La cultura tedesca e una cultura dell lavoro non sono mai stati socievole ni amichevole come gli italiani.i rapporti tra questa gente e i tedeschi o svizzeri penso sia stato solo per lavoro.
gli emigranti migliori del mondo, ovunque, siamo sempre stati noi italiani, sia come manodopera sia, ancora adesso, come cervelli. Ma non c'è niente da fare siamo sempre un popolo che tiene la testa sotto la sabbia, eppure ci dovrebbero tutti lustrare le scarpe.
Io sono stata dieci anni in svizzera nell appenzel e ci sono stata bene ,nel mioreparto erano di diverse nazioni comprese svizzere andavamo d accordo tutte se potessi ci ritornerei non mi posso lamentare niente e pure il mio datore di lavoro ,ogni tanto ci vado in ferie a vedere la mia casa e dove lavoravo i miei figli sono nati li x me non ho niente da dire ,solo un po di nostalgia 👍👍👍🇨🇭🇨🇭🇨🇭🇨🇭🇨🇭🇨🇭🇮🇪🇮🇪🇮🇪🇮🇪🇮🇪🇮🇪
Ne abbiamo prese non poche di mazzate all’inizio e non perché non ci siamo voluti adattare alle loro regole ma perché eravamo gente povera ma con un grande cuore da italiano, aiutavamo anche con le pezze sui calzoni, il povero viene comunque considerato anche se lavora emarginato.
I was only 4 months old when I had my very first voyage on this Transatlantic Liner's maiden voyage from New York city to Naples. My family and I were among the very first passengers on board and we were given a certificate. My dad gave that certificate to my sister but she lost that historic document.
Fa male a tutti lasciando la propria patria però alla fine tiri i conti e dici la Germania e la mia seconda patria oggi viviamo nel benessere con casa in Germania e una villa a mare in Italia il benessere lo abbiamo avuto dalla Germania cosa che l'Italia ci negava un ciao a tutti
A partire dalla metà degli anni 80 fu liberalizzato il mercato dei capitali permettendo a questi di uscire ed entrare liberamente in Italia. La disponibilità di capitali in ingresso nel paese permise ai governi di allora di indebitarsi pesantemente, oggi stiamo ancora pagando quella follia.
Semplicemente fantastico, il nome del divulgatore è Mario La Rosa? Mi sembra di trovare poche o nessuna informazione su di lui, il che mi sembra strano considerata la straordinaria bravura..
Sono emigrata IL 1971 in Germania linizio difficile MA inparando la linqua diventa piu facile o lavorato prima a fare pulizie dopo 18 Anni alla Siemens dopo o fatto 3 Anni di scuola o preso IL diploma o lavorato per molti Anni una casa di cura o preso la pensione o aperto una trattoria Italialiana Che oggi fa 20 Anni lavorando sempre 3 figli crescuti senza nonni una Volta a lanno 4 settimane die in Italia. da nonni ma eravamo I tedeschi anche in Italia stranieri in Germania eravamo stranieri ma col tempo si abitua I mie figli sono nati in Germania stanno tutti bene lavorano sono felici Litalia e sempre nel cuore non si dimentica Mai da dove si viene
I miei zii emigrarono, alcuni in Germania, altri prima in Svizzera e poi nel Nord Italia. Hanno sempre riferito di mesi durissimi, soprattutto i primi, di un tenore di vita al limite dell'accettabile;hanno cambiato diversi lavori e una volta sposati uno di loro ha lasciato mio cugino a vivere da noi. Ricordo che soffriva molto la mancanza dei genitori. Tutto ciò per acquistare una casa in Italia e tornare a vivere qua. Morale della favola: i miei cugini sono poi a loro volta tornati a vivere dove erano cresciuti: in Germania. Un altro zio ha fatto la sua fortuna all'estero, diventando, dal nulla, un imprenditore di successo. Storie comunque molto difficili, di sacrifici inauditi e di famiglie divise forzatamente.
Bambini piccoli di 5 o 6 anni a casa da soli a prendersi cura dei fratellini o sorelline più piccole.... oggi sarebbero capaci (se si venisse a sapere una situazione simile) ti arresterebbero x abbandono di minore
Quando una città è concepita esclusivamente come città mercantile e paese dei balocchi si preoccupa di costruire i grattacieli, simboli fallici di un potere per sua stessa natura fallimentare, destinati alla stessa fine delle Twin Towers.