Ciao! Posso chiederti quando hai fotografato il gattopardo? E' un esemplare che abbiamo "fotoidentificato" nel 2017, e sarebbe davvero importante sapere quando lo hai incontrato. Grazie mille!
Grazie a te Antonio, giro il tuo commento ai proprietari Giulia e Pasquale ❤ qui di 2000, giusto? se riesci a risalire anche al mese e meglio ancora al giorno… te ne sarei grata!
Ciao Enzo è così che mi piace ricordarti e farti rivivere nei nostri cuori, con la tua vitalità e l'energia che riesci a trasmettere a tutti noi che ti abbiamo conosciuto e avuto come amico. Antonio Faiola
Le immagini terrestri e le emozioni di Antonio Faiola... Le emozioni, che solo tu grande maestro sai suscitare con le tue parole, i tuoi gesti, i tuoi racconti ma soprattutto con i tuoi occhi, che sprigionano luccichii spettacolari e indescrivibili, per la gioia di chi ha la fortuna di poter stare ad ascoltarti... Complimenti ancora, buon tutto e al prossimo video...
Maestra MariaRita Grazie per il tuo apprezzamento, un sostegno indispensabile per chi si cimenta spesso nei racconti fatti da immagini e suoni. Riuscire a dare vita alle emozioni, che si provano durante un evento, conservarlo nel cuore, elaborarlo nella mente e farlo diventare un racconto, degno di esserlo, ha bisogno di sostegno, incoraggiamento e verifica continua. Grazie per questo. Buon Anno Nuovo 2023. Si !!! Al prossimo video!
IMMAGINI DI SANT'AMBROGIO SUL GARIGLIANO E DEGLI AMBROSIANI 1943-1975 Le foto di questa raccolta sono state , alcune gentilmente concesse, altre prelevate dalla rete internet, ricchissima di immagini dell’epoca ed altre ancora tratte dai video di Sant’Ambrogio. Una veloce selezione di immagini, che inizia con l’evacuazione verso le montagne di Vallemaio, come sfollati, perchè Sant'Ambrogio deve essere bombardato e distrutto, come covo di soldati tedeschi. Prosegue con la distruzione totale di fine ‘43-inizio‘44,. Il 2 dicembre del ’43 durante un bombardamento una bomba cadde su un ricovero, seppellendo 37 persone. Oggi se ne commemora ufficialmente la tragedia. Continua con l'arrivo dell'esercito americano e l’inizio della lenta ripresa. I tanti volti dei nostri avi, che la generazione del 1960 forse già non ricorda più. Sant'ambrogio rinato, i suoi panorami. Il grogiuolo dei suoi tramonti visti da " 'ngoppa gliu parco ", (piazza Cadorna). Ricordi da conservare per il futuro. ANTONIO FAIOLA
Ciao Giuseppina Broccoli Se piangete nel vedere Sant'Ambrogio, come tu dici, vuol dire che lo amate e ne sono contento. Questa sera carico un altro video, sempre di Sant'Ambrogio: " IMMAGINI DI SANT'AMBROGIO E DEGLI AMBROSIANI 1943-1975" Un grande abbraccio a voi tutti che siete lontani e fate onore al nostro paesello. Volevo commemorare il 2 dicembre del 1943 quando una bomba cadde su un ricovero nella contrada San Rocco e seppelli 37 persone. L'ho fatto così, con questo piccolo ricordo fotografico. Grazie a voi!🤗🤗🤗
Mi sono commossa con tutta me stessa....Qui, da Milano, mi è sembrato di essere spettatrice di un mondo intimo e soltanto mio. Questa modernità ci ha portato via le cose più belle. Grazie Antonio...grazie di ❤
Complimenti Antonio, è stato emozionante e commovente vedere questo video. Il momento più suggestivo, per me, dopo la preghiera è stato vedere la croce circondata da tante mani unite in un unico girotondo di sommozzatori, che circondavano e proteggevano la discesa della croce nel grembo di mamma acqua. Suggestiva e molto ben appropriata la musica, che non faceva da sottofondo, ma accompagnava sapientemente tutto il video. Grazie Antonio, ogni volta mi regali emozioni meravigliose. Buon tutto e un caloroso abbraccio.
Complimenti Antonio sei un narratore meraviglioso, con una magistrale conoscenza della realtà rurale, che io ho vissuto in prima persona da bambina. Questo video mi ha rievocato dolci ricordi di un tempo lontano, dove la fatica, il sudore della fronte venivano accompagnati dall'allegria e dell'armonia serena dei contadini che si aiutavano scambievolmente e il lavoro diventava una festa La stanchezza veniva combattuta con i canti e il rito del pranzo era il momento più atteso della giornata, il cibo in campagna aveva un sapore diverso era squisito... e veniva sempre accompagnato da un buon bicchiere di vino, quello buono, che veniva conservato proprio per l'occasione. Grazie Antonio, ho rivissuto momenti indimenticabili... Buon tutto.
Complimenti maestro Antonio, ancora una volta hai saputo proporci con suggestione carismatica e magistrale competenza, la nostra meravigliosa madre acqua. Il momento spirituale, proposto con un misticismo colmo di fede e spiritualità è sapientemente accompagnato da una melodia, dove le voci della corale accompagnano il passaggio dell'elevazione della croce a riemergere dall'acqua e donano sensazioni di pace e serenità. Acqua e cielo si uniscono alla vita sulla terra in una speranza conviviale fatta da pochi intimi, e non solo... Grazie infinite di cuore buon tutto e un caloroso abbraccio. Al prossimo capolavoro maestro...
Grazie Maestra MariaRita. I complimenti fanno sempre bene!..... Posta Fibreno......La Croce del Bonavenia..... il 27 agosto 1977.....Un legame fortissimo, indissolubile, un'emozione al limite dell'umano....: la posa della Croce sul fondo del Lago di Posta Fibreno, insieme ad altri 12 compagni di immersione. 12 e la Croce! Agosto 1992 organizzai la 1a "FESTA DELLA CROCE E DEL SUBACQUEO". Gruppi di sub vennero dal Belgio, Monaco di Baviefa, Francia e Germania, rappresentanti subacquei dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco. Fino al 2002 la nostra festa si celebrò ad anni alterni. Poi col patrocino del Comune di Posta Fibreno e della Regione Lazio iniziò la celebrazione costante ogni anno, diventando un evento atteso da tutti i subacquei a livello Nnzionale ed Europeo. Il video del 2018 ti da una idea della partecipazione degli sportivi.
Ogni respiro di questa Festa, ogni movimento, ogni attività hanno un genitore che con amore, passione e fede l'ha fatta nascere. Nel 2022 compirà 30 anni. La "FESTA DELLA CROCE E DEL SUBACQUEO" è più che adulta, ormai va avanti tranquillamente da sola sotto la sponsorizzazione del Comune di Posta Fibreno e della Regione Lazio. E ogni volta che il mio pensiero va a questa Festa o devo realizzare un documentario è come la prima volta: l'emozione è al limite dell'umano, per via di un legame fortissimo, indissolubile, viscerale. E ringrazio sempre quella CROCE che con le sue grandi braccia aperte sembra voler proteggere chiunque Le rivolga lo sguardo od il pensiero
Grazie infinite di cuore, maestro Antonio, istruttore di nuoto, ma soprattutto, maestro carismatico di vita. Vedere questo video è stato molto suggestivo, la scena più bella:" le mani che si stringono", in una presa che dice da sola, ci sono io, facciamo insieme questo percorso e con amore e professionalità inizia questa meravigliosa avventura, suggellata da un affettuosissimo bacio di ringraziamento. Immagini stupende che portano la mente oltre l'infinito, nella serenità... Buon tutto, maestro Antonio.
Maestra Mariarita! La mia intenzione era chiara e l'hai recepita appieno. Le mani che si stringono per comunicare a vicenda: la mano grande per trasmettere esperienza, fiducia, sicurezza e la mano piccola carica di energia e desiderio di scoperta, in una avventura unica, indescrivibile: chiedere accoglienza ed essere accolti da nostra MADRE ACQUA. Non è una conquista! Lei ci accoglie! non possiamo conquistarla, perché è lei che ci conquista. E dopo esserne diventati parte ci regala tesori immensi, i suoi colori, la vita dei suoi abitanti, il silenzio che ti da la possibilità di ascoltare il battito del tuo cuore e ti da modo di sentirti parte di quella immensa anima la nostra MADRE ACQUA. E ogni volta che torni con i piedi per terra senti che sei diventato davvero parte dell’Universo, perché sei conscio di quel mondo meraviglioso, sei tornato nel grembo di nostra MADRE ACQUA, colei che ha generato la vita sul pianeta nel quale viviamo.
Si Giuseppe, era un modo di vivere faticoso ma schietto, senza cattiveria, con moltp enso della collettività. C'era lo scambio di giornate di lavoro, la " PRESTAZIONE" si dava una giornata di lavoro a famiglia al Comune, per la manutenzione delle strade di campagna ed edifici pubblici. Ormai il tempo è andato, sono passate tre generazioni, e solo concepire quel modo di vivere è assurdo, impensabile.Un caro abbraccio Giuseppe
