Il mio Sogno è quello di dare voce forma e spazio ai vostri Sogni. Condividere emozioni passioni delusioni e successi. Si prova, si cade ci si rialza e ci si prova ancora ... Prima si impara a camminare poi a correre e quindi a volare. Tutto è possibile, se ci credi ogni sogno può diventare realtà. Se ci metti il cuore non può andare che bene.
Conosco personalmente questa dottoressa meravigliosa e posso dire senza nessuna smentita che non è solo un’ottima pediatra ma un’ottima persona di incredibile umanità
Bellissimo racconto da brividi chi non lo passa non lo sa anch'io ho avuto il gatto che ha perso l'occhio purtroppo .Questa storia da esempio a tutte le persone che fanno del male a esseri meravigliosi,che ti danno una felicita immensa .Concordo tutto cio che dici Sergio amare loro ci fa sta bene l anima❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
DAL LIBRO "MEDITATIO TEMPESTATIS" RINGRAZIAMENTI DELL’AUTRICE Mi siedo in cima al mondo, in estatica contemplazione del caos, per lasciar affiorare i nomi e le grazie di chi mi ha ispirato in questo lavoro e che voglio, forse devo, ringraziare: - l’Amore nella persona dei miei maestri incoscienti, altresì detti amanti, di ogni attitudine e stagione; - Euterpe, negli scritti di tutti i poeti e le poetesse che si sono fatti trovare, leggere e amare; - le anime perse che mi hanno parlato sottovoce dal colle della forca e che, chissà, per questo hanno trovato una continuazione; - il caro Ceronetti che mi ha suggerito il titolo della silloge col metodo dell’oracolo: aprendo a caso la sua 'Pazienza dell’arrostito', in corsivo apparve la locuzione folgorante; - il mio Editore, che ha creduto nelle mie piccole follie, oltrepassando le proprie (sane) perplessità; - i miei genitori e tutti gli antenati, di cui porto in eredità nome, genoma, karma, memorie e ossessioni; - chi si interesserà a questo testo e troverà, leggendolo, qualche spunto o sollievo o sentimento. Voglio ancora dire che io sono felice di avere scritto, sebbene sappia che scrivere la vita, le emozioni, le idee in modo fedele sia pressoché impossibile; e sono felice di avere dato, sebbene non so che cosa e non so a chi; e sono felice di essere stata quella che sono o non sono, condizionamenti e credenze limitanti a parte, interferenze e memorie genetiche a parte, processioni di disgrazie e guai a parte, errori commessi, scommesse perdute, occasioni mancate, indulgenze negate, ipocondria latente, stranezza d’intenti e sicurezze irreperibili. Io, quando scrivo, sono felice. Nonostante. Spero che la lettura di questo libro renda un po’ felici anche voi. Gabriella VAI🌹
DAL LIBRO "MEDITATIO TEMPESTATIS" NOTA EDITORIALE DI GIAN GIACOMO DELLA PORTA Oscar Wilde sosteneva che “non bisogna essere così superficiali da non fidarsi delle prime impressioni”, e penso che la mia volontà di pubblicare “Meditatio tempestatis” nasca proprio da questo grande insegnamento. Conoscere Gabriella Vai, almeno un po’, significa trovarsi di fronte a uno spirito antico in adorazione verso ciò che sta per nascere. Questo si riflette, ovviamente, nella sua opera poetica. Da amante e studioso dell’età classica, sono rimasto affascinato dalla potenza vibrante delle immagini evocate (forse il piacere più alto che deriva dalla lettura della silloge) e dal richiamo, per volontà artistica e stile, di armonizzare la scritta parola all’interno di un canto, di una musica non udibile, che può essere però percepita da chi legge Gabriella Vai ad alta voce. L’espressione “leggere Gabriella Vai” non è una maniera un po’ bizzarra che mi sono concesso scrivendo di poesia, è veramente così! Gabriella è la sua poesia, in lei si sente vera e totalizzante la voce del Fanciullino di pascoliana memoria, si ascolta il canto alla Luna di Leopardi, si percepisce “la vita che non basta”, delizia per Fernando Pessoa e condanna per Alda Merini.
DAL LIBRO "MEDITATIO TEMPESTATIS" PREFAZIONE DI ROBERTO MUSSAPI In Poesia, l’intenzione è realmente l’unica cosa che conta. L’intenzione ci porta sulla strada che tende alla bellezza, alla conoscenza ed è, in tutto e per tutto, concreta come l’atto magico. Se si concede verità al pensiero del Mago Prospero, leggendario protagonista de “La Tempesta” di W. Shakespeare, “siamo fatti della stessa stoffa di cui sono fatti i sogni”, che non significa “illusorietà della vita” ma verità del sogno, allora la potenza del verso si trasforma nello strumento di conoscenza che, se non regala salvezza, apre spiragli fra gli strati della vita. “Meditatio tempestatis”(il richiamo al latino è l’intenzione di cui ho accennato sopra: il richiamo alle radici linguistiche e la tensione verso la bellezza evocati dal mondo classico) è un viaggio interiore e contemporaneamente simbolo dell’umanità nel cammino tra secoli passati e futuri, una continua ricerca di quegli elementi universali che accomunano gli uomini e li mettono in connessione tra loro, evocando emozione nel lettore che può sentirsi partecipe del sentimento indagato nel profondo. La Poesia, così come la Magia, è una scelta che può vivere nel poeta soltanto attraverso l’autodeterminazione come essere umano, nell’umile visione, nella mancanza di pudore di cui il mondo stesso si riduce ad essere agli occhi del poeta. Sembra essere un mondo, quello dell’autrice Gabriella Vai, che tanto somiglia a quello di ognuno di noi, fatto delle stesse luci, degli stessi mostri e delle medesime richieste. Uno sguardo visionario sulla contemporaneità dei sentimenti antichi.
Io mi amo totalmente e all'infinito e sono piena di gratitudine per chi mi ha aiutata, ascoltata, supportata, ispirata, amata, compresa, nutrita, liberata, accolta, ...