Alveis è la divisione dedicata all'apicoltura di Chemicals Laif. Nel nostro canale vogliamo aiutare gli apicoltori ad utilizzare al meglio i nostri prodotti con tutorial sempre nuovi.
Buongiorno, ho letto dalle istruzioni che il trattamento va fatto senza melari. Altri apicoltori dicono che il trattamento può essere fatto anche con i melari. Potete fare un po' di chiarezza? E dopo quanto tempo dal trattamento possiamo rimettere i melari? GRAZIE
c'è chi mi ha detto che va lasciato il fondo anti varroa durante tutto il mese di trattamento. Ho pensato che servisse ad aumentare la concentrazione dei principi attivi all'interno dell'arnia grazie alla minore circolazione d'aria. Però siccome in Piemonte è un trattamento estivo, le api con il fondo inserito patiscono poi il caldo. Leggo invece da una risposta qui sotto, che non è necessario lasciare il fondo....se non a titolo informativo per capire la quantità di varroa che cade. Posso quindi fare il trattamento, anche senza lasciare il fondo, in modo da non fare alzare troppo la temperatura dell'arnia? O questo facilita la reinfestazione come dice qualcuno?
Salve, anche a voi si carbonizza il prodotto nella caldaia? Penso sia dovuto allo zucchero che c’è nella soluzione, non sarebbe meglio utilizzare l’acido ossalico puro? Grazie
Buongiorno, il periodo indicato di trattamento è autunno o primavera, a seconda del grado d'infestazione della varroa. In primavera prima del periodo in cui le api raccolgono il nettare e in autunno dopo la fine del raccolto quando i melari sono stati rimossi.
Esatto, il trattamento con ApilifeVar può essere applicato anche in presenza di covata, rispettando le dosi e la frequenza di somministrazione indicata in etichetta del medicinale.
Buon giorno la soluzione che hai preparato con api Herb si può usare in presenza di melario vuoto e senza scorte nel nido in prossimità di 4 giorni di pioggia che iniziano oggi?
Buongiorno, nell’etichetta del mangime è indicata la somministrazione in assenza di melario per evitare qualsiasi rischio di contaminazione del miele destinato al consumo umano; tuttavia, nelle condizioni che descrive e vista la piccola quantità di ApiHerb che viene data (secondo le modalità d’uso riportate in etichetta), è poco probabile la presenza di residui nel miele che le colonie produrranno.
Queste strisce non servono a meno di un cavolo. Ho preso 2 alveari utilizzando questo obsoleto principio chimico ormai tollererato dalla varroa. Non comprate questa prodotto obsoleto ormai è solo fregatura. Usate ossalico e o formico. Imparando bene il come fare.
Apivar è utilizzato da decenni in tutto il mondo. Dagli innumerevoli dati scientifici e di monitoraggio di questo prodotto risulta uno dei farmaci a base di amitraz più affidabili in termini di efficacia. Ad oggi il principio attivo (amitraz) è tra quelli di sintesi il meno sensibile a fenomeni di farmacoresistenza. Come tutti i farmaci occorre usarlo nei tempi e modi indicati. Totalmente concordi sul fatto che i farmaci a base di acido ossalico e acido formico quando usati bene offrono ottime garanzie di efficacia e tollerabilità.
Apivar non conta più una mazza. Il principio attivo è ormai tollerato dalla varroa. E questo non lo dico io. Non faccio testo apicoltore per passione poche arnie, che ha buttato soldi e famiglie ingannato da questi pezzi di plasticozza imbevuti da ...piglia mosche?!. Apitraz Api-u-kaz?! Lo dicono persone che con l'apicoltura vivono, 200,300 anche un produttore con 500 arine poco lontano da casa che purtroppo ahimè qualche farmaco usa. Detto questo possiamo sempre continuare a prendere per le chiappe la gente e via di pane e chimica. 😀🤑🥴
D'altronde lo dici anche tè, usato da decenni e quindi tollerato dalla varroa ecc. Infondo, sappiamo che se si altrena ossalico formico (dove possibile) timolo ecc, altro non serve!! Anzi, Passione e Dedizione, ma un apicoltore questi concetti li deve avere dentro da sempre. Le api sono uno segnalatore di ambite sano salubre! Non hanno nulla a che vedere con prodotti di sintesi che con il tempo hanno ridotto le api ad esseri molto fragili. Tanto meno se divenuti inefficaci ripeto. Salute e saluti a tutti.
Il farmaco, se usato secondo quanto indicato dal suo foglietto illustrativo, è in grado di svolgere adeguatamente la sua azione acaricida nei confronti della varroa.
Hello. This is my first year beekeeping. I'm learning so much. I inserted ApiLife Var in my hives 2 months ago. The wafers were never absorbed into the hive so I just left them in the hive thinking they would just keep working on killing the mites. About 3 weeks ago, I winterized my hives by taping up the seems and surrounding them with insulation. When I went to check on my hives this week, there were lots of dead bees and no bees in one hive and very few left in the other. It was heartbreaking after so much went in to caring for the hives throughout the spring and summer. I could not find any evidence of having a queen. There was still a strong odor of the apilife var. I'm wondering if leaving Apilife Var in the hive and then sealing the hive to any drafts may have caused the bees to abscond? Any advice would be welcome,
Hello Chris, sorry for the delay. Apilife Var is a medicine based on essential oils which needs an average daily temperature between 15 and 30°C (the optimal range is 20-25°C). Maybe the temperature was not adequate for the product to fuction properly. In autumn we recommend you to use other active ingredients that perform their acaricidal action regardless of the temperature, such as oxalic acid (i.e. Api-Bioxal), amitraz or pyrethroids.
Buongiorno, sì è possibile nutrire durante l’applicazione del trattamento, tuttavia questo prodotto per essere efficace contro la varroa dev’essere applicato con temperature medie giornaliere minime di 15°C fino a massime di 30°C.
Buongiorno, il consiglio è di rimuovere meccanicamente il grosso dei residui dalle superfici, successivamente diluendo il prodotto in acqua alle concentrazioni indicate
This will do the trick for sure at killing Varroa, yet what most beekeepers are completely blind to is that fact that by using any of these oils you are keeping 90% of the living eco system that lives in the hive that the bees rely on. They kill the good bacteria, yeast and fungi that help the bees deal with pest in the first place. Natural Beekeeping is the way I go.
Thymol-based treatments have been extensively used for the control of varroosis since its first appearance in Europe, about 30 years ago. Pharmaceutical companies constantly monitor the risk/benefit ratio of their veterinary medicines and in all these years we have never received evidence that the use of ApiLife Var was not sustainable for honey bees colonies and in particular that there are the alterations you describe. Feel free to use the technique or treatment that you prefer, but varroosis is a disease that must be adequately kept under control to avoid your bees to suffer and avoid harming the beekeepers around you. The spread of the parasite between one apiary and the other is real.
salve, ma il prodotto va gocciolato sui telaini o interfavo ovvero tra i telaini? Per il trattamento invernale è meglio dosarlo quando le api sono in glomere o se stanno uscendo e quindi nelle ore più calde? grazie
Buongiorno Davide, La soluzione di Api-Bioxal va gocciolata nello spazio interfavo. In inverno il nostro consiglio è quello di effettuare il trattamento in una giornata soleggiata e mite applicandolo nelle ore più calde
Nel caso del video la famiglia è su nove favi (se non erro) e si usa un'intera tavoletta. Nel caso in cui si usi in una famiglia con 4 favi si può utilizzare solo metà tavoletta? Credo che un eccesso non faccia bene alla famiglia se questa è piccola, inoltre lo spreco per me non è contemplato.
Gentile Luca Fossaluzza, ci scusi per il ritardo nella risposta. Il dosaggio di Apilife Var, essendo un evaporante, è legato al volume dell’arnia (Dadant-Blatt) e al numero di favi occupati da api contenuti in quest’ultima. Il consiglio che possiamo darLe è applicare il prodotto seguendo il dosaggio indicato in etichetta del farmaco.
Buongiorno La Fed, Comprendiamo che il fatto che le 200/300 api utilizzate nel campione vengano sacrificate sia disturbante, consideri invece che con un piccolo campione di api si può salvare un’intera colonia: se non venisse eseguita un’accurata valutazione del livello d’infestazione si potrebbe rischiare di perdere tutta la famiglia a causa dell’eccessivo numero di Varroe. Questo metodo di monitoraggio può essere paragonato ad un esame del sangue: pensi alla colonia come un super organismo; si prende un piccolo campione per fare una diagnosi che andrà a beneficio di tutto l'organismo. Inoltre un campione così piccolo di api durante la stagione ha scarso impatto sulla famiglia. La regina può deporre più di 2.000 uova al giorno (al picco di deposizione delle uova), quindi un campione di questo tipo rappresenta meno dell'1% della popolazione totale dell'alveare e le api vengono rinnovate rapidamente. Altri metodi affidabili di monitoraggio del livello d’infestazione non sono esenti dal sacrificare una piccola porzione di api o covata, ma il monitoraggio con EasyCheck rimane il metodo più rapido e accurato per avere una stima affidabile del livello di infestazione. Spero che questo aiuti a capire meglio lo scopo di questo metodo diagnostico. Nel caso di domande rimaniamo sempre a disposizione.