La terza stagione con l'assedio al Wall Maria è stata la mia preferita. Il saluto tra Reiner e Bertold è una delle scene più belle e cariche di significato che si sono mai viste. In quel momento ero così confuso da non capire più se loro fossero davvero i cattivi.
Bella Fruscio,da lettore e fan del manga vorrei condividere una curiosità sconosciuta a molti:il titolo originale della seria (Shingeki no Kyojin) è il nome del titano di Eren,ovvero il Gigante d'Assalto.Il titolo italiano,ma anche quello inglese,è un po' fuorviante,visto che in originale si fa riferimento in particolare proprio al gigante di Eren (l'attacco non fa riferimento all'azione di "attaccare",ma bensì proprio al gigante in questione),quindi in italiano il titolo dovrebbe essere "l'Assalto dei Giganti" o ancora meglio "il Gigante dell'Assalto".
Incredibile come il discorso di Erwin, pur essendo leggermente diverso in ogni lingua, sia così d'impatto... non vedo l'ora di sentire che ne pensi della prossima. In futuro spero in un video unico giusto per sentirti di più ahahah
Visto ieri sera, finalmente. Purtroppo al cinema l'ho perso per un soffio e, alla luce della visione di ieri, mi girano veramente le scatole, spero in una seconda visione, pure in un cinema parrocchiale. L'ho trovato un film fantastico, personalmente anche piu' di Fury Road. Ma devo riguardarlo piu' volte per dare un giudizio finale. Mi ha lasciato addosso la voglia di vederlo e rivederlo ancora, aspetto di spararmelo pure in lingua originale. E' di sicuro è un F I L M O N E. Bella Millerone!!!
Ma é una "mini recensione" o una lista della spesa? Ti limiti semplicemente a citare (male) gli eventi principali mangiandoti le parole non dando il giusto spazio a niente.
Sono andato ieri al cinema seguendo il tuo consiglio visto che quando lo fai con quel tipo di entusiasmo significa che ne vale veramente la pena. Infatti la crudeltà, l' inquietudine e l'ansia sono presenti fin dall'inizio e non lasciano spazio ad altro in questa pellicola. Il ritmo non cala mai tutto è dosato in maniera eccellente. Attori, sceneggiatura e fotografia li ho trovati perfetti. Questi sono gli horror che adoro. Senza speranza. Davvero bellissimo. PS: Sono saltato dalla sedia più di una volta!😅
Rivisto di recente. Era la prima volta che lo riguardavo da quando le AI stanno effettivamente subentrando nella nostra vita. Inutile dire che rivederlo di questi tempi mette i brividi, sembra quasi profetico. Più attuale che mai.
Non è il mio genere cinematografico preferito ma ‘12 anni schiavo’ è tra i film che ho visto e rivisto sempre con piacere. Secondo me un ottima pellicola.
Una delle scene che mi colpi di più di tutto l'anime ricordo fu proprio verso la fine della terza stagione (credo sia l'ultimo episodio in realtà). Prima della premiazione, da parte di Historia, in seguito alla riconquista di Shiganshina la squadra di Eren litiga con Floc che gli rimprovera per essersi imposti nel salvataggio di Armin a discapito del Comandante Erwin, criticando l'egoismo nel disobbedire agli ordini per salvare la vita di un amico. In quel momento Armin sentendosi in parte responsabile della morte del comandante e in parte incapace di farsi carico della sua eredità si sconforta. Qui Eren cerca di tirargli su il morale portandogli alla mente i discorsi che facevano da bambini sul mondo esterno mentre guardavano un libro illustrato, entusiasti e curiosi di ciò che prima o poi avrebbero visto al di fuori della mura: << l'esterno delle mura l'hai mai visto? Sai che cosa c'è lì fuori? [...] Si il mare [...] le lave incandescenti, i continenti di ghiaccio, le distese di sabbia [...] Armin la fuori c'è la liber... >> Mentre Eren sta per dire la parola "libertà" riaffiorano i ricordi del padre in cui la sorella (sua Zia) è stata sbranata dai cani per essere uscita dal ghetto Eldiano, portando alla luce la realtà dei fatti, ovvero che il mondo idealizzato da bambino all'esterno delle mura non è molto diverso da quello in cui vive attualmente, pieno di ingiustizie, violenza e dolore. La scena per me è un pugno, ti fa capire come i sogni e le speranze di Eren iniziano a distruggersi. Il tutto tornerà poi nelle parole che lui stesso dirà durante la Final Season mentre si scusa e spiega le motivazioni della sua scelta ad un bambino. (Chi sa, sa)
Il cambio di prospettiva buoni/cattivi, se vogliamo dirla alla carlona, e' giocata magistralmente in questa serie, come nel fumetto, e, parer mio, e' parecchi punti avanti allo stesso concetto espresso dalla seconda parte di the last of us; il videogioco ovviamente. Senza contare che questo e' solo un aspetto del prodotto in questione. In questa serie manca la retorica che c'e' invece nel gioco perche' parte dall'assunto, come ben si dice a video, che e' la guerra e il potere il ring in cui tutto diventa ambiguo e immorale. Sono i rapporti di forza quel che va messo sotto i riflettori e non una morale a monte voluta dal narratore come, sciaguratamente, si avverte in modo fin troppo pesante nella celebrata ip di Naughty Dogs. Vogliamo dire poi che alcune cose sono di riporto? Che i giganti sono figli dei kaiju e dei robottoni? O che la cantina deve parecchio alla botola di Lost? Che il protagonista con tra le mani il potere e la relativa domanda " dio o demone " e' di nagaiana memoria? Si', tutto vero. Il punto e' che l'autore dell'attacco prende tutto cio' e oltre e gli fa fare almeno uno se non due o tre passi avanti. Mi ripeto ma e' difficile non sottolineare la cosa visto ch'e' di capitale importanza. Inoltre frulla almeno due o tre generi senza paura e con molta maestria. Se pensiamo che questo e' la prima prova del fumettista c'e' di che rimanere stupiti. Si capisce come mai l'editoria giapponese, molto esigente, lo fece comunque provare con la sua idea ( ch'era per lo piu' delineata da cima a fondo tralasciando qualche aspetto secondario, cosa molto particolare per un manga ). Peccato che i disegni siano atroci, malgrado la progressione di numero in numero, e che gli estremisti di destra in america, principalmente, abbiano travisato il messaggio finale e il personaggio di Eren.
Io sono esterrefatto da tutti gli adoratori di Floch. Perché non dicono "bel personaggio" po giustificano proprio in tutte le sue azioni, romanticizzandolo all'inverosimile.
A me è parso di vedere una eccessiva esaltazione degli aspetti positivi di una cultura come quella del Bushido. Manca tutta la parte della figura della donna nel cotesto del giappone feudale e il loro folle senso del dovero spinto ad ogni limite. Quello che porta migliaia di persone a suicidarsi per intenderci ma tant'è... Io ho sempre apprezzato l'ultimo samurai per la calma che mi infonde la parte iniziale nel villaggio e per le scene finali memorabili con in sottofondo la colonna sonora del maestro Hans. In piu Cruis a mio parere interpreta un personaggio da un passato violento ed una mente instabile in continua ricerca di stimoli suicidi e ho trovato geniale il voler trasportare un personaggio di questo tipo in un contesto come quello del giappone feudale dove il concetto di togliersi la vita ha un senso tutto particolarmente e peculiare per la cultura di quel popolo. Una scelta registica e di sceneggiatura non scontata per i primi anni due mila, in piu ho adorato la critica verso gli storici generali come Custer che ancora oggi vengo ritenuti eroi e non folli e sterminatori di popoli.
Grandissimo Fede. Questa terza stagione può essere considerata la migliore (dopo la quarta), considerando che a livello narrativo con la parte centrale di una storia si rischia sempre di dilungare i tempi, o creare mini archi narrativi senza tanta sostanza essendo esclusivamente episodi di passaggio per l'arco narrativo finale. Qui no: questa terza stagione riesce a tenerti la tensione, rivelare nel modo giusto alcune cose, ad introdurne altre, e a gestire i tempi in modo davvero brillante, e soprattutto la qualità della stagione la si nota per il fatto che nonostante nella prima parte i giganti non si vedono per una decina di episodi, riesce ad essere sostanziosa, non banale e affascinante. Che dire, un piacere sentirti parlare di questa serie
La cosa della cantina penso sia la più sudata a livello di attesa degli ultimi anni e allo stesso tempo, il più grande pugno in faccia a livello di rivelazione marrativa che un opera audiovisiva abbia mai regalato negli ultimi anni. Poi vabbè Erwin Smith che personaggione.
La seconda parte della terza è perfetta. Quella battaglia a shiganshina con scene come quella di erwin Levi o armin sono indimenticabili per me, uno dei prodotti che più ha spiegato meglio la violenza e la crudeltà della guerra negli ultimi anni