Outpump è un magazine digitale che racconta dal 2016 il legame tra lifestyle e cultura pop, una casa per notizie, storie e curiosità relative al mondo delle sneakers, della moda, della musica, dello sport e del design, argomenti di cui è diventato un punto di riferimento in Italia. Il punto di vista di Outpump è unico: l’importanza della notizia e la curiosità della storia sono sempre associate alla potenza estetica del contenuto e del materiale visivo che lo accompagna.
Mica è colpa loro se nessuno guarda i pochi contenuti buoni che si trovano su YT Italia. Poi magari si lamentano che solo le pagine americane invitano certe persone, che dire. Big up per sto video comunque
Ma infatti la mia non era una critica, mi chiedevo semplicemente perché quando si prova a fare contenuti di qualità poi la risposta del pubblico generalista è così povera
19 agosto 2024 20:20 100% In cucina Fatto 73 giorni di vacanza Lunedì Sveglia 12:00(andato a dormire alle 3:00) da klaus con Mohi e manga Pagella secondo quadrimestre A.S 2023-2024 Ita 7 Mate 6 Ec pol 7 Dir 6 Ed fis 8 Rel 9 Ed civ 8 Sto 8 Ted 8 Ingl 7 Info 6 Ec az 6 Comportamento 8 Crediti 11 Ieri S Rocco con Klaus, Mohi e Manga Prima cop con Pippo appena tornato Buon 19!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ultimo 19 da minorenne San Ludovico
Sono molto d'accordo su tutta la prima parte, meno quando parla di Balenciaga e il nuovo Valentino. Il troppo stroppia, io credo che dovremmo ritornare a dare splendore al vero artigianato di lusso, come fa CUCINELLI per altro. I grandi brand, i grandi "manageroni", diciamoci la verita', hanno scopiazzato tutti il modello business di ZARA dello zio Amancio Ortega, (bel furbacchione anche lui, ha contaminato mezzo mondo e ce lo fa anche pagare). Si vergognano a dirlo, ma chi fa questo mestiere lo sa. Zara a basso costo ha tutte le copie e le repliche di tutti, trovi il casual, l'elegante, lo sportivo, il pezzo sexy, il denim, il festaiolo, il professionale, tutto di tutto e Gucci e' diventato lo stesso, Balenciaga uguale, Bottega stessa solfa, poi Prada, Fendi, Chanel, YSL, CELINE, Chloe, D&G, Versace, e tutto il resto della compagnia cantante a prezzi allucinanti pero'. Il cliente aspirazionale, come lo chiama lui, lavora, ha la famiglia, ha impegni di vario tipo, non ha il tempo di star li a pensare, a valutare, a vedere, lo devi conquistare con un prodotto solo, una volta una scarpa, una volta una bella borsa, non ha il lusso di quell'un percento di ricevere il commesso in villa o gli appuntamenti in boutique a porta chiusa che ti fanno vedere tutta la collezione e banchettare a champagne e caviale. L' aspirazionale e' il cliente emozionale, ci vuole creativita', che e' sempre frenata da questi mega manager, troppo caro, e' sempre il commento per noi designers, e io rispondo sempre: bene ricaricaci di meno e offri un bel prodotto e fatto bene che conquista, non c'e' bisogno della Kardashian che ti fa la campagna pubblicitaria. Un bel lavoro artigianale di arts&craft, il tempo di pensare ad una bella idea, il tempo di mani esperte per realizzare un prodotto che si nota e un prezzo decente. Appunto il prezzo, prezzi pompati per pagare gli stipendi di manager per non portare niente on the table, se non teorie fasulle e scopiazzate qua e la'.. appunto da Zara.. non c'e' bisogno di tanta scienza, il cliente aspirazionale e' costantemente sottoposto a troppa offerta che lo disorienta e nel dubbio non compra niente. Offerta poi insisto, a dei prezzi esorbitanti, destabilizzanti direi, nonostante poi si vada a vedere e sui cartellini nel 50% delle volte non sono nemmeno Made in Italy, e sono stata bassa.. la qualita' in troppi casi pessima e quindi cosa vi aspettate??..le ultime generazioni, hanno capito, secondo me, il giochino di questi furbacchioni.. e fanno bene a cambiare il loro target di consumo! Al Forte dei Marmi ora ci si va' anche con un paio di Adidas da 80€, non hai bisogno dei tacchi sgraziati di Gucci a 900€, e aggiungo per noi intenditrici, vanno bene anche dei bei sandali gioiello tipo capri a 200€ fatti dai pochi artigiani oramai rimasti. In molti poi, hanno cominciato a premiare prodotti sostenibili, marchi piccoli e indipendenti, quelli che portano avanti anche una buona causa.. secondo me c'e' anche un risveglio delle coscienze che non si fanno piu' abbindolare.. e menomale dico io, la moda non e' piu' di moda, ed e' comunque una moda, che io chiamo LIBERTA'!
Questa mattina leggevo un articolo che anche il lusso e’ in crisi profonda. Gucci avrà perdite molto importanti per una over produzione durante il periodo di Alessandro Michele . So solo che chi lavora in questo settore soprattutto sales assistant e store manager hanno molte difficoltà. Bisognerebbe che le aziende eliminassero gli area manager…non fanno altro che comunicare obiettivi da raggiungere che spesso è impossibile fare soprattutto se non entrano visitatori da convertire in clienti.
Secondo me per quanto riguarda la moda prêt-à-porter, la sovraesposizione della moda fatta dagli influencer la ha normalizzata e la gente si è convinta che è più roba da wannabe che da veri ricchi e quindi non hanno più il fascino che avevano una volta. Senza contare il fast fashion e il mercato del fake che si sono espansi esponenzialmente negli ultimi anni.
E' sempre una grande opportunità ascoltare contenuti di questo tipo, volti a informare in maniera un po' più profonda il pubblico...grazie Andrea e grazie Outpump!
42 minuti di nulla cosmico, discorsi di un viziatello ricco, che non ha mai lavorato davvero e si lamenta perché oddio “un altro social da gestire” …che fatica oh! Soldi del Papi investiti nei vestiti.
Ho incontrato sante ad un evento di una sua amica, e devo dire che è una persona d’oro, umilissimo, più timido di me, quando ho chiesto la foto con lui non ci ha pensato due volte ✌️ Grande Sante 🫶🏻
Ho visto Luca per strada due volte, una anche in edicola a Milano, ragazzo veramente d’oro, con cui perderei veramente le ore a parlare. Poi fivefourfive prodotto di grande ispirazione per altri brand, tutto made in italy(la cosa più rara al giorno d’oggi). Continua così, sei fortissimo.❤