Porto il dramma come Oscar Carogna Le rime del Peyote danno dipendenza la gente s'infogna Ciò che vede ciò che sente è una vergogna, ma se vuoi Rompi pure il cazzo a me per le mie views dalla Polonia Non cambio la mia vita con un Glik, shoppa click Tu è meglio se cambi vita, non basta che cambi beat Non basta che cambi flow Non basta che cambi crew Non basta che cambi nome Non passa sei sempre tu A fare in culo questo è quanto, faccio rap da qualche anno I meglio rappers italiani mi fanno seghe a due mani Non copio gli americani, non mi sento una star Ci diamo un gancio giù al bar? Chi cazzo è Kendrick Lamar? Cos'è il Festival Bar? Facciamo cover in playback, ti va? Chiamiamo Fibra a far le doppie, o magari J-Ax Tanto la storia si ripete Peyote kills come machete É il buio oltre la siepe Dopo di me la quiete Il rap non ti compete Vuoi fare brutto sì, ma quanti siete? Scrivi sulla rete "oohh", sei qualcuno sei hai degli haters L'ha detto pure Fedez, è lì che poi si vede Abbi fede, la vera svolta arriverà Ce l'han fatta cani e porci, qualcuno si accorgerà (ah-ah) Anche se in tutta onestà, mi fai cagare Niente di personale Tu credici e non mollare, fai che andare Resto caldo come un boiler Racconto la tua fine in anticipo tipo spoiler Non sono un cantastorie Lo swag, le sparatorie Il rap, le paranoie Fresh, le vecchie glorie Sono un cumulo di vecchi Domenica sportiva ve ce manno tutt'insieme con lo sconto comitiva Con Kavah e Frank Sativa Finisco la saliva Sono il rapper che aspettavi Sono il rapper che serviva Eh sì! Faccio lo zarro perché posso farlo E se da zitto sembro hipster ti zittisco quando parlo Ai rosiconi lascio i mozziconi Sotto la luna, nei miei cerchi non ci trovi il Cypha ma gente che fuma E c'hai ragione su una cosa, una Il rap non è una gara a chi ce l'ha più lungo, per tua fortuna A fare in culo i vostri rappers milionari Scrivo in strada come i madonnari Io scrivo tu impari Ai ferri corti, belli storti Qui coi bei ricordi ci sotterri i morti Ciccio perdi colpi Se è notte prendi i soldi e scappa Tutti sulla stessa barca (ah) Ai ferri corti, belli storti Qui coi bei ricordi ci sotterri i morti Ciccio perdi colpi Se è notte prendi i soldi e scappa Tutti sulla stessa barca (ah)
Quando una storia come questa si conclude Fanno il minuto di silenzio, tengono le scuole chiuse Mentre noi rotoliamo giù in discesa sulla strada che ci porterà alla fine fra poche idee confuse L'orgoglio è un castello di vetro con davanti un fossato di scuse Ma le accuse Ormai hanno preso questa piega Reciproche e alla stregua Gli avversari che rifiutano la tregua Ma chi è senza vergogna, scagli lui la prima pietra A volte anch'io vorrei la disciplina Degli invasati che fanno ginnastica in vetrina Già alle sei di mattina Prima di andare in ufficio Quanto costa il buon auspicio La fatica, il sacrificio La luce resta accesa, mentre è stesa sul divano con addosso ancora il trucco Come se bastasse non aprire gli occhi per dimenticare tutto Come se bastasse questo per sparire, per capire cos'è giusto L'inverno ama gli alberi da frutto Ma l'incontro tra loro è proibito Come tra noi, sembra assurdo La mia terapia d'urto Ormai ha preso questa piega e chi lo sa, nega Chi può si adegua e un po' ci spera e poi Non si avvera mai Ormai ha preso questa piega Tra chi beve e chi prega Sopravvivi e poi del resto che ci frega Ma chi è senza vergogna, scagli lui la prima pietra A volte anch'io vorrei la disciplina Degli invasati che fanno ginnastica in vetrina Già alle sei di mattina Prima di andare in ufficio Quanto costa il buon auspicio, la fatica, il sacrificio A volte vorrei avere l'autostima Degli invasati che fanno ginnastica in vetrina Nelle palestre in centro Che poi se guardi dentro Hai un senso di vergogna, egocentrismo e smarrimento ❤
Grazie Tintoria per aver fatto sì venissi a conoscenza (ho una certa...) di questo bravo ed intelligente artista. I veri artisti sono coloro i quali portano alla riflessione le società con le loro visioni e provocazioni. Bravo!
Video molto sofisticato. L'ombra quasi invisibile di un qualcuno che danza fuori dall'inquadratura e una pista vuota. Sembra che ci siano molti temi del testo, rappresentati con questa semplice accortezza. Bello. Bravo.
[Testo di "Buon auspicio"] [Strofa 1] Quando una storia come questa si conclude Fanno il minuto di silenzio e tengono le scuole chiuse Mentre noi rotoliamo giù in discesa sulla strada Che ci porterà alla fine, fra poche idee confuse L'orgoglio è un castello di vetro con davanti un fossato di scuse Ma le accuse ormai hanno preso questa piega Reciproche, alla stregua di avversari che rifiutano la tregua Ma chi è senza vergogna, scagli lui la prima pietra [Ritornello 1] A volte anch'io vorrei la disciplina Degli invasati che fanno ginnastica in vetrina Già alle sei di mattina Prima di andare in ufficio Quanto costa il buon auspicio, la fatica, il sacrificio [Strofa 2] La luce resta accesa, mentre è stesa sul divano con addosso ancora il trucco Come se bastasse non aprire gli occhi per dimenticare tutto Come se bastasse questo per sparire, per capire cosa è giusto L'inverno ama gli alberi da frutto Ma l'incontro tra loro è proibito, come tra noi Sembra assurdo, la mia terapia d'urto [Bridge] Ormai ha preso questa piega E chi lo sa, nega Chi può si adegua E un po' ci spera E poi non si avvera mai Ormai ha preso questa piega Tra chi beve e chi prega Sopravvivi e poi del resto che ci frega Ma chi è senza vergogna, scagli lui la prima pietra [Ritornello 1] A volte anch'io vorrei la disciplina Degli invasati che fanno ginnastica in vetrina Già alle sei di mattina Prima di andare in ufficio Quanto costa il buon auspicio, la fatica, il sacrificio [Ritornello 2] A volte vorrei avere l'autostima Degli invasati che fanno ginnastica in vetrina Nelle palestre in centro Che poi, se guardi dentro Hai un senso di vergogna, egocentrismo e smarrimento
<<Io non sono razzista>>, frase positiva. <<ma>>, parola neutra. <<.....>>, frase successiva, dipende cosa viene detto. Spesso dopo il <<ma>> viene detta una frase sciocca, ma va contestata la frase stolta, non il <<io non sono razzista ma...>>. Perché se io mi metto a dire *<<* io non sono razzista, ma non sopporto quei neri, senza generalizzare, i quali salgono sui mezzi pubblici senza biglietto, sapendo bene di avere torto. Per non parlare che quando arriva il controllore, questi neri si permettono di dare dei *razzisti* ai controllori *>>.* Ho detto <<io non sono razzista, *ma* non penso di avere detto cose razziste>>.