Giustissimo, non c'è altra medicina che parlare con se stessi, evitate di andare dagli psicologi e dagli psichiatri, evitate di assumere psicofarmaci, evitate di parlare con gente infame, loro sfottono solamente. Parlate solo con voi stessi.
Quando uno è appassionato solo di misteri, complotti ed animali sconosciuti, non gli puoi fare domande sul calcio e sul gossip, non ti saprà rispondere.
Un mio parere, non è detto che un vincente sia un vincente per sempre, può essere che in tarda età o post morte diventi un vincente, e ci sono persone che hanno fatto una vita di successi e di vincite, che arrivati a tarda età diventano dei perdenti.
Ti ricordi di quando Matteo Parrilla, alla festa di fine scuola, in pizzeria, aveva detto a Chirico "Che ne dici se ti do un calcio nel culo?!",e inoltre, guarda caso, proprio li aveva fatto la sua festa di compleanno?
Ci sono molti concetti che vanno superati e trasformati,se davvero vogliamo conoscere noi stessi. Il concetto del giudizio,il concetto di giustizia,la paura dell'ignoto sono limitazioni. Se solo avessimo tutti il coraggio di avvicinarci all'orlo e di osservare nell'infinito abisso di noi stessi,con un apertura che ci consente di valorizzare ogni nostro strato di energia,da quello che ci piace di più a quello che accettiamo di meno,già sarebbe un trampolino di lancio per una buona evoluzione. Occorre tanta coscienza. Poi non dobbiamo dimenticare che noi siamo il risultato di infinite vite trascorse,abbiamo uno strascico energetico a volte molto pesante che ci rende rassicurati solo dal nostro attaccamento alla materia. Abbiamo passato molte vite a consolidare l'attaccamento alla materia e ci siamo allontanati dal lato spirituale e divino di noi stessi. Sono giunti i tempi per ristabilire un equilibrio. Impariamo ad osservare ogni vibrazione in ogni istante della giornata,sempre con attenzione. Bandire la distrazione. E' parecchio impegnativo però funziona. Non sfugge più nulla perchè un insegnamento giunge o può giungere in ogni istante. E poi ci sono le illusioni: la separazione,la dimensionalità in cui ci troviamo,l'orgoglio che ci fa mordere sempre il freno nell'evoluzione. L'unica medicina che conosco è tanta meditazione interiore. E tanta umiltà.
tutti si fanno delle domande ma pochi si rispondono, perchè viviamo in una gabbia mentale e sociale dalla quale è quasi impossibile uscire, ha ragione Salvina a dire che ci nascondiamo dietro tante cose, ci nascondiamo perchè siamo patetici
Mental Aquaductz ritengo anch'io molto difficile guardarsi dal di fuori da tutto ciò che ci sembra così reale, come l'identificazione con ciò che ci è stato dato come veicolo per sperimentare situazioni utili ad ampliare lo spirito. Lo spirito riceve lo stesso le informazioni ma è un vero peccato non esserne consapevoli perché la vita da questo punto di vista, ossia di percorso verso il nostro REALE BENE molti problemi egoici finiscono di tormentarci.