Ciao! Sono Riccardo, un tester di trekking, via ferrata, trail running e alpinismo. Andare in montagna è una delle mie più grandi passioni e le mie esperienze tra i sentieri mi hanno insegnato l'importanza di farlo in sicurezza.
In questo canale troverete recensioni, guide all'acquisto, tutorial e tanto altro per aiutarvi a scegliere la migliore attrezzatura in base alle vostre esigenze. Qui ci piace fare le cose per bene, per questo prima di recensire ogni prodotto faccio accurati test sul campo per assicurarvi una recensione più dettagliata e vera possibile.
Ci vediamo dal lunedì al venerdì alle 18.00. Vi aspetto!
caspita, effettivamente è davvero qualcosa di inaspettato specie quando vai su scarponi di qualità, sapresti dirmi circa quanti km hai fatto con quelli? giusto per curiosità
Anch'io sono un ex CNSAS (37 anni di servizio). E' ovvio che tu abbia fatto bene a chiedere soccorso. E questo è uno di quei casi in cui non c'è nulla da eccepire riguardo all'attrezzatura. La sola cosa che personalmente posso rilevarti sono gli scarponi. Oggigiorno in molti vendono attrezzature (o meglio rivendono), ma rimangono in poche le aziende che da decenni hanno un consolidato background di qualità del prodotto e purtroppo la North Face non è tra queste. La prossima volta acquista Scarpa, La Sportiva, ecc. ma lascia perdere i tuttologi.
Ciao RIccardo vorrei un tuo punto di vista (ben vengano anche altri utenti esperti che vorrann consigliarmi) in quanto sento mille pareri diversi. Sarei orientato verso il peak 35 volendolo utilizzare anche per uscite estive. Dici che per le uscite di trekking estive è fuori luogo? Vorrei uno zaino che potesse farmi un po' di tutto (per quanto possibile) dato che la spesa non è proprio irrisoria. Grazie mille se mi risponderai e complimenti per il tuo lavoro, apprezzo molto i tuoi video!
@@ChristianBeligni ciao, se vuoi usarlo sia per alpinismo che per trekking, restando in casa ortovox ti consiglio il traverse altrimenti il ferrino agile. Con la serie Peak suderai tanto sulla schiena
Non è unz garanxia in assoluto ma lo scarpone a suola scatolata cioè con suola che fascia per un paio di centimentri lin altezza la soletta è più affidabile , però può succedere, dopo alcuni anni, diciamo 5, se succede da nuovj o quasi ci sarebbe da chiedere il rimborso !
Ciao Riccardo, da ex tecnico del soccorso alpino Lombardia ti dico che la tua chiamata è stata semplicemente perfetta, da manuale. Sono anni che il soccorso alpino sta cercando di educare le persone a chiedere aiuto prima di farsi male ed il tuo video è l’esempio perfetto su come bisogna comportarsi. Già che si rompe uno scarpone é un problema importantissimo in montagna, poi con tratti esposti e pietraia avresti veramente rischiato grosso se avessi proseguito. Semplicemente bravo, spero che il tuo video venga visto da tante persone così da sensibilizzare sulla gestione del rischio in montagna
Hai fatto bene, io ho sempre un paio di lacci dovesse succedere. L'anno scorso mi è successo con dei montura dolomia GTX dove mi si è creata una bolla d'aria tra suola e tomaia. Ora ho dei la sportiva tx4 mid GTX mi trovo da dio.
A prescindere che tutto sia andato bene x carità, mi meraviglio perchè hai detto che quel percorso lo avevi già fatto altre volte. Qiundi già conoscevi i pericoli,e l attrezzatura che serviva ripeto meglio tu sia salvo ma vorrei sensibilizzare tutta la comunità dei amanti della montagna che ultimamente usano il soccorso alpino come un taxi per delle vaccate. Sollevamento di un elicottero più il personale sfiora i dieci mila euro tanto C'è il soccorso alpino chiamiamoli paga italia.
Conoscere un percorso non vuol dire saperne le condizioni attuali. L’esempio più classico sono i 4000, poi averli fatti anche più volte ma ogni anno le condizioni sono diverse. Nel mio caso avevo dietro l’attrezzatura per passare dei nevai vista la neve che ha fatto in primavera, ma mai mi sarei aspettato di trovare un nevaio come quello. Anche perché parliamo della faccia sud-est del monte, che quindi sta quasi sempre al sole e, sui monti vicino, la neve dai versanti sud é quasi totalmente sparita. Aggiungo poi che, come detto nel video, quelle sono valli dove passano pochissime persone l’anno tanto che anche le guide alpine della zona non immaginavano ci fosse un nevaio li.
Giro per montagne da quando ho ricordi, e porto sempre con me del nastro adesivo americano che può essere usato in tantissimi modi (anche per riparare scarponi)!
Bravo hai fatto benissimo, A mio figlio è capitato partendo dall' albergo allo scarpone si è sciolta la suola dopo 100 metri aveva il piedi sul terreno 😮 Tornando si è accorto che aveva lasciato la scia nera... A mio marito scarpe nuove prima di entrare in chiesa si è accorto che stava perdendo la suola come te 😢
A mio parere questo è uno dei tuoi video migliori, con serenità hai raccontato la tua esperienza che ti ha costretto a chiamare il soccorso alpino benché tu sia allenato ed esperto di trekking, facendo capire anche ai neofiti che non sempre i trekking si possano portare a compimento, e che rinunciare non vuol dire essere timorosi, anzi molte volte ci vuole più coraggio a rinunciare che a proseguire rischiando poi seriamente di finire male. Io penso che quando è necessario sia giusto e meglio interrompere e rinunciare quel giorno al trekking per poterlo rifare un domani e poterne farne tanti altri invece che rischiare di non poterne fare mai più. Un grazie ai Vigili del Fuoco e a te Riccardo che hai raccontato la tua esperienza
Caspita, quasi del tutto divelta. Credo abbia fatto bene a chiamare i soccorsi, io non so se al tuo posto avrei chiamato l’elicottero. Un modo per tornare lo si trova sempre, ma in questo caso non ne valeva la pena rischiare; probabilmente con un po’ di basto e fascette avresti potuto salvare la situazione sul nascere
Sinceramente nutro qualche dubbio sullo scopo di questo video che a mio parere serve solo ad aumentare la tua visibilità. Quello della suola è solo un pretesto. Se conoscevi bene l'itinerario come affermi sapevi anche della presenza di un possibile nevaio e quindi questo conferma la premeditazione di questa buffonata.
Conoscere l’itinerario non vuol dire conoscere le condizioni attuali dei sentieri. Anche le guide alpine del soccorso alpino si sono sorprese a vedere un nevaio lì, sulla parete sud-est che è quasi sempre esposta al sole e dove non passa quasi mai nessuno. Ti assicuro che poi il video non è clikbait perché quel tipo di video si fa in un altro modo, non con 7 minuti di pippone
Cose che possono succedere tuttavia, per esperienza personale simile alla tua, ti sconsiglio The North Face per quanto riguarda le calzature. Non hanno esperienza e sopratutto know how tecnico. Rimani su La Sportiva, Scarpa e le altre marche alpinistiche con una forte tradizione sulla calzatura. Sembra una stupidaggine ma serve molta esperienza per garantire una calzatura da montagna sicura e duratura. Anche se fai materiale tecnico da una vita non è detto tu sia forte sulla calzatura. Altro piccolo appunto è sull'America Tape: la fibra in teflon ti da abbastanza sicurezza anche sui sassi...ho fasciato scarponi ad un amico prima di pietraie imponenti sul Catinaccio e sono giunti a destinazione ancora saldi. Meglio ancora un tubetto di colla a base mastice a seccatura rapida. Per il resto capita a tutti di trovarsi in difficoltà e la scelta di chiamare il soccorso è stata sicuramente la più corretta.
La scelta è stata certamente l'unica e giusta, viste le condizioni al contorno che hai descritto, ciò detto, per quanto io schifi North Face, marchio per me totalmente inflazionato ed overpriced per la qualità che offre, bisogna comunque tenere in conto che l'esemplare fallato possa uscire fuori dalla catena di produzione. Non dovrebbe accadere, ma può succedere, a patto ovviamente che sia un caso su un milione. Quando poi la percentuale dovesse contrariamente salire allora dovrebbero seriamente interrogarsi su come fanno i prodotti e chiedere scusa. Per il resto non è chiaro dal video se si trattasse della prima uscita in assoluto con questi scarponi o se viceversa fossero già stati rodati in altre uscite.. Perché se confermato il primo caso, direi che sia stato un errore abbastanza grossolano quello di battezzare un paio di scarponi di fatto non su un percorso così selettivo come quello descritto nel video, e non perché non debbano pronti via performare su un fondo impegnativo, ma proprio perché è sempre bene conoscere la scarpa, prenderci confidenza e per l'appunto verificare la presenza o meno di difetti, in condizioni in cui alla peggio non si corrono seri rischi a proseguire anche se la scarpa/scarpone dovesse presentare particolari problematiche. Io perlomeno faccio sempre così, prima un paio di uscite più o meno intense ma comunque tranquille, poi impiego in contesti anche gravosi (ma sempre idonei).
Nel video mi sono dimenticato di dirlo ma gli scarpone erano alla terza uscita (più o meno a circa 20 ore di utilizzo) e le uscite precedenti le avevo fatte su terreno sempre roccioso e tecnico
Può essere che la roccia troppo calda abbia fatto staccare la colla? O la suola sia diventata morbida col caldo e qualche pietra affilata l'abbia tagliata?
Bravo, un escursionista esperto sa quando è il momento di rinunciare. Lo scollaggio è un problema che purtroppo alle volte si presenta, specie con i materiali moderni. Io porto sempre nastro telato, fascette, borchiette maschio,femmina e un sottile cavetto d'acciaio (tipo quello delle ghette). Comunque capire quando improvvisare e quando chiedere aiuto è segno di grande maturità. In montagna è meglio fare un passo in dietro che rischiarne mezzo avanti.
Hai fatto bene a chiamare il soccorso alpino. È successa la stessa cosa a me quasi arrivato in cima al Redentore (1200mt) sui Sibillini, ma non ad una scarpa, ad entrambe le scarpe...erano scarpe vecchie da trekking che avevo confuso la mattina nel buio, prese per sbaglio! Durante la salita, alla quarta ora si sono scollate completamente, forse anche perché faceva caldo, aperte completamente dalla punta al tallone. Dopo aver pensato cosa fare e cosa non fare, ho chiesto al mio amico quanto costasse la sua maglietta...quando mi ha detto 15 euro mi si sono illuminati gli occhi. L'abbiamo fatta a brandelli, circa una ventina di striscette che poi ho legato attorno agli scarponi cercando di renderli stabili. Ha funzionato, siamo riusciti a fare gli ultimi 200m per arrivare in cima e poi altre 2 ore in discesa. Non é stato facile, ma ne é uscita fuori una leggenda. Ho le foto degli scarponi con i brandelli di maglietta intorno!
A mio parere certe marche sono nate per fare abbigliamento. Gli scarponi lasciamoli fare a chi ha iniziato con gli scarponi e per necessità di mercato ha incominciato poi a fare indumenti. Comunque capita anche con le migliori marche e ricordiamoci che se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo.
Sei un ragazzo serio e coscenzioso. Hai fatto la cosa giusta e non devi minimamente giustificarti. Hai avuto un imprevisto difficilmente prevedibile. Sfido qualsiasi escursionista ad avere con sé scarponi di riserva. Non hai colpe. 😊
è tanto tempo che vorrei fare l'alta via del Lario e finalmente ho programmato questo trekking per il weekend prima di ferragosto. Non c'è molto materiale su youtube né guide "testuali", però conosco quelle zone vivendo a Seregno e facendo tante escursioni sulle Orobie occidentali. Hai qualche suggerimento o link per studiare il percorso?