I nostri video riguardano soprattutto il diritto civile, il diritto commerciale e il diritto di famiglia ma, talvolta, ci occupiamo anche di altre nicchie o settori diversi, come ad esempio la privacy e le nuove tecnologie.
Ci rivolgiamo, dunque, a tutti coloro che sono interessati a tematiche giuridiche - cittadini, imprenditori, ma anche colleghi professionisti.
Per questi ultimi - avvocati e praticanti - abbiamo infatti una specifica sezione dedicata agli aspetti più rilevanti della professione forense, in cui condividiamo il nostro personalissimo punto di vista su scelte e problemi di cui, purtroppo, si parla poco o niente.
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Pubblichiamo i nostri video il lunedì alle 9 del mattino.
Le assistenti sociali non svolgono alcuna attività utile, nei procedimenti minorili, causano più danni che altro, il più delle volte sono di un'ignoranza senza confini, credono di avere le risposte in mano, vedendo una persona due volte, per una mezz'ora a volta. Se fosse come dovrebbe essere la vita nella sua forma più umana e decente, questo servizio non dovrebbe esistere, se non a richiesta. Poi dicono che le minacciano; se qualcuno avesse mai toccato mio figlio, dubito che dopo avrebbe avuto gambe per camminare e occhi per vedere. Sono esseri immondi che lucrano sulla pelle dei minori. Non li vedrete mai dove servono davvero, perchè lì hanno paura a fare quello che fanno alle persone non criminali. Poi i loro figli sono uguali o peggio degli altri. Ogni figlio deve stare con i propri genitori a meno che non lo violentino o non lo sfruttino per soldi, invece oggi basta che due si separino e non vadano d'accordo (se andassero d'accordo forse non si separerebbero), perchè queste figure siano inserite nelle cause civili di separazione, una vera e propria follia giuridica. Non sono medici, non sono niente, perchè la mente è labile e nessuno sa veramente qualcosa sul cervello umano, psichiatri e neuropsichiatri a parte ( ma la verità non è neanche nelle loro mani), però nonostante ciò queste figure che studiano 3/5 anni, hanno un potere sproporzionato senza alcun controllo esterno sul loro operato. Io ho lavorato in un centro di servizi sociali, si vantano molto nel dire di essere persone centrate ahahaha, non è assolutamente vero, sono uguali a tutti, non fatevi mai sottomettere dalle loro illazioni e abluzioni mentali. Se avete studiato un minimo nella vita, gli terrete testa senza alcuno sforzo. In bocca al lupo a chiunque debba avere a che fare con queste figure.
Gentile @AMUNWAFA, ci permettiamo di dissentire perché esistono operatori altamente specializzati e in grado di fare la differenza. Purtroppo generalizzare non porta a risultati; in caso di inadempimenti/violazioni da parte dei servizi sociali esistono tutti gli strumenti per tutelarsi e, soprattutto, tutelare i minori coinvolti. Cordiali saluti
Grazie per il commento; l'email purtroppo non è idonea ma è sufficiente una raccomandata con ricevuta di ritorno o una PEC se il destinatario dispone di un indirizzo PEC - domicilio digitale che può verificare al sito domiciliodigitale.gov.it/dgit/home/public/#!/home o, se si tratta di un'impresa, al sito www.registroimprese.it/home?gad_source=1&gclid=CjwKCAjw3P-2BhAEEiwA3yPhwCmHBudmhB_13cu2WC41Oejw-JRMy-2OvUbKirph9LnMhsoBJt5S8hoClecQAvD_BwE. Molti cordiali saluti
@@StorariStudioLegale grazie della risposta. Un legale di quelli online tempo fa mi disse che fosse sufficiente una normale email.. sapevo si trattasse di una balla.
Salve , coppia sposata con comunione dei beni ,si separa con consensuale ,dopo l omologa del giudice i creditori del marito possono pignorare i beni (soldi)della moglie ,andando a ritroso nel tempo in cui si era in comunione dei beni ,anche se sono sempre stati intestati solo alla moglie ?
Gentile @silvanastaltari9665, grazie per il commento; la risposta alla sua domanda presupporrebbe alcuni approfondimenti. In generale, se i crediti in questione sono "nati" prima della separazione, i creditori possono agire sui beni che appartenevano alla comunione dei beni nella misura del 50% anche in caso di conto corrente cointestato o intestato solo al coniuge non debitore. Speriamo di esserle stati utili, per una consulenza specifica sulla sua posizione non esiti a contattarci. Molti cordiali saluti
@@StorariStudioLegale i buoni postali cartacei e dematerializzati sono pignorabili ? Sono stati depositati in comunione dei beni ,intestati a un solo coniuge ,ora dopo la separazione sono pignorabili dai creditori del coniuge ? Quali titoli non sono pignorabili?
Gentile @@silvanastaltari9665, una risposta alla sua domanda presupporrebbe una consulenza specifica. Se le interessa, può scriverci all'indirizzo e-mail info@storaristudiolegale.it (potremmo fissare un appuntamento anche in videoconferenza). Grazie e cordiali saluti
Gentile @@silvanastaltari9665 le sue domande sono specifiche e richiedono una consulenza che non possiamo fornire senza un incarico professionale. Se le interessa una consulenza relativa alla sua posizione e ai rimedi possibili, può scriverci all'indirizzo studio@storaristudiolegale.it. Cordiali saluti
Buon giorno, dopo quanti anni va il prescrizione il pnc ? Avevo per un anno. L'ex datore di lavoro può fare causa anche dopo 10 anni se appura l'irregolarita' oppure c'è un lasso temporale che oltrepassato si prescrive? Grazie per vs gentile riscontro. Cordiali saluti
Egregio signor Ferrara, buongiorno e grazie per il suo commento. Se la violazione del patto è intervenuta nell'anno di vigenza del vincolo, il datore di lavoro può farla valere entro i termini di prescrizione previsti dalla legge (verosimilmente, a tale fattispecie si dovrebbe applicare il termine di prescrizione ordinaria di dieci anni; la Corte di cassazione ha recentemente specificato che al solo diritto alla percezione dei corrispettivi spettanti al lavoratore, previsti nel patto di non concorrenza, si applica il termine di prescrizione breve di cinque anni di cui all'articolo 2948, n. 5 c.c. - norma eccezionale, dunque, di regola, non suscettibile di interpretazione estensiva o analogica). Se desidera approfondire ulteriormente la questione non esiti a contattarci a studio@storaristudiolegale.it. Grazie e cordiali saluti.
Buongiorno, posso fare lo sfratto del garage quando il comodatario non rispond? Il contratto aveva un termine al richiesta del proprietario quando ne serve.
Gentile @afrisony2420, grazie per il commento; nel video ci occupiamo di altri temi ma se le interessa una consulenza specifica riguardo alla sua posizione non esiti a contattarci a info@storaristudiolegale.it. Grazie e molti cordiali saluti
Gentile @tonarinicarmen6234, grazie per il suo commento; nel video ci occupiamo della posizione del coniuge divorziato. Lei è separata e non divorziata perciò potrebbe valutare la sua posizione con un CAAF. Molti cordiali saluti
Io non ricevo più nulla da tre anni perché mio marito è senza una lira ....grazie alla sua seconda moglie....Io non ho neanche una pensione....Cosa fare?
Grazie per le trattazioni professionali che ci regala. Sarebbe interessante capire cosa ne sarà del diritto d'autore dopo l'avvento dell' intelligenza artificiale. Cordialità
Gentile Serena, grazie per il suo commento. Il tema intelligenza artificiale e diritto d'autore è molto complesso e apre molteplici scenari interpretativi. Se fosse interessata ad approfondire, le segnaliamo che abbiamo parlato degli approdi più recenti della giurisprudenza in materia in questo video: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-PwsFBi0ffVE.html
My name is George and I am from India I had a permitha di soggiorno which had an unlimited validity and I left Italy in 2016 due to some personal problems now I can’t travel to Italy back. I have tried for a Re-entry visa in Italian consulate in India but got a refusal. I received a letter from the ufficio immigrazione and have the right to go for a appeal in civil court is there any chance for me to get residence permit back
C è una donna che dopo violenza domestica con denuncia penale da 5 anni, nn ha avuto ancora giustizia e neanche quell assegno di mantenimento periodico. So che le udienze vanno avanti da 5 anni. Questa donna si cresce da sola i figli senza un lavoro fisso. Questa donna sa che se chiedesse la separazione dopo 5 anni dalla violenza domestica, lui non si farebbe più vivo e i figli ne sentirebbero la mancanza. Apparte il fatto che il Signore in questione lavora in nero e quindi consumare soldi per una separazione senza garanzie di un mantenimento dignitoso non sembrerebbe opportuno. Poi vedendo chela causa penale dura a lungo so perché i testimoni falsi Dell imputato nn si presentano mai e i giudici cambiano continuamente, questa donna non ha la forza di chiedere la separazione. Poi dopo 5 anni dalla violenza nn si può nemmeno chiedere l addebito è l affido esclusivo
@@FabriziaLanti Gentile signora, grazie per il commento ma confermiamo la nostra risposta (in generale non c'è nulla di illegale). Il tema è complesso e andrebbe esaminato caso per caso. Cordiali saluti
io penso che l'affidamento un giorno alla volta alternato per genitore sia giusto, poi sta all'intelligenza dei genitori quello di far fruttare quelle 24 ore spese con i figli; penso inoltre che vada dato supporto psicologico alla famiglia, gratuito, e senza far cambiare lo psicologo ogni mese, come accade sempre quando ci si reca alla salute mentale dell'asl di appartenenza. Sarebbe anche bello, ma utopistico, far fare un corso prematrimoniale SERIO ai futuri sposi (anche perchè genitori e preti generalmente non fanno bene il loro lavoro), nel quale si affronta con esempi, test logici e prove sul campo come si affronta la vita di coppia, spiegando che il matrimonio sia una cosa seria, ai maschietti che il matrimonio non gira attorno alla loro eiaculazione e alle donne che il matrimonio non è un punto di arrivo per loro, che possono fare tutto perchè ci sono leggi scritte malissimo, giudici che interpretano le leggi come gli gira e che dal divorzio ne escono sempre vincitrici.
Salve, ho una domanda: io e mio marito abbiamo ereditato 1/5 di un appartamento. Gli altri eredi volevano che firmassimo lo scioglimento del bene comune, ma noi ci siamo rifiutati perchè volevano vendere l'appartamento ad un prezzo ridicolo. Poco dopo, SENZA DIRCI NIENTE, hanno venduto le loro quote (ad un parente). E' possibile vendere le quote senza la nostra firma per lo scioglimento? Non vorrei che avessero messo una nostra falsa firma. Ora il proprietario dei 4/5 la fa da padrone e non vuole comprare la nostra quota neanche allo stesso prezzo delle altre perchè non vuole ripagare le spese notarili. Ci ha fatto intuire, senza dirlo, che le spese notarili dovremmo pagarle noi venditori. Che fare?
Gentile @angeladibari9436, grazie mille per il commento; sarebbe necessario approfondire quale tipo di atto è stato stipulato per la vendita delle quote al parente per capire se vi siano criticità (es. la prelazione degli eredi vale solo in caso di vendita a terzi). Restiamo a disposizione qualora intendesse approfondire i temi che ci ha sottoposto, anche con riferimento a un'eventuale giudizio di divisione, che parrebbe necessario se in caso di disaccordo sulla vendita della vostra quota di 1/5. Di seguito il link a un articolo sul nostro blog che potrebbe interessarle: www.storaristudiolegale.it/blog/comunione-ereditaria-e-divisione-giudiziale
In poche parole voi tutelate quasi sempre gli errori degli avvocati. Ma a questo punto chi paga ? Visto che i giudici non sono denunciabili per gli errori che commettono. Come sempre quelli che ci rimettono sono i poveri cittadini. A questo punto tantovale farsi giustizia personalmente , tanto le cause non servono a nulla , se non ad arricchire giudici ed avvocati.
noi tuteliamo diritti: talvolta quelli delle parti assistite, talaltra quelli degli avvocati - questo in quanto siamo appassionati alla materia, non agli interessi di categoria. In genere paga chi perde le cause, ma spesso e volentieri le cause vanno evitate (in tal caso, il regime degli oneri è regolato dalle transazioni). Se e quando interviene l'assicurazione, è tipico che sia essa a pagare. Farsi giustizia personalmente suona vagamente minaccioso e, per questa ragione, ci preme invitare tutti a evitare qualsiasi comportamento illecito: i diritti si tutelano con gli strumenti previsti dalla legge. Grazie per il commento e cordiali saluti. SSL
Io li lascerei con 1000 euro al mese, solo cosi' saprebbero che vuol dire sopravvivere, e' facile per "l'inquisizione contemporanea" dispensare vitalizi e non solo! Saluti
Egregio @luigiferrillo6829, grazie per il commento: da anni il nostro studio verifica e rendiconta in maniera analitica, utilizzando anche Excel, entrate e uscite delle parti proprio per evitare l'accettazione di accordi o decisioni del tutto insostenibili (soprattutto in caso di assegnazione della casa familiare per la quale deve ancora essere estinto il mutuo). Cordiali saluti
Egregio @@giuseppebiamonte8032 grazie per il commento: come commentato sopra, da anni il nostro studio verifica e rendiconta in maniera analitica la capacità reddituale e patrimoniale delle parti (es. tramite Excel), prendendo in considerazione tutte le spese necessarie (es. pagamento del mutuo e contestuale pagamento di un canone di locazione; rimborsi di prestiti, eccetera). Purtroppo spesso ci capita di affrontare casi in cui già prima della separazione la famiglia "non arrivava a fine mese" (es. l'uso della carta di credito per fare la spesa ne è una prova lampante) e dopo la separazione occorre necessariamente fare delle valutazioni di sostenibilità (es. due genitori con due o tre figli non possono matematicamente gestire le spese dopo la separazione come le gestivano durante l'unione familiare, considerando l'aumento dei mutui, dei canoni di locazione, il raddoppiarsi delle utenze e spese fisse, eccetera).
@@StorariStudioLegale la questione e' che finche' la legge garantira' un arricchimento personale e la giurisprudenza ne esalta la valenza punitivo vendicativa e risarcitoria sulla base di una feroce e spietata iddologia non se ne esce, ovvero quella trappola infernale chiamata diritto di famiglia continuera' a disgregare le famiglie. Io proporrei: . corresponsione di un assegno solo in caso di addebito con un termine, non a vitalizio, con possibilita' per il coniuge incassatore di rivolgersi ai parenti diretti di cui all'art 433 c.c. . no al diritto alla pensione di reversibilita' per il coniuge divorziato che di fatto non diventa mai ex . no al coniuge divorziato il diritto al 40% della buonuscita del coniuge pagatore, realizzando cosi' un divorzio effettivo, giacche' attualmente non esiste se non all'anagrafe . ammissione al gratuito patrocinio dopo aver coinvolto i parenti di cui all'art 433 c.c. e solo in caso di "indigenza collettiva" ammettere al beneficio, fermo restando per lo stato la possibilita' di recuperare le zomme corrisposte nel caso mutino le condizioni economiche dei soggetti predetti mediante inserimento in apposita banca dati Non e' piu' accettabile questo parassitismo di stato, tanti ler avere una pensione devono lavorare 40 anni, alle iene speculatrici basta 1 giorno di matrimonio...! Saluti
Buongiorno, sono un dipendente con un patto di non concorrenza su tutto il territorio italia per un anno dalla cessione del lavoro con la mia azienda (svolgo attività di agente di vendita). Il corrispettivo mi verrebbe erogato dalla cessazione del mio attuale accordo per 12 mesi (durata del patto) tramite auto dichiarazione mensile via pec che non sono impiegato presso azienda concorrente. Ho dei dubbi sulla validità del patto perché prevede il pagamento del solo 20% della mia ultima remunerazione annuale divisa per 12 mesi, mentre la penale in caso di inadempimento è l’intera annualità lorda. Ci sono i pretesti per prevedere la nullità per questa sproporzione?
Egregio signore, grazie per il suo commento. Per fornire una risposta professionale al suo quesito è imprescindibile un'analisi integrale del patto di non concorrenza da lei sottoscritto. Se desidera ricevere una consulenza non esiti a contattarci a studio@storaristudiolegale.it.
Gentile avvocatessa, vorrei sapere se una casa di proprietà esistente prima di un matrimonio rientra nella comunione dei beni. Cioè mio padre rimasto vedovo si è risposato quindi la 2 moglie è andata ad abitare in casa di mio padre. Alla morte di mio padre una quota va a lei ? e alla sua morte ai suoi eredi cioè fratelli visto che non hanno avuto figli? Grazie molte
Gentile @evet111, immagino che intendesse commentare il video relativo al regime della comunione legale ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-y2x-B-aMqu0.html. In estrema sintesi, il regime patrimoniale tra coniugi non influisce sui diritti successori del coniuge. Ad esempio: il bene acquistato prima del matrimonio non cade in comunione ma ciò non toglie che anche su quel bene il coniuge possa vantare diritti successori. Le consigliamo di approfondire sul nostro sito il tema dei diritti dei legittimari: www.storaristudiolegale.it/successione-legittima
Egregio avvocato, mi complimento per la Sua eccellente esposizione. vorrei porLe due domande: 1* sono divorziato da diversi anni e tutt'ora mi viene trattenuto sulla pensione la somma di 300 euro/mese quale mantenimento per mia figlia Matilde Maria, trentunenne. Tale somma è stata stabilita dal tribunale di Siena con sentenza di divorzio del 01.10.2019. Nella precedente sentenza tale richiesta fu totalmente rigettata in quanto dimostrai che avevo versato ben 7.000 euro oltre il normale mantenimento. Laureata con 110 e lode in biotecnologie mediche presso l'università di Siena il 10.06.2020, attualmente lavora a Losanna Vaud. 2* io ho 80 anni sono affetto da diverse patologie proprie dell'età, diabete, prostata, cateratte, artrite reumatoide che mi impedisce di fare alcuni movimenti (tutto certificato). La mia pensione è di 21.522,21 anno,punto 3 del CUD. In effetti riscuoto netto 938,81 euro/mese in quanto ho delle trattenute per cessione del quinto 216 euro dovuto al pagamento di debiti pregressi e assegno per la figlia di 300 euro/mese oltre alle normali trattenute di legge. Io vivo solo della mia pensione non ho altri beni mobili o immobili e vivo attualmente ospite di una mia buona amica alla quale verso la mia quota parte di affitto e utenze senza considerare le spese mediche. Vorrei sapere da Lei come posso fare: non ho soldi per pagarmi un avvocato, non posso accedere al patrocinio gratuito. So di alcune sentenze che permettono di non pagare il mantenimento quando i figli lavorano e hanno 31 anni. Attendo da Lei con fiducia un Suo consiglio. Grazie infinite.
Egregio @PioCoppi, purtroppo in assenza di collaborazione di sua figlia, occorrerebbe instaurare una procedura per revocare la trattenuta applicata sulla sua pensione. Le consigliamo, dunque, di scrivere formalmente a sua figlia per invitarla a dialogare in merito alla revoca del mantenimento a suo favore, considerato che è ampiamente indipendente. Le consigliamo di leggere/guardare questi altri contributi sul nostro blog che potrebbero aiutarla: www.storaristudiolegale.it/mantenimento-dei-figli-maggiorenni www.storaristudiolegale.it/blog/indipendenza-economica-del-figlio-maggiorenne-e-ripetizione-del-contributo-al-mantenimento Molti cordiali saluti
@@StorariStudioLegale Carissima Dottoressa purtroppo ho già provato questa strada e devo dire che mi ha preso in giro fino ad ora promettendomi che lo avrebbe fatto ed invece nulla. Leggerò con calma quanto da Lei suggerito poi le darò notizie. Per ora La ringrazio sentitamente. Pioo Coppi
Ho letto tutto quanto riportato nei link da Lei suggeriti. Resta un punto fermo IO NON HO SOLDI PER POTERMI PAGARE UN AVVOCATO. Non posso accedere al patrocinio garuito perché nerl mio cud al punto 3 risulta che il mio 'reddito é di 21.522,21 Euro ma in effetti a causa di ritiri e tasse riscuoto 938,81 euro mese, somma inferiore al minimo vitale Avevo un avvocato (amico mio) ma ha revocato l'incarico perché mi sono permesso di mandare una mail all'avvocato di mia figlia sollecitando la pratica in quanto mia figlia mi ha sempre detto di non riuscire a contattarlo. Il suo avvocato, gentilmente mi ha dato del bugiardo. Da qui la revoca dell'incarico da parte del mio avvocato. Inoltre mia figlia reclama una cifra di circa 22.000 euro per mancato pagamento non so di cosa quando il giudice nella prima sentenza, viste le mie comprovate condizionin e riscontrato di aver pagato circa 11.000 euro in più, aveva revocatop l'assegno. Come vede non sono messo male ma peggio. Io sono ad un bivio: o vado in galera (le capisce cosa voglio dire) o rinuncio alla cure di cui ho bisogno e muoio. Mi dica cosa posso fare. La ringrazio enormemente per la Sua paziente collaborazione, Le auguro ogni bene e rimango in attesa di qualsiasi soluzione. Pio Coppi
Hello! I would like to discuss an issue related to my trip to Europe, which I recently became aware of. After consulting my travel agent for clarification, I was advised to contact an immigration lawyer directly to find an appropriate solution. In July 2023, I made my first trip to Europe (Germany and Portugal) and returned to Brazil in December of the same year. During this stay, I exceeded the legal limit of stay as a tourist by 2 months due to urgent family circumstances, such as the birth of my cousin's child in Portugal, which required my presence. I registered entry and exit in Madrid, Spain, during layovers on my itinerary, without receiving any warnings. I am scheduled to travel to Italy on July 24, 2024, accompanied by my brother, with a planned stay of 40 days, and will present a Declaration of Accommodation at immigration. However, I am still uncertain about my legal situation and seek guidance on how to proceed, especially regarding the following entry requirements for Italy: - Not being listed in the Schengen Information System as an inadmissible person; - Not being subject to expulsion measures or alerts that may deny entry. Detail: I missed my flight in Madrid and had to wait 24 hours before I could board the next flight to Brazil. During this period, I went for a walk in Madrid and received entry and exit stamps twice, without any restrictions. Could you help me with this or recommend a specialist in this matter? Sincerely, Fabiano Macedo
Buongiorno, ipotizziamo che io stipuli un contratto di mediazione con un agenzia immobiliare oggi e dopo 3 giorni cambio idea volendo recedere dal contratto per "x" motivo, lo posso fare? Devo pagare comunque una penale? C'è un tempo massimo per il ripensamento in tal senso? Grazie
Egregio @Raten26, grazie per il commento; in questi casi occorre verificare cosa hanno previsto le parti nel contratto perché la legge non disciplina espressamente alcun diritto di ripensamento. Rimaniamo a disposizione qualora avesse necessità di approfondire. Cordiali saluti
Buongiorno quale è la prassi informale da seguire per far eliminare i dati personali ad un caf patronato consumatori che mi segue nelle pratiche da anni ma a cui non ho mai firmato un mandato sulla privacy ?vorrei che non utilizzassero più i miei dati sensibili
Gentile Elena, di regola una volta avvenuta la vendita viene meno il vincolo del fondo patrimoniale. Il vero tema che lei dovrebbe approfondire è quello che riguarda i c.d. gravami dell'immobile (es.: sono state trascritte ipoteche sull'immobile? Esistono creditori che potrebbero trascrivere ipoteca prima della trascrizione della vendita dell'immobile all'asta?) In altre parole, prima di partecipare all'asta occorrerebbe fare un'analisi approfondita, anche perché ci sono casi in cui frequentemente gli istituti bancari non concedono il mutuo. Cordiali saluti
Loro tolgono i figli perche c'è un business,hanno rubato dei bambini con delle avuse false complice giudici ,asistenti siciali e insegnanti delle scuole. Ps Mio figlio a 5 anni disturbava in classe e mi chiamavano sempre ,dicevano che odiava fare le prime lettere e lo maltrttavano ,poi sudalamente le assistenti sociali davano la colpa a Noi genitori...Io ho capito il loro gioco e lo ho portato via in tempo
Buonasera; si tratta di due figure diverse - le segnaliamo il sito del garante, dove può trovare il testo del GDPR e schede di approfondimento su tutti i ruoli (ci è impossibile fare una sintesi in questa sede): www.garanteprivacy.it/
Grazie per il commento. La legge prevede che il contratto di convivenza possa essere modificato o risolto in forma scritta con atto pubblico o scrittura privata con sottoscrizione autenticata da un notaio o da un avvocato, per cui la risposta è sì se con l'espressione "togliere" intende "risolvere il contratto con cessazione di ogni effetto di legge"
Gentile Elena, grazie per il commento. Sì se l'immobile è in vendita la precisazione che è in fondo patrimoniale sta ad indicare che potrebbe essere prevista una particolare modalità di vendita (es. partecipazione di un curatore speciale di un minore). Cordiali saluti
Premesso che la casa coniugale è di mia proprieta. L'anno scorso ho ottenuto con revisione di divorzio congiunto stante il figlio non vuole cercarsi il lavoro e non studia la restituzione della casa coniugale e la diminuizione dell'assegno fino ad una certa data. Oggi a distanza meno di 1 anno la ex moglie mi ricorre in Appello per motivi stante l'aver perso il rdc, stante che nessun padrone di casa puo fargli un contratto di affitto, chiede la riassegnazione del mio immobile e l'aumento dell'assegn di mantenim. di mio figlio fino a che quest'ultimo si rende autosufficiente. Che Lei sappia esiste qualche sentenza di cassaz in merito che ribalti le suindicate condizioni?
Egregio signore, grazie per il commento. In generale, ogni procedimento di revisione delle condizioni di divorzio richiede una verifica analitica dei relativi presupposti, come spieghiamo anche sugli articoli presenti sul nostro blog (www.storaristudiolegale.it/blog/privato/famiglia-e-minori). Da ciò che scrive si può presumere che il precedente procedimento di revisione si sia concluso a suo favore perché il tribunale ha accertato che la mancata indipendenza economica di suo figlio dipende esclusivamente dalla volontà di quest'ultimo. Infatti, in caso di colpevole inerzia del figlio maggiorenne vengono meno i presupposti per l'assegnazione della casa familiare e ciò è pacifico in giurisprudenza e in dottrina. Esistono pochi casi (davvero eccezionali), in cui anche in assenza di figli non autosufficienti è stata assegnata la casa familiare al coniuge non proprietario ma ciò è stato possibile in alternativa/in sostituzione al riconoscimento di un assegno divorzile (nella sua dimensione assistenziale), per cui chiaramente devono sussistere tutti i presupposti di legge. Se le interessa una consulenza specifica riguardo la sua posizione non esiti a contattarci ai recapiti di studio (info@storaristudiolegale.it; 0458948362). Cordiali saluti
Buongiorno, mi ritrovo ad aver firmato un patto di non concorrenza dove non sono dichiarate alcune somme né di corrispettivo né di penali. Infatti non ho neanche ricevuto alcuna Somma. Quanto ho capito questo contratto risultare nullo. Ora chiedo perché inserire tali clausole in un contratto che non hanno alcuna rilevanza ? Grazie.
Egregio signore, grazie per il suo commento; purtroppo per rispondere al suo quesito sarebbe necessario, quanto meno, esaminare il testo integrale del patto di non concorrenza sottoscritto. Se desidera approfondire e ricevere una consulenza, ci contatti pure a studio@storaristudiolegale.it
@@StorariStudioLegale nel contratto è stato citato l'articolo 2125cc ma senza citare alcun riconoscimento economico o di eventuali penali. Solamente la durata di 2 anni.
@@enricotosco come detto nel precedente commento, non è possibile renderle una consulenza senza esaminare il testo integrale del patto. Cordiali saluti.
Buona sera collega, deve fare una causa in Italia ,il mio cliente è americano e vive in America capisce l' italiano molto bene comunque .La procura alle liti andrebbe fatta in inglese tradotta e apostillata? La persona capisce l' italiano . Diciamo che poi dovrei apporre la mia firma sulla procura tradotta e apostillata ? Grazie Grazie Cordiali saluti Avv. Vittorio Quattrone
Ciao, video molto interessante, complimenti! Ecco la mia storia: sto frequentando un corso da guida naturalistica e durante le escursioni capita di fare delle foto ricordo da noi partecipanti, tra queste ci sono anche foto di paesaggi, particolari della natura quali fiori, animali e piante. Noi ci scambiamo queste foto in un gruppo whatsapp di classe, gruppo creato e gestito dal referente del corso. Ieri è successo che ho visto 2 mie foto di paesaggi e 2 foto di gruppo (dove non si vedono volti) scattate da una mia compagna, usate per pubblicizzare la scuola su facebook. Oltre a non averci chiesto il consenso di pubblicazione sono state apposte sulle foto pure i loghi della scuola. È lecita questa cosa?
Gentile Luca, grazie per il suo commento; dalla sua esposizione della vicenda si può presumere che la condotta realizzata presenti molteplici potenziali profili di illegittimità. Tuttavia, per darle una risposta professionale, avremmo bisogno di acquisire maggiori dettagli. Se desidera approfondire, non esiti a contattarci a studio@storaristudiolegale.it.
A parte gli importi sempre un riconoscimento al coniuge che per sua fortuna povero incassa sempre, vitalizio nelle varie forme, reversibilita', graruito patrocinio, 40% buonuscita del coniuge pagatore, i figli e la casa.....succede nella repubblica democratica fondata sul lavoro..altrui! Del resto perche' lavorare se lo fanno gli altri per noi, garantiti da una normativa e giurispeudenza che sanciscono il "diritto al ricatto e alka vendetta. Viva l'italia!
ciao molto interessante, quando dice che gli altri potranno fare evolvere lo stato della tecnica, in questo caso, il titolare dell'invenzione iniziale(sulla quale si basa comunque anche l'eventuale metodo evoluto trovato da un altro), avra' comunque dei diritti ?
Grazie per il suo commento; il titolare del brevetto acquisisce un diritto di monopolio sull'invenzione oggetto del brevetto e, dunque, è l'unico soggetto che può sfruttare economicamente il trovato descritto nel testo del brevetto. Se soggetti terzi "evolvono lo stato della tecnica" ossia inventano un trovato più innovativo di quello già tutelato dal brevetto, avranno la facoltà di ottenere tutela della loro opera (purché questa presenti dei tratti di effettiva novità rispetto alla precedente già brevettata).
Grazie per il commento! La riforma Cartabia prevede una piena e trasparente ricostruzione delle capacità economiche dei genitori, per cui occorre depositare oltre alle dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni anche gli estratti conto corrente integrali degli ultimi tre anni, estratti conto di carte di credito/debito, libretti di risparmio, investimenti e titoli, ecc.
Grazie per il suo commento. La cassazione, in materia di limiti delle attività del praticante avvocato (fra le tante, si veda cass. 1 aprile 2008 n. 8445) ha sostenuto che il praticante può legittimamente assumere l’obbligo di svolgere attività stragiudiziale, essendo l’iscrizione all’albo essenziale solo per l’esercizio delle attività giudiziarie; di conseguenza, la risposta al suo quesito è affermativa.
Un padre che manda il mantenimento quando gli va, cosa meriterebbe? Purtroppo la legge terrena non serve. Tropo lunga, troppe spese. Aspettiamo la giustizia divina
Purtroppo non funziona così. Io ho una persona grave e malata ( e rovinata da ospedale) invalida al 100 grave. Non esiste rsa che non la fa pagare. Poi non capisco, la retta diciamo, e divisa in spesa sanitaria( assistenza medica) e alberghiera,( pasti ect,) circa 50 e 50. Perche devo pagare la parte sanitaria, per una persona, che non può essere gestita a casa, sono cure mediche ospedaliere,che lo stato deve garantire, senza costo( e già strapagato con tutte le tasse versate ) Invece la parte alberghiera, e un servizio ed e giusto pagare, con le agevolazioni per chi ha isee sotto la soglia. Le sentenze dei tribunali non servono a nulla. Dite le cose come stanno, perché la gente si rovina, per curare i propri cari.
Egregio @paolo9326, come spieghiamo sul nostro blog (www.storaristudiolegale.it/blog/casa-di-cura-rsa-alimenti-familiari-e-amministratore-di-sostegno) se il paziente è gravemente non autosufficiente e invalido al 100%, per cui l'assistenza sanitaria prevale rispetto a quella meramente assistenziale, nulla dovrebbe essere richiesto al paziente e alla famiglia per la quota di RSA, purché si tratti di una struttura pubblica o convenzionata con il SSN. In caso di invalidità non totale o di "patologie meramente connesse all'età", invece, ciascun caso viene valutato singolarmente, anche con riferimento alla normativa regionale applicabile. Cordiali saluti
Che vergogna..... Almeno prima tolgano l a dai pannolini per i bambini, donne ed anziani che ne hanno bisogno. È palese che questa legge serva solo a chi piace e non a chi serve davvero....
Buongiorno e grazie per il suo commento; in questo video abbiamo analizzato la questione dell'IVA in ambito medico - settore di nicchia e molto complesso. Ogni settore ha le proprie leggi e i propri aggiornamenti; speriamo che in un futuro non troppo distante vengano presi in considerazione anche altri argomenti e vengano emanate delle leggi sull'IVA anche per quanto riguarda altri ambiti.
Ha ragione, ci mancherebbe, è che da cittadino mi sarei aspettato che prima togliessero l Iva su certe cose che servono PER NATURA a tutti prima che migliorare la vita a chi decide di farlo per sfizio e che ha soldi per farlo. Voi non centrate niente, ci mancherebbe, però nemmeno aiutate come categoria a far presente queste cose.
Mi indigno io che sono un uomo e non bisognoso (bambino o malato)... Tralasciando la categoria, come donna non si indigna per tutto ciò? E con questo non sto assolutamente dicendo che non bisogna togliere l Iva per i trattamenti estetici, ma di estendere tale aiuto a tutte quelle "cose naturalmente obbligatorie per tutti". Tutto qua. Poi chi vuol capire capisce.
@@racso251082 L'IVA è prevista per i trattamenti puramente estetici, non è prevista per la chirurgia estetica con finalità curative. Speriamo che presto vengano presi in considerazione altri ambiti e venga regolamentato il regime dell'IVA anche per quanto riguarda altri beni ritenuti necessari.
Gentile signora/Egregio signore, grazie per il suo commento; per valutare se le due denominazioni sono in conflitto, occorrerebbero maggiori elementi. Se desidera ricevere una consulenza su tale questione ci scriva a studio@storaristudiolegale.it
A fare il praticante avvocato mi sento un fallito.Vedo ragazzi della mia età che invece hanno già casa e stipendio.Ci sono dei giorni che mi chiedo se non ho sbagliato tutto nella vita
Mediamente nella professione forense la crescita dei ricavi è lenta ma esponenziale, per cui fino a 30-35 anni non è raro che in un confronto con i coetanei la propria situazione appaia deteriore dal punto di vista economico. Se però ci si è formati fino a circa trent'anni nello studio giusto, un futuro roseo è pressoché certo e, comunque, se si vive "dei propri clienti" non si corre il rischio di essere licenziati o che il proprio datore di lavoro cada in disgrazia - si è liberi. Buona fortuna!
Nella repubblica democratica fondata sul lavoro..altrui e' stato sancito il "diritto al ricatto e alla vendetta"! Altro che quota 104 per chi vuole andare in pensione, basta sposarsi con chi ha un reddito certo possibilmente cospicuo e non c'e' bisogno di lavorare...viva l'italia!
Semplice..basta essere piu' poveri del coniuge obbligato,.una assicurazione sulla propria vita a danno della vita altrui...una pacchia per i parassiti! Saluti
