All'interno dell'atrio del Municipio di Osimo (AN) sono custoditi due cannoncini bronzei da montagna, il "Mulazzo" ed il "Malnate" già appartenenti al Duca di Parma Carlo III di Borbone, fusi nel 1851 dal tenente di prima classe Francesco Panzera. Furono ceduti dal Museo di Artiglieria di Torino in cambio del Misbaba, bombarda del XV secolo di cui vicino ai suddetti cannoncini ve n'è una copia, l'originale come già detto si trova a Torino.
uno dei pochi filmati di alto livello reperibili in rete! chiarezza, rigore, linguaggio selezionato. bravo! gradirei trovare altre sue "lezioni". grazie
Intanto non c’è rivalità fra Fiorentini e Fiesolani ma nemmeno l’idea al giorno d’oggi, secondo manca il Mugnone e che era il terzo Fiume che entrava in Arno presso l’attuale ponte Santa trinita, poi modificato per ben 2 volte, che proprio la isolava da Fiesole a nord
Reggimento Maria Luigia e successivamente 3 Battaglioni di Fanteria di Linea sotto i Borbone, oltre ai Dragoni Ducali, all'Amministrazione militare, artiglieria e Genio.
Meraviglioso servizio ribadisco e suggerisco di integrare prossimamente con l'unica cosa che manca a mio avviso e cioè il circo Massimo di Florentia il cui perimetro si intuisce nelle adiacenze di Santa Maria novella nei palazzi tra le vie del Moro,degli Avelli e sotto via Panzani.Buin lavoro☺️
Che lavoro meraviglioso.Un servizio immenso alla cultura ed alla conoscenza.Bravissimi.Roma è ovunque in Italia e nel mondo.Siamo tutti per forza originari della sua magnificenza.Anche voi di Placenta☺️.Anche se oggi e'in mano agli incompetenti ignoranti che non sanno amministrarla ma solo umiliarne la grandezza.Viva Florentia una meraviglia che ho potuto godere tre giorni fa per la prima volta.Una meraviglia.
Ottimo Prof. Desidero suggerire che possa essere necessario esaminare, più a fondo, il significato dell'aggettivo " Sacro" dei Numeri ed in particolare di quei (Numeri) che ,per Pitagora e la sua scuola filosofica, erano e sono "custodi " delle due costanti geometriche che, come vedremo fra poco, sono generate dalla terna pitagorica [𝝿 et 𝛗 et 3-4-5) . Non vi sorprende che sono 5 i Numeri che sono a fondamento della geometria Sacra? E, come avete intuito ,i primi 2 numeri sono irrazionali e gli altri 3 sono naturali e razionali. Ma, prima di rappresentare il Numero nella sua geometria ,che dipende dal valore di quantità e di posizione nello Spazio, occorre dire che Pitagora e forse ,altri prima di Lui, avevano compreso che occorreva elaborare una Teoria dei Numeri ,ovvero, che la Geometria avesse, come ha , un apparato algebrico e quindi degli algoritmi che generassero i Numeri ,tutti i Numeri ,per addizione, per rapporto, per elevazione a potenza, i cui esponenti erano e sono interi naturali positivi e negativi e frazionari positivi e negativi. Era un'impresa dai Titani ,del Pensiero astratto, che hanno avuto accesso all'intuizione che è concessa dalla Natura ai soli suoi prediletti. Veniamo al dunque: 𝛗= 1/2± √ (5/4) = ( +1,118033989.. et, - 0,618033989) ma anche ∛ [ (∛5) -2] = + (1/𝛗) e che implica che il suo valore positivo dipende da √( 2-√5)=( - 1/𝛗); ma qui già andiamo oltre la Sacra geometria e se ne può parlare in altra occasione. Naturalmente qui si comprende che la scoperta del numero negativo doveva essere nascosta ai non iniziati anche perché non avrebbero compreso che tali numeri erano e sono le radici di una bellissima equazione completa di secondo grado del tipo di f(x)= a (X^2) - b (X^1) - c(X^0) dove i coefficienti a; b; c; hanno un significato riguardo alla forma e posizione della parabola nel piano geometrico euclideo (non ancora cartesiano )che verosimilmente è sono una riscoperta di una scoperta andata perduta nel tempo nel passaggio fra l'antichità e nel MedioEvo. 𝝿= sen[1/(3*4*5)^2] * (3*4*5) * 3(3*4*5)= 3,141592654... Domanda che il mio antenato il Gran maestro Pitagora fece ai suoi discepoli" Sapreste scoprire un giorno perché l'algoritmo di 𝝿 perviene ad un valore numerico che ha solo il segno positivo ? Cordialmente! Joseph( pitagorico) da Torino-li, 30 settembre 2020 -( giusepplelucianof@gmail.com)
Dovrebbe essere tenuta come lezione ad ogni insediamento di giunte, sindaci, assessori, ecc... Purtroppo ancora oggi Piacenza è svenduta a poteri che con la città e la cittadinanza non centrano niente, ma piuttosto di vedere il proprio vicino di casa avere successo meglio uno sconosciuto anche se peggiore, sembra dirci la storia. Con il risultato che secoli fa Piacenza perse l'occasione di seguire il corso delle Signorie che hanno fatto grande il Rinascimento Italiano per rimanere in secondo piano grazie ai nobilucci localissimi che non volevano perdere i propri privilegi nei loro orticelli. E al giorno d'oggi come andrà?
Iniziativa bellissima e davvero ben fatta. Grazie di cuore a Manrico Bissi e a Cristian Boiardi, che hanno fatto un lavoro davvero fantastico. Alla prossima :)
Grazie infinite per questo enorme DONO che ci consente di poter conoscere luoghi, stando comodamente seduti, con la speranza, quanto prima, di potervi accedere fisicamente.