È un documentario che ho girato veramente tanti anni fa… impossibile per me risalire agli autori delle musiche (era un gruppo locale o, comunque, della zona: qualcuno della troupe mi ha passato un nastro finito poi alla produzione - una realtà che non esiste più…)
molto bello tutto, tradizione e innovazione in ogni nota , passato e futuro nel qui e ora, simpatia e cultura del musista, a chi ci piace tutto chesta so accatta o disco o cd e Daniele Sepe ...na cosa, c'è molto autoironia in questa persona in questa musica, è c'è umiltà...c' è tutto d apprezzare e niente da criticare...
È un pezzo di vita che mi appartiene. Sono nata ad una spicciolata di minuti dalla chiesa di Sant'Efisio... È la festa che sento mia che mi appartiene....evviva Sant'Efisio.... chiudo altrimenti allego lo smartphone...
Io lo stesso!!! Sto malissimo a causa dell'elettromagnetismo... anch'io ho eliminato lavoro, dispositivi elettronici, adsl eccetera...sono finita pure all'ospedale, anni fa, con le orbite di fuori per aver lavorato qualche ora al pc. Non sei il solo! E all'inizio non collegavo i malesseri all'elettromagnetismo! Dolori alle mani e impossibilità di poggiare il cellulare alle orecchie anche per pochi secondi! Vomito, mal di testa, calore alle orecchie, occhi che mi scoppiano, tachicardia eccetera
Non esiste nessuna elettrosensibilità, si tratta di effetti prodotti intenzionalmente via drone e da antenne nascoste nei condomini o sui lampioni, per fare sperimentazione gratuita su campioni di popolazione per armi elettroniche.
Non esiste nessuna elettrosensibilità, si tratta di effetti prodotti intenzionalmente via drone e da antenne nascoste nei condomini o sui lampioni, per fare sperimentazione gratuita su campioni di popolazione per armi elettroniche.
Anche io usavo tessuti schermanti all'inizio ma poi ho iniziato ad accusare strane e preoccupanti fitte al fegato se non hanno una messa a terra fungono da antenna e si rischia di peggiorare.
Le piantine sono un po' piccole, sarebbe meglio grandi cactus o acacie che grazie alle spine puliscono le energie sottili tenendo lontane le negatività. Certamente non riducono i campi elettromagnetici, ma i sintomi forse sì.
Certamente è neurodegenerativa, certamente è neuroinfiammatoria, certamente però si può fermare il peggioramento. Io l ho fermata risolvendo il problema dei campi elettromagnetici nella mia camera ed eliminando da essa qualunque cosa emettesse odore: armadi, scarpe, vestiti, dispositivi elettronici, cavi ecc, lampadine a risparmio in favore a quelle a filamento, praticamente tutto. Ma ho recuperato di molto la mia salute.
Un documentario di grande qualità e, soprattutto, di enorme valore culturale e antropologico. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione.
Gentilissima Laura, la realtà che ha prodotto questo documentario, oggi non esiste più Potresti, però, contattare il Comune di San Demetrio Corone: forse loro potrebbero aiutarti...
E' la prima volta che lo vedo...Bei tempi. Daniele come sempre impegnato e con grandissima verve..Giacoia alla grande..Auli Kokko una "Fausta Vetere finnsk".Grandissimi..!!
purtroppo l'audio musicale in sottofondo è sproporzionato rispetto alla voce del documentarista. Questo disturba non poco la visione...sono costretta ad abbassare ed alzare il volume continuamente.
La vita consente a volte incontrare dei sogni fatti persone da fare delle idee fatte d'immagini rare chiaroscuri tonali luci nere che diventano in un attimo vere dei suoni reali di schiaffi mai dati sguardi meschini in uomini mai amati gentili per finta: e la vita è vinta. Per Demetrio
Ma che bel regalo e che tenerezza!!! Grande Demetrio e grazie, un graditiissimo tuffo nel passato! Un abbraccio a tutti, abbiamo condiviso un periodo perfetto, vi porto nel cuore!
Lello Esposito - Nel Regno di Pulcinella (1993): ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-ZWUqdqQONN8.html via @RU-vid DAL 6 AL 13 OTTOBRE SU WWW.CROCIERADELLAMUSICANAPOLETANA.IT MOSTRA DEL MAESTRO LELLO ESPOSITO SU MSC SPLENDIDA
Una strana storia Il romanzo "La crepa" (lacrepaunthrillerfantastico) non è costruzione recente. Nasce, invece, da una lunghissima gestazione che, nel suo percorso, ha vissuto cose, per certi aspetti, assai strane. Tra la fine del 2002 e l'inizio del 2003 ho girato, con un manipolo dei miei allievi dell'allora corso integrato di sceneggiatura e regia, un pilot (a utilizzare un termine più giusto: un bare bone pilot) per una possibile serie televisiva intitolata Marenero, ambientata a Napoli, che prendesse spunto dalle figure dell'immaginario perverso che animano la mia città. Doveva essere, secondo quello che avevo pensato e scritto, una serie fantastica, con venature thriller, chiaramente caratterizzata dal doppio, a partire dalla città speculare che Napoli ha nei suoi antri, nelle sue grotte, nei suoi sotterranei. Per girare i venticinque minuti che, poi, sarebbero stati montati, impiegammo quattro mesi, tra Napoli e Roma, lavorando nei weekend e quando era possibile (ovviamente si girava senza budget in un momento in cui erano ancora da venire le trasformazioni che il web e le tecnologie dell'audiovisivo avrebbero imposto e regalato). Napoli mi sembrava perfetta quale set per rappresentare le ambiguità dell'anima e le paure profonde della mente. Ovviamente, a seguire, m'ero immaginato d'andare in giro a proporre il serial che il pilot, in qualche modo, raccontava. E' chiaro che sesso, turpiloquio e forti emozioni non erano (?) funzionali per un pubblico da prima serata: immaginavo, perciò, di proporre la storia a qualche emittente, tipo MTV, che avrebbe potuto mandare in onda questa storia in tarda serata, magari a mezzanotte, nel tentativo di creare uno zoccolo duro di aficionados ai quali delegare il passaparola... Le cose non sono andate così. Dopo quattro mesi di riprese e battaglie dure per finalizzare il prodotto (una dozzina di anni fa non era pacifico montarsi il filmato in casa), ero talmente stremato che ho mollato la presa. Unica soddisfazione è stato sapere che il cortometraggio era passato al Torino Film Festival e, ora, da qualche parte dovrei avere il catalogo che riporta, in un punto, il mio nome e il titolo del pilot. Credo fosse nel 2003 ed era la ventunesima edizione del festival (www.torinofilmfest.org/?action=detail&id=6615). Qualche anno dopo - una domenica mattina - ero al mio bar preferito a sorbire un cappuccino e a scroccare la lettura de Il Mattino di Napoli. A sinistra, in taglio basso, leggevo con piacere che la regista Roberta Torre stava per iniziare le riprese, a Napoli, del suo nuovo film. Un thriller. Ambientato appunto in questa città. E lì sono stato felice, perché era chiaro che avevo visto giusto: Napoli è perfetta per girarci storie di questo tipo - e più oscure e dark sono e meglio è. Certo era quasi imbarazzante il fatto che, nell'articolo, si citasse questa Napoli sotterranea che abitava, quasi nello stesso modo, la mia storia. Intendiamoci, non sto qui a dire che ci sia stata, in qualche modo, un'appropriazione indebita - non soffro di manie di persecuzione. Solo che era veramente incredibile come un certo mood accomunasse me e gli estensori di questa sceneggiatura. Sceneggiatura sostenuta da Cattleya e film che avrebbe goduto della distribuzione della 01 - a quel che ne so. Fatto sta che le oscurità di Napoli dovevano essere così forti da imporre, a due oggetti così vicini, un titolo piuttosto simile: quello della Torre avrebbe dovuto chiamarsi "Mare buio". Le storie, si sa, hanno finali imprevedibili anche per coloro che le scrivono. E il film, in chiusura, ha mutato il suo titolo in altro, che indubbiamente suona meglio: Mare nero (2005). Mi sono stupito e, a questo punto, senza avere nulla a pretendere, ho contattato Cattleya e ho raccontato loro della buffa situazione. Li ho invitati a vedere il cortometraggio nella speranza che potessero essere interessati a farne un serial tv. Ho scritto loro una breve mail nella quale sottolineavo che non poteva essere una serie adatta a un pubblico da prima serata. Loro sono stati rapidi e gentili. Mi hanno chiesto di visionare il dvd e io, prontamente, gliel'ho spedito. In un niente ho ricevuto una definitiva email di risposta dove mi dicevano che la storia era intrigante (però non ricordo bene se mi hanno detto proprio questo e, forse, quest'ultimo punto, me lo sono immaginato io) ma che, comunque, non erano interessati a produrre il serial in quanto non adatto a un pubblico da prima serata. E, anche in questo caso, potevo essere soddisfatto visto che avevamo avuto la stessa idea e che concordavamo praticamente su tutto...
Bellissimo video! vorrei chiederle se fosse possibile inserire il link del video sulla pagina ufficiale del Maggio di Accettura e avere qualche informazione sull'autore del video! grazie mille! www.ilmaggiodiaccettura.it/-t-82t-video_gallery
Mi piacciono molto le musiche in sottofondo, sapete dirmi di chi sono? Ho provato a cercare i Blue Tango (come indicato nei titoli di coda) ma non ho trovato niente.
le storie sono affascinanti, ma la musica di sottofondo che copre la tua voce è inopportuna e fastidiosa. un buon lavoro senza dubbio, da migliorare. :)
