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Complimenti, bravissimo purtroppo hai dimostrato che l'esperienza il lavoro sul campo non e apprezzato e più importante quello che ha un pezzo di carta, purtroppo con quello sul campo sappiamo cosa ci puo fare, vorrei io saper fare un'unghia di quello che hai imparato tu👏👏👏 Ps 72enne in pensione💚🤍❤️
Anch'io ero Sergente, Brigata Paracadutisti FOLGORE, classe 1952.comandante di mezzo corazzato con 10 soldati. Paracadutista civile 31 lanci di cui 6 in Caduta libera. Mi sono congedato e sono entrato in banca. 39 anni di carriera.
Sul tema dell'utilizzo dell'arma corta nel tiro accademico, di cui si parla nel video, condivido pienamente la prima parte della spiegazione che riguarda le braccia. Poi ci sarebbero la postura del corpo, la respirazione ecc ecc. Per il resto mi permetto di fare alcune osservazioni. Yusuf tira con entrambi gli occhi aperti usando gli occhiali da vista che porta normalmente. Usa dei tappi auricolari che quasi non si notano per cui, quando tira, sembra la cosa più naturale di questo mondo. Ma vi garantisco che non è così facile come sembrerebbe guardandolo. Tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi, gli atleti usano un solo occhio. Di solito l'occhio dominante che di norma è corrispondente alla mano che si usa per impugnare l'arma. Preciso che non è permesso nessun ausilio tecnologico. Nemmeno uno smartwatch al polso. Le cuffie o i tappi alle orecchie, come quelli usati da Yusuf, non sono quelli elettronici ma normali otturatori auricolari. Per chi come me, che ha problemi di vista e tira con un solo occhio, si usano gli occhiali con una lente graduata per permettere una visione nitida degli organi di mira. (tacca di mira e mirino). Il bersaglio rimane una macchia nera la in fondo. L'altro occhio viene coperto da un copri occhio perché si tengono, comunque, entrambi gli occhi aperti. Sarebbe un fattore condizionante tenere chiuso un occhio usando i muscoli facciali. Ecco che allora, vedendo un tiratore con cuffie, occhiali e magari una visiera, sembra avvantaggiato o facilitato ma non è così.
Yusuf Dikec invece è un campione affermato: ha vinto in passato due Mondiali, cinque Europei. E ha partecipato a cinque Olimpiadi. Pur essendo un turco, non fuma. Non ha iniziato a sparare da poco, non ha divorziato dalla moglie, e non ha nemmeno un cane. Anzi, ama molto i gatti. E soprattutto non ha mai fatto il meccanico, ma è uscito dalla scuola militare e sa usare la pistola perché è un sottufficiale della gendarmeria turca in pensione. Questo per dire che spesso si leggono stupidaggini sesquipedali, e più sono inverosimili e più la gente le adotta volentieri.
certo tutto, ma quello che lei dice avrebbe senso in un contesto di allenamento, ma trattandosi di una competizione... il punto è che usare degli ausili così performanti durante la competizione corrisponde ad aiuti oggettivi per raggiungere risultati considerevoli, senza quegli aiuti sarebbe stato bello vedere dove riuscivano a piazzarsi... Per il turco invece è pressoché tutta farina del suo sacco, con o senza competizione!
@@IamGabriella1972 dissento. Ci sono persone che hanno sul tiro predisposizione innata. Sul web ci sono molti video di tiratori che con un revolver colpiscono monetine tirate in aria . Non hanno ausili . Dove guardano il colpo va.
Il fatto e' che gli ausili, come tali, aiutano certamente ma non garantiscono il risultato, ed anche loro hanno limitazioni e problematiche. Certamente il tiro di Yusuf e' da apprezzare e rimane nella sua semplicita' d'esecuzione il tiro piu' bello che ho visto :-)
@francescociccarelli7752 @DaniloAmelotti Risposta per entrambi: scusate ma allora che competizione sarebbe se non c'è limite agli ausili che utilizzano? Ed è proprio grazie a quelli che riescono ad arrivare a certi risultati! Perchè allora può andare qualsiasi mediocre lì, tanto dove non arriva lui il resto del lavoro lo fanno gli ausili?! Ma per favore! Meno male che almeno la pistola, le distanze dal bersaglio ecc sono le stesse per tutti! W il turco!
Grande Danilo. Ho visto ora il video. Gran bella carriera. Nell'89 ero in Vannucci. 30A. X^Draghi. Ho partecipato alla Muflone. Controinterdizione d'area. "Contro" gli incursori del 9^ e special forces Usa. Bella esperienza. Oggi faccio l'infermiere. Mi piacerebbe conoscere i contenuti del corso combat medic che hai citato. Sempre Folgore
Carissimo Danilo, che ottica utilizzi nel video? Io sto cercando un buon AR10 in 308 ma qui in Italia credo sia impossibile 😢. Comunque carabina meravigliosa!! 👍🏻👍🏻
In realtà il GOI fa parte del Comsubin, da cui dipendono sia il gruppo operativo subacquei (GOS) sia, appunto, il GOI, gruppo operativo incursori. Nelle semplificazioni giornalistiche spesso il Comsubin viene identificato col solo GOI
Davvero un bellissimo ed interessantissimo video. Grazie!! È veramente mortificante sapere che un super militare, addestratissimo ai massimi livelli in ogni ambito, ha trovato difficoltà nel reinserimento civile. Quello che ti volevo chiedere da appassionato di questo mondo è, per cortesia, soffermarti sulle TECNICHE MENTALI e sullo stato mentale che si possono utilizzare per sopportare il durissimo addestramento nel Col Moschin, la mancanza di sonno, il corso di evasione e fuga ecc ecc Ti ringrazio tantissimo
Ciao mi hai attirato l attenzione ho fatto il paracadutista nel lontano 1985 a Livorno al 9Btg naturalmente ero di leva e non incursore ma ho fatto lanci e corsi nel periodo fino a febbraio 86 quindi ti seguirò 👍