Scrivo romanzi, documentari, video-racconti, e qui li raccolgo. L'ispirazione è un pò la mia terra d'origine e un pò qualunque altro posto che mi appaghi l'anima. Qui troverete cortometraggi, video-racconti e film documentari, dal Salento al resto del mondo. I miei romanzi sono alcuni su Amazon (altri su richiesta alla mail sandrolento@gmail.com), mentre il mio blog è salentoacolory.it
Italiano La cronologia del Salento La storia della Puglia abbonda di conquiste e colonizzazioni. Posta al crocevia del Mediterraneo orientale e occidentale, questa preziosissima penisola del meridione d’Italia è stata occupata e contesa da innumerevoli civiltà. 11° secolo a.C.: i messapi migrano in Puglia dalla costa illirica. La mappa di Soleto, frammento di un vaso risalente ai messapi, è la mappa più antica della civiltà occidentale e individua diversi centri urbani fra i quali Ozan, l’Ugento messapica. 8° secolo a.C.: i Greci arrivano da Sparta. La civiltà ellenistica fonda una serie di importanti centri, dando alla Puglia il nome di Magna Grecia. 4° secolo a.C.: i romani costruiscono la Via Appia, che collega Roma alla Puglia, e nel 272 a.C. cacciano i greci dalla regione. La colonizzano e sviluppano una fiorente economia agricola coltivando frumento e producendo olio d’oliva. 476 d.C.: caduta dell’Impero Romano. 5° secolo d.C.: la Puglia e la penisola italica cadono sotto il dominio degli ostrogoti. 6° secolo d.C.: Otranto diventa la sede del governo bizantino. Durante l’epoca bizantina ritorna la popolazione greca, portando non solo influenze religiose e artistiche ma anche l’agricoltura, il commercio e la lingua. In diversi paesi salentini si parla ancora il greco. 569 d.C.: i longobardi cercano di conquistare il Salento ma vengono sconfitti dai bizantini nella Puglia settentrionale. 847 d.C.: i saraceni occupano Bari e Taranto, ma i bizantini rimangono nel Salento. 870 d.C.: i saraceni distruggono Ugento e ne deportano gli abitanti in Africa. 928 d.C.: Taranto è distrutta dai saraceni. 1016: i normanni arrivano nel meridione della penisola italica, a Salerno. 1059: la Puglia è governata dal normanno Roberto il Guiscardo, duca di Puglia e Calabria. Inizia un periodo di prosperità per il Salento. La corte di Lecce è agiata come quella di Palermo. 1194-1250: la Puglia entra a far parte dell’impero di Germania sotto Enrico VI di Hohenstaufen, a cui succede il figlio Federico II, Sacro Romano Imperatore (1194-1250). La famiglia d’origine del padre di Federico era sveva; normanna quella della madre, la figlia di Ruggero II re di Sicilia. Federico di Hohenstaufen fu una figura importante e lungimirante nella storia della Puglia. Detto ‘Stupor Mundi’, ovvero ‘meraviglia del mondo’, fu un sovrano illuminato e visionario la cui influenza sulla regione non sarà mai abbastanza sottolineata. Fu un uomo del Rinascimento: fondò l’università di Napoli e la scuola di medicina di Salerno; fece costruire oltre 200 castelli in tutta la penisola italica e rivoluzionò l’economia. 1266-1442: salgono al potere gli angioini francesi e la Puglia viene annessa al Regno di Napoli. Il re Carlo d’Angiò è fatto re di Sicilia, duca di Puglia e principe di Capua. Lascia la Sicilia nelle mani degli aragonesi di Spagna nel 1282 dopo la rivoluzione dei Vespri Siciliani e si stabilisce a Napoli. 1442-1503: il sovrano aragonese di Spagna Piero III d’Aragona governa la Sicilia, la Puglia e Napoli. 1480: al comando di Gedik Ahmed Pascià gli ottomani assediano e saccheggiano Otranto. Molti degli abitanti vengono massacrati; quasi un migliaio di maschi di età superiore ai 15 anni che si rifiuta di convertirsi all’Islam viene decapitato. Le cittadine vicine vengono fortificate nel tentativo di proteggerle da ulteriori assalti dei turchi durante questo periodo. 1482-1484: Venezia conquista brevemente il dominio sulla Puglia. 1534: l’imperatore Carlo V comprende l’importanza strategica della Puglia come base per la lotta contro i turchi. Rimette in funzione numerosi castelli, fra i quali il castello di Lecce. 1643: Don Pietro Giacomo d’Amore acquisisce il Castello di Ugento. 1649: Filippo IV di Spagna concede a Don Carlo d’Amore il titolo di marchese di Ugento. 1713: con il Trattato di Utrecht la Puglia viene ceduta all’Austria, anche se Venezia e i turchi continuano ad attaccare la regione. 1734: Battaglia di Bitonto: la Spagna sconfigge l’Austria e riacquista il dominio sulla Puglia. 1806: abolizione della società feudale nel Regno di Napoli sotto il dominio francese. 1816: il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia si uniscono nel Regno delle Due Sicilie. 1861: Risorgimento: la Puglia si unisce al nuovo Regno d’Italia. 1862: il giovane Regno d’Italia vende forzatamente la grande maggioranza delle terre possedute dalla Chiesa cattolica. 1922: sotto Mussolini in Puglia si aumenta la produzione di frumento, olive e vino nell’ambito del tentativo di rendere l’Italia una nazione autosufficiente. 1943: durante la Seconda guerra mondiale i porti di Bari, Brindisi e Taranto subiscono pesanti bombardamenti mentre le truppe alleate cercano di cacciare le forze tedeschi.
La tua fisionomia ricorda persino il De Giorgi. A lui intitolato il Liceo Scientifico di Lecce da me frequentato senza però ricevere sufficienti approfondimenti su questo magnifico studioso salentino esempio di scienzato moderno e completo.
Mi preme lasciar traccia anche dell'impegno di chi ha scoperto nel 1928 questo straordinario Monumento . Nel 1932 finalmente si quantificavano ufficialmente, tramite la dirigenza del Museo di Taranto, le dimensioni dello straordinario megalite: misurava 7mt di altezza e 35mt di base con 5 piani concentrici. Nell'agosto del 1953, una successivo intervento rilevava una altezza di 3mt x 30mt di base. Molti blocchi furono trafugati, mentre, ad ovest del monumento, si scoprì una buca di 5mt utilizzata per cuocere calce. Quel che resta, erba compresa, è il risultato di quasi un secolo di indifferenza civica e archeologica. Grande Salento! Grazie Alessandro per il tuo costante impegno per la Storia della ns Terra.
ciao, quella è stata una segnalazione di una mia amica, si trova sulla porta di una casa del centro storico, ma non mi ha dato l'indirizzo, non saprei aiutarti...
Le sirene a due code mi hanno sempre incuriosita nelle chiese romaniche, grazie per quel bel video! Le sirene di odisseo sono dei uccelli, nel museo di Taranto vedi Orfeo e le sirene , straordinaria opera recuperata da Malibu. Scusa per il mio italiano: sono francese...
Video sublime, nel quale la narrazione di Lory lascia letteralmente estasiati per poesia e proprietà di linguaggio esemplare......una pietra miliare nel vasto panorama dei video presenti in rete, un punto di riferimento per chiunque voglia girarne altri consimili.....un saluto di grande apprezzamento da Saverio di Cisternino(Brindisi), appassionato di megalitismo nonché di archeologia( dal Paleolitico inferiore fino alla nascita dell'impero romano)da oramai 47 anni.
@@alessandroromanoautore ti aspettiamo al mio paese...anche un mio prozio era uno scrittore. Gerardo Maruotti...i miei migliori auguri per il tuo lavoro