La Giornata Tipo è una pagina.. è un’idea.. no. La Giornata Tipo è un continuo spot sul basket. Si parla dello sport più bello del mondo in tono ironico ma sempre coinvolgente, rendendo felici sia gli appassionati che coloro i quali si affacciano alla pallacanestro per la prima volta. Tra le cronache surreali dei vostri beniamini, post a metà tra il serio e l’ironico e sana discussione cestistica, la Giornata Tipo si propone come punto di riferimento dando il giusto valore alla pallacanestro in tutte le sue meravigliose sfaccettature.
Complimenti a Silvia per il suo lavoro ... e per essere disposta a conciliare tutti i lati negativi della funzione di arbitro, con la sua grande passione per il basket. Noi sugli spalti spesso ci dimentichiamo di tutto questo. Sul fatto che ci siano poche donne ad arbitrare, io penso che sia anche una scelta personale ... come dice Silvia ... è una cosa sfidante stare in campo con dieci marcantoni e rischiare fischi ed insulti. Forse, dico forse, non sono tante le donne disponibili ad accettare questo. Complimenti a lei che lo ha fatto. Spero prima o poi, di vederla anche sul parquet del nostro palazzetto. In bocca al lupo per la sua vita professionale, di arbitro e di medico.
Primo: non capisco perché quasi tutti gli allenatori di basket siano obesi. Secondo: vorrei conoscere i motivi reali perché questo buon allenatore di basket viene costantemente santificato. Terzo: Questo nuovo genio della pallacanestro ha appena perso il campionato lituano.. Fate attenzioni signori miei: TRANQUILLO, BUFFA voi stessi state trasformando uno bellissimo sport in una sorta di squallida metafisica o qualche cosa di nobile come un dialogo platonico.
Grande giocatore e uomo! Ricordo ancora come fu dura vederlo giocare così bene contro Treviso in finale nel 2006. Che carriera straordinaria bravo Marco!
L’anno del titolo a San Antonio ho guardato 81 partite di regular season (ho saltato solo l’ultima del rodeo trip, perso di 25 a Phoenix) solo per vedere Beli, Manu e Diaw giocare assieme. Era uno spettacolo per gli occhi.
Oltre alla tecnica, al fisico, al carattere e al talento, c'è una caratteristica di cui si parla poco ma che fa tutta la differenza del mondo: il giocare, prima di tutto, per la squadra o per se stesso. Ci sono giocatori, anche fenomeni eccezionali in Europa o in NBA, che si vede lontano un chilometro che quando fanno una grande giocata nutrono prima di tutto il proprio ego e cercano approvazione personale; e poi ci sono giocatori che quando sono in campo fanno tutto quel che serve esclusivamente per il bene della squadra (ed il riconoscimento personale passa in secondo piano). Per fare un paio di nomi di questi giocatori, dico sicuramente Jordan e Jokic. E Belinelli, da questo punto di vista, è tra questo tipo di giocatori. E questo è il basket in cui credo: io gioco o alleno affinché la squadra si esprima al massimo. Bel video, emozionante, notevole l'augurio finale di Pop. :)
Non ha l eleganza di Pat Riley o la furbizia di Ettore Messina ma è assolutamente un punto di riferimento. Lotta per la sua squadra , per le sue idee, per il suo basket e mette sempre i giocatori nella condizione giusta. Forse per l Olimpia con la puzza sotto il naso e Armani stesso…non è l allenatore glamour che intendono ma il dopo Messina si vede poco di meglio in giro…
Me lo ricordo fortissimo, l'ho arbitrato mille volte da piccolo, e ancora fino agli Juniores di Ferro quando aveva già esordito in A con la Effe. Un suo allenatore (non Sanguettoli) mi disse - quando ancora aveva 16 o 17 anni: "Può andare in NBA e sarebbe a livello delle migliori guardie americane." Aveva ragione!
Se il Mago avesse avuto il cuore e la testa del Beli, avremmo avuto un giocatore da a livello primi tre quintetti NBA per 10 anni. Il Beli purtroppo come mentalità è unico. Anche Kobe lo elogiò per il suo atteggiamento e e per il suo continuo muoversi senza palla