notevole mole di “propagandisti” accademici e divulgatori che operano senza fine. Amen.
@@aldogianola i neuro scienziati hanno cercato di dimostrare che la coscienza e' cervello, connessioni neurogiche, ma hanno ammesso che non ci sono riusciti. Poi dicono finora! ( e'anche giusto che dicano cosi' perché e' l'atteggiamento di chi fa scienze settoriali che sono ipotetiche deduttivo.) Io direi che non arriveranno mai al loro obiettivo perche' l'oggetto da conoscere, la coscienza, e' una realta' spirituale non materiale/energetica.
Ragazzi se volete capirci qualcosa invece di stare a tentare di decifrare questi voli pindarici e narcisistici, andate a guardarvi i video di Adriano Palma sulla metafisica. Risparmiate tempo.
Anche il canale Arpato Tyn mi permetto di consigliare. Padre Tomas Tyn era un Santo di Dio.. vita tanto breve quanto Grande.. Metafisica della Sostanza..suo saggio importante.
"La sapienza è un modo di essere, non di pensare. La filosofia è un modo di pensare; la filosofia è frutto dell'ego, la sapienza del Sé." ~ Angelo Tonelli
Non sappiamo (è fede) neppure se siamo soli al mondo ed i corpi umani altrui hanno AUTOcoscienza e rispondo meccanicamente ai nostri stimoli... Non sappiamo neppure se abbiamo un corpo o sognami di averlo xrchè anche il pensiero dei sensi è un pensiero della mente ... Ed ora ci domandiamo pure se un computer pensa.. e cosa significa pensare...😮
Watson e Comportamentismo: gli Altri Comunicano con Me quindi Induco cosa Pensano e che Pensano. Edith Stein: Empatia è il sentimento indiretto del sentimento Altrui paragonandolo ai Miei sentimenti che sono Simili in termini di Re-azione. Anche il Comunicare è un particolare tipo di Praxis cioè di Fare. Pavlov: lo Stimolo Risposta degli Animali è Istintivo Meccanico Prevedibile nel Futuro. Invece le Risposte di Altri Umani sono più Imprevedibili e questa "sarebbe" una prova della Libertà umana e della Maggiore intelligenza umana rispetto ad animali. Chatbot AI hanno Reazioni Meccaniche ai Nostri Stimoli eppure le chiamiamo Artificiali anche se sono Imprevedibili. È falso che AI dà sempre lo Stesso Risultato alla Stessa Domanda: ciò è dovuto al fatto che anche AI Evolve ed Impara Ricordando le Passate Risposte di 9miliardi di Persone che si Accumulano nel Tempo.
