Mi è piaciuta l'espressione "i soldi sono un epifenomeno". Comunque ci mettono schemi mentali fin dalla nascita si può dire: famiglia, parenti, scuola, politica, lavoro, religione soprattutto.....e ne siamo condizionati finché non ce ne liberiamo. Allora vediamo la grandezza, abbondanza e saggezza della Natura, inteso anche l'universo.
Un minestrone superficiale di luoghi comuni,'teologo'' con aspirazioni da Santone per intruppare in setta,fede fideista.... In sostanza un miscuglio di superficialita elevata a massimi pensieri per creare servi schiavi nullità.per fortuna l essere umano ha un dono,il ragionamento.tutto dejavu.
Il problema è che l'adulto scarica sui bambini i propri condizionamenti dai quali non tutti hanno preso le distanze, acquisito altri livelli.. una falsa educazione per lo più fatta di luoghi comuni e affettazioni per taluni ..io ci vedo tanta pigrizia, poiché da una certa età sconfina nel ridicolo, poco impegno. Abitudini.
Sento la meraviglia di tutto questo... ed anche la parte finale, quella più informale, " arriva" fortemente con tutta la coerenza di cui, una persona, può essere capace. Grazie infinitamente!
La realtà è che, se sei ricco, puoi anche aiutare gli altri, donare ecc. Invece, se sei povero, stai male tu e non puoi aiutare nessuno. Creare abbondanza è 1 responsabilità che abbiamo tutti: primo per aiutare noi stessi e secondo per aiutare anche gli altri. io la vedo così :)
Anch'io...e personalmente credo che la ricchezza abbondante vada desiderata e ottenuta per i motivi di cura del prossimo......ah già i poveri li avrete sempre con voi, fino alla fine del mondo.... Ci dobbiamo girare dall'altra parte, carissimo Igor??? Illuminarmi
Grande! Sono cose che ho sempre pensato e che negli anni, mi hanno fatto soffrire, perché ti senti diverso, inadeguato. Ancora oggi con 60 anni, sono alla ricerca della mia opus, che mi renda felice! Grazie Igor 🙏
Remo Labarca, forse è stato ignorato dai media ? Lo conosco da circa 3 mesi, e mi sono posta la stessa domanda. Contestualmente , come ( senza entrare nel merito ) non , lo ho incontrato prima ! Penso Ci sta per il fatto che essendo unici e irripetibili abbiamo Tutti un nostro Viaggio , personale, da fare. Buona Vita 😊🌻
"O Padre nostro, che ne’ cieli stai, non circunscritto, ma per più amore ch’ai primi effetti di là su tu hai, laudato sia ‘l tuo nome e ‘l tuo valore da ogni creatura, com’è degno di render grazie al tuo dolce vapore. Vegna ver’ noi la pace del tuo regno, ché noi ad essa non potem da noi, s’ella non vien, con tutto nostro ingegno. Come del suo voler li angeli tuoi fan sacrificio a te, cantando osanna, così facciano li uomini de’ suoi. Dà oggi a noi la cotidiana manna, sanza la qual per questo aspro diserto a retro va chi più di gir s’affanna. E come noi lo mal ch’avem sofferto perdoniamo a ciascuno, e tu perdona benigno, e non guardar lo nostro merto. Nostra virtù che di legger s’adona, non spermentar con l’antico avversaro, ma libera da lui che sì la sprona. Quest’ultima preghiera, segnor caro, già non si fa per noi, ché non bisogna, ma per color che dietro a noi restaro." (Dante - Comedìa, Purgatorio XI vv. 1-24)
Valà ché muore in croce come un ladro per la salvezza di tutti, altro che non lavorare/faticare! Ma lavoro inteso come mestiere (stesso etimo di mistero, amministrare etc.) o appunto Opus Magnum alchemico: di contro al travaglio-fatica della macchinalità inerziale (robot è dal russo rabota = lavoro servile, nel senso di routinario e ripetitivo senza reale propria soddisfazione) o cieco motore di mero mantenimento del bios su cui l'Occidente e il mondo ormai è squilibrato; s'è perso il SENSO della vita, che viene solo prolungata insulsa - è l'hybris d'immortalità catto-cristiana, poi secolarizzata anche in spiritualismi e tecnoscientismi: di contro l'eterno/infinito non è vivere per sempre, ma in ogni qui ed ora già NEL sempre-ovunque-chiunque (Nirvana o buddhità, stato crìstico o Adàm Qadmòn, Gerusalemme Celeste o Terra dei Viventi etc: uscita dal samsara indù o ghilgùl ebraico, ruota di reincarnazioni o metempsicosi > "un pescatore di uomini" è cessare/superare il ciclo/karma di morti e rinascite, ascendere in 'verticale'/spirito attraverso la consapevolezza unitiva infinita realizzata nella pratica crìstica o buddhica etc. - le funzioni e relazioni > archetipi, tolta la vernice verbale, son sempre uguali in ogni Tradizione)... Usciamo dall'idolatria, cioè dalle letteralizzazioni, e ricomponiamo i simboli/metafore: "E' più difficile per un ricco entrar nel regno divino che per un cammello passar per la cruna d'un ago" - povertà non è miseria materiale, è spoliazione dell'ego (lo dice chiaro qui a 5:44 e 11:06) cioè "Non si può servire insieme il divino e mammona", per gl'indù "rinuncia ai frutti dell'azione" etc. idem "Chi mette mano all'aratro e si volta non entra nel regno divino" ma pure il wu-wei taoista zen > agire senza ego, in gr. poiein non è solo materico fare: si è ricchi di cose per darle a chi non ne ha o ne ha meno (per imparar la dazione, qualità divina primaria: chi dice di amarLo e non ama il suo prossimo in realtà non Lo ama ché il divino è amore, 1Giovanni 4:8), così come chi è in bisogno è in tale condizione per imparar a chiedere, esigere giustamente ergo ricevere; insomma "gli ultimi saranno i primi": se l'ego sgomita per il podio, in realtà è nulla e lì torna - si nasce e muore nudi, il volere egòico non esiste ma tale illusione fa danni concreti da sempre... Avrahàm è onorato (radice ebraica: kaf + bet + dàlet, da cui anche la 'gloria' divina etc), non in abbondanza materiale ma spirituale anzitutto (infatti in Qabalàh è la sefiràh chèsed = bontà): l'oasi nel deserto (in ebraico midbàr: 'luogo' del col-loquio, dissoluzione dell'ego per sentire la Parola divina che è anche ogni cosa, dove YashàrEl = retto nel divino compie ben 40 anni di peregrinazioni per purificare il cuore > sede simbolica dell'intelligenza: idem Odisseo ci mette 10 anni per far un percorso che non è geografico o bastavano 10 giorni di navigazione: sono le acque psichiche che supera e torna nel suo regno coi famigliari etc. salvando dallo sterminio dei proci Femio>mùsico e Medonte>magistrato: chèsed e ghevuràh, destra e sinistra divina in Qabalàh) dove ristora chi passa (ebreo significa solo in 2^ battuta disobbediente/trasgressore: la radice è ayn + bet + resh e genera parole come fecondare, gravidanza, embrione; o passato, opposto, peccato; è quindi il tradizionale "ebreo errante" o in continuo trapasso/rigenerazione, il risorgente: l'übermensch di Nietzsche, l'oltre-umano, l'auto-trascendente), offre pane celeste o shalòm = Pace di spirito, condivisione appunto, com-pagnia in Presenza divina; ché le cose non esistono né quindi si può amarle, ma si amano le anime in quanto parti divine dis-perse...
